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Crisi Cmc, tra nuovo piano industriale e cassa integrazione in arrivo

Vertice al ministero dello Sviluppo Economico che si è impegnato a facilitare l’apertura di un tavolo di confronto tra azienda e Anas per sbloccare i pagamenti

Al Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto ieri (mercoledì 16 gennaio) il tavolo di crisi sulla Cmc di Ravenna, presieduto dal vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, a cui hanno preso parte i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’azienda, i commissari straordinari nominati dal Tribunale e le organizzazioni sindacali.

Nel corso della riunione – si legge in una nota del ministero – l’azienda ha informato che, nell’ambito della procedura di concordato preventivo, è in corso di elaborazione il piano industriale (per la redazione del quale la cooperativa ha chiesto altri due mesi di tempo, ndr) che punterà sulla continuità delle attività nella maggior parte dei cantieri presenti in Italia e all’estero. In merito ai cantieri presenti in Sicilia è stato assicurato che l’intenzione dell’azienda è quella di trovare soluzione condivise per la salvaguardia sia dei cantieri sia dei lavoratori. È stato inoltre annunciato che entro il mese di gennaio si procederà al pagamento degli stipendi di dicembre ai lavoratori della Cmc (6.600 in tutto il mondo, oltre 600 in Romagna).

Il Ministero è impegnato a facilitare l’apertura di un tavolo tecnico di confronto tra azienda e Anas per valutare possibili soluzioni per sbloccare il pagamento di crediti maturati dall’azienda.

Il vice capo di Gabinetto Sorial ha annunciato che «all’inizio del prossimo mese di febbraio verrà insediato un tavolo di settore a cui prenderanno parte anche il Mit e il Ministero del Lavoro che, insieme a sindacati e associazioni di settore, potrà esaminare le possibili soluzioni da mettere in campo».

La Cmc – aveva rivelato il giorno prima il Corriere Romagna – ha inoltre annunciato ai sindacati di voler ricorrere alla cassa integrazione.