Il sindacato invita gli interlocutori al tavolo dell’Osservatorio sulla Chimica a valutare la possibilità con benefici ambientali ed economici
«L’area industriale ha caratteristiche logistiche ideali e la realizzazione dell’impianto consentirebbe una notevole riduzione dell’anidride carbonica prodotta dai siti industriali, con evidenti notevoli benefici ambientali. La captazione della CO2 è una tecnologia già conosciuta e applicata in alcune città europee sia in siti industriali che in contesti abitativi, e generalmente i progetti sono finalizzati alla cattura della CO2 e al confinamento in falde acquifere profonde o pozzi di metano esauriti, in altri casi il prodotto opportunamente trattato, viene successivamente utilizzato come gas tecnico in ambito medicale o alimentare (come accade con il progetto di Radicondoli a Pisa, ndr). La continua ricerca ha raggiunto oggi livelli tali da offrire soluzione tecnologiche che consentono risultati migliorativi anche agli stessi cicli produttivi di tante aziende offrendo nuove opportunità di sviluppo fino a ieri non contemplate».