mercoledì
10 Settembre 2025

Dal Comune mille euro (da restituire) per chi non ha ancora ricevuto bonus e cig

Il sindaco: «Purtroppo in alcuni casi i meccanismi si sono inceppati, abbiamo deciso di anticipare noi»

Il Comune di Ravenna ha deciso di erogare un sostegno economico del valore di mille euro – una tantum, con impegno alla successiva restituzione – alle persone residenti nel territorio comunale che, pur essendo titolari dei benefici previsti dal decreto “Cura Italia” (cassa integrazione e bonus) non li hanno ancora materialmente ricevuti, né da parte dello Stato né quale anticipo da parte del datore di lavoro o di altri soggetti.

Nello specifico tali benefici dovranno non essere ancora stati materialmente ricevuti al momento della presentazione della domanda di sostegno economico al Comune da parte del cittadino.

Inoltre, sempre alla data di inoltro della domanda, il cittadino che farà richiesta di sostegno economico dovrà avere una disponibilità di risorse finanziarie a qualsiasi titolo detenute (conti correnti e libretti bancari e postali, depositi di qualsiasi tipo, investimenti mobiliari ecc.) non superiore a: 3.000 euro per nuclei anagrafici composti da persone fino a un numero massimo di due; 5.000 euro per nuclei composti dalle tre persone in su.

Sarà possibile fare domanda a partire da lunedì 11 maggio. Dal momento di presentazione della domanda si prevede che il sostegno economico venga erogato nel giro di pochi giorni. L’erogazione avverrà in base all’ordine cronologico di presentazione delle richieste. Al momento i fondi disponibili ammontano a 1,5 milioni ma, qualora necessario, saranno integrati per erogare il sostegno a tutte le persone che ne faranno richiesta avendone i requisiti. Il Comune effettuerà, anche grazie alla collaborazione dell’Inps e della Camera di commercio, i dovuti controlli circa la veridicità delle dichiarazioni rese ai fini dell’erogazione del contributo. L’erogazione ai beneficiari verrà eseguita dal Comune mediante versamento sul conto corrente indicato nel modulo di richiesta.

I soggetti beneficiari dovranno, all’atto della presentazione della richiesta, dichiarare sotto la propria responsabilità il possesso dei requisiti previsti ed impegnarsi alla restituzione del sostegno ricevuto entro il 30 novembre 2020, in quattro rate da 250 euro l’una con prima scadenza al 31 agosto 2020.

«Da settimane riceviamo grida di allarme da cittadini e cittadine, dipendenti e autonomi – commenta il sindaco Michele de Pascale – che non stanno ricevendo nessun tipo di ammortizzatore sociale, pur avendone diritto. Purtroppo in questa emergenza senza paragoni, in alcuni casi i meccanismi di sostegno si sono inceppati, provocando di conseguenza ritardi che si abbattono pesantemente sulle famiglie. I cittadini hanno dato fondo ai loro risparmi, ai fidi e ai prestiti; con i buoni spesa abbiamo tamponato una prima parte dei bisogni, ma ora la situazione si è seriamente aggravata. Per questo motivo ho chiesto all’assessora ai Servizi sociali e al Bilancio Valentina Morigi, e ai suoi uffici, di studiare una soluzione a sostegno delle famiglie, anticipando la cassa integrazione e gli altri ammortizzatori sociali, perché la crisi non divenga irreversibile. Insieme all’Inps e alla Camera di commercio, che ringrazio, abbiamo pensato a un meccanismo semplice attraverso il quale tutti i cittadini e le cittadine che hanno diritto ad una forma di ammortizzatore sociale e non l’hanno ancora ricevuto, potranno fare domanda sul sito e ricevere in pochi giorni, laddove le dichiarazioni corrispondano alla banca dati Inps e della Camera di commercio, mille euro sotto forma di anticipo degli ammortizzatori sul proprio conto corrente, da restituire al Comune di Ravenna senza interessi entro il 30 novembre. Ovviamente in questo provvedimento c’è in primo luogo una scelta amministrativa che va nella direzione di risolvere i problemi ai cittadini, soprattutto a quelli in maggiore difficoltà, ma c’è anche una proposta al Governo di utilizzare gli enti locali e non le istituzioni centrali per attuare interventi di sostegno sociale, in quanto i Comuni sono in grado di agire prontamente e con maggiore agilità».

«Anche questo percorso – dichiara l’assessora al Bilancio e ai Servizi sociali Valentina Morigi – così come quello relativo alla distribuzione dei buoni spesa, è stato condiviso attraverso un accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, nel quadro di un piano più generale di strategie a sostegno del welfare. Durante tutta questa emergenza del resto, tutte le scelte che hanno riguardato il sociale sono state condivise nella sostanza e nei valori che le hanno ispirate con le organizzazioni sindacali. Riteniamo che in un momento come questo sia evidente come non mai quanto gli enti locali, essendo l’istituzione più prossima alla cittadinanza e per sua natura maggiormente vocata a intercettare bisogni ed esigenze diverse, di servizi e di altre forme di sostegno, siano quelli che riescono a declinare al meglio e nella maniera più tempestiva e snella le varie forme di aiuto, sostegno e servizio, a seconda delle specifiche esigenze e situazioni di ciascuno. In particolare il servizio sociale ha fronteggiato l’emergenza continuando a gestire l’attività ordinaria di assistenza alle persone più fragili e integrandola con la gestione dei buoni spesa; con il provvedimento che annunciamo oggi si occupa anche di gestire l’anticipo della cassa integrazione e dei bonus per gli autonomi agli aventi diritto».

Come fare domanda
Da lunedì 11 maggio si potrà fare domanda attraverso due modalità:
▪           compilando il modulo cartaceo scaricabile da lunedì mattina dal sito istituzionale del Comune di Ravenna www.comune.ra.it e inviandolo (unitamente a copia fotostatica del documento di identità del sottoscrittore) all’indirizzo di posta elettronica anticipicovid@comune.ravenna.it;
▪           presentando la domanda già compilata, sottoscritta e corredata dalla copia fotostatica del documento di identità del sottoscrittore in forma cartacea con consegna diretta presso la sede del servizio sociale associato – Ufficio Front office ed accoglienza – Via Massimo d’Azeglio, 2 – 2° piano, previo appuntamento telefonico obbligatorio da richiedere telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ed il giovedì anche dalle 15 alle 17 al seguente recapito telefonico: 0544 482550.
Allo stesso numero ci si può rivolgere anche per informazioni e chiarimenti.

Scuola, tutti ammessi alla maturità. Quest’anno solo colloquio orale. Dal 17 giugno

Rivisto e aumentato il credito del triennio finale. Il voto massimo resta 100/100, con lode

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Tutti ammessi alla maturità: gli esami avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. Ma i crediti di accesso e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. È in sintesi il contenuto della ordinanza del ministero dell’Istruzione sulla maturità.

Per dare il giusto peso al percorso scolastico, viene previsto che il credito del triennio finale venga rivisto e aumentato: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Resta anche la lode. L’anno in corso avrà un peso fino a 22 crediti.

La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un Presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio.

Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai Consigli di classe entro il 30 maggio. A quel documento farà riferimento la commissione per la predisposizione dei materiali che saranno proposti ai candidati alla prova orale.

Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. Si farà riferimento ai testi contenuti nel documento elaborato dal Consiglio di classe. Il candidato analizzerà, a seguire, un materiale assegnato dalla commissione sempre coerente con il percorso fatto. Saranno infine esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.

Calcio, l’assemblea vota per la sospensione del campionato di C. Il Ravenna è salvo?

La decisione definitiva dovrà però arrivare dalla Figc

RAVENNA F.C CESENA FC SPA 1 1L’assemblea del campionato di Serie C ha deciso di rendere definitiva la sospensione dei tre gironi nazionali, dichiarando quindi conclusa la stagione 2019/20. L’assemblea ha anche proposto la promozione in serie B di Monza, Vicenza e Reggina — le squadre in testa ai tre gironi al momento della sospensione — mentre l’eventuale quarta e ultima promozione dovrà essere stabilita in base alle media punti del campionato. L’assemblea ha quindi deciso di bloccare le retrocessioni in serie D, salvando di fatto, tra le altre squadre in corsa, anche l’unica società professionistica della provincia, il Ravenna Fc (al momento della sospensione 16esimo in classifica, quindi in zona play-out).

«Per quanto ci riguarda siamo soddisfatti di quanto deliberato dall’assemblea – commenta la Dg del Ravenna Football Club, Claudia Zignani –; alla luce del protocollo sanitario diventava impossibile per i club della nostra categoria potere proseguire nella stagione in corso. Si pensi che negli studi di fattibilità commissionati dalla Lega si preventivava un impatto a livello di costi per ogni squadra indicativamente tra i 100 ed i 150 mila euro. Costi chiaramente insostenibili, che hanno portato l’assemblea a votare compatta in questa direzione. L’ultima parola a questo punto spetta alla Figc per la ratifica di quanto oggi deliberato».

La palla infatti passa alla Figc che potrebbe anche non accogliere la proposta, in particolare del blocco delle retrocessioni. La Federazione, infatti, ha da tempo spiegato che è nelle sue intenzioni non fare distinzione di criterio fra le leghe, quindi la linea che verrà presa varrà per tutte le categorie. E se c’è la serie B che spingerà, allo stesso modo, per evitare retrocessioni in caso di sospensione del campionato, la Lega Nazionale Dilettanti vorrà di certo poter disporre di promozioni in serie C…

Riapertura locali il 18 maggio, Bonaccini: «Il Governo faccia decidere le Regioni»

«Siccome le cose stanno andando meglio, penso sia giusto dare autonomia», ha dichiarato il Governatore

Bonaccini VittoriaLe Regioni avevano chiesto che già lunedì fosse consentito ai negozi di riprendere le attività, ma il governo frena e ribadisce la linea: prima del 18 maggio non si riapre nulla, perché servono almeno due settimane per valutare gli effetti sulla curva del contagio dell’allentamento delle misure deciso con il Dpcm del 4 maggio.

«Abbiamo chiesto che dal 18 maggio – visto che il 17 scade il decreto del Governo – le Regioni possano decidere in autonomia», ha quindi dichiarato Stefano Bonaccini a Rai Radio1, ospite di Radio anch’io, all’indomani della Conferenza della Regioni sulla fase 2. In particolare, l’obiettivo è quello di far riaprire anche ristoranti e bar dal 18 maggio, quando inizialmente invece il Governo aveva fissato come data l’1 giugno.

Certo, aggiunge il governatore emiliano, «sempre in contatto col Governo e col Ministero della Salute, perché dobbiamo verificare il rimbalzo di questa epidemia». Perché col rialzo dei contagiati «rischieremmo chiusure di ciò che stiamo per riaprire».

«Siccome le cose stanno andando meglio – prosegue – io penso sia giusto permettere alle Regioni una nuova fase».

Quanto al turismo, Bonaccini auspica un pronto intervento del Governo, ribadendo fiducia nel ministro Dario Franceschini. Essendo «l’unico comparto economico che non esporta merci ma importa persone che sono quelle che contagiano» è evidente che sia «il settore tra i più in difficoltà. Ma noi dobbiamo farci trovare pronti quando si potrà ripartire, nel modo che si potrà ripartire».

L’Emilia-Romagna, assicura, è già al lavoro per »sistemare i luoghi dove vogliamo accogliere, quando si potrà di nuovo, i turisti». (Ansa.it)

Per ogni ombrellone 10,5 metri quadrati. E la spiaggia si prenota al telefono

Le ipotesi del protocollo che la Regione sta mettendo a punto per alberghi e stabilimenti balneari

Spiagge Di CerviaPer ogni ombrellone prevista un’area di 10,5 metri quadrati, uno spazio doppio rispetto al solito, percorsi separati per ingresso e uscita clienti, ingressi contingentati con prenotazioni via mail o telefono, servizio bar e ristorante direttamente all’ombrellone. Sono alcune delle indicazioni previste dal protocollo che la Regione Emilia-Romagna sta mettendo a punto per alberghi e stabilimenti balneari della riviera romagnola che emergono da una bozza anticipata dall’edizione bolognese di Repubblica.

Si tratta di «testi non ancora definiti», ma di «ipotesi» ancora «da discutere e da validare» con le autorità sanitarie, precisa all’Ansa Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo. La bozza regionale parte dai protocolli nazionali del settore alberghiero, aggiunge, e le indicazioni dovrebbero essere pubblicate ufficialmente per «metà maggio».

Tra le norme che spiccano anche la chiusura notturna degli stabilimenti (per la pulizia) mentre per le spiagge libere si prevede l’affidamento di gestione ai Comuni con personale ad hoc e la possibilità di contingentare gli ingressi. Potrebbero anche essere collocati dei segnali in base ai quali regolare le distanze.

In ogni albergo previsto un kit di protezione in caso di persone positive al Covid e procedure rigide di gestione dei casi.

«Riteniamo – ha poi dichiarato Corsini al Tgr Rai – che se il quadro sanitario continuerà a migliorare nei prossimi giorni ci siano le condizioni per accelerare la ripartenza dell’industria del turismo regionale. E ipotizzare per la fine di maggio la riapertura degli stabilimenti balneari, degli alberghi e dei parchi tematici». (Ansa.it)

«Punta Marina vi aspetta», il video emozionale con gli operatori della località

In vista della riapertura delle attività e dell’avvio della stagione turistica

«Punta Marina c’è e noi vi aspettiamo». All’insegna di questo slogan la pro loco pubblica sui social un video in cui gli operatori della località lanciano un messaggio positivo in vista della ripartenza.


Un video – scrivono dalla pro loco – «che emozionasse, che facesse sentire che noi ci siamo».

Il video amatoriale è stato montato da Federico Moriconi, commerciante del paese, in collaborazione con Sonia, Licia e Laura, tutti volontari della pro loco.

Nuove ordinanze: ora si può anche nuotare nel mare, ma senza restare in spiaggia…

Nuovo provvedimento del Comune di Ravenna per regolamentare in particolare gli accessi agli specchi d’acqua

Polizia MareCoerentemente con le normative nazionali e regionali sul contenimento e il contrasto della diffusione del coronavirus (in particolare con il decreto firmato dal presidente del Consiglio il 26 aprile e con le ordinanze firmate dal presidente della Regione il 30 aprile e il 6 maggio che consentono la riapertura di alcuni spazi e la ripresa di alcune attività, purché esse si possano svolgere senza creare assembramenti e mantenendo il rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza) il sindaco Michele de Pascale ha firmato oggi un’ordinanza, in vigore fino a domenica 17 maggio, che abroga e sostituisce quella approvata il 2 maggio, in parte confermando e in parte ridefinendo le modalità di accesso a parchi, pinete e altri spazi e luoghi pubblici e privati del territorio del comune di Ravenna e aggiungendo quelle di accesso agli specchi d’acqua e relative a uscite in mare e pesca sportiva.

Le disposizioni sono quindi in larga parte legate a provvedimenti nazionali e regionali.

NORME DI CARATTERE GENERALE
Nel caso si verifichino code di attesa per l’accesso a servizi pubblici e privati, attività commerciali, attività artigianali, pubblici esercizi, ciascuno per le attività ivi consentite, deve essere data la precedenza alle donne in gravidanza e alle persone non autosufficienti.

PINETE
Sono chiusi gli spazi adibiti a grigliate e pranzi al sacco situati nelle aree pinetali comunali (Pinete di San Vitale e Pineta di Classe); nelle suddette aree è consentito l’accesso a piedi o in bicicletta purché in forma individuale. È sempre consentito l’accompagnamento di minori e persone non autosufficienti, o la presenza di conviventi. Sono vietate ovunque all’interno delle pinete e dei parchi grigliate, pic-nic e attività analoghe. Possono essere utilizzate le aree di sosta e parcheggio autorizzate nelle modalità e orari previsti dal Regolamento Comunale delle Pinete di Classe e San Vitale, il quale prevede in ogni caso la chiusura delle suddette Pinete a far data dal lunedì successivo alla seconda domenica di maggio.

CAPANNI DA PESCA
È consentito l’accesso ai capanni da pesca, per attività di pesca o per attività manutentive, in modalità esclusivamente individuale, o in compagnia di conviventi.

PARCHI E GIARDINI PUBBLICI
Nei parchi e giardini Pubblici è consentito l’utilizzo di panchine e tavoli, purché l’utilizzo avvenga singolarmente o insieme a persone conviventi e per soste limitate, mantenendo le distanze di sicurezza ed evitando ogni forma di assembramento; è consentito l’utilizzo simultaneo da parte di minori o di persone non autosufficienti e del loro accompagnatore.

AREE DI SGAMBAMENTO CANI POSTE NEI PARCHI E NELLE AREE VERDI
È consentito l’utilizzo delle aree di sgambamento cani poste nei parchi e nelle aree verdi, ad un solo accompagnatore per volta con eventuali conviventi; nel caso in cui vi siano persone in attesa di utilizzo dell’area, il fruitore non può utilizzare l’area di sgambamento per più di 15 minuti consecutivi.

SPECCHI D’ACQUA
È consentito l’accesso agli specchi d’acqua (a titolo di esempio, mare, fiumi, laghetti, etc.), anche attraverso spiagge e circoli nautici velici, e similari per lo svolgimento delle attività sportive acquatiche (quali ad esempio surf, windsurf, attività subacquee, canoa, canottaggio, pesca, vela in singolo, nuoto, etc…). Le suddette attività devono essere svolte singolarmente, o in compagnia di conviventi, o come accompagnatore di minori o persone non autosufficienti.

USCITE IN MARE
È consentita l’uscita in mare dalle aree in concessione in ambito portuale, dai porti turistici (darsene comprese) e dai circoli sportivi, per svolgere attività da diporto (quali ad esempio vela; pesca; diporto nautico; moto d’acqua in due solo in caso di persone conviventi; etc…) nel rispetto della normativa di settore e delle Ordinanze della competente Capitaneria di Porto. In barca a vela o a motore è consentito uscire o con i propri conviventi, o in caso di persone non conviventi non è ammessa la presenza di più di due persone.

PESCA SPORTIVA
È consentita la pesca sportiva nei bacini naturali o artificiali, nel rispetto del distanziamento, è altresì consentita la pesca dalla spiaggia.

Il Comune ricorda che «fatta eccezione per le necessità di accesso al mare nei casi sopra citati, sono interdetti al pubblico le spiagge e gli arenili, in concessione o liberi, ivi compresa la battigia, ai sensi dell’ordinanza regionale del 30 aprile. Sulle spiagge non possono essere svolte attività sportive o motorie diverse da quelle previste dalla presente ordinanza».

L’attività sportiva è consentita anche all’interno di strutture e circoli sportivi, se svolta in spazi all’aperto che consentano nello svolgimento dell’attività il rispetto del distanziamento ed evitino il contatto fisico tra i singoli atleti. Resta sospesa ogni altra attività collegata all’utilizzo delle strutture di cui al periodo precedente compreso l’utilizzo di spogliatoi, palestre, piscine, luoghi di socializzazione, bar e ristoranti.

È vietato l’accesso al pubblico alle dighe foranee ed ai moli guardiani del porto di Ravenna come disposto con Ordinanza n. 06/2020 dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale – Porto di Ravenna; l’accesso è consentito per attività di manutenzione e riparazione di imbarcazioni, nelle modalità stabilite dalla suddetta Ordinanza.

Ai sensi del decreto del presidente del Consiglio del 26 aprile e dell’Ordinanza del Presidente della Giunta della Regione Emilia – Romagna del 6 maggio, nei parchi e giardini pubblici, fermo restando quanto previsto da norme e regolamenti specifici: è consentito esclusivamente fare attività sportiva o motoria, comprese passeggiate con cani al guinzaglio nelle aree in cui è consentito, utilizzando la sentieristica ove esistente; le attività suddette devono essere svolte da soli o in compagnia di conviventi; possono essere accompagnati i minori e le persone non autosufficienti; devono essere rispettate le distanze interpersonali di 2 metri per attività sportive e di 1 metro per passeggiate; sono vietate tutte le attività ludiche o ricreative, compreso l’uso delle attrezzature e infrastrutture ginniche e dei giochi per bambini; è vietata ogni forma di assembramento.

 

 

Cervia punta sui monopattini elettrici per gli spostamenti di cittadini e turisti

Avviso pubblico del Comune per metterne a disposizione almeno cento nei parcheggi

Monopattino Circ 3Il Comune di Cervia ha individuato nel monopattino elettrico «un’ottima alternativa, per sviluppare politiche di mobilità condivisa e forme di uso collettivo».

E presenta un avviso pubblico per la ricerca di soggetti interessati, in via sperimentale, per svolgere in esclusiva servizi di mobilità in sharing con monopattini elettrici.

Dal 1 giugno al 31 ottobre la ditta aggiudicatrice – spiega l’assessore Enrico Mazzolani – dovrà rendere disponibile almeno 100 monopattini di ultima generazione «che verranno collocati nei parcheggi e nei punti principali del territorio per raggiungere agilmente le nostre destinazioni».

Grazie al recente regolamento del codice della strada questi mezzi oggi sono equiparabili a biciclette e possono quindi essere utilizzati non solo nelle ciclabili e nelle zone 30 ma anche in strada nelle zone 50.

«La nostra Polizia Locale nelle settimane scorse ha già preparato un flyer con i regolamenti per l’uso corretto di giorno e di notte».

Sabbioni lancia il metodo d’acquisto “Beauty to go”, senza dover scendere dall’auto

Allestita un’area appositamente dedicata nello storico punto vendita di via Faentina, a Ravenna

Faentina 930x539In epoca Covid-19 i commercianti stanno cercando di innovare le proprie proposte. E così la storica catena di profumerie Sabbioni lancia l’acquisto direttamente dall’auto, senza scendere.

Si chiama “Sabbioni Beauty To Go” ed è il nuovo metodo di acquisto che permette appunto di ordinare i prodotti dall’auto, in via Faentina 118/a, davanti allo storico punto vendita Sabbioni, nell’area appositamente dedicata. Qui ci sarà «una nostra qualificata venditrice», scrivono dall’azienda.

«Dopo aver effettuato l’ordine – si legge nel comunicato di Sabbioni –, parcheggia e goditi 20 minuti di relax, in attesa dei tuoi prodotti». Si potrà pagare con carta di credito, bancomat, Satispay e contanti.

In alternativa è possibile anche ordinare da casa, sul sito www.sabbioni.it, spuntando l’opzione di ritiro al Beauty to Go Desk (in alternativa è sempre possibile ricevere i prodotti direttamente a casa dopo qualche giorno). «Ti invieremo una mail una volta che il tuo ordine sarà pronto – spiegano da Sabbioni – e potrai venire a ritirarlo, quando vuoi, nell’arco di una settimana».

Coronavirus, altri tre contagiati e un decesso in provincia di Ravenna

 

In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.487 casi di positività, 108 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 217.039 (+5.387).

Le nuove guarigioni oggi sono 459 (14.710 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -380, passando dai 8.391 registrati ieri agli odierni 8.011. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 6.699, fra i più alti nel Paese.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi (7 maggio) sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.435, -293 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 173 (-3). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-90).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 14.710 (+459): 2.923 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 11.787 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 29 nuovi decessi: 14 uomini e 15 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.766. I nuovi decessi riguardano 6 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 2 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 3 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 2 in quella di Forlì-Cesena (1 nel forlivese e 1 nel cesenate). Nessun nuovo decesso a Rimini e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.300 a Piacenza (5 in più rispetto a ieri), 3.260 a Parma (16  in più), 4.812 a Reggio Emilia (13 in più), 3.772 a Modena (6 in più), 4.297 a Bologna (38 in più), 388 le positività registrate a Imola ( 1 in  più ), 960 a Ferrara (9 in più). In Romagna sono complessivamente 4.698 (20 in più), di cui 993 a Ravenna (3 in più), 916 a Forlì (3 in più), 735 a Cesena (4 in più), 2.054 a Rimini (10 in più).

Fase 2, a Ravenna controllate 483 persone: nessuna multa. «Continuate così»

Il vicesindaco: «Sarebbe bello se portassero tutti la mascherina anche quando non è obbligatoria»

Photo Of Woman Wearing Pink Sports Shoes Walking 1556710Nei primi tre giorni, dal 4 al 6 maggio, della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, la Polizia locale ha controllato nel comune di Ravenna 483 persone, senza dover comminare alcuna multa. Sono stati 193 invece i controlli ad attività o esercizi commerciali ed è stata rilevata una sola sanzione.

«Sono dati che ci confortano – afferma il vice sindaco Eugenio Fusignani – perché dimostrano il grande senso di responsabilità dei nostri concittadini. Comportamenti largamente corretti che auspico vengano mantenuti successivamente. È importante, infatti, per contenere il diffondersi dei contagi da Covid-19, ma in particolare per consentire di guardare con più fiducia al futuro. Sarebbe bello, inoltre, che come segno di rispetto verso se stessi e gli altri si portasse la mascherina anche negli spazi aperti, pur non essendo obbligatorio se non quando è difficile mantenere il distanziamento. Sarebbe un segno ulteriore della consapevolezza che la prudenza e il mantenimento di comportamenti cautelativi sono determinanti per non peggiorare i dati della pandemia, a fronte di una maggiore circolazione delle persone».

«Infatti – termina Fusignani –, se il trend proseguisse come negli ultimi giorni e i controlli della Polizia locale facessero emergere la correttezza dei comportamenti di tutti, auspico che venga anticipata la riapertura di tutte le attività commerciali, compresi parrucchieri ed estetiste, prima del 1° giugno. L’economia ha bisogno di riprendersi, così come la socialità della nostra comunità».

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Senza bagnanti, il fratino nidifica anche a Marina: spiaggia chiusa per tre pulcini

L’accesso interdetto anche agli operatori balneari: sospese le tradizionali operazioni di pulizia in 300 metri di arenile

Attachment (33)Circa trecento metri di spiaggia, nel cuore di Marina di Ravenna, sono stati chiusi per tutelare il fratino, uccello costiero considerato a rischio estinzione, la cui tutela è promossa da leggi europee, diffuso nei lidi ravennati in questi anni in particolare nella zona protetta di Lido di Dante.

L’anomala stagione turistica di quest’anno, però, ha fatto sì che l’uccello si sia spostato anche su altri lidi, lasciati deserti dal lockdown anti Covid-19. E così, in seguito a segnalazioni di associazioni ambientaliste, i carabinieri del nucleo per la Biodiversità hanno scoperto, nel corso di alcuni sopralluoghi, un nido di fratino a Marina di Ravenna. Un nido, in particolare, con tre uova, che si sono schiuse in questi giorni. Per tutelare i tre pulcini, quindi, su indicazione degli stessi carabinieri il Comune ha interdetto l’accesso alla spiaggia. Spiaggia già vietata, come noto, ai cittadini, ma aperta agli operatori e per le tradizionali operazioni di pulizia, al momento quindi sospese.

È in arrivo un’ordinanza comunale che definirà i tempi esatti della chiusura.

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