venerdì
22 Agosto 2025

E nel cortile del ristorante “spunta” un’arena per concerti e cinema…

Al Ponte di Ferro, tra Russi e Cotignola

Ponte Di FerroHa inaugurato il 23 giugno l’Aia del Ponte, arena all’aperto per concerti e cinema allestita nel grande cortile del ristorante Ponte di Ferro, su via Madrara, tra Russi e Cotignola.

Giovedì 25 partiranno le proiezioni cinematografiche, 22 serate fino a settembre, dedicate in particolare a classici del cinema degli anni passati.

Il 25 e 30 giugno e il 7 luglio l’appuntamento è invece con “Il drago di Romagna”, film sul fenomeno del mah-jong a Ravenna, del regista Gerardo Lamattina, che sarà presente agli eventi.

Firmata l’ordinanza: ora la spiaggia nudista alla Bassona è ufficiale. Con paravento

A disposizione i servizi igienici del Camping Classe. Il comune ha incluso l’area fra quelle coperte dal servizio di salvamento

PlanimetriaRavenna ha ufficialmente una spiaggia nudista. Lo spazio noto come Bassona, a sud di Lido di Dante, è da sempre una frequentazione consuetudinaria per gli amanti del naturismo ma quest’anno il Comune ha emesso un’ordinanza in vigore dal 25 giugno al 13 settembre che individua e regolamenta l’area di demanio marittimo ai sensi della legge regionale.

Per la precisione si tratta del tratto di arenile di circa 400 metri che inizia a 50 metri dalla perpendicolare alla battigia dello stradello pinetale esistente e si sviluppa verso sud (l’Area 1 nella planimetria qui sopra) a cui si aggiunge un’ulteriore porzione di arenile (Area 2) in cui viene consentita la fruizione balneare solo dalla fine del periodo di nidificazione dell’avifauna (di regola il giorno 15 luglio).

BassonaIl Comune di Ravenna ha incluso l’area fra quelle coperte dal servizio di salvamento dei bagnini, sono stati inoltre messi a disposizione a titolo non oneroso i servizi igienici del Camping Classe e sono stati installati un “paravento” e la cartellonistica per delimitare l’area.

L’accesso dovrà avvenire utilizzando esclusivamente l’arenile o gli stradelli: vietati, al fine di preservare l’ecosistema dunoso, l’occupazione, il passaggio e l’attraversamento della duna costiera, al di fuori degli stradelli. Nell’area vige inoltre il divieto di fumo sulla battigia.

Nel tratto disponibile dal 15 luglio resta il divieto di attendamento, campeggio e ombreggio con ombrelloni o altre strutture temporanee anche realizzate con legname spiaggiato. Gli utilizzatori dovranno inoltre provvedere a tenere pulito lo spazio utilizzato portando via ogni rifiuto.

«Siamo soddisfatti di riuscire a dare finalmente una risposta strutturata al turismo naturista – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – istituendo una delle prime aree ufficiali in Italia per la stagione 2020. Il percorso è stato complesso dal punto di vista normativo e ha richiesto grande collaborazione istituzionale: abbiamo concordato i diversi passaggi con la Regione, i carabinieri per la biodiversità di Punta Marina e il Parco del Delta del Po, che ringraziamo. Si tratta infatti di un’area di grande valore naturalistico e ambientale, ricca di tutele, per la quale l’ordinanza ha un duplice scopo: da una parte di mettere a disposizione di questa forma di turismo in forte crescita una delle spiagge del nostro bellissimo litorale; dall’altra di regolamentarne la fruizione evitando episodi estranei all’esperienza balneare e nel totale rispetto del valore naturale di questi luoghi».

Covid, tre nuovi contagi a Ravenna: in arrivo dall’estero, erano già in isolamento

 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.304 casi di positività, 44 in più rispetto a ieri (23 giugno), di cui 33 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 6.012, che raggiungono così complessivamente quota 466.612, a cui si aggiungono altri 1.156 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 50 per un totale di 22.985, l’81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.074 (-15 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi (24 giugno) sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 945, -11 rispetto a ieri, quasi l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 117 (-4).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.985 (+50): 264 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.721 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 9 nuovi decessi, tre uomini e sei donne. Si tratta di 1 persona residente in provincia di Parma, 1 in provincia di Reggio Emilia, 5 in provincia di Bologna, 2 in provincia di Rimini. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.245.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.538 a Piacenza (+1), 3.639 a Parma (+6, tutti asintomatici da screening regionali),  4.999 a Reggio Emilia (+8, di cui 5 asintomatici), 3.945 a Modena (+1), 4.795 a Bologna  (+17, di cui 13 asintomatici e 4 sintomatici in gran parte legati a situazioni individuate in precedenza, tracciati e pressoché tutti in isolamento domiciliare); 403 casi positivi a Imola (lo stesso dato di ieri); 1.018 a Ferrara (lo steso dato di ieri). I casi di positività in Romagna sono 4.966 (+11), di cui 1.040 a Ravenna (+3, di cui 2 asintomatici), 957 a Forlì (+3, tutti sintomatici, esito di precedenti contagi), 786 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.183 a Rimini (+5, di cui 4 asintomatici, anche questi individuati grazie agli screening regionali).

Per quanto riguarda il territorio provinciale di Ravenna, si tratta di tre pazienti di sesso maschile, provenienti dall’estero e dunque già in regime di isolamento domiciliare, informa la Provincia.

Salvini sabato torna a Faenza per aprire la campagna elettorale

Il leader della Lega a Casa Spadoni con Morrone

1553269021741.jpg Matteo Salvini Clamoroso Faccia A Faccia Chi Si Trovera Davanti Da Maurizio CostanzoSabato 27 giugno, alle ore 20, al ristorante Casa Spadoni di Faenza torna il segretario della Lega Matteo Salvini (accompagnato per l’occasione da Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna).

«Un’ottima occasione – scrive il consigliere regionale leghista Andrea Liverani – per iniziare nel migliore dei modi la campagna elettorale faentina».

A Faenza, come noto, si voterà per il rinnovo del consiglio comunale il prossimo 20 settembre.

Per la serata con Salvini è obbligatoria la prenotazione (ai numeri 347 8241236 oppure 320 7419630).

Da metà luglio riapre la piscina comunale con la nuova gestione. Ampliata nel 2021

L’emergenza Covid ha rallentato il passaggio del testimone fra le società che curano l’impianto pubblico

Piscina CasolaLa piscina di Casola Valsenio riaprirà al pubblico da metà luglio con il nuovo gestore, la Nuova Cogisport di Faenza che ha in gestione anche gli impianti natatori di Faenza, Castel Bolognese, Solarolo e Russi.

L’emergenza Covid ha bloccato i lavori di adeguamento dell’impianto – finanzianti dalla Regione e cofinanziati dal Comune – per aumentarne la capienza a 240 persone, ha bloccato il bando per l’affidamento della gestione che, in scadenza al 7 aprile è stato prorogato al 28 maggio, ritardando di due mesi tutto ciò che si era previsto di fare per consentire l’apertura dell’impianto a inizio giugno, ancorché in presenza di limitazioni e restrizioni nelle modalità di accesso e fruizione.

Con la conclusione (a metà giugno) delle procedure amministrative previste dal bando per la valutazione delle offerte pervenute e per l’affidamento e consegna dell’impianto (entro fine giugno), il Comune, pur consapevole delle difficoltà e delle limitazioni, imposte dall’emergenza sanitaria e dal calendario, ha chiesto al nuovo gestore di avviare i lavori di manutenzione e di preparazione della piscina, contestualmente ai lavori del secondo stralcio del progetto di adeguamento dell’impianto affidati dal Comune a ditte locali, per consentire l’apertura della piscina per il periodo estivo residuo, prevedibilmente da metà luglio fino a inizio settembre.

Il bando di assegnazione al nuovo gestore prevede un affidamento per 10 anni, rinnovabili per altri 10. Dalla stagione 2021 sarà stato completato anche il terzo stralcio dei lavori previsti per l’adeguamento e il miglioramento dell’impianto.

Sulla battigia con il calesse trainato dal cavallo: 200 euro di multa per un 50enne

Una pattuglia della polizia locale ha sanzionato l’uomo, proprietario dell’animale, che sostiene di avere un permesso

211615da 2d71 470c 92d8 F26ef0820167Correva con un calesse trainato da un cavallo sulla battigia di Marina Romea all’alba: sanzione da duecento euro per un 50enne residente a Ravenna, proprietario dell’animale. È stata una pattuglia della polizia locale a effettuare il controllo verso le 5.30 di oggi, 24 giugno. Il trasgressore sostiene di avere un permesso che consente la cosa ma un’ordinanza balneare vieta la presenza di animali in spiaggia.

I primi 6 mesi del mercato coperto: «Siamo stati al centro di polemiche strumentali»

La Ad Beatrice Bassi: «I nostri prezzi non sono alti. E chi viene da fuori Ravenna resta a bocca aperta…»

Beatrice Bassi
Beatrice Bassi

Inaugurato lo scorso dicembre dopo anni di attesa, il nuovo mercato coperto targato Coop e soprattutto Molino Spadoni ha chiuso il bilancio virtuale dei suoi primi sei mesi di vita con il macigno del lockdown a stravolgere ogni cosa.

«Durante queste emergenza abbiamo cercato di reagire subito – sono le parole di Beatrice Bassi, amministratrice delegata di MC, società del Gruppo Spadoni che si occupa della gestione del mercato –, cercando di non stare mai fermi e di proporre servizi innovativi che mancavano, come la consegna a domicilio gratuita in tutto il centro storico, che prosegue tuttora, anche con l’opzione “food shopper”, grazie alla quale si può essere consigliati sulla base dei propri gusti da veri e propri esperti su quello che c’è quel giorno al mercato. O implementando per esempio l’e-commerce, che è andato molto bene in questo periodo».

La ripartenza ancora però non sembra essere decollata: «All’inizio è stata timida, sì – continua Bassi –, ma poi grazie anche al nostro lavoro sulla cucina di qualità (con degustazioni a cura di chef rinomati, ndr) la situazione è migliorata. Ora sfrutteremo anche i nuovi spazi all’aperto, puntando ancor di più sulle pescheria e sulla nostra birra cruda».

Mercato Coperto Via Ponte MarinoaE qual è il bilancio iniziale dei primi mesi, lockdown a parte? «Diciamo che in dicembre c’è stata fin troppa gente. Poi l’affluenza è calata, credo anche per colpa di polemiche secondo me assolutamente strumentali, figlie di tutti i dibattiti degli anni precedenti. Mi ha dato molto fastidio in particolare quella sui prezzi – continua Bassi –, che non sono invece alti come si sente dire, soprattutto se paragonati a quelli di una città come Ravenna, da sempre piuttosto cara. Anzi, chi dice che i nostri sono alti probabilmente non c’è mai stato, al mercato coperto. Bisogna valutare i prodotti, prima di giudicare. Il pescato del giorno, per esempio. O la pasta tirata a mano». Ma il mercato coperto, secondo Bassi, «è stato teatro di una battaglia politica, uno strumento per parlare di altro. Non per niente tutti i turisti, quelli che vengono da fuori Ravenna, che non hanno pregiudizi, restano invece solo a bocca aperta, entusiasti».

Covid, un solo decesso in tutta la regione. Ancora nessun nuovo contagio a Ravenna

 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.260 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri (22 giugno), di cui 8 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

tamponi effettuati sono 4.608, che raggiungono così complessivamente quota 460.600, a cui si aggiungono altri 1.228 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 81 per un totale di 22.935, oltre l’81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.089 (-65 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi (23 giugno) sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 956, -57 rispetto a ieri, l’87,7% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 121 (-8).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.935 (+81): 274 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.661 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registra 1 nuovo decesso: una donna residente nella provincia di Forlì-Cesena, in particolare nel Cesenate. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.236.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.538 a Piacenza (+1), 3.633 a Parma (+2),  4.991 a Reggio Emilia (nessun nuovo caso), 3.944 a Modena (+1), 4.778 a Bologna  (+4),  403 casi positivi a Imola (+1); 1.018 a Ferrara (+6, di cui  3 asintomatici). I casi di positività in Romagna sono 4.955 (+3), di cui 1.037 a Ravenna (nessun nuovo caso), 954 a Forlì (+2), 786 a Cesena (+1) e 2.178 a Rimini (nessun nuovo caso).  Un dato quest’ultimo che corregge quello di ieri – 2.179 positivi – dovuto a un caso conteggiato due volte a causa di dati anagrafici non corretti.

Ravenna, il consiglio comunale ricorda Grazia Beggio: «Grazie per le tue battaglie»

Figura di spicco del mondo ambientalista locale, è morta a 79 anni

Maria Grazia BeggioÈ morta nei giorni scorsi a 79 anni Maria Grazia Beggio, figura di spicco del mondo ambientalista ravennate, candidata a sindaco con i Verdi e consigliera comunale dal 2001 al 2006.

Il consiglio comunale di Ravenna l’ha ricordata nella seduta di oggi, 23 giugno, esprimendo «profondo cordoglio» e definendo «il suo spirito e la sua passione» quelli di una ventenne».

«In città – si legge in una nota della presidente del consiglio comunale, Livia Molducci – tutti la conoscevano e stimavano per il suo impegno civico vissuto con grande passione e determinazione. Maria Grazia Beggio è stata la voce nelle istituzioni dell’ambientalismo ravennate nato sul finire degli anni ‘60 anche per iniziativa di Giorgio Lazzari, che di Maria Grazia era il marito e al quale esprimiamo il nostro cordoglio, insieme ai figli Veronica e Lorenzo. Con lei scompare un pezzo di storia cittadina, ma soprattutto uno stile di vita politico, di impegno civile che lei ha sempre vissuto per il bene comune, come obiettivo da perseguire al di là degli interessi di partito».

«Grazie anche al suo impegno – continua la nota della presidente del consiglio – nel 1969 Punte Alberete fu trasformata in oasi di studio e nel ’72 Maria Grazia partecipò alla nascita del Wwf ravennate. Inevitabile fu poi per lei il contrasto alla caccia nelle zone di tutela ambientale che la portò a presentare un esposto contro la caccia nella Valle della Canna a cui seguì il sequestro dell’area. Nasceva a Ravenna una nuova cultura ambientalista che da una parte si muoveva contro gli obbrobri ambientali (un esempio per tutti: la battaglia vinta contro la cementificazione dell’Ortazzo) e dall’altra gettava nella società civile il seme della salvaguardia del pianeta che ci ospita. C’era anche Maria Grazia a costruire le basi politiche del futuro partito dei Verdi a Ravenna. Il suo modo di porgersi, le sue ferme argomentazioni, il suo linguaggio concreto hanno lasciato impronte importanti: si poteva essere d’accordo o meno sui contenuti, ma non si poteva fare a meno di riflettere sulle sue posizioni. Così fu per l’opposizione al parco di Mirabilandia, così fu per la battaglia senza quartiere all’ipotesi di realizzare a Ravenna una centrale a carbone. Dal 1988 Beggio portò le sue battaglie all’interno delle istituzioni, prima nel consiglio provinciale sino al 1993 e poi, dal 2001, nel consiglio comunale. E non mancarono per lei i temi sui quali impegnarsi. Uno tra mille, quello, risultato vincente, della ‘Duna che vive’, l’avversione contro la ventilata cementificazione della spiaggia davanti all’ ex colonia di Marina di Ravenna».

«Tanti ambienti naturali – termina la nota – di cui noi oggi possiamo godere sono il frutto e il risultato delle sue battaglie per la tutela dell’ambiente e della bellezza del nostro paesaggio. Maria Grazia Beggio ha lasciato in tutti coloro che l’hanno conosciuta il ricordo di una persona positiva, dalle spiccate doti umane, capace di dialogo franco e di empatia e di grande coerenza. Oggi, qui, la commemoriamo come consiglieri comunali con riconoscenza per la sua esperienza politica vissuta in questo consiglio comunale con grande dedizione e, come suoi concittadini, per i beni pubblici che ha contribuito a salvaguardare e che ci lascia come eredità, perché noi abbiamo ora il compito di tutelarli per tutta la comunità: e questo è il modo migliore che abbiamo per onorarne la memoria».

La Notte Rosa si farà anche quest’anno. E sarà lunga una settimana

Dal 3 al 9 agosto. Con centinaia di eventi diffusi: dalle cene agli artisti di strada

 DSF8720La Notte Rosa in Romagna si farà anche nel 2020, e sarà a tutti gli effetti una “Settimana rosa”, una Pink week diffusa nel tempo e nello spazio: le date prescelte sono i giorni che vanno dal 3 al 9 agosto, con l’apice nel weekend del 7, 8 e 9 agosto.

Ad avanzare la proposta, concordata all’unanimità nel corso della seduta di questa mattina, il Consiglio di amministrazione di Visit Romagna, l’ente pubblico che coordina la promozione turistica delle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Nell’attesa di individuare, come avviene da tradizione ogni anno dal 2006 ad oggi, un tema e una immagine coordinata esclusiva per l’edizione, la Romagna avvia quindi ufficialmente i preparativi per il primo grande evento di sistema della stagione turistica 2020, il “Capodanno dell’estate” che giunge così alla sua quindicesima edizione.

«Questa nostra scelta ha un valore fortissimo a livello comunicativo- spiega il Presidente di Visit Romagna Andrea Gnassi-: ribadiamo con convinzione che la Romagna c’è, che non ha fatto nessun passo indietro per la sua estate ma che anzi è pronta a rilanciare e rilanciarsi, a inventare nuovi modi di stare insieme come ha sempre fatto. Con questa nuova Notte Rosa, una vera e propria Pink Week, i grandi spazi aperti della Romagna, dai 110 chilometri di spiagge e sorrisi alle piazze della città d’arte fino ai borghi, ospiteranno centinaia di eventi diffusi, all’insegna della dolcezza, del romanticismo, dell’attenzione: cene in riva al mare, concerti acustici e lounge, atmosfere oniriche, circensi e creative, con artisti di strada, luci, fuochi d’artificio. Il più grande appuntamento dell’estate italiana non poteva tenersi che in Romagna, la terra che quest’estate ha ribadito con forza di essere la vacanza e il sorriso degli italiani».

«Nel 2006 abbiamo creato un evento di sistema – sottolinea Andrea Corsini, Assessore Regionale al Turismo – che ha fatto scuola in Italia per la sinergia tra Comuni, Regione e operatori privati e che ancora oggi, a 15 anni di distanza, è attuale e fortemente atteso da tutti gli Italiani che lo considerano un must dell’estate. Quest’anno più che mai il gioco di squadra dimostrato dalla Notte Rosa è fondamentale per rimarcare l’identità e il dinamismo della Romagna e la capacità di questa terra e della sua gente di reagire con creatività. Sarà una Notte Rosa diversa, ma che saprà comunque emozionare e regalare quella leggerezza di cui abbiamo tutti bisogno ora».

Le aziende dell’offshore: «Conte parla di Co2 ma tutto nasce dal gas. Incontriamoci»

Nanni (Roca): «Il premier non ci considera, ma la prospettiva è un ulteriore calo occupazionale e crisi aziendali»

Abbiamo letto l’annuncio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, relativo alla nascita a Ravenna, “del più grande centro al mondo di cattura e stoccaggio di CO2″. E’ la seconda volta che il premier cita Ravenna a proposito di questioni energetiche e, in entrambi i casi, non ha mai pronunciato la parola ‘gas’.

«Voglio ricordare al premier che se oggi a Ravenna si può studiare l’energia da moto ondoso o parlare di economia circolare con lo stoccaggio della CO2, lo si deve al fatto che nella nostra città esiste da 60 anni il principale distretto energetico di Eni per l’estrazione di gas in Adriatico. Nei decenni sono cresciute imprese internazionali, con professionalità di assoluto livello nelle attività offshore. In questo distretto è oggi possibile studiare le rinnovabili grazie alle solide basi costruite con il gas».

Lo sottolinea in una nota inviata alla stampa Franco Nanni, presidente del Roca (Ravenna Offshore Contractors, l’associazione delle aziende che operano nell’oil&gas) Ravenna, constatando che con l’annuncio sul centro di stoccaggio di Co2 «è la seconda volta che il premier cita Ravenna a proposito di questioni energetiche e, in entrambi i casi, non ha mai pronunciato la parola gas».

«Quel gas che è considerato da tutti gli studiosi come l’unica fonte di energia di transizione verso le rinnovabili – continua Nanni –. I governi presieduti da Conte hanno invece posto il veto proprio alla produzione italiana di gas, preferendo comprare questa fonte energetica dall’estero. Tutta la città ha chiesto svariate volte al premier (e al ministro Patuanelli) di poterlo incontrare per condividere un piano di produzione nazionale di gas abbinato a un programma serio e concreto di progressiva decarbonizzazione. Giustamente, il sindaco de Pascale, nel commentare la dichiarazione di Conte, oggi afferma che “continuiamo a chiedere al Governo un progetto chiaro che tuteli il lavoro e non favorisca solo le importazioni di gas naturale dall’estero”. La prospettiva, nei prossimi mesi, è un ulteriore calo occupazionale e crisi aziendali. Incontriamoci, prima che sia troppo tardi».

L’annuncio del Pd: non si farà la tradizionale festa dell’Unità al pala De André

Si terranno invece eventi di pochi giorni su tutto il territorio con spettacoli per bambini, dibattiti politici e stand gastronomico

Festa Pd 2019 2La festa provinciale dell’Unità di Ravenna, in programma tradizionalmente tra fine agosto e inizio settembre al Pala De André (e che negli ultimi due anni era diventata nazionale), per la prima volta non si farà. Le normative anti Covid hanno costretto gli organizzatori ad alzare bandiera bianca, almeno per quest’anno, essendo complicato poter rispettare le regole per quella che era di fatto una commistione di eventi. Che univa ristorazione a spettacolo dal vivo, senza considerare i tendoni della tombola e della pesca, difficili da poter organizzare in sicurezza. Così come la gestione dei volontari.

La conferma arriva dal segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni, che, contattato al telefono, assicura però che il partito ci sarà, tra la gente, in forme diverse. Con piccoli eventi di pochi giorni (tre al massimo) con spettacoli per bambini e una cucina con piatti semplici, magari anche in luoghi e località dove la festa dell’Unità non c’era più da anni.

Un modo per organizzare comunque anche alcuni dibattiti politici. La festa provinciale, infatti, quest’anno avrebbe ospitato il lancio della campagna elettorale del sindaco Michele de Pascale, in vista delle elezioni della prossima primavera. Ma ancor prima, c’è preoccupazione in casa Pd per l’imminente campagna elettorale di Faenza. «Le feste erano per noi fondamentali per stare in mezzo alla gente», commenta Barattoni, senza sbottonarsi sul candidato sindaco del centrosinistra, che verrà deciso con tutta probabilità nel corso del direttivo del partito in programma domani sera a Faenza.

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