La Regione aumenta le risorse per garantire le borse di studio a tutti gli idonei

Lo stanziamento passa da 150 a 160 milioni di euro: la platea dei beneficiari per l’anno accademico 2024-25 sale a 29mila studenti (aumento del 5 percento) e anche le somme crescono del 5 percento

UNIVERSITALa Regione Emilia-Romagna porta da 150 a 160 milioni di euro la disponibilità per garantire le borse di studio a tutti i 29mila universitari idonei per l’anno accademico 2024-25. Aumentano il numero di beneficiari (+5 percento) e l’importo unitario delle borse di studio (+5 percento). I beneficiari riceveranno le borse di studio da Ergo, l’azienda regionale per il diritto agli studi superiori. Già erogata la prima rata a oltre 4mila matricole.

Degli oltre 160 milioni – compresa la spesa per i servizi -, 34,6 milioni di euro sono risorse regionali, di cui 12 milioni del Fondo sociale europeo plus e 3,5 milioni di euro del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità; 27,5 milioni di tassa regionale per il diritto allo studio; 66,2 milioni del Fondo integrativo statale; 31,5 milioni di risorse Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e un milione dalle Università emiliano-romagnole.

L’importo unitario della borsa di studio raggiunge 7.015,97 euro per i fuori sede, 4.100,05 euro per i pendolari e 2.827,64 euro per gli studenti in sede. Ulteriori incrementi del valore della borsa sono destinati a coloro che si trovano in maggiori difficoltà economiche (sono 12.589, pari a circa il 43% degli studenti assegnatari) e alle studentesse iscritte alle lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Per queste ultime la maggiorazione dell’importo della borsa è del 20%, e ne beneficeranno in Emilia-Romagna 3.345 studentesse.

Il Rapporto 2023 dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) evidenzia che l’Emilia-Romagna è la prima regione nel rapporto fra ingressi e uscite di immatricolazioni nelle diverse Università, che è al 4,3, seguita dal Lazio (3,1), Lombardia (2,2) e Toscana (1,75). Ciò significa che per ogni studente residente in Emilia-Romagna che va a studiare fuori regione, vi sono 4,3 studenti di altre regioni che vengono a studiare.

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