«Il mancato pagamento di contributi Inail per 986 euro è un errore corretto subito»

La cordata Zangaglia-Monaco farà ricorso al Tar per l’ex Marinabay
«La cauzione dieci volte superiore dimostra la nostra buona fede»

Se hanno versato 10mila euro di cauzione solo per poter partecipare al bando di gara del Comune e circa 40mila per acquistare le prime attrezzature allora un mancato pagamento di 986,35 euro per contributi Inail, peraltro sanato non appena emerso, non può che essere archiviato alla voce “errori di distrazione”. In buona sostanza così si difendono Alessandro Zangaglia e Carlo Monaco – i due noti imprenditori del settore turistico balneare ravennate, rispettivamente con il Bbk di Punta Marina e il White Beach di Marina – che si sono visti annullare l’aggiudicazione della concessione demaniale di vent’anni per i 14mila metri quadri dello stabilimento ex Marinabay a Marina di Ravenna. Quel versamento Inail era di competenza della “Il piccolo mondo”, la società riconducibile a Monaco che in associazione temporanea di impresa con la Bbk di Zangaglia aveva vinto la gara pubblica cinque mesi fa avendo la meglio sulla Symposion di Bergamo. Per opporsi all’esclusione presenteranno ricorso al Tar.

«Il progetto presentato al Comune di Ravenna – si legge in una nota scritta diffusa nella tarda serata di ieri dopo la comunicazione dell’esclusione resa nota da Palazzo Merlato – proponeva una importantissima riqualificazione dell’area con progetti per il turismo, lo svago, la ristorazione e lo sviluppo delle attività sportive tipiche della spiaggia». A ridosso dell’aggiudicazione provvisoria infatti gli imprenditori avevano già dato una bozza di come immaginavano il futuro Marinabay che avrebbe cambiato molto rispetto al passato a partire proprio dal nome. Sarebbe dovuto essere un investimento di alcune centinaia di migliaia di euro.

Poi le verifiche degli uffici comunali per arrivare all’assegnazione definitiva hanno fatto emergere la mancanza del Durc, documento unico di regolarità contributiva, per la società di Monaco a seguito di una omissione nel pagamento di contributi Inail: «La mancanza è attribuibile a un errore di uno studio commerciale ed è stata prontamente regolarizzata non appena avuta la contezza, ben prima dell’assegnazione alle predette società della concessione demaniale marittima».

Zangaglia e Monaco hanno reagito con «sorpresa e costernazione» di fronte alla comunicazione dell’esclusione. Che spiana la strada ai secondi classificati: «Una poco riconoscibile società bergamasca mentre Bbk e Il Piccolo Mondo sono certe che solo un gruppo di entusiasti imprenditori locali possa intervenire al meglio, interpretando desideri e aspirazioni romagnole nel solco della tradizione balneare della località ravennate e dei desiderata dei suoi assidui frequentatori».

Le vicende del Marinabay quindi continuano a occupare le pagine della cronaca e il momento della riapertura si allontana. Lo stabilimento è chiuso da settembre del 2013 quando le autorità misero i sigili per occupazione abusiva di suolo demaniale emersa per la mancata richiesta di autorizzazione nel subentro di nuovi gestori. Quella vicenda scoperchiò anche un debito di circa 300mila euro verso lo Stato per canoni di concessione demaniale non pagati da una decina di anni.

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