Manifestazione nazionale coi sindacati Cisl, Uil, Cgil, degli imprenditori e le istituzioni locali. Delegazioni da tutta Italia per chiedere un tavolo di confronto col governo sul decreto “blocca trivelle”
Protestano assieme agli imprenditori, per rivedere e potere ridiscutere il decreto governativo che blocca per un anno emezzo le ricerche in mare di nuovi giacimenti e moltiplica per 15 le tassazioni sulle attività in essere delle estrazioni di idrocarburi. Per il settore significa contrazione dei fatturati e mancati investimenti per miliardi di euro, e sul piano occupazionale dismissioni di operatività che potrebbero mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, dall’alto Adriatico, giù per tutto il Paese, fino ai confini del Mediterraneo.
Sul palco i rappresentati sindacali dei lavoratori Cisl, UIl e Cgil ma anche quelli delle grandi e piccole aziende dell’industria, dell’artigianato, delle cooperative e dei servizi commerciali: dalla Confindustria alla Cna e Confartigianato, da Confcommercio a Confesercenti, Legacoop e Confcooperative e Agci…
In prima linea anche le istituzioni locali, a tutela dell’economia e del tessuto sociale del territorio, con il sindaco di Ravenna De Pascale, fra i promotori e i convinti sostenitori dell’iniziativa di protesta, visto che la città è storicamente una delle “capitali” italiani per attività e know how delle imprese locali nel settore dell’off-shore, soprattutto del gas metano.
Sul piano occupazionale va ricordato che il comparto in Emilia-Romagna, secondo i dati della Regione, conta quasi mille imprese con circa diecimila lavoratori e decine di migliaia dell’indotto, di cui solo a Ravenna assomma il 13 percento di aziende che rappresentano il 29 percento dell’occupazione complessiva.
Il video dell’intervento del sindaco De Pascale e dell’assessore regionale Palma Costi. alla manifestazione “Per l’energia italiana”.