Formare il personale impegnato in bar e ristoranti, dare un’opportunità di crescita a chi già lavora e proporre contenuti a chi è appassionato di enogastronomia. Sono gli obiettivi con cui a gennaio è nata la scuola Kwak a Faenza, un progetto di Confcommercio Ascom per la formazione enogastronomica costruita su moduli brevi e completi (un giorno o due al massimo) coinvolgendo i migliori professionisti del settore. Un’aula con 24 postazioni e uno spazio dedicato alla caffetteria e al bere miscelato è stata attrezzata in viale delle Ceramiche 35.
Finora si sono svolti tre corsi sulla conoscenza del vino emiliano-romagnolo finanziati dall’enoteca regionale che hanno visto la partecipazione di circa 50 persone; 11 corsi di caffetteria di base e pro, latte art base e pro, bartender base e pro tutti a libero mercato e che hanno visto una cinquantina di ragazzi partecipanti; una masterclass di Enrico Cerea organizzata dall’Alberghiero di Riolo Terme con 13 iscritti a libero mercato; un corso “Il pesce secondo Jacopo Ticchi” a libero mercato con 12 iscritti. Sono in partenza diversi corsi finanziati da Eburt (ente bilaterale del turismo): camerieri di sala e aiuto barman, cuochi capi partita, baristi e coffee specialist, wine specialist.
Il coordinatore dell’area cucina è Matteo Tambini: «Un modo nuovo di concepire la formazione, grandi personaggi e moduli tematici, esperienze di livello assoluto da portare a casa in un giorno, due al massimo. Abbiamo pensato a chi lavora e non ha la possibilità di sospendere l’attività per mesi. Un modello che può essere interessante anche per gli appassionati e per attività di team building.
A contribuire al progetto c’è anche la proposta di Christian Tirro, che ha portato la sua attività di formatore di caffetteria all’interno di Kwak.
Francesco Carugati è il direttore di Confcommercio Ascom a Faenza e nel progetto Kwak ha molta fiducia: «Il futuro è nelle competenze, non si può competere con modelli superati».