domenica
17 Agosto 2025

In palio fino a 48mila euro per le cooperative romagnole nate dopo il 2021

Torna il bando di Coopstartup: iscrizioni fino al 31 marzo

Vincitori Coopstartup 3
Vincitori delle passate edizioni

Dall’intelligenza artificiale alla blockchain, dai progetti di integrazione delle comunità alla gestione di spazi teatrali, fino alle tecnologie avanzate applicate ai giochi da tavolo: sono solo alcune delle idee innovative che si sono aggiudicate l’ultima edizione di Coopstartup Romagna, il bando per la promozione di cooperative nel territorio di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini promosso da Legacoop Romagna, Coop Alleanza 3.0 e Coopfond.

Dal 15 gennaio sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione, la quinta. In palio ci sono fino a 48mila euro di contributi a fondo perduto da suddividere tra 4 gruppi vincitori, oltre a numerosi servizi gratuiti (per iscrizioni e informazioni: www.coopstartup.it/romagna – tel. 342 8166903, anche Whatsapp).

Nelle prime quattro edizioni Coopstartup ha distribuito circa 200mila euro per la costituzione di nuove cooperative in Romagna. A ciò va aggiunto il valore dei numerosi servizi gratuiti offerti alle startup fuoriuscite dal progetto: l’accompagnamento alla costituzione in cooperativa da parte di Legacoop Romagna, l’iscrizione associativa per un anno, dodici mesi di servizi di consulenza e gestione di Federcoop Romagna, consulenze e prodotti specifici offerti da Assicoop Romagna, Bper Banca e Coopfond.

Come partecipare a Coopstartup Romagna
Possono iscriversi a Coopstartup Romagna gruppi di almeno 3 persone e cooperative costituite dopo il primo gennaio 2021 con sede legale o operativa in Romagna. Non ci sono limiti di età. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo.

Tutti i partecipanti ricevono una formazione gratuita a distanza sulle startup e l’avvio di impresa. I 15 finalisti entrano a far parte di un percorso di tutoraggio in cui vengono affiancati dagli esperti di Legacoop e Federcoop Romagna per la messa a punto dei progetti di impresa e la stesura dei business plan. A dicembre verranno premiati i vincitori.

Le idee possono riguardare tutti gli ambiti settoriali e merceologici, in particolare quelli considerati dall’agenda 2030 dell’Onu.

Un km di scaffali con sistema antincendio per 17mila volumi dell’archivio storico

Armadi con un sistema antincendio per proteggere le opere: dall’alba della stampa a caratteri mobili agli anni ’50 del Novecento passando per materiale di epoca napoleonica

Se gli scaffali si potessero disporre uno dopo l’altro occuperebbero un km di lunghezza. A Bagnacavallo sono terminate le operazioni di installazione degli armadi progettati per collocarvi parte del patrimonio storico documentario e librario della biblioteca comunale Taroni e dell’archivio storico comunale. Gli armadi hanno un sofisticato sistema integrato di estinzione automatica d’incendio a garanzia dell’integrità del patrimonio. Il lavoro è stato eseguito dalla ditta Cyber di Ferrara.

In particolare vi hanno trovato ricovero tutto il Fondo antico manoscritti e rari, comprendente i 17.000 volumi editi dall’alba della stampa a caratteri mobili al 1831, la documentazione di Ancién Regime dell’Archivio che parte dal XIV secolo, quella di epoca napoleonica e la serie documentaria del carteggio amministrativo fino agli anni Cinquanta del Novecento. «Si tratta di un patrimonio fondamentale per ricostruire le vicende amministrative e cittadine della nostra comunità – sottolinea Patrizia Carroli, responsabile della Biblioteca e dell’Archivio – che può vantare una ricca continuità storico-documentaria».

L’intervento, che ha preso avvio nel giugno 2021 e si è concluso nel dicembre dello stesso anno, garantisce anche una maggiore facilità di recupero della documentazione e della messa a disposizione del pubblico per la sua fruizione e per le numerose attività di valorizzazione che da anni la Biblioteca e l’Archivio portano avanti per far conoscere i propri “tesori di carta” anche ai non addetti ai lavori.

«È stato un intervento di grande rilevanza – osserva l’assessora alla Cultura Monica Poletti – per la messa in sicurezza dell’importante patrimonio librario e documentaristico del nostro Comune. Il rispetto del cammino storico di una comunità si misura anche dall’attenzione e dall’impegno che essa mette nella conservazione delle tracce scritte della propria memoria, e la messa in sicurezza del nostro Archivio è una pietra miliare di questo processo».

Ponti, strade, ciclabili: manutenzione nelle vie Cavina, Teodora e Galilei

Approvati i progetti definitivi-esecutivi per diversi interventi. Sono previste opere anche a Marina di Ravenna

Nei prossimi mesi nel comune di Ravenna saranno avviati diversi cantieri riguardanti la messa in sicurezza di cavalcaferrovia, strade, piste ciclabili. La giunta De Pascale ha approvato le delibere di progetti definitivi-esecutivi nelle ultime sedute del 2021.

L’intervento di manutenzione straordinaria più corposo, per un investimento di 700mila euro, riguarderà i cavalcaferrovia delle vie Cavina e Teodora, realizzati negli anni 80, per la sostituzione dei giunti di dilatazione termica e la realizzazione della nuova pavimentazione stradale.

Via Cavina

Il cavalcaferrovia è costituito da 4 campate, presenta una carreggiata a due corsie, di larghezza pari a 7,50 m a doppio senso di marcia e due percorsi pedonali laterali protetti da guardrail. I lavori riguarderanno in particolare la posa di nuovi giunti di dilatazione e del nuovo asfalto previa rimozione di quello degradato, riposizionamento del parapetto metallico a protezione del percorso pedonale con sostituzione degli elementi rotti.

Via Teodora

Il cavalcaferrovia è costituito da 7 campate e presenta una carreggiata a due corsie di larghezza pari a 8,10 m a doppio senso di marcia e due fasce laterali di larghezza 2,50 m. Anche in questo caso i lavori riguarderanno, tra gli altri, la posa di nuovi giunti di dilatazione e del nuovo asfalto previa rimozione di quello degradato. Inoltre, in entrambe le fasce laterali sarà ripristinato il cunicolo sottoservizi e lo smaltimento acque meteoriche. Sono in corso di espletamento le procedure di gara. I lavori inizieranno dopo la fine dell’anno scolastico.

Via Galilei

Un importante intervento di manutenzione straordinaria, per un impegno di spesa di 250mila euro, riguarderà la pista ciclabile di via Galilei nel tratto compreso tra via Ravegnana e la rotonda Bretagna per una lunghezza di 1.320 metri, per migliorare la sicurezza della circolazione pedonale e ciclabile. Sulla ciclabile si è riscontrato uno stato di degrado e ammaloramento della sovrastruttura stradale piuttosto diffuso e avanzato, in gran parte causato dagli apparati radicali delle alberature presenti. Diversi tratti presentano fessurazioni, sollevamenti della soletta, sconnessione di cordoli. Il danneggiamento della superficie è prevalentemente causato dagli apparati radicali dei pioppi cipressini che costeggiano quasi tutta la ciclabile. Nel progetto si è voluto ridurre il più possibile l’interferenza tra le radici e la struttura stradale e la soluzione che sarà attuata consiste nel rialzare, dove possibile, la quota della pista ciclabile eliminando il dislivello tra i cordoli e il piano viabile. In questo modo si otterrà anche il beneficio di allontanare dalla piattaforma ciclabile le acque meteoriche che saranno rese disponibili alle alberature anziché essere convogliate subito nelle fogne. I lavori avranno una durata di 160 giorni.

Marina di Ravenna

Nel 2022 sarà anche completato l’intervento di manutenzione di viale Zara a Marina di Ravenna, nel tratto tra viale dei Mille e viale dei Pescatori. Per un importo di 250mila euro è prevista la stessa tipologia di lavori già realizzati tra i viali Menotti e dei Mille. Si interverrà sulla carreggiata e sulle fasce laterali per riorganizzare la sede stradale dopo la bonifica delle radici dei pini con il contributo e la sorveglianza di un agronomo incaricato per le verifiche in fase di esecuzione dei lavori. Il tratto di viale oggetto dell’intervento ha una lunghezza totale di 170 metri e il cantiere sarà organizzato in modo da consentire sempre l’accessibilità pedonale alle proprietà private. La sosta è l’accessibilità veicolare alle proprietà private subiranno inevitabili limitazioni durante i lavori, che è stimata in circa 4 mesi.

Il servizio Mobilità e viabilità ha previsto, inoltre, la modifica dei sensi di marcia in via permanente: nel tratto viale dei Mille – viale S. Bernardini sarà istituito il senso unico con direzione viale dei Mille – viale S. Bernardini; nel tratto viale S. Bernardini – viale dei Pescatori sarà istituito il senso unico di marcia con direzione viale dei Pescatori – viale S. Bernardini.

Per ciò che riguarda i servizi a rete interrati si segnala che, in base alle ricerche effettuate sono presenti nell’area di intervento gasdotti, acquedotti, fognature, linee di telecomunicazione, alimentazione illuminazione pubblica e trasmissione energia elettrica. Le interferenze con tali impianti dovranno essere attentamente valutate dall’impresa in fase esecutiva applicando tutte le prescrizioni fornite dagli enti gestori dei sottoservizi consentendo il corretto funzionamento degli impianti anche durante i lavori.

Accertati 2.618 nuovi contagi in un giorno, è il nuovo picco da inizio pandemia

Nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna 151 ricoverati: il 66 percento ha ricevuto zero dosi di vaccino. In regione gli over12 vaccinabili che non si sono ancora vaccinati sono poco più di 300mila

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 13 gennaio, si sono registrati 2.618 nuovi casi di Covid. È il nuovo picco provinciale da inizio pandemia (senza considerare gli oltre tremila del 6 gennaio perché facevano riferimento ad alcuni casi arretrati nei dieci giorni precedenti). I tamponi eseguiti sono stati 4.850, con un tasso di positività superiore al 50 percento. Oggi la Regione ha comunicato un decesso in provincia di Ravenna: un paziente di 88 anni. Si registra, inoltre, la morte a Imola di una paziente di 71 anni residente in provincia di Ravenna. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 67537.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 750.971 casi di positività, 20.648 in più rispetto a ieri, su un totale di 72.547 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 28,5%.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.169 nuovi casi; a seguire Piacenza (2.755 compresi i 1.145 che non erano ancora stati registrati), Ravenna (2.618) e Modena (2.361); poi Rimini (2.104), Parma (1.955), Reggio Emilia (1.912), Ferrara (1.211) e Cesena (1.150). Quindi Forlì (840) e infine il Circondario Imolese (573).  Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 35.853 tamponi molecolari, per un totale di 7.646.878. A questi si aggiungono anche 36.694 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.824 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 477.021. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 259.464 (+16.786). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 257.055 (+16.712), il 99% del totale dei casi attivi.

Si registrano 38 decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.486.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 20 a Parma (+1); 18 a Reggio Emilia (invariato); 18 a Modena (+2); 32 a Bologna (+2); 10 a Imola (invariato); 20 a Ferrara (invariato); 9 a Ravenna (-2); 2 a Forlì (+1); 2 a Cesena (invariato); 16 a Rimini (-1).

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 151 (+3 rispetto a ieri); l’età media è di 62,3 anni. Sul totale, 100 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,2 anni), il 66,2%, mentre 51 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono al momento 3,6 milioni, poco più di 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.258 (+71 rispetto a ieri), età media 69,2 anni.

Rispetto ai 18.631 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un +10,8%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 3,2%, quelli delle terapie intensive crescono del 2%.

Il Comune fa i controlli sulle quarantene chiedendo la posizione Gps del telefono

Iniziativa della polizia locale: telefonate a campione alle persone che devono restare in casa per il Covid. Secondo la Pigna è un pedinamento elettronico e chiede le dimissioni del comandante

Hand Macro Mobile Phone 116157Per verificare il rispetto dei provvedimento di quarantena o isolamento, che impongono la permanenza nel proprio domicilio, la polizia locale di Ravenna chiede ai cittadini di condividere la propria posizione Gps tramite il telefonino. Lo si apprende dalla pagina Facebook dei vigili urbani che forniscono qualche dettaglio in più: la centrale operativa chiama un campione di persone e chiede di inviare la geolocalizzazione a un numero cellulare di servizio fornito durante la telefonata. In assenza di risposta viene inviata una pattuglia sul posto.

L’iniziativa non piace alla lista civica La Pigna. La consigliera comunale Veronica Verlicchi e la candidata alle elezioni Paola Pantoli sostengono che si tratti di «una sorveglianza pervasiva che travalica inammissibilmente i compiti di polizia amministrativa sostituendoli con quelli tipici della polizia giudiziaria». La lista di opposizione è convita che sia «una illegittima forma di servizio Ocp (Osservazione Controllo Pedinamento), ovvero una tipica attività di indagine di polizia giudiziaria che può svolgersi esclusivamente su delega dell’Autorità giudiziaria, abusivamente esercitata nell’ambito di compiti di polizia di natura amministrativa».

Pantoli e Verlicchi non mettono in discussione che la polizia locale di Ravenna eserciti i propri controlli in merito al rispetto del cosiddetto “isolamento fiduciario” da parte di chi vi è tenuto, «ma senza che ciò autorizzi illegittimi sconfinamenti in attività di indagine che non le sono consentite». La richiesta è che Andrea Giacomini, comandante della Pm, si dimetta.

Proprio il comandante, interpellato dal quotidiano La Verità, ha assicurato che il provvedimento non viola norme ed è cosa nota al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Il Cmp di Ravenna è il punto vaccini in provincia per l’open day degli under 19

Il 16 gennaio dalle 9 alle 19 si può accedere senza prenotazione. Minorenni accompagnati dai genitori

7Sarà il Cmp in via Fiume Montone Abbandonato a Ravenna il punto vaccini aperto in provincia di Ravenna domenica 16 gennaio dalle 9 alle 19 nell’ambito dell’open day deciso dalla Regione Emilia-Romagna per la fascia di età 5-19 anni. Per accedere non occorre la prenotazione. I minorenni devono essere accompagnati da uno o entrambi i genitori o da un loro delegato. La modulistica è disponibile sul sito di Ausl Romagna a questo link.

Nel resto della Romagna le sedi vaccinali per i giovani sono il primo piano della Pediatria di Comunità in via Colombo 11 a Forlì, la Pediatria di Comunità di piazza Anna Magnani 146 a Cesena, il piano terra della Pediatria di Comunità al ‘Colosseo’ in via Coriano 38 a Rimini.

Ad oggi in Romagna nella fascia 5-19 sono 74.649 i giovani ad avere ricevuto almeno una dose di vaccino (5.568 nella fascia 5-11 e 69.081 nella fascia 12 -19) e 64.442 i ragazzi ad aver ricevuto il ciclo completo (608 nella fascia 5-11 e 63.834 nella fascia 12-19).

Un dipinto di Rondinelli torna a Ravenna dopo 200 anni: esposto al museo nazionale

La pala “San Giovanni Evangelista appare a Galla Placidia” proviene dalla pinacoteca di Brera di Milano nell’ambito dell’iniziativa “100 opere tornano a casa”

Rondinelli San Giovanni Evangelista Appare A Galla PlacidiaAl museo nazionale di Ravenna è tornato, dopo duecento anni, il dipinto di Nicolò Rondinelli “San Giovanni Evangelista appare a Galla Placidia”, proveniente dai depositi della Pinacoteca di Brera di Milano. Il trasferimento è nell’ambito del progetto voluto dal ministro Franceschini “100 opere tornano a casa” per valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali e per promuovere i musei più piccoli, periferici e meno frequentati.

La pala, realizzata per la basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna, celebra un miracolo legato alla consacrazione della chiesa, avvenuta all’epoca di Galla Placidia. L’episodio, raffigurato più volte in ambito ravennate, trova la più alta espressione per mano di Nicolò Rondinelli, formatosi a Venezia nella bottega di Giovanni Bellini. Le figure solenni e piene di grazia dell’augusta e dell’evangelista Giovanni, la raffinata quinta architettonica e la ricerca cromatica fanno dell’opera una dei più alti esiti della pittura romagnola tra Quattro e Cinquecento.

La tavola troverà collocazione, al termine di un nuovo allestimento, al primo piano del complesso monastico di San Vitale, nelle sale prospicienti il “grande dormitorio”, dove sono esposte altre opere provenienti dalla Chiesa di San Giovanni Evangelista, tra cui le lunette cinquecentesche con le Storie di Galla Placidia, affrescate da Francesco Longhi.

L’opera è stata accolta al suo arrivo dal direttore regionale Musei Emilia-Romagna, Giorgio Cozzolino, dalla direttrice del museo nazionale di Ravenna, Emanuela Fiori, dal sindaco di Ravenna, Michele De Pascale e dall’assessore alla Cultura del Comune, Fabio Sbaraglia.

Quarantene, tamponi, booster, obblighi vaccinali, green pass: riepilogo delle regole

In due anni di pandemia le regole sono cambiate spesso. Un riepilogo ogni tanto può essere utile. Ecco cosa vale in Emilia-Romagna dal 10 gennaio 2022

Pexels Cottonbro 3952186EMILIA-ROMAGNA GIALLA. MA È COME LA BIANCA –  L’Emilia-Romagna dal 10 gennaio è in zona gialla. Per i cittadini, di fatto, non è cambiato nulla: l’ultimo giro di vite delle regole in zona bianca aveva già equiparato i due scenari. È chiaro che il giallo indica una situazione più critica per il sistema sanitario. Tre i parametri presi in considerazione: incidenza di nuovi casi settimanali sopra a 50 ogni 100mila abitanti, 15 percento di occupazione dei posti letto nei reparti Covid e 10 percento delle terapie intensive. Per il passaggio in arancione le terapie intensive devono essere superiori al 20 percento e i reparti non critici al 30. Il 10 gennaio i due dati in Emilia-Romagna erano 15 e 18.

CHI HA IL BOOSTER NON VA IN QUARANTENA DOPO UN CONTATTO CON UN POSITIVO – Dal 31 dicembre è in vigore il decreto legge 229 che definisce i nuovi protocolli per chi risulta contatto stretto con un positivo al Covid. Per chi ha ricevuto la dose booster o ha completato il primo ciclo vaccinale (due dosi o una se con il farmaco monodose) da meno di 120 giorni e non ha sintomi non è più prevista la quarantena. Si può quindi circolare – cercando di evitare le situazioni più a rischio – ma fino al decimo giorno successivo all’esposizione è obbligatorio indossare una mascherina Ffp2. È prevista un’autosorveglianza di cinque giorni durante il quale va fatto un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi. Se ancora sintomatici, il tampone va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Il periodo di autosorveglianza finisce al quinto giorno senza obbligo di tampone se si resta asintomatici. Per le persone in possesso del green pass rafforzato (cioè da vaccinazione ma senza booster o da guarigione) da oltre 120 giorni (4 mesi), la quarantena si riduce a cinque giorni e per uscirne serve un tampone con esito negativo al termine di questo periodo. Per i non vaccinati quarantena di 10 giorni e tampone per verificare la positività. In caso negativo, finisce la quarantena.

Pexels Cottonbro 4113948QUANTO È STRETTO UN CONTATTO STRETTO? – Il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è: un convivente; chi ha avuto un contatto fisico diretto (stretta di mano); chi ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni (toccare a mani nude fazzoletti usati); incontro faccia a faccia a meno di due metri per almeno 15 minuti; chi si è trovato in un ambiente chiuso (aula, sala riunioni, sala d’attesa) senza mascherine; personale sanitario che fornisce assistenza senza Dpi; chi ha viaggiato in treno, aereo o altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione.

OBBLIGO VACCINALE PER GLI OVER 50 – Dall’8 gennaio è in vigore l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, italiani e stranieri residenti in Italia. Se non ci si vaccina entro l’1 febbraio scatta una sanzione da cento euro una tantum. I non ancora vaccinati nel Paese che hanno più di 50 anni sono 2,1 milioni (poco meno della metà nella fascia 50-59). Dal 15 febbraio per gli over 50 che saranno trovati sul posto di lavoro senza green pass rafforzato ci sarà una sanzione compresa tra 600 e 1.500 euro. In caso di reiterata violazione la sanzione è raddoppiata. La sanzione sarà comminata dall’Agenzia delle Entrate. I lavoratori che comunicano di non avere la certificazione saranno considerati assenti ingiustificati e non riceveranno lo stipendio.

L’INPS NON COPRE L’ISOLAMENTO – Dal 2022 la permanenza domiciliare dopo un contatto con positivo – prerogativa ormai rimasta in piedi di fatto solo per i non vaccinati – non è più considerata equiparabile alla malattia e quindi il periodo di assenza dal lavoro non viene coperto dall’Inps. Non si sa ancora se un prossimo decreto finanzierà di nuovo la misura di tutela (lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 marzo). Se il governo non interverrà con un rifinanziamento o con decreti appositi, si dovranno usare ferie o permessi per non perdere lo stipendio. Non cambia niente invece per chi risulta positivo al Covid: in quel caso, l’Inps specifica che il lavoratore è “temporaneamente incapace al lavoro, con diritto ad accedere alla corrispondente prestazione previdenziale, compensativa della perdita di guadagno”.

Pexels Cottonbro 3951615DOPO UN TAMPONE RAPIDO POSITIVO NON SERVE LA CONFERMA DEL MOLECOLARE – I tamponi rapidi antigenici che restituiscono l’esito in circa 15 minuti, in caso di risultato positivo, da fine dicembre sono sufficienti per l’indicazione diagnostica di un’infezione da Sars-Cov-2 senza bisogno della conferma con tampone molecolare. In presenza di dati trasmessi alle Ausl dai soggetti autorizzati all’effettuazione di tale diagnostica rapida e dalle farmacie convenzionate, si procederà direttamente da parte della sanità pubblica alla presa in carico del caso.

TAMPONE IN FARMACIA PER USCIRE DALLA QUARANTENA – Per effettuare uno screening di controllo oppure, se asintomatici e in quarantena per aver avuto un contatto stretto con un caso di Covid, da lunedì 10 gennaio in Emilia-Romagna si può andare nelle farmacie convenzionate per eseguire il test antigenico rapido nasale per chiudere il periodo di quarantena (entro 24 ore dovranno ricevere in modalità automatica dall’azienda sanitaria il referto di chiusura del caso e riattivazione del green pass). Nel caso per queste persone il test risulti positivo, potranno effettuare il test antigenico rapido nasale sempre in farmacia dopo 10 giorni per la chiusura del periodo di isolamento o dopo 7 giorni nel caso si tratti di persona vaccinata con terza dose (booster), che abbia completato il ciclo primario o sia guarita dal Covid, sempre da meno di 4 mesi. I tamponi eseguiti per chiusura quarantena o isolamento sono a carico del servizio sanitario mostrando al farmacista il provvedimento Ausl che definisce l’inizio di quarantena o isolamento

UN SITO WEB PER LE FOTO DEI TAMPONI FAI DA TE – Il 17 gennaio è prevista l’entrata in funzione di un portale web realizzato dalla Regione Emilia-Romagna per le persone che abbiano eseguito da sole il test antigenico rapido nasale a domicilio: in caso di esito positivo ci sarà la possibilità di caricare la foto con il risultato del test avviando immediatamente il periodo di isolamento. Potrà essere utilizzato solo uno dei test rapidi validi in farmacia. Potranno ricorrere a questa opportunità solo le persone che hanno ricevuto almeno la seconda dose e hanno attivato il fascicolo sanitario elettronico.

Pexels Markus Spiske 1679618TRE TIPI DI GREEN PASS – Attualmente esistono tre tipi di green pass (entrato in funzione il 5 agosto 2021): base, rafforzato o super, booster. Si ottengono in modi diversi e consentono di fare cose diverse. Il base si ottiene con un tampone e vale 48 o 72 ore se rapido o molecolare. Il rafforzato si ottiene dopo la guarigione dal Covid o dopo aver completato il primo ciclo vaccinale (due dosi o monodose Janssen), vale 9 mesi ma diventeranno 6 dall’1 febbraio. Stessa validità del booster che però si ottiene dopo aver ricevuto la dose di richiamo (attualmente può riceverla chi ha più di 12 anni dopo 4 mesi dalla seconda). Chi ha il super pass può accedere ai luoghi dove è richiesta la terza dose mostrando in aggiunta un tampone negativo.

DIMMI CHE GREEN PASS HAI E TI DIRÒ COSA PUOI FARE – Dal 10 gennaio nuove restrizioni estendono l’obbligo del green pass rafforzato. Per i mezzi di trasporto pubblico, a breve e lungo percorrenza: treni, aerei, navi, autobus. Per accedere ad alberghi e strutture ricettive, a bar e ristoranti anche se si consuma all’aperto (al chiuso era già obbligatorio). Per accedere a musei e mostre, parchi tematici e di divertimento, e alle piscine all’aperto; per usufruire di impianti sciistici, centri benessere al chiuso e centri termali (tranne quelli che effettuano attività riabilitative o terapeutiche); per partecipare a feste e cerimonie, sagre, fiere e congressi; per frequentare sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, ma anche centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia). Per prendere parte ad attività sportive sia al chiuso sia all’aperto, come per esempio gli allenamenti di sport di squadra. Dal 20 gennaio scatta l’obbligo di green pass almeno base per andare dal parrucchiere, dal barbiere e nei centri estetici. Dall’1 febbraio il green pass base sarà necessario anche per accedere a negozi, banche e uffici pubblici. Senza green pass si può andare solo in supermercati, farmacie e luoghi di culto.

Pexels Cottonbro 3952227MASCHERINE FFP2, OCCHIO AL PREZZO GIUSTO – Dal 25 dicembre il governo ha imposto l’obbligo di mascherine Ffp2, più efficaci delle chirurgiche, su mezzi di trasporto e luoghi pubblici come cinema, teatri, stadi, ma anche a scuola in alcuni momenti (vedi pagina 14). Il governo e le associazioni dei farmacisti hanno siglato un accordo per fissare un tetto massimo di vendita a 75 centesimi. L’accordo è un protocollo, non un’ordinanza. Non c’è obbligo ma solo adesione volontaria. C’è anche chi ha deciso di proporre quel prezzo pur non essendo una farmacia. È il caso dei due negozi Conad guidati da Paolo Delorenzi a Ravenna, Superstore Galilei e La Fontana: «Abbiamo scelto questa linea dal primo giorno in cui è stato annunciato l’accordo. Abbiamo individuato dei fornitori pronti a produrre la merce ci è sembrato un modo per andare incontro ai clienti. Da quanto mi risulta non tutte le farmacie fanno 75 centesimi». La risposta è positiva: ogni giorno i due negozi distribuiscono circa duemila mascherine. Situazione analoga sul fronte dei tamponi rapidi: «Durante le feste ne abbiamo venduti molti a chi voleva farli prima dei ritrovi. Non è mai mancata la disponibilità. Oggi li proponiamo una confezione da cinque a 5,50 euro l’uno».

“Nazisti”, scritte no vax al centro vaccinale e a scuola. Il sindaco: «Cialtroni»

Ranalli: «Rovinate un patrimonio pubblico per affermare un principio sbagliato»

Compagnoni LugoNo vax imbrattano il centro vaccinale del Tondo e un muretto del polo tecnico Compagnoni, a Lugo.

Lo rivela il sindaco Davide Ranalli (“citato” anche in una delle scritte), che sui social definisce gli autori «una manica di vigliacchi che si sono nascosti dietro la vernice rossa per affermare l’accostamento tra chi sceglie di vaccinarsi e i nazisti».

Ranalli Lugo«Lugo – continua il sindaco – ha una forte tradizione democratica e i numeri dei vaccinati crescono ora dopo ora. Un fatto che dimostra quanto nessuno, a cominciare da questi cialtroni, sia in grado di orientare diversamente le persone. Rovinate un patrimonio pubblico di tutti per affermare un principio sbagliato. C’è molta consapevolezza nelle persone e sono convinto che per ogni scritta di questo tipo ci siano mille cittadini pronti a cancellarla. Cosa che faremo ovviamente al più presto».

Un anno fa, senza vaccino, 36mila casi in meno ma 200 ricoveri e 100 morti in più

I dati dell’ultima settimana confrontati con la stessa del 2021. Intanto in provincia l’86 percento della popolazione ha completato il ciclo

Vaccinazione Anticovid IniezioneArriva all’86 la percentuale (aggiornata all’11 gennaio) dei residenti in provincia di Ravenna ad aver completato il ciclo vaccinale anti Covid. E in provincia, al 10 gennaio, erano state somministrate oltre 138mila terze dosi, quasi la metà delle seconde.

E gli effetti del vaccino sono evidenti in termini di ricoveri, se confrontati i dati dell’ultima settimana con quelli di un anno fa (fonte bollettino Ausl Romagna).

Dal 3 al 9 gennaio scorsi nelle tre province della Romagna si sono registrati oltre 39mila nuovi casi di positività, un record, ancora più evidente se confrontati con i 3.700 circa registrati dal 4 al 10 gennaio 2021. Un anno fa, però, in quella settimana furono 612 i posi letto in media occupati da pazienti Covid nell’area non critica, contro i 400 di quest’anno. In terapia intensiva invece 44 nel 2021 contro i 31 della scorsa settimana. I decessi furono 134 un anno fa, 38 quest’anno.

Una domenica di vaccini anti Covid per tutti i bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni

Open day in tutta l’Emilia-Romagna, senza bisogno di prenotazione

8Alla fine della settimana del rientro in classe dopo le vacanze natalizie,  la Regione lancia un open day dedicato alla popolazione in età scolastica.

In tutta l’Emilia-Romagna, domenica 16 gennaio – per l’intera giornata, dalle 9 alle 19 – tutti i giovani dai 5 ai 19 anni potranno accedere al vaccino per avere la loro somministrazione.

Senza alcun vincolo, se non la presenza, nel caso dei minorenni, di un genitore o di chi ne fa le veci.

«Se vogliamo che la scuola sia presenza e sicura è indispensabile, oltre al rispetto dei protocolli, che tra i banchi siedono più vaccinati possibili – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Confidiamo che siano in tanti a cogliere questa opportunità, messa in campo grazie a un ulteriore sforzo di tutta la macchina organizzativa, a partire dalle Aziende sanitarie».

«In Emilia-Romagna i numeri non lasciano spazio a interpretazioni – proseguono -: la stragrande maggioranza della popolazione ha avuto fiducia nel vaccino come strumento per proteggere se stessi e gli altri, prima ancora delle norme nazionali che hanno introdotto restrizioni per i non vaccinati. Quello che chiediamo ora ai genitori è di affidarsi alla scienza anche per i loro figli- concludono Bonaccini e Donini-, per evitare i rischi di una malattia che purtroppo vediamo può colpire anche i più piccoli e per consentire ai nostri ragazzi di vivere una vita fatta di socialità, che sicuramente si meritano dopo due anni di pandemia».

Complessivamente in Emilia-Romagna nella fascia 5-19 sono 323.366 le persone ad avere ricevuto a oggi (12 gennaio) almeno una dose di vaccino, il 53,3% del totale: una media tra l’85% degli over 12, per cui le prenotazioni si sono aperte a giugno, e il 15% di chi ha meno di 12 anni, categoria che ha visto le somministrazioni iniziare meno di un mese fa, il 16 dicembre. Peraltro, proprio in Emilia-Romagna la percentuale dei loro “fratelli maggiori” (i ragazzi tra i 20 e i 29 anni) raggiunge le percentuali record di vaccinati del 96,6% (prima dose) e del 93,1% (seconda dose).

Continua così l’impegno della Regione per garantire la massima facilità di accesso al vaccino: uno sforzo che ieri ha portato a effettuare oltre 48.800 somministrazioni, un numero che si avvicina al record di luglio quando furono superate le 50mila somministrazioni. A oggi il 92,6% della popolazione emiliano-romagnola con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre il 90,6% ha completato il ciclo vaccinale e le terze dosi superano gli 1,7 milioni di somministrazioni.

Covid, quasi 1.500 contagi in un giorno in provincia. E altri 3 morti con il virus

 

Sono 1.463 (su oltre 4mila tamponi) i nuovi positivi registrati in un giorno in provincia di Ravenna, dove si registrano altri tre decessi. Tre in meno rispetto a ieri anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva in provincia, 11.

I dati sono aggiornati alle 12 di oggi, 12 gennaio.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 12 GENNAIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 730.330 casi di positività, 18.631 in più rispetto a ieri, su un totale di 73.593 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 25,3%.

Questo il dato comunicato al ministero della Salute, a cui vanno aggiunti 1.145 nuovi casi registrati a Piacenza e provincia da ieri, che per un problema di rilevamento non è stato possibile caricare. I dati verranno recuperati nei prossimi giorni. Il totale complessivo odierno sarebbe quindi di 19.776 casi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-4 rispetto a ieri); l’età media è di 62,2 anni. Sul totale, 101 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,7 anni), il 68,2%, mentre 47 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65,4 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.187 (+21 rispetto a ieri), età media 68,9 anni.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 5.048 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 473.197. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 242.685 (+13.564). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 240.350 (+13.546), il 99% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 19 decessi: tre in provincia di Piacenza (due uomini di 65 e 92 anni, una donna di 71 anni), quattro in provincia di Parma (un uomo di 78 anni e tre donne di 72, 84 e 85 anni), uno in provincia di Reggio Emilia (una donna di 53 anni), tre in provincia di Modena (due uomini di 84 e 92 anni e una donna di 84 anni), due in provincia di Ferrara (un uomo di 54 anni e una donna di 53 anni), tre in provincia di Ravenna (un uomo di 60 anni e due donne di 76 e 86 anni), tre in provincia di Rimini (due uomini di 65 e 66 anni, una donna di 79 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.448.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 39.592 a Piacenza (+29, cui si aggiungono i 1.145 nuovi casi non ancora registrati), 56.463 a Parma (+2.267), 81.906 a Reggio Emilia (+2.272), 118.032 a Modena (+2.591), 148.837 a Bologna (+4.182), 22.575 a Imola (+496), 46.144 a Ferrara (+1.371), 64.919 a Ravenna (+1.463), 34.158 a Forlì (+988), 41.060 a Cesena (+1.202) e 76.644 a Rimini (+1.770).

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