Bunge l’impianto di spremitura soia ha ridotto le emissioni di CO2 del 20 percento

Nello stabilimento di Porto Corsini la visita del presidente dell’Autorità portuale e dell’assessore regionale Corsini

Visita BungeLo stabilimento Bunge di Ravenna dedicato alla spremitura della soia nel 2020 ha ridotto le emissioni di CO2 di oltre il 20 percento, il consumo di energia del 10 percento, dei consumi idrici del 30 percento e dello smaltimento dei rifiuti di quasi il 100 percento. Sono dati forniti dall’azienda in occasione della visita odierna, 22 aprile, di Andrea Corsini, assessore regionale a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, insieme a Daniele Rossi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna. I miglioramenti delle prestazioni dell’impianto, inaugurato nel 2018 e ora arrivato a una produzione annuale di oltre 750mila tonnellate di farina e di oltre di 200mila tonnellate di olio, è valso il premio come “Best Bunge Global Crushing Facility” tra tutte le 52 sedi di spremitura globali di Bunge.

Lo stabilimento per l’imbottigliamento dell’olio ha una capacità annuale di imbottigliamento di 70mila tonnellate, con quattro linee di imballaggio, e l’impianto per la produzione di biodiesel (Novaol), ha una capacità di produzione di 198mila tonnellate di biodiesel e 30mila tonnellate di glicerina per uso farmaceutico all’anno.

Ad accogliere le istituzioni ed autorità, c’erano i vertici aziendali composti da Saverio Panico, direttore commerciale e country lead di Bunge, Nicolas Burgel, direttore degli stabilimenti di Bunge, che hanno presentato le attività in Italia, suddivise nei due stabilimenti di Porto Corsini dove lavorano oltre 300 persone fra lavoratori diretti ed indiretti. Bunge, leader mondiale nel settore del commercio di semi di soia, è presente a Ravenna dal 2004, dove lavora come partner per il settore alimentare e trasformatore di semi oleosi per la produzione di farine proteiche per l’alimentazione animale, oli vegetali, biodiesel e glicerina ad uso farmaceutico.

«A Ravenna ci occupiamo di fornire i prodotti essenziali per le aziende agricole italiane, che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, basti pensare che produciamo il 25 percento di tutta la soia presente in Italia», afferma Panico

Il presidente Rossi ha sottolineato che Bunge è un importante operatore del porto di Ravenna che ha realizzato investimenti, negli ultimi 5 anni, per oltre cento milioni di euro, scegliendo di rafforzare la sua presenza su questo territorio e puntando sul nostro scalo attraverso il potenziamento della capacità produttiva del proprio stabilimento.

l management di Bunge ha illustrato il piano di investimenti per il 2022 per Porto Corsini, con l’obiettivo di continuare a contribuire allo sviluppo economico e sociale di Ravenna, con uno sguardo attento alla comunità, agli agricoltori locali e all’ambiente. Tra i progetti, il lancio del Bunge Production System, strumento che promuove il miglioramento continuo per consentire operazioni più sicure ed efficienti, e gli ulteriori investimenti soprattutto in tecnologie all’avanguardia con 3 milioni di dollari investiti negli ultimi 3 anni per il miglioramento delle emissioni ambientali dell’impianto di spremitura. Bunge ha poi confermato il proprio supporto all’Autorità Portuale in riferimento ai lavori per il dragaggio del canale e il rinnovo della Concessione del terminal.

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