giovedì
11 Settembre 2025

Omicidio Ilenia Fabbri, sotto protezione l’unica testimone

La giovane amica della figlia della vittima ha contribuito a stilare un parziale identikit del killer

Attachment (4)Su via libera della Prefettura competente, è scattato un programma di protezione per l’unica testimone del delitto di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata verso le 6 del 6 febbraio nel suo appartamento di via Corbara a Faenza. La richiesta in tal senso – come riferito dai quotidiani locali – era stata inoltrata dal Procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini.

La giovane ha del resto fornito elementi ritenuti sin qui fondamentali per l’inchiesta. A partire dalla chiamata alle 6.06 all’amica Arianna, figlia della vittima, in quel momento in viaggio con il padre e ex marito di Ilenia (si tratta del 53enne Claudio Nanni, indagato per omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota), facendo così scattare l’allarme per quella che si pensava essere l’intrusione di un ladro.

La ragazza ha inoltre potuto riferire le ultime parole della vittima («Chi sei? Cosa vuoi?») consentendo così di capire che non conosceva l’assassino. E ha contribuito a stilare un primo parziale identikit del killer: molto alto, ben piazzato, con spalle grosse e vestito di scuro. Per arrivare a dare un nome all’aggressore, gli inquirenti, coordinati dal Pm Angela Scorza, ieri hanno sentito altri testimoni: oltre alla giovane negli ultimi tempi molto vicina all’indagato, sono state ascoltate quattro persone su un possibile esecutore materiale del delitto, non necessariamente una persona esperta. (ANSA.it)

Ravenna, in via Diaz un supermercato al posto della libreria Mondadori

Chiude la Gulliver, attiva da oltre 25 anni. Arriva il primo punto vendita Pam

Libreria Mondadori RavennaUn supermercato al posto di una libreria.

Succede in via Diaz, in centro a Ravenna, dove domenica sarà l’ultimo giorno di apertura della Gulliver, libreria targata Mondadori aperta in città a metà degli anni novanta.

Al suo posto il primo punto vendita a Ravenna dei supermercati del gruppo veneto Pam.

La notizia è riportata sull’edizione di oggi , 17 febbraio, del Carlino Ravenna, che riporta anche le parole del titolare, Gianluca Manca, che sottolinea come il settore sia stato stravolto nel corso degli anni. E indica tra le motivazioni anche una presunta scarsa valorizzazione del centro storico di Ravenna. Il titolare continuerà invece la propria attività nelle librerie Mondadori di Lido degli Estensi, Pinarella e Lido di Savio, dove avranno la precedenza a lavorare i tre dipendenti della Gulliver.

Nuovi casi Covid: in provincia il 6 percento dei tamponi, in regione tre su cento

Nel Ravennate non si registrano decessi e i pazienti in terapia intensiva restano tre. Primo giorno di vaccinazioni per gli over 85: 450 somministrazioni in provincia

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNANelle 24 ore precedenti al mezzogiorno di oggi, 16 febbraio, in provincia di Ravenna sono emersi 67 nuovi casi di coronavirus su 1.125 tamponi eseguiti, una percentuale di positività del 6 percento. Il totale dei contagi è 17.819 di cui 798 sono morti e l’85 percento sono guariti. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono tre, dato stabile da alcuni giorni. Oggi la Regione non ha comunicato decessi: un dato che si ripete per la seconda volta nel giro di una settimana, circostanza che non accadeva da almeno tre mesi.

Dalla fotografia regionale arriva un dato incoraggiante: oggi 968 positivi in più rispetto a ieri su un totale di 34.678 tamponi (test rapidi e molecolari sommati) eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è scesa al 2,8 percento. Dei nuovi contagiati, 420 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,5 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 250 nuovi casi; poi Modena (194), Rimini (80), Cesena (79), Reggio Emilia (78), Ravenna (67), Parma (58), Ferrara (56), Piacenza (44). Seguono quindi Imola (35) e Forlì (27). I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 37.037 (-516 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.887 (-526), il 94,2% del totale dei casi attivi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.182 (oggi sono 35). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 175 (+3 rispetto a ieri), 1.975 quelli negli altri reparti Covid (+7).

L’Emilia-Romagna ha concluso il primo studio sulla diffusione della cosiddetta “variante inglese” del coronavirus: dei 204 campioni su cui è stata effettuata l’analisi, raccolti da Piacenza a Rimini il 4 e 5 febbraio, ne risultano effettivamente positivi alla variante 57, pari al 27,9 percento. Su 9 campioni (213 era il numero totale di quelli raccolti) non è stato possibile procedere per insufficienza di materiale organico.I 57 casi confermati come variante VOC202012/01, questo il nome scientifico: 22 a Bologna, 4 a Ferrara, 13 a Modena, 8 a Parma, 3 a Reggio Emilia e 7 in Romagna.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 15 di oggi sono state somministrate complessivamente 293.182 dosi, di cui oggi 3.152 oggi. Sul totale, 127.385 sono seconde dosi, cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Per quanto riguarda le vaccinazioni degli over 85, la prima dedicata a questa fascia di popolazione, ne verranno fatte complessivamente 4.105, così ripartite per ambito territoriale: Piacenza 250, Parma 120, Reggio 700, Modena 560, Bologna 744, Ferrara 288, Imola 89, Romagna 1.354 (di cui Rimini 450; Ravenna 450; Cesena 227; Forlì 227). Dal 1^ marzo sarà possibile effettuare la prenotazione per i nati tra il 1937 e il 1941 (compresi), quindi di coloro che hanno dagli 80 agli 84 anni.

Vaccini anti Covid, oltre 5mila prenotazioni a Ravenna in neanche due giorni

Al via la somministrazione per i cittadini dagli 85 anni in su

Vaccinazione Rsa Cervia 3Al via in tutta l’Emilia-Romagna le vaccinazioni ai cittadini dagli 85 anni in su. Mentre proseguono a ritmo sostenuto, dopo il boom di richieste registrato ieri, le prenotazioni: in mattinata si è quasi raggiunta quota 74mila (73.829), da Piacenza a Rimini. Ciò significa che oltre il 40% delle 178.000 persone appartenenti a questa fascia di popolazione ha già prenotato, in un solo giorno e mezzo, il vaccino contro il Covid-19.

Rispetto ai territori, sul numero complessivo di 73.829 prenotazioni, 21.800 sono state effettuate a Bologna, 2.652 a Imola, 3.820 a Piacenza, 6463 a Parma, 6.731 a Reggio Emilia, 11.518 a Modena, 6.399 a Ferrara; per la Romagna: 3.001 a Cesena, Forlì 2.383, Ravenna 5.415, Rimini 3.647.

Come si può prenotare

È possibile prenotare con i consueti canali, dunque recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb; oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.

Tutte le informazioni sulle modalità di prenotazione sono comunque consultabili a questo link: http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.

All’atto della prenotazione, al cittadino vengono comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie.

«La Corte dei Conti indaghi sulle spese dell’Ausl per i vaccini al Pala De Andrè»

Il consigliere comunale Ancisi (Lpr) rende pubblici i costi per l’uso degli spazi per tre mesi: 210 mila euro a Ravenna, 90mila a Forlì, 72mila a Rimini

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAUn consigliere comunale di opposizione a Ravenna, Alvaro Ancisi di Lpr, chiede che la Corte dei Conti indaghi sul contratto firmato dall’Ausl Romagna per utilizzare il Pala De Andrè di Ravenna come sede per le vaccinazioni anti-Covid. Ancisi sottolinea l’enorme differenza della cifra pagata dalla sanità pubblica per la struttura ravennate se confrontata con analoghi spazi nelle altre due province romagnole con popolazione residente simile: per il trimestre gennaio-marzo 210mila euro a Ravenna, 72mila al Pala Fiera di Rimini, 90mila al Pala Fiera di Forlì (in quest’ultimo caso vanno aggiunti anche 30mila euro una tantum per lavori di adeguamento degli spazi, utili anche per successive proroghe contrattuali).

«Tutti tre i contratti, redatti sullo stesso modello per analoghi bacini di popolazione e firmati da uno stesso dirigente dell’Ausl, rispondono ai requisiti e alle necessità definiti preventivamente dalla Regione: è difficile accettare che la spesa per Ravenna debordi tanto clamorosamente».

Il decano dell’opposizione segnala che la fondazione Villaggio del Fanciullo avrebbe messo a disposizione il suo palazzetto da 1.600 mq chiedendo solo le spese di riscaldamento.

Ancisi aveva già presentato un’interrogazione al sindaco in consiglio comunale. La risposta è arrivata da Tiziano Carradori, dg dell’Ausl: «Si sostiene di avere scelto a scatola chiusa il Pala De André sulla base di indicazioni dell’Unione Europea, connesse alla crisi Covid, secondo cui sarebbe consentito alle amministrazioni pubbliche di “effettuare acquisti anche nel giro di giorni o addirittura di ore, se necessario”. Ciò non legittima però che sia stata evitata la benché minima ricerca di locali meno costosi, altrettanto o anche più adatti allo scopo, attuabile facilmente pubblicando da un giorno all’altro un avviso sui quotidiani locali. Il tempo c’è stato, dato che la nota della Regione è del 17 dicembre con avvio del servizio previsto nei primi giorni di gennaio. Non si trattava affatto di “offerte improbabili”, come scrive l’Ausl. A Forlì sono bastati 900-1.000 metri quadrati, tra ingresso, hall e una sala conferenze, per soddisfare le medesime esigenze richieste dalla Regione. Non di più probabilmente a Rimini, dove è stata affittata la sola hall dell’ingresso alla Fiera sulla via Emilia».

Il consigliere comunale solleva il caso chiedendo che a fine marzo si valuti meglio la situazione: «Il contratto per il De André è rinnovabile di mese in mese, alle stesse condizioni, fino al perdurare del periodo di Emergenza SARS-Cov-2. Se Lista per Ravenna non avesse fatto scoppiare il caso con una vera e propria inchiesta, ogni rinnovo sarebbe stato liscio. Ora il direttore generale dell’Ausl sa come fare affinché lo scandalo giuntogli da Ravenna non si moltiplichi».

Anche l’ex marito, indagato, al funerale di Ilenia Fabbri

Le amiche della donna uccisa a Faenza si sono presentate con scarpe rosse ai piedi, simbolo contro la violenza di genere

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Il messaggio della figlia sul mazzo di fiori lasciato a casa nei giorni scorsi

Sono stati celebrati nella tarda mattinata di ieri (15 febbraio) alla chiesa del cimitero dell’Osservanza di Faenza, i funerali di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata intorno alle 6 del 6 febbraio nel suo appartamento di via Corbara nella città romagnola.

Ad accogliere il feretro in arrivo dall’obitorio di Ravenna, dove all’indomani del delitto era stata eseguita l’autopsia, c’erano alcune delle amiche più strette della vittima, tutte con scarpette rosse ai piedi simbolo della lotta alla violenza di genere.

Durante la cerimonia, che si è tenuta in forma strettamente privata, la figlia convivente della 46enne, Arianna, ha letto un messaggio in ricordo della madre.

Alcuni dei presenti hanno notato anche l’ex marito, il 53enne Claudio Nanni indagato a piede libero per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con persona ignota: l’uomo a loro avviso sarebbe entrato da un accesso più defilato per evitare un eventuale assalto mediatico.

In ogni caso fuori dal cimitero c’erano diversi agenti della polizia a garantire il regolare svolgimento del funerale. (ANSA.it)

Faenza, incendio al centro commerciale Le Maioliche – FOTO

 

Attimi di paura nella serata del 15 febbraio, poco prima le 19, al centro commerciale Le Maioliche di Faenza.

Un incendio divampato in un negozio di pelletteria (Carpisa) ha infatti causato la propagazione del fumo all’interno della galleria.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale. Nessun ferito grave, solo alcuni controlli per presunte intossicazioni.

Il centro commerciale è stato evacuato.

Ancora ignote le cause del rogo.

Covid: in provincia altri 66 casi e due morti. In terapia intensiva tre ricoverati

La percentuale di positività sui tamponi è del 10 percento ma la domenica vengono esaminati meno test

42 Virus010920 Covid Mascherina Tampone Tamponi 02La provincia di Ravenna registra oggi, 15 febbraio, 66 nuovi casi di coronavirus. Il numero è piuttosto basso ma corrisponde comunque al 10 percento dei tamponi: sono infatti 663 quelli processati dai laboratori dell’Ausl. Ricordando però che abitualmente la domenica vengono esaminati meno test. Il totale delle diagnosi in un anno di pandemia è 17.752. La Regione ha inoltre comunicato due morti (il totale si avvicina a 800) e 65 guarigioni (in totale più dell’80 percento dei positivi). Ultimo dato significativo: in terapia intensiva solo tre pazienti con Covid.

Dall’inizio dell’epidemia in tutta l’Emilia-Romagna si sono registrati 237.123 casi di positività, 1.391 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.058 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’11,5%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Sui 630 asintomatici, 315 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 43 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 21 con gli screening sierologici, 11 tramite i test pre-ricovero. Per 240 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 400 nuovi casi; poi Modena (291), Cesena (110), Rimini (103), Imola (94); quindi Reggio Emilia (85), Ferrara (72), Parma (70), Ravenna (66). Seguono le province di Piacenza (51), e Forlì (49).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.718 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 189.406.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 37.570 (-348 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 35.426 (-410), il 94,3% del totale dei casi attivi.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.147.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 172 (+1 rispetto a ieri), 1.972 quelli negli altri reparti Covid (+61).

Vaccini per gli over 85, quasi 2mila prenotazioni a Ravenna in poche ore

E la Regione ricorda che basta il codice fiscale

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAQuasi 28mila prenotazioni (27.779) in poche ore. È partita questa mattina la campagna vaccinale per le persone con 80 anni e più in Emilia-Romagna, con la possibilità di prenotare da oggi per coloro che hanno 85 anni e più e dal 1^ marzo per i cittadini nati dal 1937 al 1941 (compresi).

Alle ore 11 erano state effettuate circa 13mila prenotazioni a Bologna e provincia, 1.020 a Imola, 500 a Piacenza, 1.327 a Parma, 1.500 a Reggio Emilia, 2.850 a Modena, 1.750 a Ferrara. Infine, 5.832 i prenotati nel territorio di competenza dell’Ausl Romagna, così distribuiti: 1.194 a Cesena, 1.472 a Rimini, 1.804 a Ravenna, 1.362 a Forlì.

Sono in via di risoluzione alcuni problemi registrati sulla piattaforma Cupweb e l’Ausl Romagna è al lavoro per risolvere qualche criticità temporanea.

La Regione ricorda che, per prenotarsi, bastano i dati anagrafici o il codice fiscale, nient’altro. Tutte le informazioni sulle modalità di prenotazione sono consultabili a questo link: http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Tre pasticcerie di Ravenna si sfidano in tv

 

Cake Star Ravenna“Cake Star”, talent show culinario in onda sul canale satellitare Real Time, fa tappa a Ravenna.

Venerdì 19 febbraio, alle 21.20, va infatti in onda la puntata del programma registrata nella città bizantina e che vedrà sfidarsi tre pasticcerie del centro storico.

Si tratta della Dante di via Port’Aurea, della Veneziana di via Salara e della Ferrari di via Gordini.

A condurre il programma sono il pasticciere Damiano Carrara e l’attrice comica Katia Follesa

A Bagnacavallo inaugura una mostra: l’epica di Giulio Ruffini alle Cappuccine

Dal 18 febbraio al museo civico l’esposizione curata da Diego Galizzi

Giulio Ruffini StudioA pochi giorni dalla riapertura dei musei, il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo annuncia il primo importante progetto espositivo del 2021 che sarà dedicato a una delle figure che più hanno contribuito a dare un volto e un’identità alla Romagna attraverso l’arte: Giulio Ruffini.

La mostra Giulio Ruffini. L’epica popolare e l’inganno della modernità (1950-1967) aprirà al pubblico giovedì 18 febbraio e sarà il primo di una serie di appuntamenti espositivi che si svolgeranno nel corso dell’anno in diverse città della regione per celebrare il centenario della nascita dell’artista, scomparso nel 2011.

La mostra bagnacavallese, curata dal direttore del museo Diego Galizzi, ripercorrerà i primi anni della lunga carriera del pittore di origine bagnacavallese, quelli che vanno dalla sua formazione presso la scuola di arti e mestieri di Luigi Varoli fino al 1967, un anno “cruciale” per Ruffini, un passaggio che cambierà il successivo corso del suo percorso artistico portandolo verso una poetica introspettiva, tutta giocata sulla memoria e sulla nostalgia.

1 CrocifissioneIl percorso espositivo costruito al museo di Bagnacavallo riunisce per la prima volta, offrendoli alla diretta esperienza dei visitatori, i dipinti che più hanno caratterizzato questo periodo. Sono più di settanta le opere presenti in mostra, provenienti da decine di collezioni pubbliche e private, tra le quali spiccano la Pietà per il bracciante assassinato (1952), opera vincitrice del Premio Suzzara che ha dato a Ruffini notorietà a livello nazionale, la superba Crocifissione del 1954 di marcato stampo guttusiano, e i tre dipinti con i quali l’artista ha partecipato alla XXVII Biennale di Venezia.

«In queste opere – commenta il curatore Diego Galizzi – prende vita la Romagna delle campagne e dei braccianti, restituita con uno sguardo da documentazione diretta e partecipe, uno sguardo potremmo dire “militante”, appassionato, dal sapore diverso rispetto a quello un po’ da rivisitazione nostalgica che caratterizzerà le sue immagini dei decenni successivi. Mai come in questi anni – prosegue Galizzi – il suo personale racconto popolare riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano nelle dinamiche dell’arte nazionale, in particolar modo nell’ambito dei fermenti neorealisti dei primi anni Cinquanta».

Uno degli aspetti più interessanti della mostra bagnacavallese è la messa in luce di uno dei volti forse meno noti dell’artista, quello di ricercatore instancabile, a cui a un certo punto della sua carriera non basta più la descrizione del “suo” mondo attraverso i codici figurativi della fedeltà al vero, ma sperimenta altre vie, che lo portano a misurarsi con linguaggi più aggiornati come quello dell’informale, tenendo però al centro della sua attenzione l’uomo e la sua dignità, rivendicandone i diritti e allo stesso tempo facendosi carico dei suoi patimenti, delle angosce e dei soprusi imposti dalla nascente civiltà industriale.

La mostra, promossa dal Comune di Bagnacavallo, rappresenta la prima tappa di un’antologica che toccherà poi Bologna, Rimini, Faenza, Lugo e Ravenna, dove saranno approfonditi altri periodi della straordinaria produzione artistica di Ruffini, Un testimone del nostro tempo, come recita il titolo del ciclo di mostre e di eventi collaterali in cui si inserisce, a cura dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, dell’Associazione Percorsi e del circolo Arci di Mezzano, con il patrocinio del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna.

Resterà aperta al pubblico fino al 2 maggio con i seguenti orari: da lunedì a mercoledì ore 15-18; giovedì ore 10-12 e 15-21; venerdì ore 10-12 e 15-19. Chiusa sabato, domenica e festivi.

Gli orari potrebbero estendersi anche al fine settimana nel momento in cui le disposizioni anti-Covid lo consentiranno. Si consiglia di controllare il sito internet www.museocivicobagnacavallo.it.

Ingresso gratuito.

Nel Ravennate verificati altri 95 nuovi positivi. Quattro le vittime, tutte donne

In regione i contagiati sono 1.324, i decessi 41. Invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva

Medici Infermieri CoronavirusPer il territorio provinciale di Ravenna oggi si sono registrati 95 casi di contagio da Covid: si tratta di 48 maschi e 47 femmine; 40 asintomatici e 55 con sintomi; 93 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. Di questi casi sono stati rilevati 55 da contact tracing; 27 per sintomi; 11 per test volontari e tramite 2 test per rientro dall’estero.
I tamponi eseguiti sono stati 1.821.
Sono stati riscontrati anche 4 decessi, tutte pazienti di sesso femminile di 73, 82 e due di 87 anni.
D’altra parte sono state verificate circa 70 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 17.686.

Per quanto riguarda invece il territorio regionale il numero dei positivi ammonta a 1.324 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.816 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,8%, in linea con i giorni festivi, quando il numero di tamponi effettuati è inferiore e quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 311 nuovi casi e Modena (229); poi Rimini (126), Reggio Emilia (121), Ravenna (95), Parma (90), il territorio di Cesena (76), Ferrara (74), il circondario di Imola (72). Seguono Piacenza (67) e la zona di Forlì (62).

Aumenta ripsetto a ieri il numero dei decessi, oggi a quota 41: 10 a Bologna, 10 a Rimini, 5 a Ferrara, 4 a Modena, 4 a Ravenna , 4 in provincia di Forlì-Cesena, 3 a Piacenza . Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Parma, mentre si registra un decesso extra Emilia-Romagna (un uomo di 82 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.126.

Stabile il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 171, aumentano invece a 1.911 quelli negli altri reparti Covid (+23 rispetto a ieri). Sul territorio regionale, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 9 a Parma (-1), 19 a Reggio Emilia (+2), 35 a Modena (+1), 49 a Bologna (+2), 10 a Imola (invariato), 17 a Ferrara (-1), 3 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (-1) e 15 a Rimini (invariato).

Per quanto riguarda infine la campagna vaccinale, finora in Emilia- Romagna sono state somministrate complessivamente 286.272 dosi, 126.183 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

 

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