Quindici stazioni di rilevamento in un raggio di 10 km dal sito, finora completati cinque pozzi
Il progetto della rete, sviluppato con l’Università di Bologna in coordinamento con Ministero dello Sviluppo economico, prevede la realizzazione di 15 stazione sismiche, otto all’interno di pozzi e sette in superficie, distribuite in un raggio di circa 10 km dai giacimenti di stoccaggio. «La rete si configura come la più avanzata fino ad ora installata in Italia e consentirà, una volta in esercizio, di migliorare le conoscenze scientifiche sulla sismicità della Bassa Romagna offrendo un’ulteriore misura di controllo e protezione del territorio».
Ad oggi sono stati completati cinque pozzi, tre dei quali nei comuni di Bagnacavallo, Cotignola e Lugo, e sono in fase di realizzazione due stazioni superficiali nei comuni di Bagnacavallo e Conselice. Gli ultimi tre pozzi e le rimanenti stazioni si prevede vengano realizzate entro la metà del prossimo mese di ottobre. A partire da settembre 2018 avranno inizio le attività di installazione delle apparecchiature e della strumentazione sismica nelle stazioni già approntate.