Le dimissioni del presidente di Confindustria che rappresentava
i terminalisti. L’addio dopo lo scontro con la presidenza dell’Autorità
Ottolenghi ora lascia la poltrona e affonda la stoccata con critiche pesanti. Tutto è incentrato sui lavori di approfondimento del Canale Candiano che Ottolenghi ritiene indispensabili: «Ho sostenuto in tutte le sedi quanto sia vitale per il nostro porto e per tutto il territorio di Ravenna l’escavo e lo sosterro sempre. Il progetto di escavo è ancora soltanto un progetto, sempre più immobiliare e sempre meno marittimo. Non sono capace di partecipare in ossequioso silenzio né di subire non condivisibili accuse di conflitto di interesse e non penso di poter votare scelte che non capisco e che impegnano ingenti somme dei cittadini».
Il presidente di Confindustria conclude con un augurio: «Mi sono sbagliato alcune volte nella mia vita personale e professionale ma mai come questa volta spero di sbagliarmi nel mio giudizio sulle scelte dell’Autorità portuale».