Lo scalo è rinato dopo una pausa di otto anni e conta su quattro compagnie per collegamenti in Italia e in Europa: si lavora con i territori vicini per portare presenze e offrire collegamenti ai residenti. Si pensa a un autobus shuttle sulla Ravegnana. Sullo sfondo le polemiche sollevate da Rimini
La pista di via Seganti è tornata operativa dal 30 marzo 2021 con un Catania-Forlì di Ego Airways: nuova società di gestione dopo otto anni di pausa per il fallimento del precedente gestore. Quattro le compagnie aeree presenti: entro settembre saranno attive le rotte per 29 destinazioni (9 in Italia e le altre in Europa).
La startup italiana Ego Airways effettuerà i voli su Brindisi, Cagliari, Comiso, Olbia e Lamezia Terme in Italia e su Ibiza, Mykonos, Barcellona, Londra e Parigi. La greca Lumiwings volerà in Italia a Trapani e a Palermo e collegherà Forlì a Lodz e alla Grecia. Air Dolomiti, compagnia italo-tedesca del gruppo Lufthansa, dal 21 giugno collegherà Forlì con Monaco di Baviera, hub strategico che consentirà di raggiungere oltre cento destinazioni europee e intercontinentali tra le quali gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud. Air Horizont, vettore iberico-maltese, ha già ufficializzato le rotte di Bilbao e Amburgo e inizierà l’operatività da Forlì a metà luglio. Qui l’elenco completo.
Ravenna guarda al “Ridolfi” così come finora guardava al “Marconi” di Bologna o al “Fellini” di Rimini: scali di territori limitrofi che possono dare sviluppo al movimento turistico. «È evidente che per l’aeroporto di Forlì il nostro territorio è un bacino imprescindibile e rappresenta un aspetto determinante per il successo dell’operazione – dice Michele de Pascale, sindaco di Ravenna –. E viceversa per noi la relazione con i tre scali delle province limitrofe è fondamentale e auspichiamo che sempre di più si vada verso l’integrazione e la non competizione di queste tre importanti infrastrutture».
Interpellato sul tema a margine dell’incontro odierno, il presidente della società Fa che gestisce il “Ridolfi” rifiuta categoricamente qualunque commento bollando il tutto come polemiche sollevate dai media senza fondamenti nella realtà dei fatti: «Non parliamo di Rimini come non abbiamo mai fatto dall’inizio della nostra avventura – dice Giuseppe Silvestrini –, non ci interessa alimentare polemiche. Nonostante questo riceviamo comunque critiche che non comprendiamo. Facciamo impresa e ci interessa solo questo». In ambito istituzionale si è ventilata la possibilità, che non dispiacerebbe al sindaco De Pascale, di arrivare a considerare Forlì e Rimini come due piste di uno stesso aeroporto. Vorrebbe dire evitare doppioni di destinazioni. «Se ci saranno le condizioni giuste verrà valutata qualunque cosa – sintetizza Silvestrni –. Siamo convinti che la parte nord della Romagna possa trarre benefici da un aeroporto in più e più vicino. C’è solo un problema: la Ravegnana». E poi il manager allarga le braccia: «Non posso costruirne una nuova».