«Tanta gente a spasso in centro ma lo shopping natalizio non vola»

Il presidente del comitato che riunisce 240 attività nel salotto buono confronta il 2021 con il 2020: «Più pagamenti elettronici e più effetti della crisi»

Natale 2021 Ravenna PiazzaOtto clienti su dieci pagano con un metodo elettronico, è in calo la richiesta di tute e felpe che erano diventate l’outfit ufficiale da divano ai tempi del lockdown, i centri commerciali ora sono aperti anche nei festivi e prefestivi, meno restrizioni agli spostamenti ma più problemi di crisi. Sono le caratteristiche che Roberto Montanari, titolare del negozio di abbigliamento Scooter in via Cavour a Ravenna, sceglie per descrivere il lato commerciale del periodo natalizio 2021 in confronto al 2020. Il negoziante è presidente del comitato “Spasso in Ravenna” nato proprio un anno fa – con la benedizione del Comune e la collaborazione delle quattro associazioni di categoria Cna, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti – per riunire le attività del centro storico e unire le forze per reggere gli urti della pandemia.

«Le strade in centro nei weekend sono state piene finora, a parte i giorni segnati dal maltempo – riconosce Montanari – ma la gente non entra nei negozi. C’è voglia di uscire di casa ma non c’è una corsa allo shopping. Forse si sente l’effetto di una crisi economica che va avanti da quasi due anni». Chi vende capi di abbigliamento ha notato un cambio nella domanda dei clienti: «Per molto tempo si vendevano soprattutto abiti comodi, da casa. Adesso quelli non sono più richiesti, ma al tempo stesso non c’è molta richiesta di abiti per uscire perché sono venute meno le occasioni. Se non si esce, a che scopo comprare vestiti?».

Questioni igieniche e iniziative legate al cashback hanno lasciato tracce nelle abitudini di pagamento: «Tra carte di credito, Satispay e altre forme, direi che ormai l’80 percento dei clienti usa sistemi elettronici, senza distinzioni per le cifre». La pandemia ha cambiato anche l’operatività dei negozianti: «Ormai la mascherina è un pezzo fisso della dotazione nei negozi e poi continuiamo con le procedure di igienizzazione delle superfici che vengono toccate».

Con Montanari facciamo anche un punto sulla campagna promozionale lanciata dal comitato per incentivare gli acquisti in centro. Dal 26 novembre chi spende almeno 40 euro in qualunque attività aderente all’iniziativa – oggi circa 240 negozi di ogni tipologia in centro – può andare al mercato coperto e ritirare un premio enogastronomico firmato Molino Spadoni. «Abbiamo già distribuito 1.300 premi, un numero che dimostra l’apprezzamento per il gesto. Sappiamo che purtroppo qualcuno ha avuto problemi per il ritiro del cadeau e ci dispiace ma è dovuto all’alta richiesta. Arriveranno altri duecento premi, distribuiti fino a esaurimento scorte come abbiamo sempre detto a tutti i nostri clienti».

L’offerta di animazione e attrazioni promossa dal Comune in centro storico si compone, in buona sostanza, solo dei capanni in piazza del Popolo e del videomapping. Si poteva fare di più? «Potrebbe stupire che Cesena fa un concerto e Ravenna no. Qui si è scelta una linea più prudente tenendo conto dell’aumento dei contagi e forse non mi dispiace un’attenzione a questi temi».

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