Nuova rotonda sulla San Vitale, i dubbi di Spadoni (Civici) sulle scelte tecniche

Interpellanza del consigliere provinciale : «Perché non si punta su una fondazione semirigida come si pratica da anni?»

San Vitale Via Sentierone Incrocio«Perché per le piattaforme carrabili si prevede una fondazione stradale costituita da misto granulare stabilizzato di spessore di 30 cm invece di puntare più opportunamente a una fondazione semirigida come del resto si pratica da tantissimi anni?». È la perplessità tecnica di Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale per i Civici, a proposito della rotonda da realizzare a Godo all’incrocio tra la provinciale San Vitale e via Sentierone. Spadoni ha presentato una interpellanza.

Nel tratto di una decina di km sulla San Vitale, tra la rotonda di San Michele e quella prima di Russi con diramazioni dirette a Bagnacavallo e Piangipane sorgeranno due rotatorie: una  nuova in corrispondenza dell’intersezione con il prolungamento della via Maestri del lavoro in zona Monaldina, con oneri  a carico del Comune di Russi per una spesa di 300mila euro e una seconda con l’intersecazione con la via Sentierone sempre nel medesimo comune impegnato pure per quest’ultimo lavoro con 150mila euro oltre a 50mila assicurati dalla Provincia.

«Riguardo a quest’ultima è stata pubblicata un’indagine di mercato per l’individuazione di operatori economici da consultare ai fini di una  procedura negoziata  per 200mila euro ma dalla relazione tecnica del progetto definitivo-esecutivo emergono alcune incongruenze. Da una parte si fa riferimento al volume del traffico giornaliero medio (Tgm) superiore ai diecimila veicoli ma non fa nessun cenno al carico veicolare della via Sentierone se non un cenno sulla quota consistente di traffico pesante. È prevista una soluzione tecnica che avvantaggi  l’asse con maggiore carico viario?».

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