giovedì
21 Agosto 2025

Giornate Fai d’autunno: ecco le aperture speciali in provincia di Ravenna

Dalla basilica di San Giovanni Evangelista fino a Palazzo San Giacomo

Palazzo San Giacomo a Russi

A Giulia Maria Crespi, scomparsa lo scorso luglio, è dedicata l’edizione 2020 delle Giornate Fai d’Autunno: mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, organizzate per la prima volta in due fine settimana, sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi Fai Giovani, ideali eredi e testimoni dei valori che per tutta la vita hanno guidato la fondatrice e presidente onoraria del Fai – Fondo Ambiente Italiano.

Anche in provincia sono previste diverse aperture.

A Ravenna, la Basilica di San Giovanni Evangelista sarà visitabile in tutte le giornate, con visite guidate su prenotazione ogni 30 minuti dalle 10 alle 13 (ultimo ingresso alle 12) e dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). Il percorso si snoderà all’interno della Basilica, la più antica di Ravenna eretta da Galla Placidia all’inizio del V secolo, e nel chiostro, che racchiude un elegante pozzale cinquecentesco.
Vera e propria “chicca” nella proposta delle giornate d’Autunno, alla Biblioteca Classense, l’esposizione straordinaria del manoscritto “Tractatus hedificationis et constructionis Ecclesie sancti Joannis Evangeliste”, sabato 17 e sabato 24, con visite guidate su prenotazione ogni 45 minuti dalle 9.30 alle 12.30 (ultimo ingresso alle 11.45).

A Russi, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale, sarà possibile visitare Palazzo San Giacomo, dimora di villeggiatura della famiglia Rasponi, edificato nel 1664 e impreziosito da diversi cicli di affreschi. Attualmente è interessato da un cantiere di restauro. Le visite guidate, su prenotazione, sono in programma in tutte le giornate, ovvero 17, 18, 24 e 25 ottobre, dalle 14 alle 17.30 ogni 30 minuti (ultimo ingresso alle 16.30).

A Faenza è proposta la visita al parco di Villa Emaldi, dimora patrizia situata sulla strada che porta a Brisighella. Il parco custodisce molte varietà di alberi e piante, un Roccolo tuttora accessibile, un oratorio settecentesco e un’ampia serra in stile neogotico. Le visite, su prenotazione, sono previste nella sola giornata di domenica 25 ottobre, dalle 10 alle 14 (ultima visita ore 13.20).

Infine, il Gruppo Fai di Lugo rende disponibili alle visite tre luoghi. A Bagnacavallo sarà possibile visitare il Podere Pantaleone, Area di riequilibrio ecologico dal 1989 e Sito di interesse comunitario dal 2006, che ospita una importante rinaturalizzazione di flora e fauna selvatiche. Le visite, su prenotazione, saranno possibili i sabato dalle 9 alle 13, ogni 30 minuti, e le domeniche dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Agli iscritti Fai è riservata una speciale visita guidata notturna, con partenza alle 19.30 e alle 20.30.

Sempre a  Bagnacavallo sarà visitabile la pieve protoromanica di San Pietro in Sylvis, la più antica e la meglio conservata tra le pievi di Romagna, che conserva affreschi di matrice giottesca attribuiti a Pietro da Rimini. Visite dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, ogni 30 minuti, su prenotazione.

È riservata agli iscritti Fai l’ultima proposta della Delegazione, la domenica dalle 17 alle 20, con un pomeriggio dedicato al Ritorno a Bagnara di Romagna in occasione del 75° anniversario della morte di Pietro Mascagni: visita al museo, letture, racconti, musica e buon cibo. Iniziativa a numero limitato su prenotazione.

Il Papa abbraccia Ravenna – FOTO – «E nel 2021 dedicherà una riflessione a Dante»

La delegazione guidata dal sindaco De Pascale ha regalato al Pontefice la copia originale del progetto della Tomba del Sommo Poeta

Grande commozione questa mattina (10 ottobre) a Roma durante l’udienza da Papa Francesco della delegazione ravennate guidata dal sindaco e presidente della Provincia Michele de Pascale, dall’arcivescovo di Ravenna e Cervia Lorenzo Ghizzoni, dal prefetto Enrico Caterino, nell’ambito delle celebrazioni dantesche.

«Ricevere la benedizione sulla croce da parte di Papa Francesco – ha commentato il sindaco de Pascale – è stata una enorme emozione; abbiamo vissuto momenti molto toccanti e significativi  sia per le sue parole sul valore universale del patrimonio artistico di Ravenna e sul riconoscimento dell’opera di Dante da parte della Chiesa, sia per  l’annuncio di una riflessione che il Papa nel 2021 dedicherà al Sommo Poeta, nell’anno del settimo centenario della morte, proprio come Paolo VI fece in occasione del settimo centenario della nascita; si tratterà di un evento epocale che porrà Dante all’attenzione del mondo da parte di un grande protagonista e della voce più autorevole del nostro tempo; aver dato un contributo a questa iniziativa del Papa ci rende estremamente orgogliosi».

Il sindaco ha quindi donato a Papa Francesco, che l’ha molto apprezzata, la copia originale del progetto della tomba di Dante.

Della delegazione hanno fatto parte anche gli assessori Elsa Signorino e Massimo Cameliani, il consigliere provinciale Daniele Perini, Antonio Patuelli, presidente dell’Abi e del gruppo La Cassa di Ravenna, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, direttori e fondatori del Teatro delle Albe – Ravenna Teatro.

La croce, che verrà riapposta nella tomba, è una croce greca, con quattro ametiste incastonate alle estremità, collocata al di sopra della lastra marmorea di Pietro Lombardo. Fino a prima del recente restauro della Tomba era stata sostituita da una copia.

«Nella ricorrenza del settimo centenario della nascita di Dante – ricorda il Comune in una nota inviata alla stampa –, Paolo VI con la lettera apostolica “Altissimi cantus”, datata 7 dicembre 1965, evidenziava il profondo interesse della Chiesa per la figura di Dante. La lettera apostolica completava la serie di iniziative attraverso le quali papa Montini volle esprimere l’ammirazione sua e di tutta la Chiesa per il cantore della Divina Commedia. Il 19 settembre dello stesso anno il Papa aveva inviato per la tomba del Poeta a Ravenna la croce d’oro, come segno della risurrezione che Dante professava».

«La croce in particolare sanciva il riconoscimento di Dante quale figlio devoto della Chiesa, ponendo le sue reliquie sotto il segno fondamentale del mistero cristiano, respingendo l’idea sorpassata di un Dante eretico e ribelle. In particolare Paolo VI scrisse all’arcivescovo Baldassarri di Ravenna che la Divina Commedia è “poema dell’umanità, della civiltà, della filosofia e teologia, poema dell’unione e dell’armonia dell’ordine naturale con il soprannaturale, della vita presente con l’eterna”. “Onorate l’altissimo poeta!” è  l’invito-appello con cui Paolo VI conclude l’ “Altissimi cantus”».

Covid, mai così tanti nuovi contagi dal 23 aprile. Ma i ricoverati erano 4mila…

I malati erano oltre il doppio, quelli in terapia intensiva venti volte tanto

Infermiere CovidIl balzo dei contagi in Emilia-Romagna ieri (9 ottobre) è tornato ai livelli del lockdown, con 276 nuovi casi in un giorno.

Per trovare un dato più alto di nuovi casi giornalieri, infatti, bisogna tornare al 23 aprile, quando furono 289 in più rispetto al 22. Su 5.272 tamponi effettuati quel giorno, contro i 10.747 del bollettino di ieri.

Tante altre cose sono però cambiate da allora. I casi attivi (ossia i malati Covid in quel momento) erano infatti 12.845, oggi sono  5.609; i pazienti in terapia intensiva erano 266, oggi sono 14; gli altri ricoverati nei reparti Covid erano 3.802, oggi sono 226.

Complessivamente in Emilia-Romagna, oltre 4mila ricoverati contro i 240 di oggi.

Da Schwoch a Buonocore: i protagonisti del Ravenna più “bello” si ritrovano in città

Serata amarcord organizzata da Pregnolato e Gadda per ricordare il biennio 95-97, culminato con l’ottavo posto in B

Ravenna Serie C
Grandi protagonisti della vittoria del campionato di serie C 95/96 del Ravenna: da sinistra e dall’alto Tacchi, Rinaldi, D’Aloisio, Fimognari,
Pregnolato, Zauli, Schwoch, Marrocco, Giorgetti

Saranno di nuovo a Ravenna, 25 anni dopo, i protagonisti del biennio più bello della storia della squadra di calcio della città, quello dal 1995 al 1997, quando i giallorossi allenati da Novellino chiusero la stagione con un ottavo posto in serie B, migliori risultato di sempre della storia del club, che oggi milita in serie C.

Come scrive il Corriere Romagna in edicola oggi, 10 ottobre, l’idea è venuta al team manager di allora Emilio Manzani e a due grandi protagonisti di quegli anni, che a Ravenna hanno deciso di continuare, tuttora, a vivere: gli ex centrocampisti Beppe Pregnolato e Massimo Gadda.

Così lunedì 12 ottobre tanti dei protagonisti di quel biennio si ritroveranno all’Aquae Sport Center di Porto Fuori, nel pomeriggio, per poi trascorrere la serata al Darsenale. Tra le presenze annunciate, quelle di idoli assoluti dei tifosi giallorossi come Schwoch, Zauli e Buonocore e poi ancora Luppi, D’Aloisio, Giorgetti, Torino, Gonnella, Rinaldi, Marrocco, Roccati, Biliotti, Tacchi, Fimognari, Mengucci, Iachini, Bozzini.

Con un pensiero che sarà rivolto anche a un protagonista che oggi non c’è più: quel Vittorio Mero a cui è stata intitolata la curva nord del tifo giallorosso.

I ragazzi delle medie che si ritrovano in libreria e vogliono girare un corto

Lanciata una raccolta fondi: servono 3mila euro al gruppo di lettura di Momo

Gruppo Lettura MomoDa qualche anno, alla Libreria per Ragazzi Momo di Ravenna, in via Mazzini, si tiene un gruppo di lettura per ragazzi e ragazze delle scuole medie della città. Il gruppo è guidato da Sara Panzavolta, una delle tre libraie della libreria.

Quest’anno al gruppo è venuta l’idea di tentare una nuova avventura: girare un cortometraggio tratto dal romanzo letto durante l’estate “Il lato oscuro della luna” di Fabio Geda e Marco Magnone (Edizioni Mondadori).

«I ragazzi sono entusiasti di trasformare le parole scritte in immagini per invogliare alla lettura del libro (o dei libri) i loro coetanei in maniera ancora più diffusa», scrivono dalla libreria, che per raggiungere l’obiettivo ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal Basso.

Due mesi di tempo per raccogliere i 3.000 euro che servono per il pagamento della piccola troupe che seguirà il corto, le spese per costumi e scenografie e i gadget in palio da spedire a chi sosterrà il progetto. Per la raccolta fondi è già stato realizzato un piccolo video (qui sotto) in cui i ragazzi spiegano l’obiettivo del progetto.

Per informazioni su come sostenere il progetto si può scrivere a libreriaperragazzimomo@gmail.com, oppure direttamente a questo link.

Boom monopattini elettrici, “noleggiate” in media quasi mille corse al giorno

I dati della società che offre il servizio in sharing: «Pericolosi? I nostri al massimo fanno i 20 km/h»

 FRA893950mila corse “noleggiate” in meno di due mesi, per un totale di 79mila km percorsi e 9.954 ore di “viaggio”, pari a una massa di circa 140mila kg di CO2 risparmiata, secondo le stime dei promotori.

Si tratta dei dati di Helbiz, la società che dal 14 agosto offre il servizio di monopattini in sharing a Ravenna e dintorni (in particolare, in estate, sui lidi). Un fenomeno che anche qui si è diffuso rapidamente. Per utilizzare i veicoli basta uno smartphone con cui sbloccarli ed effettuare il pagamento digitale.

Abbiamo chiesto a Paolo Scocco, Head of franchising di Helbiz, se il servizio sta proseguendo senza intoppi.

Ci sono stati vandalismi o danneggiamenti?
«Non abbiamo riscontrato nulla di rilevante in questo senso, il tasso di vandalismo è molto più basso di quello che si pensa».

Ci sono state polemiche sulla presunta pericolosità dei monopattini (con tanto di interrogazione in regione), cosa ne pensate? Cosa potete fare per renderli ancora più sicuri?
«I nostri monopattini sono tarati a una velocità massima di 20 km/h e l’uso del casco è fortemente consigliato, mentre è obbligatorio tra i 14 e i 18 anni. Inoltre abbiamo in programma attività di educazione online – con dei test teorici sulle regole di circolazione – e offline con test drive e fornitura gratuita di caschi».

Avete intenzione di ampliare il servizio anche in altre zone della nostra provincia?
«Portiamo il nostro servizio molto volentieri ovunque le amministrazioni ce lo richiedano o dimostrino segni di apertura (al momento in provincia il servizio in sharing è presente solo a Cervia, fornito da un’altra società, ndr). È importante incentivare questo tipo di mezzi individuali ed ecologici in un momento sensibile e particolare come questo».

Sulla maglietta della maratona i “profili” di Dante e dei monumenti di Ravenna

Presentata la t-shirt ufficiale della manifestazione

Attachment (4)Ad un mese dall’edizione 2020 della Maratona di Ravenna Città d’Arte, è il momento del consueto lancio della t-shirt ufficiale dell’evento. Gli organizzatori di Ravenna Runners Club hanno scelto una t-shirt dal colore di grande impatto visivo come il verde fluo, combinato con verde acido, mentre il layout vuole raccontare la storia e le principali caratteristiche del capoluogo bizantino.

E così, la t-shirt ufficiale di Maratona e Ravenna Half Marathon, riporta il profilo di Dante Alighieri, omaggio al Sommo Poeta del quale in questo periodo si celebra il 700esimo dalla sua morte. Si prosegue così sul cammino già intrapreso con la medaglia ufficiale 2020, riportante anch’essa lo stesso profilo di Dante.

E come ulteriore omaggio all’intera città ed alla sua storia, ecco nella parte frontale della t-shirt lo skyline con i principali monumenti ravennati divenuti famosi in tutto il mondo e facilmente riconoscibili nella grafica stampata. Uno skyline proposto anche sul retro della maglia all’altezza delle spalle, corredato dal #runinravenna che accompagna le iniziative di Ravenna Runners Club.

Infine, sempre sul retro, un semplice ma significativo “grazie”. «Un ringraziamento rivolto ai partecipanti, ai volontari che contribuiranno all’evento, all’intera città di Ravenna, a tutti coloro che, in qualche modo, si sentiranno parte di questa manifestazione in un periodo così particolare», scrivono gli organizzatori.

Per quanto riguarda i dettagli tecnici del prodotto, a marchio Runnek, azienda con radici spagnole, la tecnologia utilizzata è la Drysens «che garantisce la leggerezza del tessuto, un’ottima traspirazione e una dolcezza al tatto non comune. Il tessuto traspirante, in Microtech, offre una rapida evaporazione del sudore e dunque un’asciugatura rapida mentre grazie alla tecnologia Skin4Run, sviluppata da Runnek, si riscontra un’ottima vestibilità», si legge nella cartella stampa.

La città di Ravenna in udienza papale, con la croce della Tomba di Dante

In occasione del settimo centenario della morte del Sommo Poeta

Udienza PapaOggi, 10 ottobre, è una giornata in qualche modo storica per la città di Ravenna che, nell’ambito delle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante, è in udienza papale.

Nello stesso giorno in cui nella Capitale è in corso la tanto discussa manifestazione dei negazionisti del Covid, Papa Francesco benedirà la croce della tomba del Sommo Poeta, donata da Paolo VI nel 1965 per il VII centenario della nascita di Dante.

Covid, 11 nuovi casi a Ravenna. In regione 276 su 10mila tamponi. Indice Rt a 0,84

 

Undici nuovi casi in provincia di Ravenna, di cui quattro asintomatici e una persona ricoverata. Lo si evince dal bollettino regionale di oggi, 9 ottobre, aggiornato alle 12.

Si tratta di quattro pazienti sporadici con sintomi e di 7 contagi invece avvenuti per contatto con famigliari o amici positivi.

Il bollettino regionale del 9 ottobre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 36.914 casi di positività, 276 in più rispetto a ieri, di cui 126 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

L’indice di trasmissione Rt in Emilia-Romagna è inferiore a uno: 0,84 rispetto a quello medio nazionale di 1,06.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,9 anni.

I tamponi effettuati ieri sono 10.747, per un totale di 1.268.552. A questi si aggiungono anche 2.825 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 5.609 (185 in più di quelli registrati ieri). Purtroppo, si registra un nuovo decesso in provincia di Ferrara. Il numero totale sale dunque a 4.493.
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.369 (+190 rispetto a ieri), circa il 95% dei casi attivi. Sono 14 i pazienti in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), scende invece il numero di quelli ricoverati negli altri reparti Covid: 226 (-6).

Le persone complessivamente guarite salgono a 26.812 (+90 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 26.805 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.275 a Piacenza (+35, di cui 14 sintomatici), 4.459 a Parma (+28, di cui 13 sintomatici), 5.993 a Reggio Emilia (+48, di cui 31 sintomatici), 5.138 a Modena (+52, di cui 28 sintomatici), 6.623 a Bologna (+29, di cui 20 sintomatici); 597 casi a Imola (+2, di cui 1 sintomatico), 1.515 a Ferrara (+26, di cui 5 sintomatici); 1.880 a Ravenna (+11, di cui 7 sintomatici), 1.492 a Forlì (+20,  di cui 13 sintomatici), 1.192 a Cesena (+9, di cui 7 sintomatici) e 2.750 a Rimini (+16, di cui 11 sintomatici).

Covid, contagiati in quattro scuole ravennati. Ma nessuna “quarantena”

Si tratta di due elementari, una media e una superiore. Non sono stati individuati “contatti stretti”

Mascherina ScuolaNegli ultimi giorni, a seguito dell’attività dell’Igiene pubblica di Ravenna, sono emerse positività a covid 19 tra gli allievi di alcune scuole del territorio provinciale di Ravenna. Lo comunica l’Ausl Romagna in una nota inviata ai giornali.

Si tratta di due scuole elementari (tra cui la Garibaldi), una scuola media e un istituto di scuola media superiore.

In tutti gli istituti, a seguito di sopralluogo, l’Igiene pubblica ha riscontrato il rispetto dei protocolli finalizzati a limitare il rischio di contagio, tanto da non prefigurarsi contatti stretti tra gli allievi e tra questi e il personale scolastico.

«Conseguentemente – informa l’Ausl – non si rendono necessari provvedimenti di isolamento domiciliare se non per una insegnante che aveva avuto contatti con un positivo, mentre a scopo prevalentemente conoscitivo è stato offerto il tampone agli allievi e al personale scolastico delle classi in cui si sono verificate le positività».

Bonaccini: «Pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende da noi»

Il presidente della Regione: «Dobbiamo stare attenti»

Stefano Bonaccini Presidente Emilia Romagna«Se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta e dai controlli messi in campo». Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, a 24Mattino su Radio 24 rispondendo a una domanda su eventuali misure più restrittive per la capienza dei mezzi di trasporto pubblico.

Nessun rischio di scontro Regioni-Governo, «saremo tutti responsabili, come abbiamo fatto nella prima fase, quella più drammatica. Dobbiamo fare di tutto perché non ritorni, non vedo questi rischi», ha aggiunto Bonaccini.

«Dobbiamo stare attenti a non tornare indietro, un nuovo lockdown generalizzato questo Paese non può permetterselo» ha sottolineato il presidente e a proposito di chiusure di confini regionali, se necessario. Bonaccini risponde che «coi “se” e i “ma” si riempiono trasmissioni e giornali ma non si risolvono problemi. Di fronte a eventuali ricadute o meno – puntualizza – si discuterà».

Il presidente Bonaccini poi ha commentato le dichiarazioni dei giorni scorsi di Walter Ricciardi consigliere del ministro Speranza e professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica, secondo il quale qualche regione avrebbe “dormito” in questi mesi sull’emergenza Covid. «Ricciardi non ha competenze istituzionali – sottolinea Bonaccini – e penso che qualche parola sia stata utilizzata fuori luogo».

Finale della mostra “Nature inquiete” con melodie per flauto

Finissage sabato 10 ottobre, con Filippo Mazzoli, per la rassegna allestita a Santa Maria dell’Angelo di Faenza

Nature Inquiete MostraSabato 10 ottobre alle ore 18, con un concerto di flauto traverso, chiudono due importanti mostre ospitate nella cornice della chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza: Nature inquiete. Sguardi d’artista sul paesaggio che presenta opere di Luca Freschi, Takako Hirai, Giorgia Severi ed Enrico Minguzzi – un evento nato dalla collaborazione tra Museo Diocesano di Faenza, Comune di Faenza e Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Ravenna-Cervia – e la mostra Gli orti e le lune, opere di Maurizio Rogai, allestita nella cappella laterale della chiesa.

Filippo Mazzoli, flautista ravennate, presenterà autori classici con brani per flauto solo dal 18° e 20° secolo: Georg Philipp Telemann, Anton Stamitz, Saverio Mercadante, Claude Debussy, Carl Nielsen, Jehan Alain, Johann Sebastian Bach, Siegfried Karg-Elert.

Filippo Mazzoli si è laureato con lode e menzione d’onore studiando presso i conservatori di Ravenna, Bologna e Rovigo. Solista e concertista affermato, collabora come primo flauto con le orchestre del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro Comunale di Bologna, della Verdi di Milano. È stato diretto, solo per citarne alcuni, dai maestri Muti, Maazel, De Burgos, Bartoletti e Temirkanov. Tra i suoi partner musicali ci sono i pianisti Olaf Laneri e Denis Zardi, il quintetto di fiati Anemos, il violista Vladymir Mendelssohn e l’arpista Marta Pettoni. Ha pubblicato diverse edizioni in Germania e registrato molti cd come camerista e solista. La sua ultima pubblicazione è un recital per flauto e pianoforte con repertorio francese della Belle-Epoque edito dalla Dynamic e distribuito a livello internazionale da Naxos a partire da maggio 2020.

Sabato 10 ottobre orari speciali: le mostre saranno visitabili dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30. Saranno presenti gli artisti.

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