Mattia Malpassi accerchiato e picchiato da una banda guidata da un ragazzo che il giorno stesso lo aveva accusato di razzismo
Si tratterebbe dello stesso ragazzo che nella mattinata di lunedì, sulle pagine lughesi di un quotidiano locale. E’ stato spiegato alle forze dell’ordine intervenute dopo l’aggressione – continua la discoteca – l’esatta dinamica dei fatti: ovvero che al ragazzo non era stato impedito l’ingresso, bensì allontanato nella serata di sabato 19 ottobre dall’interno del locale in quanto aveva avuto comportamenti palesemente non idonei, cioè ritenuti potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei clienti»
«Dopo aver fatto passare per razzista la gestione del Baccara sui giornali – spiega Mattia Malpassi – la presunta ‘vittima’ ha pensato bene di chiarire subito le idee all’estensore dell’articolo rivelando il suo vero volto, cioè quello di un picchiatore senza scrupoli che, con l’aiuto di una banda di ragazzotti locali, ha messo in atto una vera e propria imboscata. E’ questo – vale ribadirlo – il profilo della persona che il giornale ieri ha difeso, dipingendolo come una povera vittima di razzismo. Io, che sabato mi trovavo al locale, come sempre, ho solo cercato di fare il mio lavoro al meglio, garantendo la sicurezza della mia clientela. Lunedì notte ho rischiato la pelle per la follia di una banda di delinquenti che vedono nella violenza il loro unico motto di vita». Il tutto ora avrà probabilmente un risvolto giudiziario.
«La gestione del locale Baccara ci tiene a ribadire la propria linea di lavoro e sicurezza che non muterà di una virgola dopo questo grave atto intimidatorio, anzi, sarà nostra premura, aumentare i controlli di sicurezza per impedire l’accesso sin da subito a tutti quegli avventori identificati come possibili pericoli per la nostra clientela. La Discoteca deve rimanere un’ambiente di sano divertimento ed ogni forma di violenza o di pericolo va respinta con rigida fermezza».