Al 31 marzo c’erano 39.099 aziende nell’albo della Camera di Commercio. Soffrono negozi e agricoltura, aumentano quelle attive nei servizi
Anche considerando il solo primo trimestre 2018 il saldo tra iscrizioni e cessazioni in provincia di Ravenna, sempre al netto delle cessazioni di ufficio, è risultato negativo: le cancellazioni superano le iscrizioni di 279 unità, determinando un tasso di crescita trimestrale pari al -0,71%. Confrontando il primo trimestre 2018 con i corrispondenti trimestri degli anni precedenti (escluso il 2016 per via della operazione di ripulitura straordinaria già accennata) emerge una flessione sia del numero delle cancellazioni che del numero delle iscrizioni. Insieme al calo del numero delle imprese diminuisce la loro movimentazione totale.
Unici settori che vedono un incremento sono quelle dei servizi che crescono soprattutto nell’ambito dei servizi alla persona (+ 68 unità) di 37 unità quelle di servizio all’impresa (+0,8%), di 21 le imprese turistiche (+0,6%) e di 5 unità i servizi creditizi e assicurativi (+0,7%). In flessione tutti gli altri settori. In termini assoluti il settore più sofferente è quello dell’agricoltura che perde 120 imprese (pari al -1,7%), seguito dal settore del commercio (-111 esercizi, -1,3%), delle costruzioni (-82 unità, -1,4%), dell’industria (-37 industrie, -1,1%) e del trasporto e magazzinaggio (-14, -1,0%).