giovedì
28 Agosto 2025

Covid: 216 nuovi casi, l’11,2 percento dei tamponi. Un decesso

La diffusione del contagio sul territorio registra un aumento dei posti letto occupati in terapia intensiva

IMG 4656In provincia di Ravenna da oggi, 15 marzo, ci sono 216 persone in più che hanno contratto il Covid: 87 asintomatici e 129 con sintomi; 209 in isolamento domiciliare e 7 ricoverati. I dati sono degli esiti dei tamponi giunti nelle 24 ore precedenti al mezzogiorno e fanno  riferimento a 1.924 tamponi per un tasso di positività dell’11,2 percento. Il totale delle positività da inizio epidemia è 23.254. La Regione ha comunicato il decesso di una paziente di 93 anni (in totale 851) e 34 guarigioni (75 percento dei contagiati).

Nella regione Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia si sono registrati 302.148 casi di positività, 2.822 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.767 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri – del 17,9%, in linea con quella dello scorso lunedì – non è indicativa dell’andamento generale, poiché il numero di tamponi eseguiti la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 760 nuovi casi, seguita da Modena (575). Poi Rimini (338), Cesena (224), Ravenna (216); seguono Reggio Emilia (189), Ferrara (164), Forlì (125), Parma (120), Imola (73) e, infine, Piacenza (38).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.956 tamponi molecolari, per un totale di 3.699.201.A questi si aggiungono 3.811 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.023 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 222.718.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 68.293 (+1.738 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 64.456 (+1.584), il 94,4% del totale dei casi attivi.

Si registrano 61 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.137.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 373 (+9 rispetto a ieri), 3.464 quelli negli altri reparti Covid (+145). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 21 a Parma (+1), 33 a Reggio Emilia (+4), 78 a Modena (-3), 115 a Bologna (+7), 31 a Imola (-2), 32 a Ferrara (-1), 18 a Ravenna (+1), 5 a Forlì (+1), 7 a Cesena (+1) e 23 a Rimini (numero invariato rispetto a ieri).

Continua intanto la campagna vaccinale che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate l’1 marzo. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Da oggi, lunedì 15 marzo, in tutta l’Emilia-Romagna sono aperte le prenotazioni per il vaccino dei cittadini dai 75 ai 79 anni (i nati dal 1942 al 1946). In partenza anche le chiamate delle Aziende sanitarie alle persone “estremamente vulnerabili”, cioè affette da patologie critiche. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 596.367 dosi; sul totale, 192.599 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Elezioni Ravenna, in corsa anche i “no vax”. Panizza candidato del Movimento 3 V

Il consigliere uscente del Gruppo Misto si presenta alla guida del partito della “libera scelta vaccinale”

Emanuele PanizzaIl Movimento 3 V si presenterà anche alle elezioni amministrative di Ravenna. Lo annuncia lo stesso partito, rendendo noto anche il candidato sindaco.

Si tratta di Emanuele Panizza, 49enne consigliere comunale uscente del Gruppo Misto (entrato a Palazzo Merlato in quota CambieRà, la lista civica “grillina”, sostituendo la dimissionaria Michela Guerra a inizio 2018).

Il 3 V è invece il movimento politico di riferimento dei cosiddetti “no vax”, da cui cerca saltuariamente di prendere comunque le distanze dichiarandosi esclusivaemnte per la libera scelta e contro l’obbligo vaccinale. Al momento comunque sul sito del Movimento campeggia lo slogan “Io non mi vaccino perché” e le stesse 3 V stanno a rappresentare le parole “Vaccini Vogliamo Verità”.

Il Movimento si autodefinisce «il partito politico che opera con il solo intento di perseguire il bene comune, cioè il benessere di tutti i cittadini, in armonia con l’ambiente e con ogni forma di vita» ed è stato attivo anche in diverse campagne contro la tecnologia 5G, che Panizza ha portato anche nelle aule di Palazzo Merlato.

I 3 V continuano anche a manifestare nelle varie città della Romagna (Ravenna compresa) contro le misure anti Covid.

Il Movimento si è presentato alle ultime elezioni regionali, ottenendo nel febbraio del 2020 circa 11mila voti e lo 0,5 percento delle preferenze (comunque più delle tre liste di estrema sinistra che si presentarono al voto).

Laura Pausini candidata agli Oscar con “Io sì”: «Ancora non ci credo»

Il brano del film The Life Ahead ha già vinto un Golden Globe e ora è in gara alla categoria miglior canzone originale

107737220 3808102412538797 4271759418153337414 OSolarolo potrebbe festeggiare un premio Oscar. La cantante Laura Pausini, nata nel piccolo comune ravennate 46 anni fa, è infatti candidata all’edizione 2021 dei prestigiosi premi cinematografici alla categoria miglior canzone originale con “Io sì”, composta per The Life Ahead.

Il brano di Pausini ha già vinto un Golden Globe. «Ancora non ci credo – scrive la cantante sui social -. Poter far parte di un progetto così speciale come “The Life Ahead” con Edoardo Ponti e Sophia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi. E ora sapere che sono nominata agli Oscar va oltre qualunque desiderio o aspettativa potessi sognare. Voglio ringraziare l’Academy per aver accolto la canzone e il messaggio che porta con sé».

Impennata di casi Covid a Longastrino, screening a tappeto tra gli abitanti

Tamponi rapidi gratuiti per i residenti della località suddivisa tra i comuni di Argenta e Alfonsine (650 sul lato ravennate)

Tampone Covid 19A Longastrino, località divisa tra i comuni di Alfonsine e di Argenta, sono stati registrati molti casi di positività al Covid e, per questo motivo, l’Ausl di Ferrara e l’Ausl Romagna hanno deciso di eseguire uno screening di tamponi rapidi gratuiti per tutta la popolazione (circa 650 nella parte alfonsinese e altrettanti nel Ferrarese). I tamponi vengono eseguiti oggi, 15 marzo,  nella scuola materna di via XI Aprile 1945 8/A. Dalle 12 alle 16 i cognomi con lettera A-M, dalle 16 alle 20 i cognomi con lettera M-Z. È necessario presentarsi con la tessera sanitaria e non occorre nessuna prescrizione.

Il sindaco di Alfonsine, Riccardo Graziani, Invita tutti i cittadini a sottoporsi al controllo, indipendentemente dal fatto che siano residenti del comune di Argenta o del comune di Alfonsine. «Invitiamo a partecipare anche i familiari dei bambini della scuola materna che non siano residenti a Longastrino, in modo da contrastare l’avanzare dei contagi nella comunità».

I tamponi saranno eseguiti anche nella giornata di domani 16 Marzo in orari che saranno comunicati non appena possibile.

Incendio nel parco della Vena del Gesso, bruciato un ettaro di bosco

Sul monte Rontana il vento forte ha spinte le fiamme, vigili del fuoco al lavoro per tre ore

Un ettaro di bosco nel parco della Vena del Gesso nel comune di Brisighella è andato in fumo per un incendio nella giornata di ieri, 14 marzo. L’allarme per le squadre dei vigili del fuoco di Faenza e Casola è scattato verso le 13. Il fuoco, aiutato dal forte vento, ha interessato la vegetazione lungo il versante del monte Rontana, dalla parte del sentiero “degli Alpini” (che sale fino agli scavi del vecchio abitato medievale). Molti gli alberi ad alto fusto bruciati, il rogo ha raggiunto la strada. In circa tre ore i pompieri hanno avuto ragione delle fiamme. Sul posto erano presenti anche i carabinieri, i carabinieri forestali di Brisighella e il personale del Comune.

Allerta meteo gialla per vento per tutto il 15 marzo

Bollettino della protezione civile

Fino alla mezzanotte di lunedì 15 marzo sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna un’allerta meteo gialla per vento, emessa dalla protezione civile e da Arpae. Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, sistemare e fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili di essere danneggiati.

Al bar 36 anziani per un allenamento di biliardo, ora 23 hanno il Covid

Hanno tutti più di 70 anni, attività permessa in zona rossa perché la federazione la considera di “preminente interesse nazionale”

Biliardo Boccette Goriziana 2Si sono ritrovati in 36 in un bar per un allenamento di biliardo, consentito anche in zona rossa perché la federazione ha indicato il “preminente interesse nazionale” per la categoria, e ora ce ne sono 23 positivi al Covid, tutti 70-80enni. È successo il 3 marzo a Ponte Nuovo, la notizia è riportata da Il Resto del Carlino nell’edizione di oggi, 14 marzo. Per il bar è arrivato un provvedimento che impedisce di ospitare altri allenamenti.

La questione dell’interesse nazionale chiesto alle federazioni per definire quali sport possono praticarsi aveva già creato un paradosso a livello giovanile che avevamo raccontato in questo articolo.

Covid: con altri 330 casi si chiude la settimana con più contagi da inizio epidemia

Il record giornaliero corrisponde al record settimanale: tra l’8 e il 14 marzo 1.649 nuovi positivi, il 7 percento del totale in un anno

DRIVE THROUGH TAMPONE COVID PARCHEGGIO PALA DE ANDR RAVENNALe persone in provincia di Ravenna che oggi, 14 marzo, hanno ricevuto una diagnosi di positività al coronavirus sono 330, il numero giornaliero più alto da quando è iniziata la pandemia (erano stati 328 tre giorni fa). E così la settimana che si chiude è quella con più contagi in assoluto da un anno a questa parte (1.649, addirittura il 7,2 percento dei 23mil casi totali). Crescono anche i posti letto occupati in terapia intensiva (17, la metà di quelli disponibili). Altri due decessi con il totale che arriva a 850.

A livello regionale invece i nuovi casi di oggi sono 3.023 su un totale di 24.909 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri è del 12,1%, come sempre nei festivi non indicativa della tendenza generale a causa del minor numero di tamponi fatti. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 299.339 casi di positività. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,4 anni.

Sui 1.458 asintomatici, 771 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 76attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 88 con gli screening sierologici, 16 tramite i test pre-ricovero. Per 507 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 870 nuovi casi, seguita da Modena (450), Ravenna (330), Rimini (299), Reggio Emilia (243), Parma (228), Ferrara (183), Cesena (147), Forlì (143), Imola (93) e Piacenza (37).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 883 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 221.695.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 66.568 (+2.089 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 62.883 (+2.012), il 94,4% del totale dei casi attivi.

Si registrano 51 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.076.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 364 (+10 rispetto a ieri), 3.321 quelli negli altri reparti Covid (+67).

Focolaio nel Ravenna: ultimi tamponi negativi, si attende secondo test di conferma

Se sarà confermata la diagnosi, i giocatori torneranno ad allenarsi al Benelli

B98A3451Il Ravenna Fc comunica che i test molecolari e sierologici cui è stato sottoposto il gruppo squadra nella mattinata di ieri, 13 marzo, hanno dato esito negativo. I test molecolari verranno ripetuti come da protocollo ogni 48 ore (il prossimo turno è previsto per il primo pomeriggio di domani 15 marzo): se arriverà la conferma della negatività, i giocatori torneranno ad allenarsi al Benelli. Il focolaio di Covid ha costretto al rinvio del derby con il Cesena previsto per oggi.

In provincia ogni anno 4mila diagnosi di cancro. Sei su dieci vivono più di 5 anni

I dati del Registro tumori della Romagna: mammella, colon-retto e prostata i casi più frequenti. Falcini, direttore di Oncoematologia dell’Ausl Romagna: «Ancora presto per capire l’impatto del Covid»

infermiere assistenza malatiLa media delle nuove diagnosi complessive di tumore in provincia di Ravenna è di circa quattromila casi all’anno. La neoplasia più frequente è quella della mammella (dieci percento), a cui seguono quelle del colon-retto, del polmone e della prostata, tutte con la stessa incidenza (otto su cento). Il dato si riferisce al quinquennio 2010-2014 ed è contenuto in un documento consultabile sul sito dell’Ausl, elaborato sulle statistiche del Registro tumori della Romagna. I numeri sono solo apparentemente datati. Si tratta in realtà di una necessità operativa, come spiega il responabile del registro: «Bisogna ragionare su fasce temporali più ampie – dice il dottor Fabio Falcini – perché alcune diagnosi si posso fare solo a distanza di tempo e perché un dato importante per il quadro generale è la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi quindi occorre che il tempo passi».

Anche per questo il direttore del dipartimento di Oncoematologia dell’Ausl Romagna non si sbilancia sull’impatto del Covid: «I miei chirurghi hanno l’impressione che i tumori affrontati siano in fase più avanzata rispetto al passato, perché forse qualcuno ha ritardato il primo consulto con le strutture sanitarie. Ma sono solo impressioni che ancora non hanno il supporto di dati e in medicina parlano solo i numeri». Di una cosa Falcini però è soddisfatto: «I tempi per operare un tumore sono rimasti attorno ai trenta giorni anche durante le fasi più acute del Covid»

In Romagna in totale una media di diecimila nuove diagnosi annuali (7.500 se si contano solo i cosiddetti tumori infiltrati per cui il paziente rischia di morire). «L’incidenza nel tempo è rimasta invariata come numero complessivo ed è comunque un dato positivo perché con l’aumentare della vita media aumentano le possibilità di trovare un cancro». È cambiata però la distribuzione tra le varie tipologie: in calo al polmone per gli uomini e non per le donne che hanno cominciato più tardi a fumare, in calo allo stomaco per un cambio di alimentazione, in crescita pancreas e ovaie.

Oggi un romagnolo che riceve una diagnosi di tumore ha circa il 60 percento di possibilità di sopravvivere oltre i cinque anni. Ogni due tre anni la sopravvivenza si alza di un punto percentuale nel complesso. Ma anche qui c’è variabilità a seconda del tipo di neoplasia: «Prendiamo la mammella, è molto diffuso ma sopravvive oltre il 90 percento delle pazienti. I casi più aggressivi al pancreas difficilmente vivono più di un anno».

In Romagna il registro è operativo da oltre vent’anni e da poco ha ricevuto l’investitura dalla Regione per la gestione di tutti i dati dell’Emilia-Romagna. Un lavoro certosino di vera e propria ricerca: «Vanno riunite tutte le rilevazioni che abbiano a che fare con un tumore o un sospetto, sia solido che ematologico – riassume Falcini –. Si tratta di estrapolare informazioni dai certificati di morte, dalle dimissioni ospedaliere e se necessario bisogna interfacciarsi con i medici di base».

L’importanza del registro tumori è presto detta: è il termometro di cosa succede nella popolazione. L’andamento dei dati e le stime sul futuro aiutano l’impostazione delle politiche sulla salute. Falcini lo spiega con alcuni esempi: «Se la bonifica dell’amianto nell’ambiente sta funzionando si può vedere dai dati sui mesoteliomi. Stessa cosa per capire se uno screening sta dando esiti interessanti. Su quest’ultimo aspetto abbiamo visto ad esempio che l’ultimo dedicato al colon-retto ha avuto un buon calo in appena 4-5 anni, pur avendo una risposta bassa tra la popolazione che si aggira sul 50-60 percento degli invtati».

Enigmi e indovinelli per il gioco di società inclusivo ideato dalla coop La Pieve

Presentazione online per Inscape: comunicazione aumentativa alternativa, materiale da stampare, manipolazione diretta di oggetti, si gioca anche da remoto

71wI+8TgmNL. AC SL1500 Si chiama Inscape, è il gioco di società inclusivo creato dalla cooperativa sociale La Pieve di Ravenna insieme alla comunità L’Arcobaleno-l’Arche di Bologna. Inscape è un gioco, una storia, un modo di stare insieme che riprende le modalità delle escape room, sia fisiche che virtuali, e delle più tradizionali cacce al tesoro: ci sono enigmi e indovinelli da risolvere che permetteranno ai giocatori di procedere nella trama e nell’avventura.

La presentazione del gioco è in programma online oggi, domenica 14 marzo, nell’ambito di “Yes! Il Festival delle Potenzialità”. Al motto di “Affrontiamo ogni pregiudizio: abbiamo tutti qualcosa da insegnare”, il festival proporrà una serie di conferenze e sessioni di gioco, tra cui il workshop “Quando l’avventura e l’investigazione diventano inclusive”, organizzato dalla Pieve e Arche proprio per presentare il progetto Inscape nato da un’idea di Luca Errani dell’Arche e sviluppato insieme agli Educatori Ludici Gabriele Mari e Christian Rivalta della coop La Pieve.

«Inscape è un’ingegnosa esperienza di gioco Intuitivo da fare Insieme – commentano gli autori -. Il tutto all’insegna della massima Inclusività, grazie all’uso della Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa) nei testi, alla possibilità di scaricare e stampare il materiale per poter risolvere gli enigmi anche attraverso la manipolazione diretta e alla presenza di una serie di suggerimenti graduali che guideranno verso la soluzione qualsiasi tipo di gruppo, senza bisogno di interventi esterni. È possibile svolgere il gioco anche online, da stanze in remoto, e condividere poi i propri progressi».

Durante il workshop verrà illustrata e fatta provare la prima parte della storia pilota “La pietra misteriosa”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione GIS, Genitori per l’Inclusione Sociale e al supporto informatico di Guermandi Group e di Matteo Magagni. Si potranno così sperimentare le dinamiche del gioco, calandosi nei panni delle protagoniste, Giorgia e Martina, che dopo essersi imbattute in un antico quaderno si cimenteranno in una misteriosa indagine nel cuore dell’Emilia-Romagna.

I progetti del sindaco: «In darsena una Casa della Salute e una biblioteca»

Un nuovo edificio che ospiterebbe anche i Servizi sociali per liberare i locali di via Aquileia dove collocare spazi per lo studio. Il conto del Covid: un anno di pandemia è costata 7 milioni alle casse del Comune

Darsena Al VoloNel bilancio tra maggiori spese per aiutare famiglie e imprese e qualche risparmio per la cancellazione di alcuni servizi, il primo anno di Covid ha presentato un conto di circa sette milioni di euro al Comune di Ravenna. Lo afferma il sindaco Michele de Pascale: «Nel bilancio 2020 abbiamo messo in campo sette milioni di euro di risorse, in larga parte detrazioni fiscali e aiuti alle imprese: la riduzione della Tari, della Tosap, contributi a fondo perduto». Per le coperture si è fatto ricorso alle risorse messe da parte, «accumulate come riserva negli anni», ma si è fatto affidamento anche sul salvadanaio delle partecipate: «Le società pubbliche hanno fatto distribuzione straordinaria di riserve. E poi sono arrivati sostegni dal Governo».  Le riflessioni sui costi fanno parte di una lunga intervista di fine mandato che la redazione di Ravenna&Dintorni ha fatto al primo cittadino l’1 marzo (a questo link potete sfogliare il giornale con la versione integrale).

L’obbligo di ricorrere allo smart working per le pubbliche amministrazioni ha inciso sulla produttività del Comune? «Siamo fra i Comuni italiani con la minore differenza fra quanto avevamo messo a preventivo e quanto abbiamo effettivamente appaltato. Nell’anno del Covid abbiamo appaltato più di 50 milioni di opere pubbliche, perché abbiamo usato lo smart working con intelligenza e poca ideologia».

L’emergenza Covid ha mostrato in modo plastico anche a Ravenna la sofferenza delle strutture sanitarie pubbliche. Il post-pandemia viene delineato da più parti come uno scenario di investimenti sulla salute. A Ravenna c’è un intervento in particolare: «Il tema è se l’Italia vuole portare la spesa sanitaria agli stessi livelli della Germania. Se è così, ci sono le risorse per fare gli investimenti non fatti negli ultimi trent’anni lasciandoci fragili davanti al Covid. Per Ravenna vorrebbe dire oltre all’ampliamento di pronto soccorso, terapie intensive e blocco operatorio (già presentato alla stampa, ndr), la nuova palazzina materna-infantile, che sarebbe un bel segnale per il post Covid».

E poi la Casa della Salute in Darsena, di cui si è già parlato. «Dovrà essere un altro polo di servizi sanitari dall’altra parte della città rispetto all’ospedale. La dico con un’espressione che rende l’idea per i ravennati: un altro Cmp. Quindi prelievi, medici di medicina generale, prestazioni ambulatoriali, radiografie e una ventina di posti letto su dimissioni protette o per evitare di andare in ospedale. Sarà un edificio di nuova costruzione per esigenze di criteri sismici, anche se dovesse sorgere su un’area dove ora c’è già qualcosa: andrebbe abbattuto. Dentro metteremo anche i servizi sociali liberando così gli spazi oggi occupati in via Aquileia dove potrebbe trovare spazio una biblioteca con un’aula studio, così che la Darsena non sia più un quartiere sprovvisto. Si può fare in tre anni dal momento in cui si parte».

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