venerdì
27 Giugno 2025

Tre candidati ufficiali, centrosinistra favorito, centrodestra diviso

Il punto sulle elezioni comunali di Ravenna. Con l’incognita affluenza

 

Il quadro non è ancora del tutto terminato e mancano alcuni dettagli, ma di certo c’è l’impianto generale delle prossime elezioni comunali di Ravenna, un appuntamento ancora più importante in quanto è finita un’era (De Pascale) e ne inizierà probabilmente un’altra, visto quanto spesso i sindaci vengono poi rieletti, con un orizzonte davanti a loro di dieci anni di governo.

In attesa della data del voto che si vociferava potesse essere l’11 maggio – un’ipotesi che ogni giorno pare più remota visto il ritardo da parte del governo nell’annunciarla (ritardo che sta suscitando qualche malumore anche nel centrodestra di alcune delle maggiori città che andranno al voto) – si stanno finalmente delineando gli schieramenti.

IL CENTROSINISTRA

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Qui per la verità il nome del candidato c’è da tempo ed è quello del segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni, scelto dopo una consultazione interna ai circoli l’estate scorsa. La prima uscita pubblica è stata quella alla festa provinciale dell’Unità, l’avvio della campagna elettorale ufficiale è del 22 febbraio (qui il nostro racconto). Nel mezzo ovviamente Barattoni ha partecipato ad altri incontri e sta battendo il territorio, in ascolto di problemi e questioni che comunque conosce bene e da anni.

Classe 1982, ragioniere con una laurea triennale, oggi dipendente Federcoop, è stato a lungo consigliere comunale e capogruppo Pd. Tra i suoi indiscussi meriti quello di non aver mai perso un’elezione amministrativa, con l’eccezione di Brisighella, anche negli anni in cui nelle province limitrofe vinceva la destra (risultato a cui, a onor del vero, ha anche contribuito l’incapacità della destra da queste parti di trovare candidati all’altezza della sfida). Mediatore, interlocutore attento, Barattoni è unanimamente considerato persona seria e affidabile, che non ha mai messo le proprie ambizioni personali davanti agli interessi di partito. Rispetto al cervese De Pascale di dieci anni fa parte con numerosi vantaggi, a cominciare dalle sue origini nel forese e da una vita trascorsa a Ravenna. A sostenerlo la ormai solita e variegata compagine del centrosinistra. Oltre al Pd (che nel frattempo ha “assorbito” gran parte di Coraggiosa e Sinistra per Ravenna), ci saranno diversi altri simboli. La geometria al momento più incerta è quella delle forze più centriste. Ci saranno i repubblicani, naturalmente, che potrebbero presentarsi da soli e che sicuramente, dopo l’esperienza non proprio entusiasmante della Regionali, vorranno avere l’Edera bene in vista. Ci saranno poi Italia Viva, i Socialisti, Più Europa e Azione che potrebbero andare insieme in un’unica lista “riformista” e chissà, forse anche sotto un unico simbolo ex novo.

Barattoni avrà poi l’appoggio del Movimento 5 Stelle e di Avs (Alleanza Verdi Sinistra), in cui pare ormai certo confluirà anche l’ex lista civica Ambiente e Territorio di Maiolini (ex 5 Stelle). Ci sarà invece il ritorno di Ama Ravenna di Daniele Perini, come nel 2016 (come abbiamo scritto qui). Ma a differenza di allora, quando si andò al ballottaggio, Barattoni parte con un vantaggio politico non da poco perché ha appunto in coalizione i grillini e buona parte di quella che allora costituì Ravenna in Comune.

LA SINISTRA ANTI PD
La Ravenna in Comune di cui sopra continua comunque a esistere come simbolo e nome e ha annunciato per il 5 marzo l’indicazione del candidato sindaco dopo aver eletto portavoce Paolo Secci ma di certo non potrà contare sull’appoggio di alcune forze che nel 2016 la sostenevano come Sinistra Italiana (oggi in Avs), né di un candidato forte come allora si rivelò essere Raffaella Sutter. L’obiettivo però è quello di evitare nuovi frazionamenti a sinistra e si sta lavorando per riunire in una stessa coalizione o lista Ravenna in Comune con Potere al Popolo, Comunisti e Rifondazione.

IL CENTRODESTRA

Ancisi Lega

Qui la situazione si è sbloccata solo di recente, dopo clamorosi annunci e smentite, e il puzzle è lungi dall’essere completo. Dopo un’attesa che sembrava non avere fine, infatti, a fare la prima fuga in avanti è stato il capogruppo leghista Gianfilippo Rolando che ha annunciato il sostegno della Lega a Veronica Verlicchi, capogruppo della Pigna. Tempo due ore e il responsabile della Lega Romagna, il deputato forlivese Jacopo Morrone, ha smentito il consigliere. Tempo due giorni e lo stesso Morrone ha annunciato che il candidato sindaco della Lega è Alvaro Ancisi, 84enne decano dell’opposizione, fondatore della storica lista civica Lista per Ravenna, con una pluridecennale presenza a Palazzo Merlato (eletto nel 1966 per la prima volta, alla quinta candidatura a sindaco). Con loro, in un’unica lista che si presenta con i tre simboli, anche il Popolo della Famiglia qui guidato da Mirko De Carli. Foto di gruppo e per il momento nessun passo indietro nemmeno a fronte dell’annuncio del candidato di Fratelli d’Italia.

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Con un clamoroso ritardo, dopo solleciti da stampa e alleati, infatti, il partito di maggioranza relativa del centrodestra a cui spettava la scelta del nome ha finalmente deciso, smuovendo i piani alti. E il 24 febbraio da Roma è arrivata la conferma di una voce che circolava da qualche giorno: il candidato di Fratelli d’Italia è il civico Nicola Grandi (55 anni, assicuratore). E poiché Forza Italia aveva posto come condizione che il candidato fosse politico, Grandi è uscito dal gruppo di Viva Ravenna dove era stato eletto per unirsi al partito della Meloni. Al momento quindi, pare certa una sfida tra ex, due civici centristi che sono appunto Ancisi e Grandi (che ha iniziato la propria carriera proprio in Lpr). Resta da capire cosa farà la Pigna (che svelerà i propri piani durante una conferenza stampa annunciata per sabato mattina, 1 marzo) e la parte della Lega che non si riconosce nella scelta di Morrone. Ci sarà anche Verlicchi in corsa? O la lista civica appoggerà Grandi? Applicheranno la strategia dell’attaccare divisi per poi colpire uniti in un eventuale ballottaggio?

IL VANTAGGIO DEL BALLOTTAGGIO
Come noto per le amministrative si vota contemporaneamente per il sindaco e per la composizione del consiglio comunale. A differenza delle Regionali, l’elezione diretta del sindaco avviene al primo turno solo se uno dei candidati supera il 50 percento più uno dei voti, altrimenti, dopo due domeniche si va al ballottaggio. Qualora dovesse verificarsi questa ipotesi, a differenza del 2016 il centrosinistra non potrebbe sperare sulla convergenza di nessuna forza politica visto che le include praticamente tutte, mentre il centrodestra potrebbe unire le forze. Vero è però che il centrodestra diviso qui non ha mai portato particolare fortuna e tutte le volte in cui la frammentazione è stata eccessiva, di fatto ha vinto al primo turno il centrosinistra. Per quanto riguarda le liste e i consiglieri, lo sbarramento se si corre in coalizione è di poco superiore al 2 percento, mentre sale al 3 se si corre da soli.

Difficile dire con precisione quanti voti, in numeri assoluti, servano per eleggere un rappresentante a Palazzo Merlato. Dipende naturalmente dall’affluenza e da come questa condizionerà il voto. Si può guardare a cosa successe nel 2021. Il consigliere comunale con meno preferenze tra i 32 fu Giancarlo Schiano dei Cinque stelle: ottenne 63 voti (il più votato fu Igor Gallonetto con 198 ma venne nominato assessore) in una lista che ne raccolse  2.443 pari al 3,9 percento. Restando nella maggioranza, Roberto Fagnani arrivò a 279 preferenze ma la sua lista “In campo” ottenne la metà dei voti dei grillini e non entrò in consiglio. Tra le fila dell’opposizione, Lista per Ravenna arrivò a duemila voti (3,32 percento) ma le 256 preferenze incassate da Gianfranco Spadoni non lo portarono in municipio.

IN QUANTI ALLE URNE?
L’affluenza alle amministrative è di solito superiore a quella di altre consultazioni come Europee e Regionali pur in assenza di una campagna mediatica nazionale. Si parla del territorio, il sindaco è la figura che tutti conoscono, vicino ai cittadini. Inoltre c’è da considerare che ogni lista che si presenta candida 32 persone e alla fine avremo 10-12 liste, vorrà dire qualche centinaia di persone direttamente coinvolte a fare campagna elettorale tra amici, parenti, vicini di casa e colleghi. A questo si aggiunga che ogni lista dovrà raccogliere 350 firme (nel 2021 il numero era dimezzato per ragioni di Covid e questo aveva sicuramente facilitato la candidatura di simboli che però non sono arrivati al 2 percento), il che implica il coinvolgimento di qualche migliaia di persone, visto che si può votare per una sola lista. Detto questo, però, con una sfida senza troppo “sale”, con un centrodestra diviso, senza un trascinatore che possa portare alle urne tutti gli scontenti da una parte, e senza il “timore” di una clamorosa sconfitta dall’altra parte, il rischio di una certa freddezza dell’elettorato non è da trascurare soprattutto con una campagna elettorale che rischia di essere brevissima e interrotta da un lunghissimo incastro di vacanze pasquali e ponti festivi.

L’ex coordinatore di Forza Italia falsificò un testamento per nominarsi erede

La causa civile avviata dalla figlia del bancario Luigi Pini, deceduto nel 2021, condanna il 67enne commercialista Gianguido Bazzoni che è imputato anche sul fronte penale per falso materiale

BazzoniUna sentenza del tribunale civile di Ravenna ha stabilito che il 67enne commercialista Gianguido Bazzoni, in passato titolare di incarichi politici per Forza Italia come coordinatore provinciale e consigliere regionale in Emilia-Romagna, scrisse un testamento falso a nome di Luigi Pini, amico e bancario di San Pietro in Vincoli scomparso nel 2021 all’età di 97 anni.

Il documento sollevava sei debitori dal restituire prestiti ricevuti per un totale di 400mila euro (tra i sei figura Bazzoni che aveva ottenuto 218mila euro) e indicava l’ex politico come erede con cui la figlia avrebbe dovuto spartire a metà un patrimonio del valore complessivo di 5,8 milioni di euro.

La notizia è riportata dal quotidiano locale Corriere Romagna nell’edizione del 27 febbraio.

La falsità del testamento è stata stabilita con una perizia svolta da una grafologa interpellata dal tribunale nell’ambito della causa civile intentata dalla figlia di Pini che chiedeva di dichiarare nullo il documento. Bazzoni è stato condannato al pagamento di 18.646 euro di spese legali, oltre ai costi sostenuti per la consulenza grafologica.

Per la stessa vicenda, Bazzoni è imputato anche sul fronte penale con l’accusa di falso materiale.

Attacco hacker, nel 2022 un’azienda del settore informò il Comune che era a rischio

Per tutta la giornata del 27 febbraio irraggiungibile il portale web del Comune di Ravenna. Nel 2022 un test eseguito da Itway mostrò un livello di sicurezza pessimo con numerose falle

smart working computerIl sito internet del Comune di Ravenna è stato irraggiungibile per tutta la giornata di oggi, 27 febbraio. La pubblica amministrazione ha fatto sapere che è stato l’effetto di un attacco informatico rivendicato dal gruppo di hacker filorussi denominato NoName057 che ha colpito anche i siti di altre istituzioni italiane, rendendoli offline a causa di un sovraccarico di traffico.

In gergo viene chiamato attacco di tipo Ddos: non sono a rischio i dati posseduti nel sito, ma la funzionalità è impedita. E, spiegano gli esperti, l’attacco Ddos spesso è il segnale di altre vulnerabilità o addirittura è concreta la possibilità che il sistema informatico nel mirino abbia già un virus all’interno.

Secondo quanto ha appreso Ravenna&Dintorni, già tre anni fa il Comune di Ravenna era stato messo al corrente da esperti del settore di avere seri problemi di sicurezza in caso di attacchi informatici dall’esterno.

Era stata la società Itway di Ravenna, azienda importante che si occupa di cybersicurezza a livello internazionale, a informare l’amministrazione pubblica dei risultati preoccupanti di un test eseguito sul sito www.comune.ra.it tramite intelligenza artificiale. Quattro i livello di valutazione e quello del Comune era il più basso che nella analisi dei tecnici Itway corrisponde a “Sei messo molto male e forse hai già dei malware anche nella tua rete aziendale”.

In quella stessa occasione Itway passo al setaccio i portali web anche di altre amministrazioni locali e tutte, tranne una, risultarono al livello più basso della graduatoria di valutazione. Solo Cervia prese un ottimo voto: nel 2019 subì Cervia ha subito un attacco con il malware Wannacry (bloccati tutti i servizi del Comune, non è noto se è fu richiesto e pagato un riscatto) e impiegò alcuni mesi per risolvere completamente i malfunzionamenti. La sensibilità verso la problematica cambiò e adotto una protezione più efficace.

Chiamata pubblica: il Comune cerca proposte per eventi estivi per i giovani

Un percorso di ascolto rivolto ai ragazzi per iniziative da tenersi nel periodo estivo

Conselice Municipio 2L’amministrazione comunale di Conselice sta raccogliendo idee e proposte per una estate a misura delle nuove generazioni. Il Comune ha lanciato una chiamata pubblica online per raccogliere proposte per attività ed eventi estivi tra Conselice, Lavezzola e San Patrizio.

La partecipazione è molto rapida: è sufficiente compilare un modulo disponibile sul sito del Comune a questo indirizzo in cui inserire il proprio nome e cognome, età, un contatto, nonché formulare la propria proposta. Saranno inoltre affissi manifesti negli spazi pubblici con un codice Qr per scaricare il modulo.

Possono partecipare tutti, ma un occhio di riguardo sarà riservato alle proposte che verranno dai giovani. Una volta raccolte le proposte, nelle prossime settimane saranno organizzati incontri pubblici per aprire un confronto sugli spunti pervenuti e avviare concretamente la programmazione del calendario estivo.

«Quello intrapreso è un percorso di ascolto rivolto ai ragazzi, ai quali chiediamo di proporci le loro idee per iniziative da tenersi nel periodo estivo, anche nei momenti in cui le attività scolastiche sono chiuse – sottolinea l’assessore alla Cultura Kocis Urso -. Riteniamo fondamentale il loro contributo per incrementare quella coesione sociale che caratterizza la nostra comunità».

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Cultura allo 0545 986921, mail eventi@comune.conselice.ra.it, oppure consultare il sito www.comune.conselice.ra.it.

Nuovi scioperi per il rinnovo del contratto, presidio alla Iemca di Faenza

Per il mese di marzo sono già state annunciate ulteriori ore di sciopero che interesseranno le realtà produttive del territorio

FotopresidioIemca 27febbraio2025Continuano gli scioperi territoriali indetti da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per ottenere la riapertura delle trattative del tavolo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore dei metalmeccanici.

Questa mattina, 27 febbraio, a Faenza si è svolto un presidio di fronte alla sede della Iemca, in cui, secondo i sindacati, lo sciopero ha avuto un notevole successo con adesione attestata al 95 percento nel reparto produzione.

Con la mobilitazione odierna si è conclusa la seconda ondata di scioperi che ha visto in provincia di Ravenna un’articolazione azienda per azienda. Si sono tenuti presidi di fronte agli stabilimenti di Curti, Comecer, Lafert, Marini, Metaldiser e Iemca. I sindacati di categoria sono soddisfatti per le alte adesioni delle lavoratrici e dei lavoratori agli scioperi.

«La mobilitazione non è destinata a fermarsi visto che ad oggi non risulta ancora nessuna riapertura della trattativa – si legge in una nota congiunta dei sindacati –. Per il mese di marzo sono già state annunciate ulteriori ore di sciopero che interesseranno le realtà produttive del territorio. Le bandiere dei sindacati continueranno a essere esposte nelle aziende anche nei prossimi giorni e fino a quando non ci sarà una svolta per il rinnovo del contratto collettivo».

La moglie finge di cadere nella truffa, il marito chiama il 112 e scatta l’arresto

In manette un 19enne che si era spacciato per maresciallo dei carabinieri chiedendo denaro. La coppia di anziani coniugi si è ricordata di un episodio simile di due giorni prima e ha conservato la freddezza

Trufa Finto CC 2La moglie ha finto di accettare di pagare i soldi richiesti al telefono e intanto il marito ha chiamato i carabinieri. Così una coppia di anziani coniugi è riuscita a evitare una truffa e far arrestare l’autore, un 19enne di origini campane. È accaduto ieri, 26 febbraio, a Faenza, due giorni dopo un episodio analogo in cui un’altra anziana aveva sospettato della richiesta al telefono e aveva avvisato la figlia riuscendo a far arrestare il truffatore.

Le modalità di adescamento sono state le medesime, una tecnica collaudata che continua a essere utilizzata. Arriva la telefonata di un sedicente maresciallo dei carabinieri della caserma locale che riferisce di un grave incidente cagionato da un familiare del destinatario della telefonata da cui è conseguito l’arresto e la necessità di provvedere a ristorare la controparte, ricoverata con gravi lesioni in ospedale, con denaro o gioielli per ottenere la liberazione ed evitare il carcere. Nel caso di ieri era stati richiesti tremila euro.

La donna si è ricordata dell’episodio accuaduto solo due giorni prima nella stessa cittadina e così ha finto di aderire alle richieste, accettando che un incaricato passasse a ritirare quanto richiesto, mentre il marito provvedeva ad avvisare i veri carabinieri che hanno raggiunto il luogo dell’incontro.

Dopo pochi minuti, un giovane è passato dall’abitazione ma, mentre agguantava alcuni monili in oro, è stato bloccato e tratto in arresto dai Carabinieri della compagnia manfreda che hanno dovuto vincere anche la reazione dell’uomo che ha cercato in tutti i modi di guadagnare la fuga.

L’autore è stato portato in carcere a Ravenna con l’accusa di truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, mentre il maltolto restituito alla coppia di coniugi.

I carabinieri ricordano ancora una volta il consiglio più utile in questi casi: mai consegnare denaro o oggetti preziosi a persone che si presentano a casa e di fronte a preoccupanti notizie ricevute è sempre bene chiedere aiuto a parenti o persone di fiducia prima di aderire a qualsiasi proposta, richiedere quanto prima l’intervento del 112 con un apparecchio telefonico diverso da quello su cui si è stati chiamati.

Al Maria Cecilia Hospital un macchinario per la radiochirurgia di ultima generazione

La clinica di Cotignola era l’unica in regione a disporre di un apparecchio “Gamma Knife”, distrutto dall’alluvione. Oggi presenta il primo modello “Esprit” in Italia, tornando ad essere un punto di riferimento per i trattamenti stereotassici

Trattamento Gamma Knife LD

A circa due anni dall’alluvione che aveva reso inutilizzabile l’unica apparecchiatura “Gamma Knife” presente in Regione, il Maria Cecilia Hospital di Cotignola torna a essere un punto di riferimento per la radiochirurgia stereotassica, necessaria al trattamento di tumori cerebrali e oculari.
Oggi l’ospedale si è dotato della più avanzata apparecchiatura disponibile in Italia, l’ultima versione del macchinario dedicato al trattamento mininvasivo delle lesioni intracraniche tumorali e vascolari: la clinica ospita quindi l’unico modello Esprit disponibile attualmente Italia che, grazie a una eccezionale precisione, consente di trattare anche la più piccola lesione intracranica escludendo i tessuti sani circostanti senza ricorrere alla chirurgia aperta e con maggiore beneficio per il paziente.

Il trattamento consente di intervenire su tumori cerebrali benigni e maligni, metastasi, malformazioni vascolari artero-venose, cavernomi, tumori oculari e patologie funzionali come nevralgia trigeminale e cefalea a grappolo. Grazie a un ventaglio di fasci radianti che assicurano una precisione millimetrica, viene irradiato selettivamente il bersaglio intracranico (la porzione di tessuto malata) con un “effetto chirurgico” preservando i tessuti sani del cervello. Dall’introduzione della prima Gamma Knife la strumentazione si è progressivamente arricchita di nuove funzionalità: il nuovo modello in uso a Maria Cecilia Hospital è infatti dotato di una mini telecamera stereotassica Cone Beam, integrata con un sistema di imaging e di gestione del movimento involontario anche minimo del paziente che consentono verifiche di qualità e il monitoraggio della corretta posizione durante tutto il trattamento senza ripetuti trasferimenti in radiologia; di un software per la pianificazione di trattamenti personalizzati e di 192 fasci radianti a bassa intensità per colpire il bersaglio da trattare in maniera estremamente precisa. Un nuovo casco stereotassico molto leggero consente l’appoggio della testa senza ostacoli mentre la maschera termo-retraibile agevola i trattamenti che necessitano di diverse sessioni.

Inoltre, l’erogazione silenziosa del trattamento, unitamente alla possibilità di connettere l’apparecchiatura a dispositivi personali per ascoltare la playlist di musica e podcast preferiti, contribuisce a creare un’atmosfera rilassante che agevola il benessere del paziente, sia adulto che pediatrico.

«La Gamma Knife rappresenta una rivoluzione nel trattamento di patologie tumorali e vascolari che in passato erano considerate incurabili o che venivano affrontate chirurgicamente con rischi elevati ed esiti incerti – spiega il dottor Enrico Motti Coordinatore dell’Unità Operativa di neurochirurgia della clinica -. La microchirurgia ha certamente ancora un ruolo insostituibile importantissimo, ogni qualvolta sia indispensabile rimuovere in tempi rapidi una massa in espansione in aree vitali o impedire un’emorragia imminente, ma quando possibile, ad ogni età, si evita la craniotomia eliminando non solo il trauma chirurgico, ma raggiungendo spesso maggiori percentuali d’efficacia rispetto all’approccio tradizionale e riducendo o eliminando molti limiti della microchirurgia oltre alle recidive tipiche della neurochirurgia».

Di norma il trattamento richiede una singola seduta e si articola in 4 fasi: l’immobilizzazione della testa mediante casco stereotassico o maschera termo-retraibile; l’acquisizione spaziale del bersaglio in metodica d’immagine digitale (RM, TAC, PET) trasportata nel campo di trattamento; l’identificazione delle strutture anatomiche circostanti con la gerarchia della loro funzionalità ed importanza; l’approntamento di “un volume virtuale” che aderisce come una “calza” al bersaglio da “eliminare”, con irradiazione selettiva altrettanto sagomata.

La seduta può durare da poche decine di minuti o 1-2 ore a seconda del volume e della forma della lesione, con ricovero il giorno precedente e dimissione il successivo, rispetto ai 4-7 giorni di degenza media dopo un intervento neurochirurgico, e il paziente può tornare subito alle proprie attività.

I risultati del trattamento con Gamma Knife si verificheranno nel corso dei 3 anni successivi, durante i quali una particolare attenzione viene dedicata dal team ai controlli periodici a breve e lunga scadenza: al momento delle dimissioni, viene suggerito uno schema di verifiche periodiche che documentino l’obiettiva evoluzione della malattia trattata riconoscendo per tempo l’eventuale insorgenza di complicanze o effetti indesiderati.

Quartiere Farini, commercianti nel mirino: «Entrano gruppi di ragazzini e rubano»

C’è chi perde clienti: «I turisti evitano il passaggio». La ristoratrice sceglie la linea dura: «Non facciamo servizio bar e non vendiamo da asporto, una maggiore rigidità può essere una soluzione». Il titolare del negozio import-export: «Risse e spaccio ora cominciano già al mattino»

Basilica

Furti nella notte, minacce, spaccio davanti alle vetrine e coltelli rubati dal bancone della macelleria: i commercianti dell’area tra la stazione e i Giardini Speyer a Ravenna raccontano la loro quotidianità in un periodo di crescente tensione. C’è chi dice di «non riuscire più a dormire, preoccupato per il negozio» e chi crede che una maggiore rigidità da parte dei commercianti possa essere un primo passo per risolvere i problemi del quartiere. Gli esercenti di bar e locali in viale Farini (in prevalenza italiani) hanno preferito non rilasciare dichiarazioni, mentre i proprietari dei negozi sotto i portici di via Carducci (prevalentemente bazar gestiti da stranieri) sembrano più propensi a esporsi.

«Sono qui da quasi 7 anni – racconta Mohamed, titolare di ModAsia – e la situazione è peggiorata. Anche nei momenti di calma, la presenza di persone losche spaventa i clienti. I turisti che arrivano dalla stazione evitano questa strada e gli affari ne risentono». Sheak Arshad, titolare di New Mondo export-import, conferma: «La mia clientela è composta soprattutto da donne, ma ultimamente molte evitano il negozio per paura. Lo spaccio, il consumo di sostanze o le risse non sono una novità, ma prima succedeva di notte. Ora, fin dal mattino, si ritrovano sotto i portici per bere, fumare o spacciare. Molti sono arabi o africani, ma ci sono anche italiani, soprattutto ragazze, giovanissime. Sono preoccupato per loro».

Non mancano le rapine, dalle vetrine rotte durante la notte ai piccoli furti dei più giovani: «Pochi giorni fa ho trovato la porta distrutta – continua Arshad –. Sono entrati nella notte e hanno rubato il fondo cassa, collane, orologi e effetti personali. Al danno economico si aggiungono quasi duemila euro di riparazioni». Stessa situazione per Iyanna bigiotteria: «Ho anticipato la chiusura, e mia moglie non viene più a lavorare il pomeriggio perché non si sente sicura», spiega il titolare. Sul telefono conserva i video dei furti più recenti, registrati dalle telecamere di sorveglianza e già inviati alla polizia: «Spesso sono ragazzini: entrano in gruppo e rubano quello che possono. Se provo a cacciarli mi minacciano, a volte hanno dei coltelli. È da due anni che il negozio è in perdita, se va avanti così saremo costretti a chiudere».

Alle denunce si è recentemente aggiunta anche una lettera inviata al Comune firmata dai commercianti del quartiere: «Non abbiamo ancora ricevuto risposta – conclude Arshad -. Abbiamo contattato anche la guardia di finanza, ma dicono di avere le mani legate. Nell’ultima settimana i controlli sono più frequenti ma le persone vengono lasciate libere. Speriamo che la situazione cambi presto, anche in vista dello studentato in costruzione: questa zona va resa più sicura per i ragazzi che la abiteranno».

Su viale Farini il proprietario della macelleria halal “Alì” racconta gli attimi di paura del 12 febbraio, quando un giovane è entrato in negozio per rubare un coltello: «Non l’avevamo mai visto. È entrato come un normale cliente e poi ha allungato la mano dietro al bancone e ha preso il coltello da carne. Pensavamo che volesse usarlo contro di noi o per attaccare qualcuno in strada». L’uomo si è poi diretto al vicino McDonald’s minacciando i passanti e ferendo un agente della polizia locale. «Chiediamo un maggiore presidio a tutela dei lavoratori e di una zona nevralgica di Ravenna, biglietto da visita per tanti turisti», commenta il responsabile del fast food della stazione. I disagi però sembrano essere circoscritti all’area più prossima agli Speyer, e a soli pochi passi gli esercenti offrono un quadro diverso: «Conosciamo le criticità della zona ma non abbiamo mai avuto problemi – commenta Rita Bertozzi, titolare dell’osteria Il Paiolo di via Farini – adottiamo una politica molto intransigente, selezioniamo la clientela e per disincentivare situazioni già critiche non offriamo servizio di bar e distribuzione di alcolici da asporto. Siamo contenti di ciò che abbiamo costruito negli anni, e crediamo che una maggiore rigidità da parte dei commercianti possa essere una soluzione alle tensioni del quartiere».

Dello stesso parere anche edicola e piadineria di viale Farini: «La maggior parte delle situazioni a rischio si concentra negli spazi verdi del parco, o sotto i portici, da questo lato della strada tutto sembra tranquillo».

Anticipazioni dal Beaches Brew: fuori i primi 12 nomi della line-up internazionale

Il festival tornerà sulla spiaggia dell’Hana-bi dal 10 al 12 giugno

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Un concerto al bagno Hana-Bi (foto Francesca Sara Cauli)

Torna dal 10 al 12 giugno il Beaches Brew: l’appuntamento free-entry sulla spiaggia di Marina di Ravenna targato Bronson che riunisce per la dodicesima edizione i grandi nomi della scena indie internazionale sul palco dell’Hana-bi. I primi nomi che formeranno la line-up 2025 sono già stati anticipati: Marie Davidson (Canada), Moin (Uk),  DJ Tobzy feat. Aunty Rayzor (Nigeria),  Nídia & Valentina (Portogallo/Italia), Lord Spikeheart (Kenya), Eleanor Friedberger (Usa), Baby Volcano (Svizzera/Guatemala)Dummy (Usa), Tramhaus (Paesi Bassi) e Khana Bierbood (Thailandia).

Dodici artisti da 11 diversi paesi, per una line-up che vuole simboleggiare un “giro del mondo” attraverso le diverse direttrici sonore del contemporaneo. Al dance-pop fuori formato della producer québécoise Marie Davidson, si affiancherà il grunge/shoegaze del trio londinese Moin. A DJ Tobzy e Aunty Rayzor (due tra i talenti più esplosivi della fervida scena nigeriana) farà da contraltare la raffinata dance music di Nídia &Valentina, altra collaborazione che vede coinvolta Valentina Magaletti insieme alla dj e producer portoghese di origini africane Nídia. E ancora il cantante, autore e produttore keniota Lord Spikeheart, figura di spicco della scena metal africana grazie alla sua miscela esplosiva di growls gutturali e rap; l’indie rock chic e sfuggente della cantautrice newyorkese Eleanor Friedberger e l’irriverente witchcraft pop della svizzero-guatemalteca Baby Volcano. Le anticipazioni si chiudono con il rock viscerale dei losangelini Dummy, con la loro miscela originale di psichedelia e shoegaze; il postpunk degli olandesi Tramhaus, e il sound unico dei thailandesi Khana Bierbood, ugualmente influenzato dalla musica surf degli anni ’60, dal garage rock degli anni ’70 e dalla musica tradizionale del loro paese. I nomi che si uniranno a quelli già confermati saranno annunciati nel corso delle prossime settimane.

Il festival conferma la sua natura libera e gratuita, grazie al supporto dell’assessorato alla cultura. Sul sito di Beachesbrew sono inoltre disponibili i braccialetti per i supporter del festival che al costo di 50 euro prevedono un lettino da spiaggia riservato, cinque free drink, la shopper ufficiale, un articolo di merchandising dedicato e altri vantaggi.

Attacco hacker a siti di istituzioni italiane, colpito anche il Comune di Ravenna

Il sito internet del Comune di Ravenna da stamani, 27 febbraio, non è consultabile per effetto di un attacco informatico. L’azione, secondo quanto fa sapere il Comune, è stata rivendicata dal gruppo di hacker filorossi denominato NoName057 che ha colpito anche i siti di altre istituzioni italiane, rendendoli offline a causa di un sovraccarico di traffico.

L’amministrazione comunale sta monitorando la situazione e i tecnici sono al lavoro per ripristinare il sito isolando le richieste malevoli e garantendo la protezione dei servizi e delle informazioni.

I dati delle iscrizioni alle scuole superiori: il calo più alto è al liceo Oriani

In provincia perdono appeal i professionali. LA TABELLA

Rientro Scuola Classico
Ragazzi fuori dal liceo classico di Ravenna

A Ravenna tengono solo il liceo Dante Alighieri, l’Itc Ginanni e il Morigia-Perdisa. Le circa 90 iscrizioni in meno rispetto all’anno precedente se le spartiscono invece il liceo scientifico Oriani (record negativo con 37 domande in meno), il professionale Olivetti-Callegari (-19), il liceo Nervi-Severini (-18) l’Itis Nullo Baldini (-16). Si tratta del numero degli alunni che si sono iscritti al primo anno degli istituti di istruzione secondaria nel comune di Ravenna per l’anno scolastico 2025-2026, che sono 1.414 in tutto, contro i 1.507 che hanno iniziato la prima lo scorso settembre.

Allargando lo sguardo all’intera provincia, le iscrizioni (aggiornate al 18 febbraio) sono 3.291, 129 in meno rispetto al dato definitivo di un anno prima. I dati complessi delle tre tipologie di istruzione (Licei, Tecnici e Professionali) mostrano una prevalenza dei Licei (41,8%), seguiti dai Tecnici (39.3%) e dai Professionali (18.9%). Rispetto allo scorso anno scolastico, le famiglie e gli alunni hanno espresso un maggiore interesse verso i licei (+1.4%) e tecnici (+0.9%), mentre si è registrato un calo delle iscrizioni ai professionali (-2.3%). L’aumento delle iscrizioni nell’istruzione liceale riguarda in particolare le iscrizioni all’indirizzo classico, linguistico e scienze applicate. Il calo delle iscrizioni incide maggiormente su tecnici (in particolare sul settore tecnologico: – 21 iscrizioni) e sui professionali (con un calo per tutti gli indirizzi e 104 iscrizioni in meno).

Un dato ancora più accentuato su Faenza, dove il liceo “Torricelli-Ballardini” ha visto crescere le iscrizioni (+37) nonostante un calo complessivo di domande per le scuole superiori della città manfreda (-28).

Qui sotto la tabella con tutti i dati delle singole scuole nel dettaglio.

Dati Scuole 2025 2026

La “Vestale” arriva all’Alighieri, con uno sguardo a Visconti e alla Callas

La riedizione del capolavoro di Spontini andrà in scena venerdì 28 febbraio e domenica 2 marzo. In programma anche un incontro di approfondimento a Palazzo Rasponi

2024 10 16 La Vestale Jesi Carmela Remigio 2 Foto Stefano Binci

La Stagione d’Opera del Teatro Alighieri di Ravenna continua venerdì 28 febbraio (20.30) e domenica 2 marzo (15.30), con il nuovo allestimento de La vestale che reimmagina il capolavoro di Gaspare Spontini a partire dall’incontro fra Visconti e Callas. Sono trascorsi duecentocinquanta anni dalla nascita Spontini e settanta dalla storica produzione scaligera della sua Vestale con Luchino Visconti alla regia, Antonino Votto sul podio e, in scena, Franco Corelli e Maria Callas.

Gianluca Falaschi, regista della riedizione commenta: «Così la vestale romana e il soprano greco si rispecchiano l’una nell’altra, perché come Maria Callas, Giulia è una figura osservata, giudicata e spinta verso una perfezione insostenibile, un peso che alla fine si rivela schiacciante». Nel ruolo della giovane destinata al tempio c’è Carmela Remigio, mentre Bruno Taddia è Licinio, che di Giulia è innamorato; Joseph Dahdah è l’amico Cinna, mentre Daniela Pini è la Gran Vestale (nella replica del 2 marzo il ruolo è di Lucrezia Venturiello) e Adriano Gramigni interpreta il Gran Pontefice. Infine, l’orchestra (La Corelli) è guidata da Alessandro Benigni guida l’Orchestra e Corrado Casati è maestro del Coro del Teatro Municipale di Piacenza; le coreografie sono firmate da Luca Silvestrini e le luci da Emanuele Agliati.

Il costo dei biglietti andrà da 15 a 45 euro, con riduzioni per under 18 (5 euro) e possessori di Carta Giovani Nazionale (platea e palchi 20 euro). I sottotitoli e la trama del libretto sono consultabili gratuitamente l’app gratuita Lyri, in italiano e inglese.

L’opera sarà introdotta dall’appuntamento di giovedì 27 febbraio alle 18, nel Salone Nobile di Palazzo Rasponi (Piazza Kennedy) per la rassegna a ingresso libero “Prima dell’opera”, dedicata all’approfondimento dei titoli in cartellone. In questo caso guida l’incontro Emilio Sala, musicologo e docente all’Università Statale di Milano.

In occasione delle recite sono esposte a teatro le opere commissionate all’artista Felice Nittolo e dedicate ai titoli della Stagione. Per La vestale, Nittolo si è ispirato al mosaico degli amanti della Villa del Casale di Piazza Armerina.

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