Imprese: ancora poche iscrizioni al registro, così il saldo annuale resta negativo

Al 31 marzo c’erano 39.099 aziende nell’albo della Camera di Commercio. Soffrono negozi e agricoltura, aumentano quelle attive nei servizi

Consulenza ImpreseSono 239 in meno rispetto allo scorso anno le imprese registrate alla Camera di Commercio. Al 31 marzo 2018, le imprese iscritte erano 39.099. . Negli ultimi 12 mesi sono state registrate 2.007 nuove iscrizioni a fronte di 2.074 cancellazioni volontarie e di 186 cancellazioni d’ufficio, il che ha determinato un saldo negativo di 67 unità. Nel corso degli ultimi dodici mesi le cessazioni diminuiscono ancora. Lo stesso dicasi per le iscrizioni che raggiungono il livello minimo. Proprio per questo motivo, nonostante la flessione delle cessazioni, il tasso di variazione rimane negativo, pari al -0,17%, comunque molto più contenuto di quello medio degli ultimi anni, in cui oscillava intorno al -0,3% (senza considerare il dato anomalo del 2016 legato a un intervento di tipo amministrativo). Anche il tasso di crescita regionale rimane negativo seppur più contenuto, attestandosi nel 2017 al -0,11%. All’opposto, a livello nazionale ha trovato conferma la crescita del numero delle imprese in atto dal 2013, con un tasso di variazione nell’anno pari al +0,76%.

Anche considerando il solo primo trimestre 2018 il saldo tra iscrizioni e cessazioni in provincia di Ravenna, sempre al netto delle cessazioni di ufficio, è risultato negativo: le cancellazioni superano le iscrizioni di 279 unità, determinando un tasso di crescita trimestrale pari al -0,71%. Confrontando il primo trimestre 2018 con i corrispondenti trimestri degli anni precedenti (escluso il 2016 per via della operazione di ripulitura straordinaria già accennata) emerge una flessione sia del numero delle cancellazioni che del numero delle iscrizioni. Insieme al calo del numero delle imprese diminuisce la loro movimentazione totale.

Unici settori che vedono un incremento sono quelle dei servizi che crescono soprattutto nell’ambito dei servizi alla persona (+ 68 unità) di 37 unità quelle di servizio all’impresa (+0,8%), di 21 le imprese turistiche (+0,6%) e di 5 unità i servizi creditizi e assicurativi (+0,7%). In flessione tutti gli altri settori. In termini assoluti il settore più sofferente è quello dell’agricoltura che perde 120 imprese (pari al -1,7%), seguito dal settore del commercio (-111 esercizi, -1,3%), delle costruzioni (-82 unità, -1,4%), dell’industria (-37 industrie, -1,1%) e del trasporto e magazzinaggio (-14, -1,0%).

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