L’Omc per superare la crisi dell’offshore Attesi 20mila visitatori e 650 espositori

L’indotto per la città è stimato in circa 4 milioni di euro. Il sindaco: “Ravenna diventi un centro di ricerche”.

I dipendenti del settore erano novemila, oggi sono seimila. Il fatturato era di due miliardi di euro, si è dimezzato. Colpa della crisi economica che da tre anni morde il settore dell’offshore, causata dalla caduta verticale dei prezzi del petrolio, arrivati a 29 dollari al barile dopo aver toccato le vette dei 110. L’Omc del 2017 cercherà di indicare agli imprenditori la via d’uscita del settore.

La fiera inizierà mercoledì 29 marzo al Pala De André. Sia il sindaco Michele De Pascale sia il presidente della Camera di Commercio Natalino Gigante sottolineano la volontà di mantenere a Ravenna questo evento: “Sappiamo – ha detto il primo cittadino nella conferenza stampa di presentazione – che c’è molta concorrenza per avere l’Omc ma per Ravenna si tratta di un evento importante e faremo di tutto per non farcelo scappare in futuro”. Del resto le stime dicono che ogni edizione porta in città un giro di affari quantificabile in quattro milioni di euro.

I dati della crisi li ha forniti Franco Nanni, presidente del Roca (Ravenna Offshore Contractor Association). Oltre alla crisi del settore, va considerato anche l’indotto che era “superiore di 215 milioni di euro annui tra affitti di abitazioni, alberghi, ristoranti, consumi. Una media per abitante pari a circa 1.800 euro”.

Secondo De Pascale Ravenna deve diventare “il centro europeo di ricerca anche sull’utilizzo delle nuove tecnologie”. Nanni del resto definisce la città come “la capitale mediterranea dell’offshore” e “ci sono tutte le condizioni affinché l’attività possa riprendere, grazie ad un dialogo costante con le istituzioni e le aziende”. Gli imprenditori si augurano che l’Omc – che si concluderà venerdì – sia un momento di confronto e dialogo in attesa della nuova strategia energetica nazionale.

Sono attesi ventimila visitatori – seimila quelli già registrati – e importanti ospiti internazionali. Tra i nomi più attesi quello del ministro Carlo Calenda e di Claudio Descalzi, ad di Eni. Parleranno nella sessione inaugurale, alle 10.30. La fiera si sviluppa su un’area di trentamila metri quadri, ospiterà 650 espositori provenienti da trenta paesi.

 

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