Giovani, carini e coworker Ecco la coabitazione lavorativa

Età media 33 anni per le 32 persone che occuperanno i 300 mq
messi a disposizione dal Comune per innovazione e cultura

Il più giovane ha 29 anni e il più vecchio ne ha 40, in trecento metri quadrati forniti dal Comune condivideranno spazi, conoscenze e macchinari. È cominciato oggi, 15 luglio, il primo esperimento di coworking a Ravenna: per un massimo di due anni, otto soggetti (associazioni, liberi professionisti e imprese per un totale di 32 persone) che si occupano di innovazione sociale e di industria culturale vivranno un’esperienza di coabitazione lavorativa ribattezzata Cresco.

I locali messi a disposizione da Palazzo Merlato si trovano in via Sant’Agata 48 e sono organizzati in cinque stanze allestite ciascuna con due postazioni (scrivania, sedie, telefono) per un totale di dieci spazi di lavoro disponibili. Otto postazioni sono dedicate ai progetti selezionati e i coworker, denominati resident, vi potranno lavorare fino a un massimo di 24 mesi. Due postazioni sono invece riservate a coworker denominati temporary, coloro che hanno necessità di utilizzare lo spazio di mezza o una intera giornata. Le postazioni temporary possono essere prenotate scrivendo una mail a cowo@comune.ra.it. Oltre alle 10 postazioni di lavoro, i locali di Via Sant’Agata prevedono anche 2 spazi comuni: una sala riunioni arredata con tavolo, sedie e lavagna a fogli mobili, per riunioni, ricevimento clienti e workshop e una sala corsi arredata con videoproiettore, lavagna a fogli mobili e sedie per corsi di formazione, eventi e videoproiezioni. Infine Cresco è organizzato per offrire alcuni servizi indispensabili al lavoro quali wifi, stampante/fax, zona pausa caffè e un animatore di coworking che avrà il compito di coordinare, facilitare e supportare la collaborazione.

Ecco i protagonisti del coworking: Nomad Family, Getcoo, Eee, Coop Passi, Tap, Artifici Largà, Vira2019, Valentina Gentile (nel file pdf scaricabile dal link in fondo alla pagina i dettagli di ogni realtà) «e hanno fatto esperienze a vario titolo – si legge nel comunicato del Comune – con città straniere quali Exter, Valencia, Chicago, Mosca, Amsterdam, Vilnius, Maastricht, Graz, Dublino, Rotterdam, Bucarest. La loro designazione è avvenuta sulla base di un bando finalizzato a raccogliere manifestazioni di interesse, emanato dal Comune in collaborazione con Aster, Università di Bologna Campus di Ravenna e Tavolo provinciale delle associazioni imprenditoriali».

L’insediamento dei 32 coworker è avvenuto questa mattina, 15 luglio, alla presenza dell’assessora Valentina Morigi che si è congratulata con loro per la qualità dei progetti presentati in sede di candidatura che verranno sviluppati fra le mura di via sant’Agata: «La chiave giusta per fare impresa innovativa e per migliorare la nostra città è scambiarsi le competenze, lavorare e crescere insieme – ha detto Morigi –. Quello di oggi è il risultato di un anno di lavoro: siamo partiti dalla volontà di riaprire e restituire alla città questo immobile, un pezzo di patrimonio pubblico in pieno centro storico. E dall’ambizione di trasformare le giovani professionalità e competenze, maturate con i percorsi partecipati di Ravenna 2019 e di Agenda Digitale, in opportunità di imprenditoria nel segno dell’industria creativa e della innovazione sociale, due filoni progettuali su cui l’unione europea invita le istituzioni e i privati ad investire. Se oggi siamo qui, è grazie ai dipendenti comunali che hanno creduto quanto me nel progetto, alle altre esperienze di coworking in Regione che abbiamo avuto modo di visitare, e soprattutto grazie ai nostri partners di progetto: Aster, il Tavolo Provinciale delle Imprese e l’Università di Ravenna».

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