Confesercenti cambia presidente e traccia bilanci: in 8 anni perse oltre 6mila aziende

Nominata la cervese Monica Ciarapica. Il presidente uscente Manzoni fornisce i dati delle imprese del commercio e del turismo

L’assemblea provinciale della Confesercenti riunita al Teatrino della Casa delle Aie, a Cervia, al termine di una impegnativa giornata partita dalla tavola rotonda su legalità, usura e sicurezza e conclusa dall’intervento del segretario generale Mauro Bussoni, ha eletto all’unanimità i nuovi organismi dirigenti provinciali dell’associazione.

Come annunciato, Monica Ciarapica, operatrice turistica alberghiera cervese, è stata eletta nuova presidente provinciale dell’associazione. È la prima imprenditrice al vertice dell’Associazione dal 1949 ad oggi.

Eletti inoltre i componenti della nuova presidenza provinciale – Patrizia Battistini, Andrea Casadei Della Chiesa, Bruno Checcoli, Monica Ciarapica, Valter Dal Borgo, Pietro Livio Dalla Vecchia, Filippo Donati, Vincenzo Ioli, Roberto Lucchi, Roberto Manzoni, Danilo Marchiani, Giacomo Melandri, Giancarlo Melandri, Celso Montanari, Nevio Ronconi, Maurizio Rustignoli, Mauro Tagiuri, Chiara Venturi – e del Collegio di Garanzia: Matilde Brignani, Eros Mazzolani, Silvano Platani, Pier Paolo Ranieri, Maurizio Sabbioni, nonché i componenti negli organismi regionali e nazionali.

Il presidente uscente Roberto Manzoni, al termine di un incarico ventennale, è stato nominato presidente onorario, il primo anche in questo per l’associazione provinciale.

Con l’elezione degli organismi di ieri si è conclusa la fase elettiva provinciale che ha visto rinnovati diversi organismi locali, a partire dai presidenti: 3 su 5 sono nuovi (appunto Monica Ciarapica, Bruno Checcoli a Lugo e Mauro Tagiuri a Ravenna).

Ecco alcuni dati presentati nel corso della giornata da Manzoni. «Solo per restare alle imprese del commercio e del turismo le imprese registrate in provincia nel commercio al dettaglio (da fine 2009 a fine 2016) sono state 500 in meno, meno 158 quelle di ingrosso e agenti d’affari; +176 quelle che commerciano autoveicoli e sappiamo il perché, peraltro proprio a Ravenna c’è una specificità in questo dato, mentre crescono nel turismo (+26 negli alberghi e +157 in Bar e ristoranti). Ma il dato più preoccupante e che deve far riflettere – ha dichiarato il presidente provinciale uscente – sono le 4.619 attività che in provincia hanno cessato in 8 anni nel commercio e 1.712 nel turismo mentre quelle che hanno aperto (e che non sono come quelle che hanno chiuso) sono 3.077 nel commercio e 1.028 nel turismo che danno un saldo di -1.542 nel commercio e -684 nel turismo, circa 318 aziende in meno all’anno come saldo medio con tutto ciò che ha significato».

Manzoni ha poi concluso ribadendo una richiesta della Confesercenti: «una nuova normativa regionale urbanistica ad hoc di effettivo governo del territorio e riduzione vera di consumo del suolo a partire da una moratoria sulle grandi strutture».

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