I sindacati lamentano carenza di personale e il mancato rispetto del contratto
La decisione giunge a seguito dell’esito negativo del tentativo di conciliazione svoltosi lo scorso 20 luglio davanti alla direzione aziendale.
Queste sono le motivazioni della proclamazione dello sciopero, inviate in una nota alla stampa dai sindacati: «il susseguirsi di episodi posti al limite delle basilari norme di sicurezza, episodi spesso determinati dalla cronica carenza di personale presente in turno e giornaliero; il continuo ricorso a prestazioni straordinarie, i cambi di turno e gli spostamenti di riposo a cui è sottoposto il personale di esercizio; la carenza di personale addetto alla manutenzione che determina un anomalo utilizzo delle ore straordinarie e un continuo aumento del ricorso all’esternalizzazione dell’attività stessa; il prolungato mancato rispetto del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico nella frequenza di turnazione del personale in reperibilità. Situazione ormai cronica in quasi tutti i settori coperti da tale servizio
il trasferimento “forzoso” di personale dal reparto di manutenzione della centrale al pool di manutenzione nazionale, che mette ulteriormente in difficoltà un reparto già in crisi e, inoltre, viene meno a quanto riportato dal documento aziendale scaturito dagli incontri con le organizzazioni sindacali del 24 maggio e 26 luglio 2019».
Durante lo sciopero verranno comunque garantite, le prestazioni in base all’accordo sulla regolamentazione del diritto di sciopero, di pronto intervento e della reperibilità in caso di guasti, finalizzate a garantire la sicurezza degli impianti e la continuità del servizio.