Passatelli in Bronson giunge alla sua XV edizione, rinnovando la collaborazione con Futura/Rumore. Il festival propone tre giornate di musica – 12, 13, e 14 dicembre – al Bronson Club di Madonna dell’Albero (Ravenna) consolidando la sua identità di osservatorio privilegiato sulla scena alternativa italiana, offrendo un quadro del presente e delle nuove traiettorie della scena indipendente. Il cartellone presenta 10 band e spazia tra i generi, indie, psych, shoegaze, post-punk, noise, declinati nelle forme ibride che attraversano la musica italiana contemporanea; vanta progetti consolidati in un percorso artistico ormai riconosciuto a livello internazionale, freschi di recenti uscite nell’anno in corso, ma accoglie anche nuove proposte, con uno sguardo su ciò che ribolle nel sottosuolo musicale del Paese.
Nel pomeriggio di sabato, il festival anticipa i concerti con un incontro speciale al Bronson Cafè alle 17.30 dedicato alla lettura e alla musica: Stefano Vizio (Il Post) in conversazione con Francesco Farabegoli presenta La Musica che gira intorno, il nuovo numero di Cose Spiegate Bene, dedicato a come ascoltiamo, viviamo e raccontiamo la musica oggi. Come sempre, le serate saranno accompagnate dal rituale gastronomico al Bronson Café, con un ricco menù e gli immancabili passatelli, per un clima e conviviale fatto di ottima musica da ascoltare e vivere.
Sabato 13 dicembre – dalle 20.30
POST NEBBIA – LEATHERETTE – MIGLIO
I Post Nebbia emergono nel 2020, quando vengono segnalati tra le band più promettenti da Rockit (CBCR) e Rolling Stone (Classe 2020). In quell’anno arriva il secondo album, Canale Paesaggi, che segue le prime sperimentazioni di home recording di Carlo Corbellini con il disco autoprodotto nel 2018, Prima Stagione. Il percorso prosegue nel 2021 con il singolo Veneto d’Estate feat. Nico LaOnda. Nel 2022, arriva Entropia Padrepio. Nel 2024 la band torna con Pista Nera, uscito per Dischi Sotterranei / La Tempesta: il ritratto di un mondo in discesa libera che tenta invano di coprire le proprie macerie sotto la neve artificiale. Scritto da Corbellini e arrangiato collettivamente, l’album assume un suono più scuro, tra elettroniche ruvide, chitarre stridenti, pulsazioni kraut, ascendenze punk/new wave (Talking Heads, Gang of Four), e richiami alla psichedelia heavy (Ty Segall, Thee Oh Sees).
Sul palco, un altro nome attinto dalla scuderia Bronson Recordings: i Leatherette. Dopo anni di tour intensi tra Europa e Regno Unito, la band si ferma e respira. Da questa esigenza nasce il terzo album, Ritmo Lento, che mette al centro la scrittura e la produzione condivisa dei brani, bilanciando frenesia e momenti più riflessivi, esplorando post-punk, jazz e sperimentazioni elettroniche. E’ un disco che sceglie deliberatamente di rallentare, svincolarsi dalle etichette e tornare alla sostanza delle canzoni. Registrato allo Studio Duna di Russi con Andrea Scardovi, Ritmo Lento vive di atmosfere sospese tra veglia e sogno. Il primo singolo, Lovers Drifters Foreigners, passa dall’incubo alla frenesia elettrica fino a un’apertura post-jazz; Hey There esplora un minimalismo fragile e intimo; Cold Hands trasforma un riff casalingo in un drone alieno. La title track Ritmo Lento è un mantra noir che mastica gli anni Cinquanta e li restituisce come una visione ipnotica.
Miglio è Alessia Zappamiglio, cantautrice bresciana classe ‘92, oggi di basa a Bologna. Cantautorato contemporaneo, elettronica e new wave si incontrano in un racconto della precarietà emotiva, delle città ai margini e del desiderio di trasformazione. La sua è una musica che vive tra il club e la piazza: trance individuale e coralità politica. Dopo gli album Manifesti e Immaginari Sensibili (2022) e Futuro Splendido (2023), Miglio torna nel 2025 con Musica Elettronica, pubblicato da Peroni Dischi (Asian Fake – HoM). Inaugura così una nuova estetica sonora e visiva che guarda a Berlino e alla Bologna anni ’80: container, stazioni vuote, club sotterranei, architetture post-industriali.










