Dentix, dichiarato fallimento. Federconsumatori: «Poche speranze per i clienti»

La catena di cliniche dentistiche ha chiuso all’improvviso a giugno, aveva due studi in provincia di Ravenna: 150 persone lamentano un danno mezzo milione. Ecco i consigli dell’associazione per chi è rimasto con lavori incompleti

Pexels Evelina Zhu 5434020Il tribunale di Milano ha depositato a fine ottobre la sentenza di fallimento del ramo italiano della Dentix, la società spagnola che gestiva 57 studi di cure odontoiatriche in Italia (uno a Faenza e uno Ravenna). Il termine per l’insinuazione dei creditori nello stato passivo (cioè per la presentazione della domanda di rimborso del proprio credito da parte dei clienti) è fissato al 18 gennaio 2021. Circa 150 i residenti in provincia di Ravenna si erano già rivolti alla Federconsumatori locale per chiedere tutela nel caso lamentando un danno complessivo di mezzo milione di euro. Lo scorso giugno era arrivata la chiusura improvvisa di tutte le cliniche e la richiesta di concordato in bianco dichiarando debiti per 67 milioni di euro.

Federconsumatori fa presente che i tempi per l’iscrizione al passivo ci sono – non si conosce ancora l’indirizzo di posta elettronica certificata al quale dovranno essere inviate le comunicazioni – ma invitano i clienti a non farsi illusioni: «Pagate le ipoteche e i privilegi, resterà ben poco per i clienti, probabilmente quasi nulla. Ricordiamo che l’eventuale rimborso non sarà dato in base alla presentazione della domanda, tutti i clienti otterranno la stessa percentuale di rimborso, in base alla legge fallimentare. Saranno particolarmente svantaggiati coloro che hanno pagato le prestazioni odontoiatriche in contanti».

Per coloro che, invece, hanno pagato le prestazioni con un prestito erogato da varie società finanziarie, proseguono le vertenze per ottenere l’interruzione del pagamento delle rate e anche il rimborso delle rate già pagate, se esse non corrispondono al prezzo delle cure ricevute. Alcune società finanziarie hanno offerto ai clienti di proseguire le cure da dentisti convenzionati: coloro che accetteranno la proposta concluderanno così la vertenza in modo amichevole. «Questa è sicuramente un’opportunità da valutare».

Coloro invece che desiderano effettuare le cure da un dentista di fiducia, possono continuare la vertenza per ottenere il rimborso: «Qualora le società finanziarie non accettino le richieste dei clienti, organizzeremo ricorso all’arbitro bancario e finanziario della Banca d’Italia, ad un costo assai conveniente. Invitiamo quindi i clienti Dentix a rivolgersi alla Federconsumatori per proseguire la vertenza. Infine, vogliamo stigmatizzare il fatto che ad alcune società finanziarie sia stato consentito di accedere alle cartelle cliniche dei clienti, mentre le richieste da noi presentate non sono state accolte, pregiudicando in modo grave il diritto dei clienti a proseguire le cure presso un dentista di fiducia. Speriamo che il giudice delegato e i curatori del fallimento possano porre rimedio a questa grave scorrettezza».

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