domenica
03 Agosto 2025

Un ulteriore ristoro di 1,7 milioni per ripristinare la funzionalità della salina

L’area è stata gravemente danneggiata dall’alluvione di maggio 2023. I fondi si aggiungeranno ai 4,9 milioni stanziati dal commissario Figliuolo

Cervia Saline Veduta Aerea

È stata approvata dalla Regione la richiesta di ulteriori ristori per le saline di Cervia, gravemente danneggiate dall’alluvione del maggio 2023. Il presidente Michele de Pascale ha comunicato formalmente l’assegnazione di ulteriori 1,7 milioni al fine di ripristinare la piena funzionalità dell’impianto di raccolta in previsione di un piano industriale articolato per lo sviluppo dell’area.

La richiesta di finanziamento del Comune è stata interamente accolta, e i fondi saranno inseriti in una nuova ordinanza di prossima emanazione, già condivisa con il Commissario straordinario Fabrizio Curcio.

I nuovi contributi si vanno ad aggiungere ai 4,965 milioni di euro già stanziati con l’Ordinanza n. 16/2023 del Commissario straordinario di Governo Figliuolo.

«Le saline sono un patrimonio della comunità non solo per il nostro territorio, ma per l’intero Paese – comunicano dal Comune -. Un ecosistema, un luogo che attira visitatori, appassionati di ambiente e di turismo slow, inoltre sono un importante comparto produttivo dove lavorano diverse persone e alla luce di tutto questo è necessario anche un nuovo piano industriale articolato per rilanciarne lo sviluppo». Il sindaco di Cervia Mattia Missiroli dichiara: «Ringrazio il Commissario straordinario Fabrizio Curcio e il Presidente della Regione Michele de Pascale, per avere accolto la nostra richiesta di ulteriori finanziamenti per il ripristino della Salina di Cervia. È un importante risultato ottenuto, che ci consente di portare avanti molti dei lavori necessari per rimettere pienamente in funzione la salina e riprendere a pieno regime la produzione del nostro pregiato sale. Un ringraziamento anche per la sensibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti di questa importante realtà ambientale, patrimonio prezioso di storia e cultura».

Cervia festeggia le donne tra omaggi a Frida Kahlo, letture teatrali e mostre

Tante le iniziative gratuite per la terza edizione della rassegna dedicata all’8 marzo, in programma anche presentazioni di libri e un concorso letterario

Frida Otto Marzo

Cervia festeggia l’8 marzo e le donne con un ricco cartellone di eventi e iniziative gratuite raccolte sotto la rassegna “Straordinariamente libera di…”, giunta alla terza edizione. Tante le occasioni di incontro, scambio e riflessione, tra spettacoli, mostre e attività laboratoriali, che si estenderanno fino all’11 aprile grazie alla collaborazione del Comune con il servizio Sei Donna e le associazioni del territorio.

A partire dal 5 marzo, sarà visitabile negli spazi del centro culturale Scambiamenti la mostra “Ritratto di donna”; venerdì 7 alla Sala Sarti sarà proiettato il film “La moglie del Presidente” della regista Léa Domenach. La “Festa della Donna” di sabato 8 marzo sarà ospitata dal centro sociale di Pisignano-Cannuzzo a partire dalle 20.30. Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficienza.

Si prosegue domenica 9, al Teatro Walter Chiari, con una lettura teatrale sulla vita di Frida Kahlo accompagnata da musica dal vivo (ore 18). A teatro anche l’appuntamento di mercoledì 12 con la psicologa Ameya Gabriella Canovi e la presentazione di “Dentro di me c’è un posto bellissimo. Imparare a volersi bene affinché l’amore accada” (20.45). Giovedì 13 marzo, alla Sala Malva Nord, si torna a parlare di Frida Kahlo e la solitudine nel corpo, con il filosofo dell’arte Renzo Golinucci (a partire dalle 20.30).

La rassegna si chiuderà al Teatro Alighieri con lo spettacolo teatrale “Inside out – La Rinascita” dove le operatrici di Linea Rosa saranno chiamate a raccontare il difficile percorso che affrontano le donne per uscire dalle dinamiche di violenza.

Infine, in data ancora da definire, si svolgerà la premiazione del concorso letterario “Scrivile – poesie e pensieri per le donne”, a cura dell’Associazione Francesca Fontana in collaborazione con Linea Rosa (chi desidera partecipare potrà inviare il proprio elaborato entro il 30 aprile a associazionefrancescafontana@gmail.com).

«In un momento storico in cui ancora troppo spesso i diritti delle donne vengono messi in discussione, questa rassegna rappresenta un’occasione importante per tenere viva l’attenzione su temi fondamentali come la parità di genere e il contrasto alla violenza di genere – commenta Michela Brunelli, assessora alle Pari opportunità -. “STRAordinariamente libera Di…” è un progetto che unisce cultura, consapevolezza e condivisione, offrendo spunti di riflessione e stimoli per un cambiamento concreto».

«Per risarcire i danni da alluvione lo Stato chiede gli stessi documenti più volte»

La segnalazione dall’Ordine provinciale degli Architetti: poche persone riusciranno a ottenere i rimborsi perché le domande sono bloccate da procedure contraddittorie e lunghe. «Il commissario Curcio deve semplificare la prassi»

Traversara 20 9 TerL’Ordine degli Architetti di Ravenna teme che poche persone alluvionate in Romagna avranno un risarcimento dei danni perché ostacoli burocratici impediscono che le richieste vadano a buon fine. La questione centrale è la perizia tecnica necessaria per richiedere gli indennizzi. A fine gennaio le richieste inviate erano qualche migliaio, a fronte di una stima di oltre 70mila soggetti colpiti, tra imprese e cittadini, in Romagna.

«Siamo seppelliti dalla burocrazia – sostiene Rita Rava, presidente dell’Ordine –, non riusciamo a completare le domande di rimborso a causa della macchinosità del portale Sfinge creato dalla Regione per l’invio delle domande. È impossibile vedere concluso l’iter di invio delle perizie mediante il portale Sfinge, perché immancabilmente i tecnici si vedono richiedere nuovi documenti, non previsti inizialmente».

Il problema è costituito dalle ordinanze della struttura commissariale: «Contraddittorie, complicate, spesso inapplicabili ed eccessivamente selettive. La documentazione necessaria è molto complicata se non impossibile da reperire, come per esempio la testimonianza fotografica dei danni all’epoca dei fatti, più di un anno e mezzo fa».

Rava parla di atteggiamento non collaborativo di chi supervisiona e punta il dito anche contro Invitalia, l’organismo che controlla la correttezza della documentazione per conto dello Stato: «Ha la facoltà di pretendere integrazioni a non finire e in un numero di copie mai preciso». Significativa la testimonianza di un iscritto all’Ordine: «Non mi risulta che in ordinanza ci sia scritto che mi verrà richiesto di fornire 4 volte la carta d’identità, elencare 3 volte i danni subiti, caricare 4 volte le fatture pagate e così via con moltiplicatori da 3 a 6 di ogni documento o dato o informazione, il tutto da comunicare con modalità sempre diverse nella forma e con tempistiche che si dilatano all’infinito».

Già nel febbraio 2024 il Comune di Ravenna segnalava la necessità di una revisione delle procedure di invio dei documenti. Il generale Figliuolo, all’epoca commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, organizzava incontri per confrontarsi con i comitati degli alluvionati e i tecnici che lavoravano per la certificazione dei danni e il ripristino delle strutture e degli impianti danneggiati. Di alcuni giorni fa l’ennesimo confronto, tra i tecnici, la Regione e il nuovo commissario Curcio. La struttura commissariale si dichiara preoccupata delle poche domande di risarcimento ad oggi pervenute e si è impegnata a comprenderne le ragioni per proporre soluzioni.

Poi c’è il tema della responsabilità professionale. La perizia stilata da un tecnico implica un’assunzione di responsabilità: «Si presume che il suo scopo, quindi, sia che il controllo sulla documentazione inviata avvenga a campione per limitare i tempi, mentre ciò che accade è la verifica minuziosa di ogni pratica con evidenti ritardi».

Gli architetti e gli altri rappresentanti delle professioni tecniche hanno già fornito un corposo elenco di suggerimenti in tal senso nei molti incontri che sono stati organizzati con la struttura commissariale e sono a disposizione per ogni ulteriore sforzo di semplificazione e di comprensione delle difficoltà. L’Ordine degli Architetti di Ravenna chiede al nuovo commissario Curcio di prendere atto di tutte le richieste avanzate più volte dai tecnici e dai comitati dei cittadini alluvionati, perché in quella documentazione sono elencati tutte le difficoltà, il disagio e le problematiche che frenano e sfiduciano le richieste di chi ancora non ha fatto domanda e che sfiniscono coloro che le hanno già inoltrate.

Rossi (Ap): «Il porto ha bisogno di altri 200 milioni per l’efficienza massima»

Il commissario dell’Autorità portuale accoglie la visita del viceministro Rixi e presenta la lista degli interventi in attesa: 115 milioni per completare il rifacimento delle banchine e 60 milioni per un nuovo ponte mobile

Da sinistra Daniele Rossi, Michele de Pascale, Jacopo Morrone, Edoardo RixiIl porto di Ravenna ha bisogno di altri duecento milioni di euro di investimenti pubblici per portare al top dell’efficienza la configurazione che raggiungerà alla fine del 2026 quando avrà fondali da 14,5 metri. Lo ha detto Daniele Rossi, commissario dell’Autorità portuale dopo due mandati da presidente, il 5 marzo in occasione della visita a Ravenna del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che sta visitando alcuni porti italiani.

I duecento milioni conteggiati da Rossi servirebbero per il rifacimento delle ultime cinque banchine (115 milioni), per rimuovere i relitti delle navi (7,5 oltre ai 7,5 già stanziati), per il dragaggio dei Piomboni (30), per la manutenzione delle dighe foranee (20) e per un nuovo ponte mobile (60).

Foto 3Anche il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha partecipato all’incontro: «Ora è necessario uno sforzo ulteriore, soprattutto di Rfi e Anas, sui collegamenti a terra, per realizzare finalmente quei progetti strategici con risorse già stanziate, necessari per mettere il porto al centro di un sistema di connessioni all’altezza del suo rilievo». In particolare, ha proseguito, «è necessario che Rfi potenzi la Ravenna-Castel Bolognese, per aumentare la capacità complessiva di treni da e per il porto, cosa che avrà ricadute positive anche sul traffico passeggeri», così come «è fondamentale che Anas stanzi ulteriori risorse per completare la riqualificazione di tutta la grande viabilità della città. E in prospettiva, c’è il tema degli interventi sulla statale 16 e la realizzazione del bypass sul canale Candiano».

Il viceministro Rixi non si è lasciato andare a dichiarazioni particolarmente significative sulle opere richieste, ma si è limitato a sottolineare la qualità della collaborazione tra pubblico e privato a Ravenna.

Foto 1De Pascale ha anche ribadito la contrarietà della Regione all’annunciato depotenziamento dell’Agenzia delle Dogane: «Ho espresso al viceministro grande preoccupazione: si tratta di una scelta ingiustificata che, invece di supportare il rilancio infrastrutturale e logistico del porto di Ravenna, rischia di penalizzarlo proprio nel momento in cui è oggetto di importanti investimenti. Auspico un’azione congiunta con il viceministro, perché venga fatta una scelta in coerenza con il fabbisogno del ruolo dello scalo ravennate e del territorio. La Regione Emilia-Romagna è impegnata a inserire nella nuova strategia della zona logistica semplificata il porto di Ravenna al centro di tutto il sistema logistico regionale, soprattutto mettendolo in maggiore sinergia con gli interporti».

Il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto in visita al Museo Byron

La fondazione Cassa: «Sempre più al centro dell’attenzione internazionale»

Raffaele Fitto

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto visiterà venerdì 7 marzo alle 14 i Musei Byron e del Risorgimento, accompagnato dal presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, dalla presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti e dalle massime autorità cittadine, guidate dal prefetto Raffaele Ricciardi.

«La sua – si legge in una nota della fondazione – è la prima prestigiosa visita internazionale di una altissima carica istituzionale europea e inaugura una serie di appuntamenti e di visite di primissimo piano che accompagneranno tutta la primavera dei Musei Byron e del Risorgimento, sempre più al centro dell’attenzione internazionale e straordinari motori di sviluppo economico e sociale oltre che di diffusione mondiale della conoscenza e dell’amore per la cultura, la letteratura e la grande storia».

La sinistra radicale si ricompatta: l’unica candidata sarà Marisa Iannucci

Il suo nome ha il sostegno di Ravenna in Comune, Potere al Popolo, Pci e Rifondazione

Marisa Iannucci

Marisa Iannucci sarà la candidata a sindaca della sinistra “radicale”, quella che si presenterà contro il centrodestra – certo – ma anche contro il centrosinistra alle prossime elezioni di Ravenna. Il suo nome era già stato lanciato pubblicamente nei giorni scorsi da Potere al Popolo ed è stato ufficializzato durante l’assemblea di Ravenna in Comune, la lista civica che nel 2016 candidò Raffaella Sutter riuscendo ad arrivare al 6,5 percento (e contribuendo così fortemente al ballottaggio) e che nel 2021 invece scelse di non presentarsi (erano invece presenti ben tre candidati diversi dell’estrema sinistra, nessuno dei quali riuscì nemmeno ad arrivare all’1 percento).

«Una lista che si candida a rappresentare la stragrande maggioranza della cittadinanza esclusa dalla stretta cerchia dei privilegiati – si legge in una nota inviata alla stampa da Ravenna in Comune -, una lista laica il cui  obiettivo è un Comune in cui i bisogni della cittadinanza sono soddisfatti da servizi interamente pubblici e gratuiti, forniti da personale interamente pubblico, con mezzi e strutture di proprietà pubblica».

La candidatura di Marisa Iannucci avrebbe trovato il favore – oltre che di Potere al Popolo – anche del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione Comunista – scrive nella nota Ravenna in Comune – a cui vanno aggiunti il gruppo La Comune ed elementi di spicco del movimento ambientalista ravennate. Ora resta da capire se verrà formata una piccola coalizione o se (e quanti…) i simboli dei vari partiti coinvolti saranno (o meno) presenti in una lista unitaria. A occuparsi delle candidature un gruppo incaricato dall’assemblea di Ravenna in Comune composto da Eugenio Conti, Luca Dubbini, Giovanni Gavelli, Francesca Santarella, Gianfranco Santini, Paolo Secci, Raffaella Veridiani e da Cesare Sama nel ruolo di attivatore.

54 anni ad agosto, Marisa Iannucci – docente, scrittrice e ricercatrice, islamologa e attivista – era in lista tra i candidati di Ravenna in Comune anche nel 2016, quando prese 50 preferenze.

Lugo, la sindaca ai commercianti: «Nei prossimi mesi torneranno circa 200 parcheggi»

Zannoni: «Per le chiusure del fine settimana abbiamo perso l’accesso a meno di dieci stalli»

Elena Zannoni

Alla luce delle preoccupazioni espresse sulla stampa da parte delle associazioni di categoria del commercio rispetto alla carenza di parcheggi nel centro cittadino, la sindaca di Lugo Elena Zannoni precisa che «i parcheggi di piazza Primo Maggio torneranno fruibili a breve: dopo una fase di stabilizzazione della pavimentazione, verranno ridefiniti gli stalli, ripristinato il tappeto di usura del marciapiede e aperta la piazza. Per quanto riguarda piazza 13 giugno – prosegue la sindaca -, a breve terminerà e potrà essere riaperto il primo stralcio della piazza».

In totale, tra le due, torneranno disponibili circa 200 parcheggi, con diverse modalità di sosta. «Di contro, per le chiusure al traffico del fine settimana abbiamo perso l’accesso a meno di 10 stalli, e solo per il weekend – sottolinea Zannoni -. Per chiarezza, parliamo di circa 100 metri di via Matteotti, già prima interdetti tutte le sere, e 50 metri di piazza Baracca, dal venerdì sera alla domenica notte. Il resto della zona pedonale è invariata, e anzi viene riaperta negli orari notturni via Garibaldi nel tratto finale verso la piazza».

«Stiamo lavorando per la realizzazione di alcuni altri parcheggi in zone adiacenti al centro storico – conclude Elena Zannoni -, per verificare la sufficiente presenza di stalli “rosa” vicino ai servizi più importanti per donne incinte e per la regolamentazione delle aree di sosta delle zone adiacenti alle piazze del centro storico, con dischi orari e soste a pagamento per incentivare il turnover dell’utenza».

Donate attrezzature per un valore di quasi 100 mila euro al reparto di Reumatologia

Le associazioni Amrer e Anipi hanno fornito all’ambulatorio del Santa Maria delle Croci un nuovo ecografo e un macchinario a tecnologia Rems

Foto Donazione Reumatologia Ravenna

L’ambulatorio di Reumatologia dell’ospedale di Ravenna ha ricevuto in dono attrezzature dal valore di quasi 100 mila euro da parte delle associazioni Amrer (Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna) e Anipi (Associazione Nazionale Italiana Patologie Ipofisiarie Emilia-Romagna).

Nello specifico, sono stati donati un ecografo dedicato alle malattie reumatiche e una tecnologia Rems (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry), attrezzature fondamentali per l’attività ambulatoriale. L’ecografia articolare in questi ultimi anni ha acquisito sempre più importanza nell’ambito della diagnosi delle malattie reumatiche, grazie alla facile accessibilità, alla rapidità di esecuzione e alla ripetibilità dell’esame senza esporre il paziente a radiazioni. La Rems rappresenta invece la tecnologia più innovativa per stimare la densità minerale ossea tramite ultrasuoni e stimare il rischio di fratture a cinque anni basandosi sulla qualità ossea. La tecnica contribuirebbe a ridurre le liste di attesa nel SSN riducendo anche la migrazione dei pazienti.

La cerimonia di ringraziamento si è svolta oggi, 5 marzo, negli spazi del Santa Maria delle Croci e alla presenza del sindaco facente funzioni Sbaraglia, la direttrice sanitaria di Ausl Romagna, Francesca Bravi, il direttore del presidio ospedaliero Paolo Tarlazzi, il responsabile del reparto Pierluigi Cataleta e le presidenti delle due associazioni coinvolte, Guerrina Filippi e Valeria Urbinati, oltre che al direttore delle stesse, Daniele

«A nome della Reumatologia ringrazio Amrer e Anipi per questa donazione che esalta la costante presenza attiva accanto al paziente reumatico e l’alleanza con il clinico, mirando alla salute del paziente – ha dichiarato Cataleta -. Questa donazione rafforza gli obiettivi del reumatologo come la diagnosi precoce, la presa in carico e la gestione del paziente per tutto il corso della cronicità della malattia».

L’8 marzo nel Faentino: eventi e celebrazioni nei sei Comuni dell’Unione

Dai talk sulla difficile situazione delle donne Iraniane alle passeggiate nel cuore della città, passando per installazioni artistiche e incontri letterari

Lottotuttiigiorni

In occasione della ricorrenza dell’8 marzo i sei comuni dell’Unione Faentina organizzano una serie di incontri  per incontrarsi, confrontarsi e celebrare le donne.

Il calendario degli eventi, in programma nei sei comuni dell’Unione faentina, contiene iniziative che spaziano dalla musica all’arte, dal teatro alla letteratura, dal cinema alla formazione. «Riconosciamo il valore di un calendario ricco e articolato, frutto della collaborazione con numerose associazioni del territorio, che attraverso l’arte, la comunicazione e il dibattito sui temi di genere, pone l’attenzione sulle conquiste ancora da realizzare per il mondo femminile» commenta Federica Malavolti, Sindaca di Riolo Terme con delega alle Politiche di Genere per l’Unione della Romagna Faentina. La rassegna, dal nome “Ma adesso io l’otto tutti i giorni” è stato elaborato in collaborazione con il Gruppo Fe.ni.ce, il Centro antiviolenza Faenza e dall’associazione Sos Donna.

Il programma dei comuni:

Faenza

Dal 2 marzo la Torre di Oriolo dei Fichi ospita l’allestimento artistico “L’angelo del focolare vuole armare anche le rose”, visitabile nei weekend dal 1° al 30 marzo, dalle 13.30 alle 17.30. Il 5 marzo, alle 18, l’appuntamento è online, con Rosanna Pasi in dialogo con Homeless Book sul tema di “Dare voce a chi non l’ha”, storie di donne e libertà. Dal 7 al 9 marzo, i supermercati Conad e Cofra dell’Unione della Romagna Faentina raccoglieranno invece fondi per SOS Donna.
Tanti gli appuntamenti per l’8 marzo, alle 11.30, inaugurazione della mostra collettiva “Senza stampo, figlie e non sempre madri” al Fontanone ; alle 15, il Museo Mic ospiterà “Matres e Sorelle Festival in dialogo”. Per la passeggiata tematica “Sulle orme delle donne di Faenza” il ritrovo sarà invece alle 15.30 in piazza della Libertà.  Alle 16 si torna al Mic per la visita guidata “Donne liberty e Decò.
Appuntamento alle 18.30 alle cantine del Rione Rosso per la presentazione del libro “L’Arte del Drag”. Alle 21.15, il reading letterario-musicale “Ti racconto di Lei” al Piccadilly Club. Per tutta la giornata, dalle 8 alle 20, il Conad La Filanda ospiterà il punto informativo di SOS Donna.

Domenica 9 si parte alle ore 11, con un talk storico su “Il Sessantotto a Faenza” alla Bottega Bertaccini. L’11 marzo, alle 16.30, visita guidata e performance di danza a Palazzo Milzetti con “Figure femminili”, e alle 20.30 proiezione del film “La battaglia dei sessi” al Cinema Sarti. Si prosegue il 14 marzo, con un doppio incontro letterario: alle 18 la presentazione del volume “Fare femminismo” firmato da Giulia Siviero al Circolo Arci Prometeo e alle 20.45 un incontro sulla violenza di genere alla Biblioteca di Granarolo Faentino.
Il 15 la sede Fatti d’Arte ospiterà il workshop di sartoria “Colletti Creativi” dalle 10 alle 12. Di seguito due appuntamenti al museo della Seconda Guerra Mondiale e Shoah: alle 14.30 con la presentazione del fumetto “Verità, la partigiana che visse due volte” e alle 16 talk storico “Donne e Resistenza”. Il 16 marzo, alle 9.30 e alle 11.30, tornano i laboratori didattici sugli stereotipi di genere al Bar Novecento (corso Mazzini 69A). Il 19 marzo, alle 20.45, il Teatro di Santa Maria Maddalena ospita un incontro sulla violenza di genere. Il 20, alle 18.30, inaugurazione della mostra collettiva “Memorie e lotte del Femminismo a Faenza” alla Galleria Molinella, con talk storico e performance musicale.
Il 22, alla Galleria Molinella sarà presentato il magazine Lei (ore 17). Seguirà alle 18 un talk sul transfemminismo. Il 23 la galleria ospiterà anche la presentazione del libro “Ci sono mamme peggiori di te” (ore 17), la proiezione del documentario “Io sono Femminista!” (stesso giorno, ore 18) e il talk “Focus teatro – Presenze femminili davanti e dietro le quinte” del 28 marzo (18.30). Infine, il 30 marzo, alle 16, sarà inaugurato il murales “Opera di street art su Maddalena Venturi”, seguirà visita guidata al Museo diffuso di Granarolo Faentino.

Brisighella

Doppio appuntamento sabato 8 marzo. Si parte alle ore 16, con il concerto “Per Anna Magdalena” al Museo Ugonia. Una celebrazione della vita artistica e familiare di Anna Magdalena Bach, con Chiara Emiliani al pianoforte e le coreografie dell’Ordine della Torre Ballet. Alle 18 si prosegue con l’inaugurazione della mostra “Fuori dall’ombra”, sempre negli spazi della galleria, con quadri, poesie, installazioni e sculture, seguita da un concerto de La Corelli e uno spettacolo dell’Ordine della Torre. Per tutto il mese, il Museo Ugonia offrirà l’ingresso gratuito alle donne. Appuntamento anche domenica 16, alle 17, con “Scatenate”, la mostra collettiva di Fatti d’Arte Aps ospitata dal Convento dell’Osservanza nell’ambito del Sorelle Festival. Appuntamento finale alle 11 del 30 marzo con il finissage di “Scatenate” e un talk sul tema.

Casola Valsenio

Dal 3 al 7 marzo la Biblioteca Pittano ospiterà il percorso bibliografico “Storie di donne”. Il 6 marzo, alle ore 20, la palestra comunale  Rossini si trasformerà invece in un luogo di relax dedicato alle donne con la “Serata sensoriale. Abbandonati alle 5 cerimonie sensoriali”. Domenica 9 marzo, gli amanti della natura potranno partecipare a “Le erbe eduli di fine inverno”, una passeggiata guidata con raccolta di erbe eduli di stagione nel Giardino delle Erbe, alle ore 10. Nel pomeriggio, alle ore 17, il centro sociale “Le Colonne” ospita “Stelle fra le stelle. Storie di donne che hanno alzato gli occhi al cielo”, un percorso poetico e letterario sul tema. Infine, il 26 marzo, sempre al centro sociale, si terrà un incontro di divulgazione scientifica sui tumori della mammella (ore 20.30).

Castel Bolognese

Anche in questo caso si parte il 3 marzo, con la vetrina tematica “Libere tutte” ospitata dalla biblioteca comunale fino al 29 marzo. Il 6, alle ore 21, il Cinema Teatro Moderno proietterà il film “All we imagine as light. Amore a Mumbai”. L’8 marzo si torna in biblioteca, alle ore 11, con la presentazione di “Nomi di piume. Vite straordinarie di scrittori donne” di Muriel Pavoni. Il 21 marzo la biblioteca ospiterà anche  la conferenza “Fernanda e Pinin. Le due donne del miracolo della cena più famosa al mondo” (ore 21). Gli ultimi due appuntamenti vedranno protagonisti il circolo Arci Dalmonte con l’incontro pubblico “Apartheid femminile in Iran” (25 marzo, ore 21) e la presentazione del libro “Vivendo la mia vita” di Emma Goldman, alla presenza della traduttrice italiana del testo (29 marzo, ore 21).

Riolo Terme

Si parte il 1° marzo alle ore 11 con l’inaugurazione della mostra personale di Rosita d’Agrosa “Paesaggi interiori” alla Rocca, visitabile fino al 23 marzo. Il 6 marzo, alle ore 20.30, la Sala “Sante Ghinassi” si trasforma in un palcoscenico per una serata di musica, danza e letture, culminando con la consegna del premio “Meglio ridere” alla stand-up comedian Fede Monroe. La comica si esibirà il 14 marzo (ore 21) al Cinema Teatro comunale con il suo spettacolo “Abbiate Fede”. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Sos Donna. Nel mese di marzo inoltre, la Rocca di Riolo ospiterà eventi a tema storico, rievocazioni e visite guidate a lume di candela.

Solarolo

Nella giornata di sabato 8 marzo, l’oratorio dell’Annunziata presenta “L’altra metà del cielo: voci di donne che non si sono arrese”, musica e storie per celebrare il mondo femminile a partire dalle 17.3o.

L’ex Garage Europa ospiterà anche un auditorium: il progetto da 8 milioni e mezzo

Proseguono i progetti di riqualifica dell’area di viale Due Giugno. Il Comune decide di partecipare a un bando publico per la realizzazione del progetto di natura pubblico-privata. Il sindaco: «Una nuova luce in città che garantirà inziative culturali tutto l’anno»

Garage Europa 2Proseguono i lavori per la riqualifica dell’ex Garage Europa di viale Due Giugno, la giunta comunale ha approvato la proposta di partecipare al “Bando pubblico per la selezione di piani di sviluppo di aree dismesse o in disuso”, emesso della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per realizzare la costruzione di un auditorium nell’area dell’ex-Garage.

Il Bando ha l’obiettivo di selezionare e finaziare i progetti delle amministrazioni pubbliche relativi ad aree dismesse o in disuso, purché orientati alla rigenerazione e l’attrazione di investimenti privati volti al rilancio economico.

Il progetto presentato dal Comune di Cervia mette in campo la realizzazione di un auditorium a servizio della città, nell’area compresa tra la spiaggia di Milano Marittima e il Viale Due Giugno in corrispondenza della 1ª Traversa. L’idea è quella di una struttura innovativa e polivalente aperta alla comunità e destinata a soddisfare le necessità di comunicazione e di espressione artistica-culturale, oltre che spazio da destinare a conferenze e incontri. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 8 milioni e 500 mila euro, e la sua realizzazione è prevista in collaborazione tra pubblico-privato, che comprende l’affidamento della progettazione esecutiva, la realizzazione dell’opera, la manutenzione e gestione dell’intero complesso per il periodo di tempo necessario a conseguire l’equilibrio economico finanziario. Il contributo richiesto allo stato è pari ad 5 milioni e 500 mila euro e il Comune, come previsto dal bando, dovrà partecipare con un cofinanziamento di almeno il 10% dell’importo. I restanti € 3 milioni saranno a carico del soggetto privato aggiudicatario del partenariato.

L’area sarà servita da un ampio parcheggio scambiatore per cittadini e attività ricettive, al fine di favorire un innovativo approccio alla mobilità sostenibile sul territorio, con particolare attenzione alla fruizione della fascia costiera di Milano Marittima, già oggetto negli ultimi anni, di importanti interventi di riqualificazione che hanno visto ridisegnare gli spazi pubblici compresi tra stabilimenti balneari e strutture alberghiere, garantendo fruibilità e accessibilità a tutte le categorie di utenti.

Il Sindaco Mattia Missiroli ha dichiarato: «La strada per la realizzazione dell’auditorium si sta percorrendo in tempi spediti. Abbiamo avviato tutte le procedure amministrative per ottenere i finanziamenti previsti dallo Stato per la riqualificazione delle aree dismesse. Presenteremo un progetto di partenariato pubblico-privato di tipo contrattuale, nella forma della concessione a soggetti privati, per lo sviluppo della progettazione esecutiva e per la realizzazione e la gestione futura dell’intero comparto. Lo scopo è quello di liberare le aree a terra ed i giardini delle strutture ricettive, al fine di qualificare l’offerta turistica complessiva e garantire decoro e maggiore fruibilità delle stesse, soprattutto negli spazi collettivi. L’auditorium è una nuova luce nella città e garantirà iniziative culturali tutto l’anno».

Danni alle colture e campi allagati: l’appello dell’azienda agricola didattica

Il mancato funzionamento del sistema di drenaggio sembra causato dai lavori di urbanizzazione dell’area vicina all’Istituto Morigia Perdisa. Il dirigente: «La perdita più grande non è quella economica, ma quella formativa». La vicenda sarà oggetto del prossimo question-time al sindaco di Alvaro Ancisi

Azienda Agraria IT Perdisa Foto 3 Jpg

A partire dallo scorso ottobre, l’Azienda Agraria dell’Istituto Tecnico Perdisa è oggetto di allagamenti frequenti e duraturi, che hanno causato l’ammaloramento dei campi e messo a rischio le colture già in atto, come frutteti e vigneti, oggetto di laboratorio per gli studenti tecnico-agrari. Gli allagamenti sarebbero iniziati a partire dalle giornate di pioggia di fine ottobre, ma il periodo di criticità si è esteso fino a dicembre. Le forti e continue precipitazioni hanno portato i terreni, già contraddistinti da una falda di quota molto alta, a superare la capacità idrica massima, allagandosi. La saturazione del suolo e l’impossibilità di drenaggio spontaneo sono state ulteriormente peggiorate dal mancato funzionamento della rete scolante perimetrale, non di competenza dell’azienda o dell’istituto, causando un ristagno duraturo delle acque nei campi.

La vicenda è stata sollevata dal decano dell’opposizione ravennate, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, candidato a sindaco alle prossime amministrative sostenuto anche da Lega e Popolo della Famiglia.

Da quanto emerso dai sopralluoghi tecnici commissionati dal Comune e dalla Provincia di Ravenna non esisterebbero più collegamenti con la rete scolante principale, recisi apparentemente a causa dei lavori di lottizzazione ed urbanizzazione delle aree circostanti. Si tratta di 14,43 ettari di terreno vergine sulla parte opposta di via dell’Agricoltura (tra via Sant’Alberto e via Bisanzio) che, come previsto dal progetto Romea-Anic-Agraria, vedrà edificare, in aggiunta al Lidl e al Tigotà già in funzione, 552 appartamenti per 930 nuovi abitanti.

Molte parti dei terreni aziendali (più alte del piano di campagna) sono dotate di drenaggio sottosuperficiale che fa confluire le acque nella rete scolante tramite una pompa. L’area coltivata rischia di allagarsi in caso di problemi di sgrondo, scolo e altezza di falda della rete scolante, se questa non funziona a dovere. A questo si aggiungono la mancata pulizia dell’alveo dei fossi (di cui l’Istituto non conosce ancora chi sia il soggetto gestore), sia la presenza di arbusti e addirittura di alberi  al loro interno e sulle rive.

«Le foto sono state scattate nel momento più critico degli allagamenti, questo non significa però che la situazione attuale non sia precaria. Ogni precipitazione diventa problematica e la dinamica si ripropone in maniera più o meno grave – comunicano dall’istituto -. Il perdurare del ristagno idrico crea un ambiente inadatto alla pratica agricola, si allungano e si superano tempi tecnici utili alle colture pianificate, mentre quelle già in campo incorrono in fenomeni di asfissia radicale che possono portare a gravi danni della pianta, fino alla sua morte».

I danni per l’istituto non riguardano solo l’aspetto economico, nonostante la perdita della produzione di grano, la cui semina era prevista nelle parte di campo allagate, che sarà invece riconvertita a foraggio. «La perdita più ingente è quella didattica – spiega il professore Gennaro Zinno, dirigente dell’istituto – la prima responsabilità di un istituto tecnico è quella di formare tecnici sul campo, fornendo il giusto bagaglio di competenze. L’aspetto pratico dei laboratori è quello che ci differenzia dalle altre scuole e l’impossibilità di accedervi è un grande danno per la formazione degli studenti». 

L’azienda agraria, adiacente alla scuola ed estesa per circa 8 ettari, produce infatti (anche per la vendita al pubblico) cereali, foraggere, frutta (melo, pero, coltivazioni antiche, pesco, susino e albicocco, ortaggi, piante da fiore e da orto). Possiede inoltre un vigneto con varietà a bacca sia bianca che rossa (trebbiano e merlot). Alla gestione dell’attività agricola, i ragazzi affiancano anche la partecipazione ai due laboratori didattico-produttivi di trasformazione dei prodotti (nettari e confetture) e enologia.

«Gli istituti agrari sono inoltre tutori di ecosistemi spesso dimenticati – continua il preside -. nei nostri campi si continuano a coltivare specie antiche e poco diffuse. Questa biodiversità va tutelata, ma a queste condizioni è difficile». Sulla questione interviene anche il professore Francesco Borsi Giunchi, responsabile dell’azienda agricola: «Ai danni finanziari e ai mancati redditi si aggiunge la perdita del patrimonio formativo dei 340 giovani aspiranti periti iscritti alla scuola. Un’azienda didattica risente già delle interazioni giustamente sbagliate degli studenti, che si applicano per imparare, ma se a questo si unisce la minaccia della crisi climatica e i malfunzionamenti esterni la situazione rischia di diventare insostenibile».

Dopo quattro mesi dai primi allagamenti, non si sono ancora svolti gli interventi necessari al ripristino dell’area coltivabile. A livello aziendale sono state messe in pratica le pratiche agronomiche utili a migliorare la situazione, ma non sono sufficienti senza il corretto funzionamento del sistema impiantisco che interessa l’altro lato della strada. «Ridurre allo stremo, per inazione e trascuratezza, un esempio così elevato di formazione scolastica ed educativa è una vergogna» commenta Ancisi, che presenterà la questione al sindaco nel corso del suo prossimo question time.

Formazione gratuita agli operatori turistici per un’accoglienza più “pet friendly”

Il nuovo progetto di VisitRomagna per la promozione di un turismo a misura di “amico a quattro zampe” farà tappa a Ravenna il 9 marzo

Thumbnail Ph. RAVENNA Murales Di Dante.

Quattro date in programma (una per provincia) per il nuovo progetto di VisitRomagna“I love Pets Romagna. Benvenuti quattro zampe”, che prevede un incontro di formazione gratuita per gli operatori turistici votati a un’accoglienza sempre più “pet friendly”.

Possono iscriversi privati, titolari o gestori di hotel, villaggi, campeggi, agriturismi, bagnini, stabilimenti balneari, operatori di enti, Comuni, Province, addetti al turismo in genere, operatori IAT, associati Visit Romagna, che vogliono scoprire i servizi più apprezzati dai proprietari di animali in vacanza e capire come proporre un’offerta turistica adeguata. Per iscriversi sarà necessario compilare il modulo online.

A Ravenna, l’incontro è in programma per  mercoledì 19 marzo, a Palazzo Rasponi dalle Teste, piazza Kennedy, 12. Il corso sarà tenuto da Fabio Bullini di Inusuale Mypethotel, consulente di Visit Romagna per il progetto dedicato all’ospitalità Pet Friendly in Romagna, con un taglio teorico e pratico.

«È in atto un vero e proprio cambiamento culturale nel mondo del turismo, legato alla crescente umanizzazione degli amici a quattro zampe e che si riflette fortemente anche nel settore del travel. La Romagna è già oggi tra le destinazioni più pet friendly d’Italia e con questo progetto si intende consolidare e organizzare ulteriormente come la prima in Italia per i vacanzieri pet lovers» dichiara Jamil Sadegholvaad, Presidente di Visit Romagna.

Per quanto riguarda gli argomenti, si partirà analizzando il contesto di riferimento, da come è cambiato nella società il rapporto con gli amici a quattro zampe, esaminando le caratteristiche della Pet Economy, l’identikit dei Pet Travel, e quali sono gli indicatori di settore. Saranno poi illustrati i servizi pet friendly di base e quelli top, il regolamento pet in hotel e negli stabilimenti balneari, prendendo in considerazione cosa vogliono sapere i clienti a 6 zampe (4 dei cani più 2 dei padroncini) e quali sono i servizi migliori per attrarre i vacanzieri pet lovers nella propria realtà turistica.

Non mancheranno indicazioni sulla parte comunicazione (copy, linguaggio, comunicazione pet, foto, video) e come impostare la sezione pet friendly del sito.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi