Affidato il bando per la redazione del Piano urbanistico generale del Comune

La base d’asta era di 406mila euro. Ad aggiudicarsi la gara un raggruppamento temporaneo di imprese guidata da Mate Engineering di Bologna. Entro due mesi via all’attività progettuale

RAVENNA 14/12/04. FOTO AEREE DI RAVENNA

Una foto aerea di Ravenna

E’ stato assegnato l’incarico per la redazione del Piano urbanistico generale e del Regolamento edilizio. Il bando europeo è stato vinto dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Mate Engineering di Bologna. Alla gara hanno partecipato cinque raggruppamenti. Stamattina si è tenuta l’ultima seduta, pubblica, di gara, al termine della quale è stata comunicata la graduatoria provvisoria che ha visto il gruppo Mate Engineering collocarsi al vertice. Ora si dovrà provvedere ai necessari controlli di legge prima di poter procedere, se tutte le verifiche daranno esito positivo, all’aggiudicazione definitiva.

Il servizio è stato affidato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, a partire da una base d’asta di poco superiore ai 406mila euro, da assoggettare a ribasso. Era prevista l’attribuzione di un massimo di 20 punti all’offerta economica, di 40 per il know how del coordinatore e dello staff e di ulteriori 40 per la qualità dell’offerta tecnica. L’attività dei progettisti, sviluppata in stretta collaborazione con l’Ufficio di Piano comunale, comincerà ragionevolmente entro due mesi.

Il raggruppamento vincitore

Oltre che dalla capogruppo, il raggruppamento è composto dall’architetto Francesco Nigro di Roma, da D.R.E.Am. Italia di Pratovecchio – Stia (Arezzo), da TRT Trasporti e Territorio di Milano, dalla Coop. Archeologia di Firenze, dall’avvocato Federico Gualandi di Bologna, dal professor architetto Carlo Gasparrini di Napoli, dal professor architetto Daniel Modigliani di Roma e dal professor dottor Ettore Cinque di Napoli.

Il coordinamento tecnico scientifico dell’attività sarà affidato al professor Gasparrini, esperto urbanista, mentre il professor Modigliani seguirà gli aspetti di rigenerazione urbana. L’architetto Nigro si occuperà della materia paesaggistica, con l’ingegner Lowenthal di MATE ad affrontare i temi di sostenibilità ambientale. Infine all’avvocato Gualandi e al professor Cinque spetteranno rispettivamente gli aspetti giuridici e di sostenibilità economico finanziaria della pianificazione.

Il percorso condiviso con i cittadini

Come già annunciato nei giorni scorsi, in parallelo alla redazione del Piano urbanistico generale si svolgerà un percorso di partecipazione per accompagnare la redazione del Piano, dal titolo “Ravenna Partecipa l’Urbanistica Generale”, che sarà realizzato con il sostegno della legge regionale Emilia Romagna 15/2018. Il progetto si concretizzerà in un percorso partecipativo aperto alla comunità, con l’obiettivo di coinvolgerla appieno nell’elaborazione del principale atto di pianificazione del Comune. Tecnici, portatori di interessi e cittadini avranno occasioni di confronto e di progettazione congiunta. Attraverso l’organizzazione di eventi e la facilitazione di mediatori esperti, si promuoverà un confronto trasparente e alla pari fra la cittadinanza, gli amministratori, i tecnici comunali e i progettisti del piano, al fine di unire diverse competenze e conoscenze.

Gli obiettivi del piano urbanistico generale

«La redazione del Piano urbanistico generale – spiega il sindaco Michele de Pascale – costituisce un processo di pianificazione generale di natura rivoluzionaria rispetto all’attuale strumentazione impostata nell’anno 2003. Dovrà essere finalizzato al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge urbanistica regionale ed in particolare il contenimento del consumo del suolo, la rigenerazione e riqualificazione urbana, la tutela e la valorizzazione del territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, nonché dei suoi elementi storici e culturali, la promozione di condizioni di attrattività del sistema regionale e dei sistemi locali, per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività delle attività industriali e produttive, la promozione di maggiori livelli di conoscenza del territorio e del patrimonio edilizio esistente per assicurare l’efficacia delle azioni di tutela e sostenibilità degli interventi di trasformazione».

Tra gli elementi che hanno fatto propendere l’amministrazione per la scelta di affidarsi a un gruppo di lavoro esterno ci sono – oltre appunto al fatto che si tratta di un processo di pianificazione generale di natura innovativa – l’ampiezza e la complessità del territorio comunale ravennate e le ristrettezze dei tempi imposti dalla legge urbanistica regionale (formazione del Piano entro la fine del 2020).

Aggiunge Federica Del Conte, assessora all’Urbanistica: «Il processo di pianificazione dovrà muoversi da una approfondita conoscenza del territorio, cioè da una analisi dei suoi caratteri, del suo stato di fatto e dei processi evolutivi che ne sono peculiari, fissando gli obiettivi e le scelte di assetto del territorio. Tali analisi e le scelte di assetto dovranno essere sviluppate anche in coerenza con i contenuti degli strumenti di pianificazione sovraordinata. I nostri tecnici si confronteranno costantemente con il gruppo di professionisti selezionato».

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