Rossi (Ap): «Il porto ha bisogno di altri 200 milioni per l’efficienza massima»

Il commissario dell’Autorità portuale accoglie la visita del viceministro Rixi e presenta la lista degli interventi in attesa: 115 milioni per completare il rifacimento delle banchine e 60 milioni per un nuovo ponte mobile

Da sinistra Daniele Rossi, Michele de Pascale, Jacopo Morrone, Edoardo RixiIl porto di Ravenna ha bisogno di altri duecento milioni di euro di investimenti pubblici per portare al top dell’efficienza la configurazione che raggiungerà alla fine del 2026 quando avrà fondali da 14,5 metri. Lo ha detto Daniele Rossi, commissario dell’Autorità portuale dopo due mandati da presidente, il 5 marzo in occasione della visita a Ravenna del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che sta visitando alcuni porti italiani.

I duecento milioni conteggiati da Rossi servirebbero per il rifacimento delle ultime cinque banchine (115 milioni), per rimuovere i relitti delle navi (7,5 oltre ai 7,5 già stanziati), per il dragaggio dei Piomboni (30), per la manutenzione delle dighe foranee (20) e per un nuovo ponte mobile (60).

Foto 3Anche il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha partecipato all’incontro: «Ora è necessario uno sforzo ulteriore, soprattutto di Rfi e Anas, sui collegamenti a terra, per realizzare finalmente quei progetti strategici con risorse già stanziate, necessari per mettere il porto al centro di un sistema di connessioni all’altezza del suo rilievo». In particolare, ha proseguito, «è necessario che Rfi potenzi la Ravenna-Castel Bolognese, per aumentare la capacità complessiva di treni da e per il porto, cosa che avrà ricadute positive anche sul traffico passeggeri», così come «è fondamentale che Anas stanzi ulteriori risorse per completare la riqualificazione di tutta la grande viabilità della città. E in prospettiva, c’è il tema degli interventi sulla statale 16 e la realizzazione del bypass sul canale Candiano».

Il viceministro Rixi non si è lasciato andare a dichiarazioni particolarmente significative sulle opere richieste, ma si è limitato a sottolineare la qualità della collaborazione tra pubblico e privato a Ravenna.

Foto 1De Pascale ha anche ribadito la contrarietà della Regione all’annunciato depotenziamento dell’Agenzia delle Dogane: «Ho espresso al viceministro grande preoccupazione: si tratta di una scelta ingiustificata che, invece di supportare il rilancio infrastrutturale e logistico del porto di Ravenna, rischia di penalizzarlo proprio nel momento in cui è oggetto di importanti investimenti. Auspico un’azione congiunta con il viceministro, perché venga fatta una scelta in coerenza con il fabbisogno del ruolo dello scalo ravennate e del territorio. La Regione Emilia-Romagna è impegnata a inserire nella nuova strategia della zona logistica semplificata il porto di Ravenna al centro di tutto il sistema logistico regionale, soprattutto mettendolo in maggiore sinergia con gli interporti».

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