Economia ravennate a +6,8 percento. «Nel 2022 si torna ai livelli pre Covid»

I dati dell’Osservatorio della Camera di Commercio

Pil Economia IndustriaPrevista per la provincia di Ravenna, nel 2021, una crescita dell’economia del 6,8 percento. A trainare la ripartenza, il settore delle Costruzioni (+27,2%), il comparto Industriale (+11,4%) e le esportazioni sui mercati internazionali (+24%).

Nei primi 11 mesi dell’anno, inoltre, calano le cessazioni d’impresa (-12,8%) ed aumentano le nuove iscrizioni (+13,3%), con un saldo netto positivo pari a +120 unità.

Una boccata di ossigeno, dunque, dopo la brusca caduta del 2020 a causa degli effetti generati dalla pandemia.

È quanto è emerso nella riunione dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio, insediatosi questa mattina (17 dicembre), nella sede dell’Ente di Viale Farini, frutto della collaborazione tra la Camera di commercio e le Associazioni di categoria del territorio. Nel corso dell’incontro, finalizzato a presentare i dati congiunturali del terzo trimestre 2021 e gli scenari previsionali del quarto trimestre, il direttore del Centro Studio di Unioncamere Emilia-Romagna, Guido Caselli, ha presentato il focus “Crisi Covid-19 e gli impatti sull’economia ravennate”.

«La ripartenza vede protagoniste le imprese, grandi e piccole, che hanno resistito a momenti durissimi, ha sottolineato Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna -. Gli imprenditori hanno saputo rilanciare le proprie attività e l’occupazione, che tuttavia presenta ancora criticità, incluso l’ambito del lavoro autonomo, particolarmente colpito dalle restrizioni provocate dalla pandemia. Le istituzioni e la politica devono proseguire lungo il sentiero delle riforme strutturali per migliorare il contesto per fare impresa, garantendo così condizioni per la competitività».

Gli scenari. Secondo l’edizione di ottobre degli “Scenari per le economie locali” di Prometeia, è prevista, come detto, al rialzo la crescita dell’economia ravennate per il 2021, che potrebbe toccare il +6,8% e proseguire nel 2022 con un +3,4%. Aumentano il reddito disponibile (+5,6%), le esportazioni (+11,8%) ed il valore aggiunto per abitante (28.100 euro, a fronte dei 29.600 euro del 2019 e dei 26.300 euro del 2020, che si stima porterà a fine anno il valore provinciale della ricchezza prodotta dai 10,2 miliardi di euro del 2020 ai 10,9 del 2021, sebbene ancora lontani dal valore del 2019 pari a 11,5 miliardi di euro).

Nella prima metà del prossimo anno, inoltre, la provincia potrebbe recuperare i livelli di attività pre Covid-19.

Una crescita, quella dell’economia ravennate, superiore a quelle stimata per l’Emilia-Romagna (+6,5%) e alla media italiana (+6,1%). Un trend positivo che, a fine 2022, dovrebbe mettere a segno, rispetto al 2019, un incremento del valore aggiunto pari a +1,2% (+0,8% Emilia-Romagna, +0,6% Italia). Una boccata di ossigeno, dunque, dopo la brusca caduta del 2020 attestatasi, per Ravenna, su -8,4% (-8,8% Emilia-Romagna, -8,7% Italia) a causa degli effetti generati dalla pandemia. A trainare la ripartenza, le costruzioni (per le quali, nel corso del 2021, ci si aspetta una variazione positiva del +27,2%) ed il comparto industriale (+11,4%). Ripresa che sarà più lenta per il terziario (+4,5%). Per quanto riguarda il mercato del lavoro, già nel corso di quest’anno dovrebbe registrarsi un primo parziale recupero del +0,8% (superiore al +0,5% dell’Emilia-Romagna). Nel 2022, inoltre, è prevista un’accelerazione della crescita dell’occupazione (+1,4%).

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24