«Nel 2021 l’economia ravennate potrebbe crescere del 6,1%»

Le previsioni della Camera di Commercio ritoccano al rialzo quelle di qualche mese fa: il dato provinciale sarebbe superiore alla media nazionale (5,5). Le costruzioni il traino

Nel 2021 la crescita dell’economia ravennate potrebbe toccare il 6,1 percento, risultando superiore alle previsioni di qualche mese fa (5,4). Nella prima metà del prossimo anno, inoltre, la provincia potrebbe recuperare i livelli di attività pre Covid-19. È quanto si legge nella nota sugli scenari dell’economia provinciale realizzata dalla Camera di commercio su dati Prometeia. Una crescita, quella dell’economia ravennate, simile a quella stimata per l’Emilia-Romagna (+6,2%) e superiore alla media italiana (+5,5%).

Un trend positivo che, a fine 2022, dovrebbe mettere a segno, rispetto al 2019, un incremento del valore aggiunto pari a +1,4% (+1% Emilia-Romagna, +0,4% Italia). Una boccata di ossigeno, dunque, dopo la brusca caduta del 2020 attestatasi, per Ravenna, su -7,8% (-8,8% Emilia-Romagna, -8,6% Italia) a causa degli effetti generati dalla pandemia. A trainare la ripartenza, le costruzioni (per le quali, nel corso del 2021, ci si aspetta una variazione positiva del +19,9%) ed il comparto industriale (+11,1%). Ripresa che sarà più lenta per il terziario (+4,1%), con una maggiore sofferenza, in particolare, per turismo e pubblici esercizi.

A contribuire alle stime di crescita previste per quest’anno, inoltre, l’aumento del reddito disponibile (+5,8%), dei consumi delle famiglie (+3,7%) e del valore aggiunto per abitante (28.200 euro), a fronte dei 29.000 euro del 2019 e dei 26.500 euro del 2020, che si stima porterà a fine anno il valore provinciale della ricchezza prodotta dai 10,3 miliardi di euro del 2020 ai 10,9 del 2021, sebbene ancora lontani dal valore del 2019 (11,3 miliardi di euro).

Tra i driver della ripresa, sottolinea l’Ente di Viale Farini, anche le esportazioni, che, nel 2021, dovrebbero crescere del +6,4%. Dal punto di vista del mercato del lavoro, nel 2020 il calo degli occupati ha toccato, nella nostra provincia, -5,4% (-2,9% in Emilia-Romagna, -2,8% in Italia). Nel 2021 la flessione dovrebbe assumere valori molto più moderati (-0,5%) e più contenuti rispetto all’ambito regionale e nazionale (rispettivamente -0,8% e -0,9%). Dal 2022 per l’occupazione si dovrebbe invertire la tendenza (+1,6%), con incrementi più o meno simili anche in Emilia-Romagna (+1,7%) ed in Italia (+1,5%). Stabile, infine, il tasso di disoccupazione (7,1%), che dovrebbe calare nel 2022 al 6,8%.

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