Alla Libreria Scatti Sparsi di Ravenna avrà luogo, martedì 24 giugno 2025 alle ore 18.00, la presentazione del libro: “Fischiava il vento. Una storia sentimentale del comunismo italiano” edito da Bompiani; ultima opera di Claudio Caprara, giornalista e scrittore. L’evento si svolgerà presso la sede della libreria in Via Sant’Agata 8/12.
A introdurre l’incontro sarà Massimo Cameliani, neoassessore ai Lavori pubblici, Mobilità, Viabilità, Patrimonio, Urbanistica, Edilizia privata, Rigenerazione urbana, Società Partecipate del Comune di Ravenna; mentre il dialogo e il contraltare con l’autore sarà animato da Nevio Salimbeni, dirigente CNA, già direttore Fondazione Cervia Ambiente e segretario nazionale Arci.
Il libro è un racconto intenso e personale che ripercorre, attraverso volti, luoghi e momenti simbolici, la vicenda collettiva del Partito Comunista Italiano. Caprara accompagna il lettore lungo un itinerario che va dalle origini del PCI — tra socialismo, comunismo e fascismo — alle figure emblematiche come Antonio Gramsci, Palmiro Togliatti ed Enrico Berlinguer, fino agli eventi che hanno segnato la storia politica e sociale del Novecento italiano: il biennio rosso, i rapporti con l’Urss, la scuola delle Frattocchie, le Feste dell’Unità, i funerali che diventarono momenti di partecipazione popolare.
Nato a Imola in una sezione del PCI proprio il 21 gennaio, anniversario della fondazione del partito, Claudio Caprara ha intrecciato la propria biografia con la storia di quel mondo: dirigente della FGCI, direttore di testate locali, collaboratore di Massimo D’Alema e di importanti esperienze nel campo dei media e della comunicazione digitale, oggi è membro del Consiglio di amministrazione de Il Post e della Cinemovel Foundation.
Fischiava il vento offre un viaggio per istantanee nella memoria politica e sentimentale del comunismo italiano, raccontando una stagione irripetibile che ha lasciato, nel bene e nel male, un’impronta profonda nella vita del nostro Paese. L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per riflettere senza schemi predefiniti su un pezzo di storia collettiva e sulle sue eredità nel presente.