venerdì
17 Ottobre 2025
Energia

Il mondo ambientalista contro il rigassificatore: manifestazione nazionale a Ravenna

Il 6 maggio un corteo in città contesta l'impianto a mare: si chiede più investimenti sulle rinnovabili e l'abbandono delle fonti fossili

Condividi

BW Singapore Bird View 2 1Abbandonare le risorse fossili come fonte per la produzione di energia e puntare sulle rinnovabili, quindi no al rigassificatore, no alle trivelle, no ai gasdotti. In sintesi è questo il senso della manifestazione nazionale organizzata per il 6 maggio a Ravenna. I promotori sono comitato Fuori dal fossile, rete No Rigass No Gnl e rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna.

Il corteo partirà alle 14 da piazzale Farini (di fronte alla stazione ferroviaria) e percorrerà via Carducci, via Mariani, via Guidone, piazza Caduti, via Guerrini, via d’Azeglio, piazza Baracca, via Cavour e piazza del Popolo dove sono previsti alcuni interventi a voce.

Legambiente: rigassificatore e eolico non hanno lo stesso trattamento

Secondo Legambiente, che aderirà al corte ravennate, «stiamo assistendo a un’operazione di pura conservazione di un modello di sviluppo sbagliato, economicamente e ambientalmente insostenibile, legato a doppio filo all’industria fossile, che fa impantanare lo sviluppo degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e contemporaneamente sostiene la realizzazione di impianti, come i nuovi rigassificatori, dannosi per l’ambiente e per la transizione ecologica del sistema energetico. Questa operazione si sta realizzando in alcuni territori della penisola italiana e uno di questi è Ravenna».

Il territorio romagnolo è il luogo in cui si contrappongono i due modelli di sviluppo: «Da una l’industria del fossile che cerca di sopravvivere ricorrendo all’installazione di nuovi impianti che confermano la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di materie a uso energetico, dall’altra parte il settore delle fonti rinnovabili con il nuovo hub energetico eolico e fotovoltaico nel tratto di mare tra Ravenna e Bellaria e il parco eolico da 330 MW a Rimini, capaci complessivamente di coprire il fabbisogno energetico di 1,2 milioni di famiglie. È evidente la diversità di trattamento riservata a queste due tipologie progettuali: l’iter autorizzativo per il nuovo rigassificatore è stato ridotto a 120 giorni, mentre i progetti rinnovabili stanno passando attraverso la classica procedura di valutazione d’impatto ambientale».

Gli ambientalisti giudicano negativamente l’approccio del mondo oil&gas di Ravenna che non ha mai preso in considerazione il totale decomissioning delle piattaforme abbandonate e un investimento nelle rinnovabili mature: «Pensiamo ad esempio al progetto di Eni sullo sfruttamento dell’energia da moto ondoso, fino alla proposta di realizzazione di processi di cattura e stoccaggio di CO2. Quest’ultima, in realtà, è una tecnologia che nella stragrande maggioranza dei casi non è riuscita a ottenere un processo di sequestro di CO2 in modo energeticamente sostenibile e che è sempre stata invece legata a operazioni di estrazione di ulteriore gas dai pozzi in cui il carbonio è stato immesso, realizzando di fatto un circolo vizioso a sostegno dell’economia fossile».

Il Partito della Rifondazione Comunista di Ravenna sarà presente alla manifestazione «perché il rigassificatore è una infrastruttura pericolosa ed impattante per l’ambiente, il clima e l’attività turistica, e che prolunga la dipendenza dalle fonti fossili a scapito di una reale transizione energetica».

Manifestazioni contro il rigassificatore a Ravenna: le realtà aderenti

L’ultimo aggiornamento degli organizzatori riporta questo elenco di aderenti alla manifestazione.

Associazioni e Comitati: Legambiente, Greenpeace, Italia Nostra Ravenna, Fridays for Future, Associazione Naturista Ravennate, Associazione Esposti Aminato, Rete Nazionale Lavoro Sicuro, Circolo Chico Mendes di Bologna, Centro Francesco Lorusso di Bologna, Faenza Eco-logica, Comitato Salviamo le Api-Salviamo Noi, VOLA – Volontari per l’ Ambiente di Potenza, Associazione Ora e Sempre Resistenza, Centro Sociale Autogestito Spartaco di Ravenna.

Gruppi Politici: Europa Verde – Verdi Emilia Romagna, Unione Popolare, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Potere al Popolo, CLN – Comitato di Liberazione Nazionale, 3V Romagna, Ravenna in Comune, Lista Civica Ambiente e Territorio.

Realtà Sindacali: Cobas, USB, Area “Le Radici del Sindacato” della CGIL, Collettivo lavoratrici e lavoratori GKN di Campi Bisenzio, Federazione Provinciale USI-CIT di Bologna.

Assemblea pubblica a Ravenna su risorse fossili, rinnovabili e rigassificatore

Il percorso di avvicinamento alla manifestazione nazionale di sabato avrà il 3 maggio alle 20.30 un appuntamento informativo in pubblica assemblea alla sala Ragazzini di Largo Firenze (dietro la chiesa di San Francesco) perché, come dicono gli organizzatori, «sapere è il primo passo per reagire e reagire è il primo passo per cambiare». Partecipano alcune delle realtà che saranno protagoniste della giornata del 6 maggio, per delineare le dinamiche della manifestazione e ribadire le ragioni che hanno spinto ad organizzarla. Il titolo è: Quale pianeta per il futuro.

Questi i relatori:

● Prof.ssa Margherita Venturi (Università di Bologna), esperta nell’ambito della progettazione e dello studio di congegni e macchine a livello molecolare, con particolare interesse per quei sistemi in grado di convertire l’energia solare in energia chimica (fotosintesi artificiale),

● Marina Mannucci per le realtà femministe ravennati,

● Luigi Danzi per i Comitati di Piombino e la Rete No Rigass No Gnl,

● Francesco Iorio per il Collettivo di Fabbrica GKN da Firenze,

● Renato di Nicola portavoce nazionale della campagna nazionale Per il Clima – Fuori dal Fossile,

● Antonio Lazzari di Strategie Sociali,

● Francesco Occhipinti della Segreteria Regionale di Legambiente,

● Giacomo Zattini portavoce Fridays for Future – Italia,

● Pippo Tadolini del Coordinamento Ravennate Per Il Clima – Fuori dal Fossile e in rappresentanza di Rete Emergenza Climatica e Ambientale (RECA) Emilia-Romagna.

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La darsena di Ravenna protagonista alla Biennale di Venezia

Nel progetto "Italia Infinita 2075" che immagina una connessione veloce sotto l'Adriatico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi