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    Categoria: economia

Agroalimentare, come sta il settore? Indagine Cgil su 209 imprese

Valore di produzione dell’ultimo esercizio che sfiora i 5 mld di euro
Analisi sui bilanci del periodo 2008-13: 11mila persone occupate

Come sta il settore agroalimentare in provincia di Ravenna ai tempi della crisi? Partendo dal tema dell’Expò 2015 “Nutrire il pianeta”, la Flai-Cgil in collaborazione ha promosso un’indagine socio-economica esaminando i bilanci dal 2008 al 2013 di 209 imprese (203 con sede legale all’interno della provincia) che nel corso dell’ultimo esercizio hanno prodotto un valore della produzione pari a oltre 4,9 miliardi di euro (1,55 nel Faentino, 1,8 nel Lughese e 1,55 nel Ravennate). Il campione del settore agricolo e agroindustriale individuato rappresenta il 20 percento del totale dei fatturati in provincia.

Nelle 209 imprese nel 2013 hanno lavorato 11.794 persone e nel corso del periodo di indagine l’occupazione è sempre stata sopra alle 11mila unità e in progressiva crescita fino al 2012 quando si è toccato il picco di 11.848 unità. Del totale del 2013, 8.151 erano occupati nel comparto industriale (dato stazionario dal 2008), 1.768 nel comparto dei servizi (incremento di circa 500 unità rispetto al 2008) e 1.881 nel comparto agricolo (in flessione di 120 unità rispetto al 2008). Le imprese del settore che nell’arco di tempo dell’indagine hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali sono 47, su un numero complessivo del territorio che ha visto coinvolte 1.868 attività lavorative e ponendo in riduzione di orario e di retribuzione 758 lavoratori a fronte di una platea generale di lavoratori di 30.233 unità.

«Ci siamo interrogati – spiega il segretario provinciale della Flai Cgil, Raffaele Vicidomini – sul contributo che i territori e il mondo del lavoro possono portare alla realizzazione dell’obiettivo lanciato dall’Expò. Siamo convinti che l’appuntamento milanese non possa essere solo una fiera dove si metteranno in vetrina i nostri prodotti. Deve essere anche un’opportunità di riflessione sul mondo del lavoro e sul ruolo dei lavoratori». L’indagine è in itinere (i risultati completi saranno illustrati nelle prossime settimane) ma è già in grado di offrire i primi spunti di riflessione: «Una prima riflessione ci porta a dire che il nostro settore agricolo, ogni qualvolta si sono manifestati periodi di difficoltà e di crisi, ha saputo reagire tempestivamente sugli assetti d’impresa e ha proceduto a produrre fusioni tra piccole aziende, per assegnare maggiori dimensioni e per non soccombere di fronte alle profonde trasformazioni che si sono manifestate anche sul mercato locale».