sabato
02 Agosto 2025

Ravenna Holding ha chiuso il 2024 con un utile di oltre 12 milioni di euro

Verso un dividendo potenziato a favore dei Comuni soci. In vendita 1,2 milioni di azioni Hera

Mara Roncuzzi
Mara Roncuzzi

L’assemblea dei soci di Ravenna Holding ha approvato il preconsuntivo 2024 e il budget previsionale per l’anno 2025 della società capogruppo e delle controllate, all’interno del più articolato programma triennale 2025-27. Si tratta come noto della società che detiene le partecipazioni azionarie del Comune di Ravenna.

A livello di preconsuntivo, il conto economico presenta un risultato netto di oltre 12 milioni e 200mila euro, superiore al budget di 800 mila euro: «grazie alle migliori performance registrate dalle società partecipate, agli interventi di razionalizzazione intrapresi dal gruppo nel corso degli anni e al minore impatto della gestione finanziaria rispetto al previsto», si legge in una nota del gruppo.

A causa della situazione economica generale (che risente ancora degli effetti dell’inflazione) che si riverbera sui Comuni soci di Ravenna Holding (Faenza, Russi e Cervia, oltre a quello di Ravenna e alla Provincia), viene confermata l’intenzione di distribuire un dividendo “potenziato” in sede di approvazione del bilancio d’esercizio 2024, come già avvenuto negli esercizi precedenti, la cui entità verrà decisa definitivamente da parte dei soci in occasione dell’approvazione del bilancio 2024, monitorando anche l’andamento della gestione 2025.

Per quanto riguarda il budget 2025, il totale dei ricavi previsto è di quasi 22 milioni; il risultato della gestione previsto si attesta intorno a 13,5 milioni di euro nel caso in cui si concretizzi nel 2025 anche la vendita di 1,2 milioni di azioni di Hera, la cui plusvalenza attesa caratterizza la voce della gestione straordinaria. Il patrimonio netto per il 2024 è di poco superiore ai 485 milioni.

Diversi sono gli investimenti in programma per il 2025, all’interno di un piano triennale 2025-2027 che prevede investimenti per 9,3 milioni di euro.

In primo luogo, la riqualificazione dell’immobile di viale Farini ad uso studentato (ne parlavamo qui): il cantiere è partito a ottobre 2024 e si prevede che si sviluppi per almeno un paio di anni, data l’importante mole di lavori.

Oltre a questo, vanno citati la valorizzazione di aree di proprietà di Ravenna Holding (a Savio e nella zona Bassette) per la realizzazione di campi fotovoltaici; alcune opere di miglioria dell’area sede di Start Romagna di via delle Industrie, sia per manutenzione straordinaria sia per adibire eventualmente una palazzina oggi inutilizzata a sede della Motorizzazione Civile di Ravenna; la manutenzione straordinaria dei magazzini dell’edificio “Ex Dogana” in via D’Alaggio (che ospita una parte degli uffici utilizzati dalla Polizia Locale di Ravenna); e studi per nuovi investimenti per uffici volti ad ospitare la società Ravenna Entrate ed eventuali altre società del gruppo.

Sulla base di accordi fra Comune di Ravenna, AMR (Agenzia Mobilità Romagnola), Mete, Start Romagna e Ravenna Holding, è infine prevista nel triennio la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla ricarica dei nuovi bus elettrici presso l’attuale sede del deposito di Start di proprietà di Ravenna Holding.

«I budget approvati, annuale e triennale, confermano la volontà di Ravenna Holding di realizzare investimenti concreti al servizio del territorio – sottolinea la presidente, Mara Roncuzzi –. Tutto ciò in linea con quanto fatto anche in passato, e in particolare con l’impegno che abbiamo profuso negli ultimi anni: particolarmente difficili sia in generale – dal Covid alla crisi internazionale – sia a livello locale, a causa delle alluvioni che hanno funestato il nostro territorio».

È uscita la nuova canzone del 19enne morto nell’incidente di via Cerba

Gli amici di Mattia Palumbo, in arte Axon, si sono ritrovati a cantare in un bar di Ravenna – VIDEO

Axon

In tanti si sono ritrovati giovedì sera al bar Milk di Ravenna per ricordare Axon, nome d’arte di Mattia Palumbo, il 19enne ravennate morto in un incidente in via Cerba. Ragazzi e ragazze, amici e fan del giovane rapper hanno intonato le sue canzoni.

 

 

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A mezzanotte è uscito, postumo, il suo nuovo singolo, “Per te no”, pubblicato sul suo profilo Instagram con una breve dedica: «Per te, fratello». Decine e decine, sotto, i commenti strazianti e i saluti commossi.

 

 

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Carnevale di San Grugnone: il 5 marzo la parata di carri inediti

L’edizione 106 porta avanti la tradizionale sfilata nel giorno del Mercoledì delle ceneri: sette tappe lungo le vie del paese con il ricordo dell’alluvione. Il comitato organizzatore ha un nuovo presidente

481264211 634756288909831 2147180494209685456 NIl Carnevale di San Grugnone, a Conselice, arriva alla 106esima edizione. E quest’anno presenterà carri del tutto inediti e un comitato organizzatore ringiovanito.

La parata del Mercoledì delle ceneri richiama la storica prima edizione del 1919, quando un gruppo di conselicesi rientrati dalla Grande Guerra vollero festeggiare il Carnevale in quella data.

Mercoledì 5 marzo alle 12.30 la sfilata partirà, come già l’anno scorso, dalla casa di riposo lungo la via Selice, per portare allegria agli ospiti della struttura. A quel punto, la variopinta carovana carnevalesca percorrerà «le colonie» di Borgo Serraglio, San Patrizio e Chiesanuova, fermandosi in sette tappe, tra case e bar, dove ci si potrà rifocillare, accompagnati dalla musica itinerante della Banda Vinaccia. Il ritorno in piazza Foresti è previsto per le 16.30; qui si festeggerà con i bambini delle scuole, tra lanci di doni, palloncini e caramelle.

Nella stessa piazza, fin dalla mattina, troveranno spazio due nuovi carri realizzati dal Comitato San Grugnone e dedicati alla rinascita della città dopo l’alluvione. Il carro dedicato al maggio 2023 raffigura infatti una Conselice immersa nell’acqua e tornata ad essere «il paese dei ranocchi», mentre il carro relativo al maggio 2024 simboleggia la rinascita, la riemersione dalle acque, con i forestieri che arrivano a Conselice senza riconoscere la minima traccia dell’alluvione dell’anno prima.

Il Comitato organizzatore di San Grugnone si è profondamente rinnovato, dopo aver superato i difficili momenti legati al Covid e all’alluvione, che ha danneggiato molti carri conservati nei magazzini dell’associazione.

Un anno fa è diventato presidente il 35enne Nicolò Valenti, che guida un gruppo ringiovanito, con una nutrita presenza femminile al suo interno e l’intenzione non soltanto di portare avanti la festa ma anche di «inventariare» il patrimonio conselicese di carri e pupazzi carnevaleschi.

«Il lavoro di tutto il gruppo è il vero motore di questo rinnovamento – spiega Valenti -. Ci siamo affiancati ai membri rimasti del comitato storico per riprendere le redini di una manifestazione amatissima a Conselice ma che aveva attraversato anni difficili, tra la pandemia e l’alluvione. Stiamo riallacciando i rapporti con i locali e gli esercenti del paese, contattando nuovi volontari, trattoristi e persone di ogni età che abbiano voglia di lavorare alla festa della nostra comunità, un impegno che non si esaurisce il Mercoledì delle ceneri ma alimenta la socialità per tutto l’anno. Oltre a San Grugnone, organizziamo un paio di eventi all’anno, in modo da poter arrivare a tutti. In passato le feste cementavano comunità in cui si conoscevano tutti. È lo spirito che vogliamo recuperare, lavorando in sinergia anche con altre associazioni».

«Il rilancio della festa e il rinnovamento del Comitato sono importantissimi per la nostra città – commenta il sindaco di Conselice Andrea Sangiorgi -. Farsi carico di un evento simile è segno di coraggio e amore per la nostra comunità. Parliamo di una festa storica, unica e a dir poco identitaria per Conselice. Per questa ragione abbiamo già incontrato diverse volte i membri del nuovo direttivo e vogliamo dar loro il massimo sostegno. Il rinnovamento generazionale è necessario perché anche gli eventi più consolidati si mantengano vivi e sempre attesi dalle persone»

A Conselice si festeggerà il Carnevale anche domenica 16 marzo con la festa «Tutti in maschera» che l’associazione Il Bianconiglio organizzerà in piazza Foresti.

In lista con il centrosinistra anche la cantante Sonia Davis

Sarà con Perini in Ama Ravenna. «Oggi l’emergenza sono i giovani»

Sonia Davis

In consiglio comunale dal 1988 con il sindaco Dragoni, poi nel Pd, poi con la sua lista civica nel 2016 e attualmente capogruppo della lista De Pascale sindaco, Daniele Perini è pronto per la nuova sfida elettorale amministrativa della primavera 2025. Sulla scheda sarà capolista del simbolo Ama Ravenna, che entrò in consiglio comunale nel primo mandato di De Pascale, per poi confluire, nel 2021 nella lista del “sindaco”. Ora la lista è pronta per sostenere convintamente Alessandro Barattoni.

«Credo che Barattoni possa essere un ottimo sindaco per varie ragioni – dice Perini – e non solo perché ci accomuna il fatto di essere entrambi di Sant’Alberto e quindi una sua vittoria sarebbe un po’ una vittoria del forese. Mi sembra che il suo interesse e la sua propensione siano proprio adatti alla dimensione dell’ente locale e all’attenzione alla comunità, ciò che serve a Ravenna, in linea con la tradizione di grandi sindaci ravennati con cui ho avuto la fortuna di collaborare, da D’Attorre a Mercatali, fino a Matteucci. De Pascale è stato un ottimo sindaco, ha dovuto affrontare tante emergenze, e fin da subito era chiaro che avesse ambizioni diverse, da grande palcoscenico».

Già composta la lista di 32 nomi pronti a spendersi per Ama Ravenna tra cui, oltre al capolista stesso Perini, ci sono il consigliere uscente Davide Buonocore, Alessandro Bondi del Csi, un ex di Lista per Ravenna come Federico Fronzoni (che si era però già candidato con “De Pascale sindaco” nel 2021), il fondatore di Marinando Sante Ghirardi e tanti nomi nuovi tra cui Sonia Zanzi detta Davis, di recente alla ribalta della cronache dello spettacolo per la sua partecipazione al programma televisivo Voice Senior. «Abbiamo un buon mix, con quasi metà lista al femminile e dove ci sono molte persone che si occupano di sociale, con noi ci sono Oss, infermieri, un operatore che si occupa di autismo, giovani e meno giovani. Abbiamo cattolici, ortodossi, atei, diverse esperienze valoriali che sono confluite in un programma molto vasto che proporremo a Barattoni», racconta ancora Perini.

Naturalmente dal fondatore di Amare Ravenna non ci può che essere un’attenzione prioritaria ai temi del sociale e dell’assistenza degli anziani, che tocca sempre più famiglie. «Dobbiamo fare pressioni perché la Regione riequilibri la spesa sanitaria tra Emilia e Romagna e perché a Ravenna vengano riconosciuti 150 posti in struttura accredidati che al momento sono interamente a carico delle famiglie. In generale, dobbiamo tornare a un diverso rapporto con la medicina del territorio, anche per risolvere i problemi del Pronto Soccorso che spesso, ahimé, sono dovuti a un’utenza anziana, di persone con malattie croniche, che non hanno altri percorsi disponibili anche a causa dei tagli ai posti letto nei reparti di Medicina. Siamo una città per fortuna “vecchia”, cioè dove l’aspettativa di vita è molto alta e non possiamo non occuparcene e non pensare a nuove soluzioni». Ma non ci sono solo gli anziani nelle priorità della lista. «Oggi la nuova emergenza sono i giovani – dice Perini – di loro dobbiamo occuparci, del loro disagio, la politica deve mettersi in ascolto con modalità nuove. Per questo proponiamo, sul modello di Bologna, un consigliere incaricato e non un assessore che si occupi esclusivamente di Politiche giovanili». Le idee, insomma, ad Ama Ravenna non mancano, i candidati nemmeno e tutto è pronto per iniziare la raccolta firme appena saranno note le date del voto.

Ufficiale il sostegno anche di Forza Italia a Nicola Grandi. «La vice sarà Zanolli»

Si compone la mini coalizione con Fratelli d’Italia e Viva Ravenna, aperta anche alla Pigna

Nicola Grandi Eleonora Zanolli
La stretta di mano tra Grandi e Zanolli

Forza Italia ufficializza il proprio sostegno alla candidatura di Nicola Grandi a sindaco di Ravenna, all’interno di una coalizione di centrodestra che comprende Fratelli d’Italia, la stessa Forza Italia e la lista civica Viva Ravenna, con la possibilità di ulteriori adesioni nelle prossime settimane (l’appello è rivolto in particolare alla Pigna e alla Lega, che però difficilmente cambierà idea, avendo già annunciato il proprio sostegno ad Alvaro Ancisi). Nell’ambito della presentazione alla stampa dell’accordo, è stata annunciata anche una sorta di candidata a vicesindaco, in caso di vittoria: si tratta di Eleonora Zanolli di Forza Italia, già nella lista “azzurra” alle ultime amministrative.

«Forza Italia – dichiara Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice regionale del partito – ha deciso di puntare su una squadra forte e credibile per il futuro di Ravenna. Per questo, riteniamo che Eleonora Zanolli, giovane professionista competente e già responsabile di Azzurro Donna Ravenna, sia la figura giusta per il ruolo di vicesindaco. La sua esperienza e la sua energia saranno determinanti per portare avanti le nostre proposte e dare nuova linfa all’amministrazione cittadina. La nostra scelta – prosegue Tassinari – è anche frutto di un preciso obiettivo di Forza Italia: radicarsi sempre più nel territorio, valorizzando donne e giovani come motore del partito del futuro. Crediamo fermamente che il centrodestra debba rinnovarsi e rafforzarsi attraverso il contributo di nuove generazioni, capaci di portare idee e soluzioni concrete per i cittadini. Forza Italia è pronta a dare il proprio contributo in questa sfida con l’obiettivo di costruire un progetto amministrativo concreto, che metta al centro lo sviluppo economico, la sicurezza, il turismo e il sostegno alle imprese e alle famiglie. Dopo anni di amministrazioni di sinistra, Ravenna merita un vero cambiamento, e siamo convinti che con Nicola Grandi sindaco ed Eleonora Zanolli vicesindaco, la città possa finalmente imboccare una nuova strada di crescita e opportunità. Forza Italia si impegnerà con determinazione in questa campagna elettorale, lavorando per rafforzare il centrodestra e aperto al contributo di tutte le forze politiche e civiche che vogliono davvero cambiare Ravenna».

Truffa sentimentale: corteggiava le donne e si faceva prestare dei soldi. Arrestato

In manette un lughese che inventava difficoltà economiche e problemi di salute

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Un lughese di mezza età è stato arrestato nei giorni scorsi per “truffa sentimentale” nei confronti di due donne. L’indagine è partita dopo che una delle vittime aveva sporto denuncia ai carabinieri di Lugo nei confronti dell’uomo, con cui aveva intrapreso una relazione sentimentale durante la quale il partner l’aveva convinta a prestargli cospicue somme di denaro, a fronte di presunte difficoltà economiche e a causa di gravi (ma in realtà inesistenti) problemi di salute, con conseguenti costose cure da sostenere, al punto da prospettare intenti suicidi. La donna aveva descritto l’uomo come galante, molto attraente e sempre presente.

Nel corso delle indagini, i carabinieri sono risaliti a una seconda vittima che aveva prestato in più occasioni somme di denaro all’uomo, mai restituite. Con motivazioni simili a quelle raccontate dall’altra vittima. Il truffatore avrebbe anche minacciato le due donne di avviare azioni legali e diffide, parlando di presunte minacce e diffamazioni.

Si tratta del fenomeno del “love scam”, una forma di raggiro a scopo di lucro commesso ai danni di persone vulnerabili che si consuma nel contesto di una relazione affettiva, spesso utilizzando strumenti virtuali.

Dalle indagini è emerso come l’uomo fosse un vero e proprio truffatore seriale, con una serie di colpi messi a segno negli ultimi dieci anni nei confronti di donne corteggiate e frequentate, ma anche proponendo investimenti finanziari a suoi conoscenti, presentandosi di volta in volta come avvocato, business-man, paziente oncologico, imprenditore affermato, malato di cuore…

Il giudice ha approvato la richiesta formulata dalla procura di Ravenna, disponendo gli arresti domiciliari con l’applicazione del dispositivo di controllo elettronico.

Ecco il rigassificatore di Ravenna: è arrivata la nave “Bw Singapore”

Entrerà in funzione al terminale approntato a otto chilometri dalla costa al largo di Punta Marina

rigassificatore nave rigassificatrice

Arrivata a Ravenna la nave rigassificatrice “Bw Singapore”. Il natante che batte bandiera del Regno Unito è giunto al largo della della città – spiega la Guardia Costiera ravennate – dopo cinque giorni di navigazione, proveniente dal porto spagnolo di Cartagena.

Il trasferimento della nave, viene evidenziato, è stato seguito dalla stessa Guardia Costiera dal suo ingresso nelle acque di interesse nazionale e fino a Ravenna. In particolare il dispositivo di sicurezza è stato attivato al largo di Pantelleria, dove la “Bw Singapore” è stata presa in carico inizialmente dalla motovedetta CP 291 e successivamente dalla Nave Peluso CP 905 e dalla Nave De Grazia CP 420.

La “Bw Singapore” – acquistata da Snam – entrerà in funzione al terminale approntato a otto chilometri dalla costa al largo di Punta Marina. La nave ha una capacità di rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi e uno stoccaggio di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto. Nell’area sono già state realizzate le infrastrutture necessarie per allacciare il natante alla rete di trasporto gas esistente: il collegamento è composto da un tratto di metanodotto a mare di circa 8,5 chilometri e uno sulla costa completamente interrato, di circa 34 chilometri. Per l’operazione era stato stimato un investimento complessivo da un miliardo, tra la nave ormeggiata a una piattaforma e il collegamento alla rete di trasporto di gas nazionale.

Il rigassificatore entrerà in funzione tra alcune settimane.

A questo link il nostro approfondimento con tutti i dati sul rigassificatore di Ravenna.

Dal 15 marzo l’autovelox tra Lugo e Conselice inizierà a fare le multe

Si trova lungo la strada provinciale 35

Sp 35 Via Predola
La strada provinciale dove è stato installato l’autovelox

Entrerà in funzione dal 15 marzo in modalità sanzionatoria il nuovo autovelox fisso sulla strada provinciale n. 35 Puntiroli e Mensa nel comune di Lugo, direzione Lugo-Conselice, nell’ambito di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza della circolazione stradale a cura della Provincia di Ravenna.

Questo tratto di strada, in cui il limite di velocità è di 70 chilometri orari, fa parte di quelli individuati dal prefetto in cui è possibile installare strumenti di rilevazione della velocità in base all’infortunistica stradale e seguendo anche i criteri delle segnalazioni dei cittadini e dei sindaci. Il prefetto individua queste strade tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e di traffico per le quali non è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione o all’incolumità degli agenti operanti e delle persone controllate.

Lo strumento funzionerà in modalità automatica e senza la presenza delle pattuglie di polizia stradale sul posto ed è posizionato prima dell’incrocio con la strada comunale via Predola in direzione Conselice in modo da consigliare di moderare la velocità prima dell’intersezione a tutela in particolar modo dei veicoli che effettuano la svolta.

«Tale incrocio – si legge in una nota della Provincia – è stato teatro di numerosi incidenti e da tempo erano pervenute alla Provincia di Ravenna richieste di installazione di un rilevatore di velocità da parte di residenti. L’installazione, all’interno del tratto pericoloso, di apposito rilevatore di velocità fisso gestito direttamente dal Corpo di Polizia Provinciale, estremamente visibile agli automobilisti e recante l’indicazione della presenza del controllo elettronico della velocità, può dare un notevole contributo all’aumento della sicurezza stradale».

Le sanzioni per la violazione del limite di velocità, in base al Codice della strada, possono andare da un minimo di 42 fino a 1.690 euro e prevedere nei casi più gravi anche la sospensione della patente.

Maxi evasione fiscale: trader faentino con criptovalute per 270 milioni di euro

Sequestrati bitcoin ed avalanche pari a 11 milioni

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Scoperta dai finanzieri un’ingente evasione fiscale, realizzata attraverso investimenti in criptovaluta. A finire nei guai un faentino, individuato nell’ambito di un’attività di indagine portata avanti – sotto la direzione della procura di Ravenna – dai finanzieri del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria in collaborazione con il  personale altamente specializzato del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma.

Attraverso i più moderni software di blockchain analysis, i finanzieri hanno individuato una serie di portafogli di criptovaluta particolarmente capienti, riuscendo ad attribuirli in maniera certa a un esperto e abile trader in moneta virtuale faentino che, non solo non aveva adempiuto agli obblighi in materia di monitoraggio fiscale, ma contestualmente aveva omesso di dichiarare ai fini reddituali le consistenti plusvalenze realizzate a seguito di trading con criptovalute. In particolare, i finanzieri hanno sequestrato criptovalute (del tipo bitcoin ed avalanche) per un controvalore in euro pari a circa 11 milioni di euro, considerati l’illecito profitto.

Inoltre, sono in corso ulteriori indagini sull’esatta dimensione dell’attività finanziaria svolta dal trader, che non si limitava a “guadagnare” dalla mera compravendita di criptovalute. Infatti, l’importante disponibilità di criptoattività raggiunta – che ha toccato un controvalore di oltre 270 milioni di euro – consentiva allo stesso di porla anche a garanzia della validità e del buon esito di transazioni effettuate sulla rete da terze parti (cosiddette operazioni di staking), pervenendo a un reinvestimento ciclico, sempre in ambito digitale, dei frutti delle medesime operazioni finanziarie.

Il trader, una volta individuato, ha deciso di offrire la propria collaborazione nel corso delle indagini penali e nella fase di accertamento fiscale attraverso la presentazione di dichiarazioni integrative delle imposte per gli anni 2017, 2018 e 2019, adempiendo regolarmente gli obblighi dichiarativi relativi alle annualità d’imposta per i quali non erano ancora spirati i termini per l’accertamento, con ciò prevenendo eventuali ulteriori evasioni e pervenendo a un versamento complessivo nelle casse dell’erario di circa 12,5 milioni di euro.

Dalla Finanza sottolineano come l’attività svolta sia la prima e più rilevante eseguita in Italia per reati fiscali connessi al trading in criptovalute.

Il reportage dall’Ucraina di Pierfrancesco Curzi in una mostra fotografica

Il giornalista all’inaugurazione di sabato 1 marzo alla Casa delle Culture di Ravenna

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A oltre tre anni dall’aggressione militare all’Ucraina, l’associazione Malva “ucraini di Ravenna”, nell’ambito del Festival delle Culture, propone una mostra fotografica all’interno dello spazio della ”Casa delle Culture” in piazza Medaglie d’oro 4, a Ravenna, dal titolo “Nove viaggi in Ucraina” (fino al 23 aprile).

Gli scatti sono stati realizzati da Pierfrancesco Curzi, giornalista e scrittore marchigiano che dall’inizio di marzo del 2022 ha compiuto diverse missioni in Ucraina realizzando una serie di reportage giornalistici. Da quei viaggi è nato anche il libro “Check-Point Kyiv. L’invasione dell’Ucraina raccontata dal campo”, (Infinito Edizioni), pubblicato a fine ottobre 2023.

Sabato 1 marzo (ore 16.30) per l’inaugurazione della mostra lo stesso Curzi esporrà le esperienze raccolte nel suo libro, intervallate dalla lettura di poesie di poeti contemporanei e delle melodie della bandura, suonata da Olena Melnyk. Sabato 8 marzo (ore 17) un incontro di poesia e musica con Maria Havryliuk e Andriy Podolskyy.

La Consar piazza il colpo da play-off: torna a Ravenna lo schiacciatore Vukasinovic

Dopo le esperienze in Turchia, Qatar e Bahrein

RAVENNA 27/02/2025. CONSAR PORTO ROBUR COSTA RAVENNA VOLLEY

Marko Vukasinovic torna a indossare la maglia della Consar. Il Porto Robur Costa 2030 annuncia l’ingaggio del 31enne schiacciatore montenegrino, già a Ravenna nell’annata 2021/22 in Superlega. Ieri (27 febbraio) è avvenuta la firma sull’accordo che lega il giocatore nato a Podgorica il 30 luglio 1993 al club ravennate per la decisiva parte finale della stagione, con le ultime tre partite di regular season del campionato di A2, i playoff per cercare la promozione nel massimo campionato (Ravenna è terza in classifica al momento) e la Coppa Italia, che si disputerà a campionato concluso.

Vukasinovic era arrivato a Ravenna nel 2021 dopo avere già acquisito una rilevante esperienza nel campionato del suo Paese con la squadra della sua città, il Buducnost Podgorica, e poi in Svizzera al Biogas Nafels, in Grecia all’Orestiada, in Serbia al Novi Pazar, e poi in Qatar all’Al Rayyan, e in Arabia Saudita all’Al Hilal. Dopo Ravenna, la sua carriera è proseguita nell’Al Nasr Dubai, nel Tursad, in Turchia, nella Police Union in Qatar e nell’ultimo anno e mezzo nell’Al Ahli di Manama in Bahrein dove ha conquistato il premio come miglior marcatore della Bahrein Men’s Cup. Un riconoscimento che si aggiunge al titolo vinto nel 2018/19 negli Arab Club Championships.

«Sono appena arrivato ma sono già molto felice per questo mio ritorno a Ravenna – le sue prime parole – e per la possibilità di fare una nuova esperienza qui e nel campionato italiano. Per me Ravenna rappresenta il luogo in cui ho coronato un sogno, quello di poter misurarmi in un campionato bello e prestigioso come la SuperLega e quindi tornare qua e affrontare un’altra volta il contesto italiano, sia pure in una categoria diversa, è per me molto importante e stimolante. Durante questa annata ho seguito i risultati della squadra e so che ci sono tanti talenti che stanno crescendo e che stanno facendo la loro esperienza. Io spero di dare un aiuto concreto anche sotto questo aspetto».

A Ravenna chiuse la sua unica stagione italiana con 245 punti, con 16 ace e 19 muri. Vukasinovic ha sostenuto ieri il primo allenamento con la squadra e, se si perfezionerà in tempo utile l’arrivo del transfer, potrà già partecipare alla partita di domenica prossima, 2 marzo, che vedrà la Consar impegnata a Casnate Con Bernate contro Campi Reali Cantù (si gioca alle 17). Indosserà la maglia numero 3.

Tre candidati ufficiali, centrosinistra favorito, centrodestra diviso

Il punto sulle elezioni comunali di Ravenna. Con l’incognita affluenza

 

Il quadro non è ancora del tutto terminato e mancano alcuni dettagli, ma di certo c’è l’impianto generale delle prossime elezioni comunali di Ravenna, un appuntamento ancora più importante in quanto è finita un’era (De Pascale) e ne inizierà probabilmente un’altra, visto quanto spesso i sindaci vengono poi rieletti, con un orizzonte davanti a loro di dieci anni di governo.

In attesa della data del voto che si vociferava potesse essere l’11 maggio – un’ipotesi che ogni giorno pare più remota visto il ritardo da parte del governo nell’annunciarla (ritardo che sta suscitando qualche malumore anche nel centrodestra di alcune delle maggiori città che andranno al voto) – si stanno finalmente delineando gli schieramenti.

IL CENTROSINISTRA

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Qui per la verità il nome del candidato c’è da tempo ed è quello del segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni, scelto dopo una consultazione interna ai circoli l’estate scorsa. La prima uscita pubblica è stata quella alla festa provinciale dell’Unità, l’avvio della campagna elettorale ufficiale è del 22 febbraio (qui il nostro racconto). Nel mezzo ovviamente Barattoni ha partecipato ad altri incontri e sta battendo il territorio, in ascolto di problemi e questioni che comunque conosce bene e da anni.

Classe 1982, ragioniere con una laurea triennale, oggi dipendente Federcoop, è stato a lungo consigliere comunale e capogruppo Pd. Tra i suoi indiscussi meriti quello di non aver mai perso un’elezione amministrativa, con l’eccezione di Brisighella, anche negli anni in cui nelle province limitrofe vinceva la destra (risultato a cui, a onor del vero, ha anche contribuito l’incapacità della destra da queste parti di trovare candidati all’altezza della sfida). Mediatore, interlocutore attento, Barattoni è unanimamente considerato persona seria e affidabile, che non ha mai messo le proprie ambizioni personali davanti agli interessi di partito. Rispetto al cervese De Pascale di dieci anni fa parte con numerosi vantaggi, a cominciare dalle sue origini nel forese e da una vita trascorsa a Ravenna. A sostenerlo la ormai solita e variegata compagine del centrosinistra. Oltre al Pd (che nel frattempo ha “assorbito” gran parte di Coraggiosa e Sinistra per Ravenna), ci saranno diversi altri simboli. La geometria al momento più incerta è quella delle forze più centriste. Ci saranno i repubblicani, naturalmente, che potrebbero presentarsi da soli e che sicuramente, dopo l’esperienza non proprio entusiasmante della Regionali, vorranno avere l’Edera bene in vista. Ci saranno poi Italia Viva, i Socialisti, Più Europa e Azione che potrebbero andare insieme in un’unica lista “riformista” e chissà, forse anche sotto un unico simbolo ex novo.

Barattoni avrà poi l’appoggio del Movimento 5 Stelle e di Avs (Alleanza Verdi Sinistra), in cui pare ormai certo confluirà anche l’ex lista civica Ambiente e Territorio di Maiolini (ex 5 Stelle). Ci sarà invece il ritorno di Ama Ravenna di Daniele Perini, come nel 2016 (come abbiamo scritto qui). Ma a differenza di allora, quando si andò al ballottaggio, Barattoni parte con un vantaggio politico non da poco perché ha appunto in coalizione i grillini e buona parte di quella che allora costituì Ravenna in Comune.

LA SINISTRA ANTI PD
La Ravenna in Comune di cui sopra continua comunque a esistere come simbolo e nome e ha annunciato per il 5 marzo l’indicazione del candidato sindaco dopo aver eletto portavoce Paolo Secci ma di certo non potrà contare sull’appoggio di alcune forze che nel 2016 la sostenevano come Sinistra Italiana (oggi in Avs), né di un candidato forte come allora si rivelò essere Raffaella Sutter. L’obiettivo però è quello di evitare nuovi frazionamenti a sinistra e si sta lavorando per riunire in una stessa coalizione o lista Ravenna in Comune con Potere al Popolo, Comunisti e Rifondazione.

IL CENTRODESTRA

Ancisi Lega

Qui la situazione si è sbloccata solo di recente, dopo clamorosi annunci e smentite, e il puzzle è lungi dall’essere completo. Dopo un’attesa che sembrava non avere fine, infatti, a fare la prima fuga in avanti è stato il capogruppo leghista Gianfilippo Rolando che ha annunciato il sostegno della Lega a Veronica Verlicchi, capogruppo della Pigna. Tempo due ore e il responsabile della Lega Romagna, il deputato forlivese Jacopo Morrone, ha smentito il consigliere. Tempo due giorni e lo stesso Morrone ha annunciato che il candidato sindaco della Lega è Alvaro Ancisi, 84enne decano dell’opposizione, fondatore della storica lista civica Lista per Ravenna, con una pluridecennale presenza a Palazzo Merlato (eletto nel 1966 per la prima volta, alla quinta candidatura a sindaco). Con loro, in un’unica lista che si presenta con i tre simboli, anche il Popolo della Famiglia qui guidato da Mirko De Carli. Foto di gruppo e per il momento nessun passo indietro nemmeno a fronte dell’annuncio del candidato di Fratelli d’Italia.

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Con un clamoroso ritardo, dopo solleciti da stampa e alleati, infatti, il partito di maggioranza relativa del centrodestra a cui spettava la scelta del nome ha finalmente deciso, smuovendo i piani alti. E il 24 febbraio da Roma è arrivata la conferma di una voce che circolava da qualche giorno: il candidato di Fratelli d’Italia è il civico Nicola Grandi (55 anni, assicuratore). E poiché Forza Italia aveva posto come condizione che il candidato fosse politico, Grandi è uscito dal gruppo di Viva Ravenna dove era stato eletto per unirsi al partito della Meloni. Al momento quindi, pare certa una sfida tra ex, due civici centristi che sono appunto Ancisi e Grandi (che ha iniziato la propria carriera proprio in Lpr). Resta da capire cosa farà la Pigna (che svelerà i propri piani durante una conferenza stampa annunciata per sabato mattina, 1 marzo) e la parte della Lega che non si riconosce nella scelta di Morrone. Ci sarà anche Verlicchi in corsa? O la lista civica appoggerà Grandi? Applicheranno la strategia dell’attaccare divisi per poi colpire uniti in un eventuale ballottaggio?

IL VANTAGGIO DEL BALLOTTAGGIO
Come noto per le amministrative si vota contemporaneamente per il sindaco e per la composizione del consiglio comunale. A differenza delle Regionali, l’elezione diretta del sindaco avviene al primo turno solo se uno dei candidati supera il 50 percento più uno dei voti, altrimenti, dopo due domeniche si va al ballottaggio. Qualora dovesse verificarsi questa ipotesi, a differenza del 2016 il centrosinistra non potrebbe sperare sulla convergenza di nessuna forza politica visto che le include praticamente tutte, mentre il centrodestra potrebbe unire le forze. Vero è però che il centrodestra diviso qui non ha mai portato particolare fortuna e tutte le volte in cui la frammentazione è stata eccessiva, di fatto ha vinto al primo turno il centrosinistra. Per quanto riguarda le liste e i consiglieri, lo sbarramento se si corre in coalizione è di poco superiore al 2 percento, mentre sale al 3 se si corre da soli.

Difficile dire con precisione quanti voti, in numeri assoluti, servano per eleggere un rappresentante a Palazzo Merlato. Dipende naturalmente dall’affluenza e da come questa condizionerà il voto. Si può guardare a cosa successe nel 2021. Il consigliere comunale con meno preferenze tra i 32 fu Giancarlo Schiano dei Cinque stelle: ottenne 63 voti (il più votato fu Igor Gallonetto con 198 ma venne nominato assessore) in una lista che ne raccolse  2.443 pari al 3,9 percento. Restando nella maggioranza, Roberto Fagnani arrivò a 279 preferenze ma la sua lista “In campo” ottenne la metà dei voti dei grillini e non entrò in consiglio. Tra le fila dell’opposizione, Lista per Ravenna arrivò a duemila voti (3,32 percento) ma le 256 preferenze incassate da Gianfranco Spadoni non lo portarono in municipio.

IN QUANTI ALLE URNE?
L’affluenza alle amministrative è di solito superiore a quella di altre consultazioni come Europee e Regionali pur in assenza di una campagna mediatica nazionale. Si parla del territorio, il sindaco è la figura che tutti conoscono, vicino ai cittadini. Inoltre c’è da considerare che ogni lista che si presenta candida 32 persone e alla fine avremo 10-12 liste, vorrà dire qualche centinaia di persone direttamente coinvolte a fare campagna elettorale tra amici, parenti, vicini di casa e colleghi. A questo si aggiunga che ogni lista dovrà raccogliere 350 firme (nel 2021 il numero era dimezzato per ragioni di Covid e questo aveva sicuramente facilitato la candidatura di simboli che però non sono arrivati al 2 percento), il che implica il coinvolgimento di qualche migliaia di persone, visto che si può votare per una sola lista. Detto questo, però, con una sfida senza troppo “sale”, con un centrodestra diviso, senza un trascinatore che possa portare alle urne tutti gli scontenti da una parte, e senza il “timore” di una clamorosa sconfitta dall’altra parte, il rischio di una certa freddezza dell’elettorato non è da trascurare soprattutto con una campagna elettorale che rischia di essere brevissima e interrotta da un lunghissimo incastro di vacanze pasquali e ponti festivi.

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