giovedì
21 Agosto 2025

Allerta arancione per vento e stato del mare. Previste onde fino a 4 metri

In vigore nella giornata di lunedì 13 gennaio nei comuni di Ravenna e Cervia

Onde

Dalla mezzanotte di oggi, domenica 12 gennaio, alla mezzanotte di domani, lunedì 13, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna e di quello di Cervia l’allerta meteo numero 8, arancione per vento e stato del mare (e gialla per criticità costiera), emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna.

Nella giornata di lunedì 13 gennaio – si legge nel testo dell’allerta – è prevista «un’intensificazione della ventilazione nord-orientale, con venti di burrasca forte (75-88 km/h) sul crinale appenninico centro-occidentale e sulla fascia costiera meridionale e di burrasca moderata (62-74 km/h) anche sulla fascia costiera settentrionale. Sono possibili, in generale, anche raffiche di intensità superiore. È previsto mare da molto mosso sotto costa ad agitato al largo, con altezza dell’onda attorno ai 3 metri sul settore settentrionale e fino a 4 metri su quello meridionale. Le condizioni del mare sotto costa potranno generare localizzati fenomeni di erosione del litorale».

Incentivi per l’acquisto di bici e cargo bike a pedalata assistita: aperto il bando

Contributi fino al 50 percento dell’acquisto. In palio 2,6 milioni dalla Regione

Bici Elettrica

Prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna a incentivare la mobilità sostenibile. È aperto dal 9 gennaio il bando che prevede un contributo fino al 50% per l’acquisto di biciclette e cargo bike a pedalata assistita, fino a esaurimento fondi. Le risorse finanziarie stanziate per il 2025 sono di 2 milioni e 655mila euro. Tutte le informazioni a questo link; domande aperte fino al 1° luglio

Il bando, che intende sostenere una misura concreta per migliorare la qualità dell’aria e incentivare uno stile di vita più sostenibile, è rivolto ai cittadini residenti nei comuni aderenti al Piano per la qualità dell’aria (tutti quelli della provincia di Ravenna tranne i tre montani, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme). Tutte le informazioni sono disponibili nella pagina dedicata al bando.

Nelle precedenti edizioni sono state concesse 11.833 richieste di finanziamento, di cui 6.590 nel 2023 e 5.243 nel 2024, per un importo complessivo di oltre 6 milioni e 200mila euro.

La domanda di contributo deve essere presentata esclusivamente per via telematica, seguendo la procedura guidata dell’applicativo informatico. L’accesso al sistema informatico per la presentazione della domanda deve essere effettuato esclusivamente con credenziali di persona fisica Spid L2, Carta di Identità Elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns).

La Fondazione Cetacea: «Gravi danni alla fauna ittica con il rigassificatore»

Secondo il direttore Sauro Pari saranno pesanti le conseguenze anche per i pescatori

BW Singapore

«Il rigassificatore al largo di Punta Marina creerà grandissimi problemi sia alla fauna ittica che ai pescatori». L’allarme arriva dalla storica Fondazione Cetacea di Riccione.

Il direttore Sauro Pari, intervistato dal Tgr di Rai 3, denuncia quanto potrebbe succedere con l’arrivo della nave rigassificatrice, che sarà operativa dal prossimo aprile e di cui abbiamo parlato nel dettaglio in un nostro articolo recente a questo link, sottolineando in particolare i rischi derivanti dallo scambio di calore che abbasserà la temperatura dell’acqua di circa 7 gradi (ma che tornerà alla temperatura normale già a poche decine di metri dalla nave, secondo quanto riferito da Snam, l’azienda che si fa carico dell’investimento) e dall’immissione in acqua di cloro (si tratta di ipoclorito di sodio, quella che in casa chiamiamo varechina o candeggina, sempre secondo Snam però in quantità impercettibili che non avranno conseguenze).

Secondo la Fondazione Cetacea, l’impatto sarà simile a quello registrato una decina d’anni fa per il rigassificatore di Porto Viro, dove fu registrata una morìa anomale di tartarughe marine. La nuova diga che dovrà essere realizzata per proteggere l’attività del rigassificatore di Ravenna, inoltre, secondo l’esperto creerà una sorta di sconvolgimento nelle correnti, che porterà a danni soprattutto per i pescatori.

Volley, A2: Ravenna vince lo scontro al vertice del Pala De André

La Consar sola in testa alla classifica aspettando la partita di Brescia

Ravenna Prata

Dopo oltre due ore di una partita sempre emozionante, il Pala De André ha festeggiato la vittoria della Consar Ravenna nell’anticipo del sabato sera del campionato di A2 di volley. Uno scontro al vertice tra due delle tre capolista che ha visto la Consar piegare per 3-1 la Tinet Prata di Pordenone, centrando così l’ottava vittoria di fila e issandosi al primo posto solitario in classifica, in attesa della partita di Brescia contro Siena.

Domenica prossima, 19 gennaio, Ravenna è attesa dalla trasferta di Porto Viro.

Il Ravenna ospita la Sammaurese: prima al Benelli del 2025

Serie D: nei padroni di casa pronto a debuttare il neo acquisto Ilari

Curva Ravenna

Il Ravenna Fc (secondo nel girone D del campionato di calcio di serie D) si prepara ad affrontare domenica 12 gennaio la prima partita casalinga del 2025 ospitando al Benelli la Sammaurese, ultima in classifica, in una sfida che mette di fronte due squadre con obiettivi molto diversi.

I giallorossi, reduci dalla netta e mai in discussione vittoria esterna contro il Prato, arrivano a questo appuntamento con il morale alle stelle. Superato in settimana qualche problema di natura influenzale i giallorossi si presentano praticamente al completo, out solo i lungodegenti Nappello e Drapelli. Curiosità per il nuovo arrivato Carlo Ilari, pezzo pregiato del mercato invernale del Ravenna che si candida fin da subito ad una maglia da titolare.

Di fronte troveranno una Sammaurese determinata a fare punti per uscire dalle zone basse della classifica. La squadra di San Mauro Pascoli ha recentemente cambiato guida tecnica, affidandosi nuovamente a Stefano Protti, allenatore con il quale ha ottenuto ottimi risultati in passato. La società ha inoltre rafforzato l’organico nel mercato invernale, inserendo elementi di grande esperienza come Merlonghi, Ferrani e Forte. Proprio Daniele Forte rappresenta un ex dal passato significativo: con il Ravenna ha conquistato la Serie D nella stagione 2016/2017, contribuendo con ben 11 reti.

Il Ravenna, forte di una classifica che lo vede ad un solo punto dalla capolista Forlì (impegnato contro un Riccione invece allo sbando, travolto dai problemi socetari), vuole dare continuità al rendimento stellare offerto sotto la guida di mister Marchionni. In campionato, infatti, i giallorossi hanno lasciato punti solo al Tau, allora capolista, in un pareggio a reti inviolate. Per il resto, la squadra ha raccolto solo vittorie nelle 11 gare disputate.

Sul campo del Benelli fresco di manutenzione straordinaria effettuata per ovviare agli atavici problemi di drenaggio, i giallorossi di Marchionni vogliono inaugurare al meglio il 2025 casalingo ed offrire una prestazione che scaldi il pubblico giallorosso, appuntamento fissato alle 14,30.

«Emergenza topi in alcune zone di Ravenna: colpa della raccolta porta a porta»

La denuncia di Rosanna Biondi di Lista per Ravenna

Un paio di topi fotografati da Rosanna Biondi

«Da quando a Ravenna è in atto la raccolta porta a porta dei rifiuti, si è diffusa, in molte parti del territorio urbanizzato, la presenza di topi, anche di grosse dimensioni, fenomeno mai verificatosi in precedenza». La denuncia, con tanto di foto, arriva dall’ex consigliera comunale della Lega, Rosanna Biondi, oggi con Lista per Ravenna.

«La raccolta (non di rado carente) dei rifiuti organici, che ne provoca la permanenza su strada in sacchetti e contenitori spesso traboccanti, e l’utilizzo, da parte di Hera, anche di cassonetti con varchi facilmente accessibili, e comunque numericamente insufficienti, forniscono ai topi una fonte inesauribile di cibo», continua Biondi, secondo la quale «questo fenomeno rischia di diventare, se sottovalutato, un’emergenza. Con le loro deiezioni, i topi
contaminano l’ambiente, contribuiscono al degrado urbano e producono danneggiamenti, a volte anche agli impianti elettrici. Essendo molto agili, risalgono le grondaie e passano attraverso fessure molto strette, anche di soli 6/7 centimetri, riuscendo ad entrare nelle case anche nei piani sopraelevati. Come noto da secoli, questi roditori rappresentano una minaccia per la salute umana, essendo veicolo di infezioni. Già in alcune zone della città è stato necessario effettuare delle derattizzazioni, che tuttavia si impongono ormai largamente, anche perché il fenomeno aumenta in maniera esponenziale».

Biondi parla poi nel dettaglio della zona di via Maggiore e strade laterali, dove anche noi abbiamo visto un topo risalire una grondaia poco prima la pubblicazione di questo articolo. «Essendo la mia abitazione nei pressi, il mio gatto rientra ripetutamente nel cortile con topi in bocca».

Tutto sul rigassificatore: come funziona, la candeggina in mare e la diga al largo

L’impianto di rigassificazione al largo delle coste di Ravenna di fronte a Punta Marina entrerà in funzione dai primi giorni di aprile, solo tre anni dopo le prime autorizzazioni. La trasformazione del metano da liquido a gas rilascia in mare acqua più fredda con 0,2 milligrammi di candeggina per litro

BW Singapore

Il rigassificatore in mare di fronte a Punta Marina (8,5 km dalla costa) sarà operativo dai primi giorni di aprile 2025. È autorizzato per 25 anni. Riceverà metano allo stato liquido via nave e lo riporterà allo stato gassoso per l’immissione nella rete nazionale. Servirà per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico dell’Italia.

Tempi record per il rigassificatore di Ravenna

L’opera è realizzata da Snam, società di infrastrutture energetiche con sede a Milano e controllata per il 30 percento dallo Stato italiano tramite Cassa Depositi Prestiti (Cdp). Snam non commercia gas ma, in parole povere, vende l’utilizzo dell’infrastruttura: in gergo si dice che vende slot per lo scarico delle navi gasiere. Il percorso autorizzativo e realizzativo è durato meno di tre anni (tutto cominciò a giugno 2022 quando l’ex presidente della Regione, Stefano Bonaccini, fu nominato commissario straordinario con un decreto del governo Draghi). Per il rilascio dei permessi sono stati sufficienti 120 giorni. Sono tempi da record se si considera che un impianto analogo – collocato a circa 15 km al largo di Porto Viro (Rovigo) – entrò in funzione nel 2009 quando erano passati 14 anni dal primo studio di fattibilità.

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La nave Bw Singapore

L’impianto viene indicato anche con l’acronimo Fsru, dall’inglese Floating Storage and Regasification Unit, cioè unità di stoccaggio e rigassificazione galleggiante. Si tratta di una nave chiamata Bw Singapore (ma probabilmente verrà ribattezzata prima di entrare in esercizio) entrata in funzione nel 2015 in Egitto: 300 metri di lunghezza, 43 di larghezza e 44 di altezza che equivalgono circa a un palazzo di dieci piani. La nave può immagazzinare circa 170mila metri cubi di gas liquefatto con una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di mc l’anno, una quantità pari a circa un sesto dei volumi importati negli ultimi anni dalla Russia ossia l’8 percento del fabbisogno nazionale. Snam ha portato la nave in cantiere a Dubai e ora, gennaio 2025, si trova nel cantiere navale Fincantieri di Palermo, dove si fermerà fino alla fine di gennaio per operazioni di rifinitura tecnica. Tali attività sono finalizzate alla preparazione della nave rigassificatrice alle successive operazioni di messa in gas e raffreddamento, previste al terminal di Cartagena, in Spagna. A marzo l’arrivo a Ravenna con la ricezione del primo carico di Gnl per le fasi di test.

Impianto senza trasformazioni chimiche

La Bw Singapore sarà ormeggiata a una piattaforma per ricevere – da altre navi, dette gasiere – gas naturale liquefatto (Gnl), cioè metano allo stato liquido perché conservato alla temperatura di 162 gradi sottozero, e riportarlo allo stato gassoso per immetterlo nella rete di distribuzione nazionale per l’uso in Italia. A bordo non avvengono processi o trasformazioni di natura chimica, ma solo cambiamenti di stato derivanti da scambio termico.

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Come funziona un rigassificatore

La nave opera a ciclo aperto e la rigassificazione avviene nel modo seguente: il gas naturale liquefatto viene fatto transitare attraverso una serpentina immersa in un cosiddetto “scambiatore di calore”, cioè in una vasca riempita di acqua marina. Senza che l’acqua di mare e il Gnl vengano mai a contatto, la differenza di temperatura fra le due sostanze consente al gas di tornare alla sua forma originaria. Snam spiega che l’acqua utilizzata per lo scambio termico viene restituita al mare con una temperatura inferiore di circa 7 gradi rispetto a quando era stata immessa dentro la nave, ma torna alla sua temperatura originaria già a venti metri dalla nave.

I rigassificatori offshore rilasciano candeggina in mare

Per evitare incrostazioni nei tubi attraverso cui viene fatta scorrere, l’acqua marina viene sterilizzata con l’aggiunta di ipoclorito di sodio (quella che in casa chiamiamo varechina o candeggina). Snam considera come termine di paragone l’attività della nave rigassificatrice Olt di Livorno, in esercizio da dieci anni: nelle simulazioni eseguite dall’Università di Genova l’acqua che si reimmette dopo la lavorazione in nave ha un contenuto di ipoclorito uguale a quello previsto per legge per le acque potabili ossia pari a 0,2 milligrammi per litro (cioè 0,2 parti di ipoclorito ogni milione di parti d’acqua).

Più di un miliardo di euro

L’investimento complessivo di Snam vale circa un miliardo di euro: la metà per acquistare e aggiornare la nave, il resto per adeguare la piattaforma offshore dopo un decennio in disuso, la stesura di 40 km di metanodotto interrato che aggira la città da sud e 25 milioni per opere mitigative (tra cui un bosco di cento ettari e la riqualificazione del viale di Punta Marina). Per la costruzione sono stati assegnati contratti a imprese del territorio ravennate per un valore di 300 milioni di euro (una buona fetta a Micoperi e Rosetti Marino). Snam stima che, ogni anno, l’esercizio del rigassificatore si tradurrà in circa 30 milioni di euro di ordini e commesse al territorio, con relative ricadute occupazionali. La piattaforma sarà gestita da personale Snam con l’ausilio di società contrattiste, mentre l’unità navale sarà gestita da organizzazioni armatoriali.

La diga di 900 metri di lunghezza

Da poche settimane è cominciata la costruzione di una diga in mare aperto che dovrà consentire il pieno esercizio della Fsru anche a fronte di condizioni meteomarine particolarmente avverse, condizioni che fanno riferimento a scenari la cui ripetibilità è stimata una volta ogni cento anni. L’opera consiste in una banchina verticale in cemento armato, con una lunghezza di 880 e una larghezza di 22 metri. Il costo è di 216 milioni di euro, questo interamente finanziato dal committente, l’Autorità portuale, con fondi concessi da Cdp (in totale, quindi, quasi 1,3 miliardi di euro). La diga sarà pronta, salvo imprevisti, a fine 2026. Questo significa che nei primi due anni di attività del rigassificatore, in caso di condizioni meteomarine avverse, sarà necessario disormeggiare la nave dalla piattaforma. Per questo sarà sempre operativa una squadra di ormeggiatori.

Piattaforma

Cinque rigassificatori in Italia

Quello di Ravenna sarà il quinto rigassificatore italiano (una trentina in Europa). Al momento sono in funzione l’impianto a terra a Panigaglia (La Spezia), l’isola artificiale di Porto Viro (Rovigo), il rigassificatore galleggiante di Livorno e, ultimo attivato, la nave rigassificatrice ormeggiata alla banchina del porto di Piombino da luglio 2023. Per il 2026 è atteso un ulteriore impianto a Porto Empedocle (Agrigento). Gli impianti di Piombino e Ravenna, come noto, rispondono alla decisione presa nei primi mesi del conflitto in Ucraina per differenziare l’approvvigionamento energetico e diminuire la dipendenza dalle importazioni di gas proveniente dalla Russia.

La capacità di rigassificazione in Italia

Con l’entrata in esercizio del rigassificatore offshore Bw Singapore, la capacità italiana annua di rigassificazione salirà fino a 28 miliardi di metri cubi, valore che – secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore – corrisponde al gas importato nel 2021 attraverso Tarvisio proveniente dalla Russia. La quota di Gnl importata oggi dall’Italia si attesta a circa un quarto degli approvvigionamenti di gas del Paese, in linea con il 2023 e in crescita rispetto al 18 percento del 2022 e all’11 percento del 2021. Nel 2023 l’Unione europea ha importato oltre 120 miliardi di metri cubi di Gnl (fonte Ue) e gli Stati Uniti sono stati il principale fornitore coprendo quasi il 50 percento.

Piombino nel 2024 ha ricevuto 39 navi gasiere

Un articolo della testata indipendente Irpimedia riporta che otto terminal Gnl in Europa hanno operato al di sotto del 50 percento della capacità nel 2024. Tra questi otto viene citato anche quello – fotocopia dell’impianto ravennate – entrato in funzione a Piombino a luglio 2023. Il mese scorso la nave Italis ormeggiata alla banchina del porto in Toscana ha ricevuto la 50esima nave gasiera in un anno e mezzo: la Ougarta dall’Algeria ha scaricato 164mila mc di Gnl e il totale immesso in rete in diciotto mesi è stato pari a circa 4,3 miliardi di metri cubi di gas. I volumi giunti fino ad adesso a Piombino provengono prevalentemente da Usa e Algeria, ma anche da Qatar, Egitto e Congo. Interpellata sul tema, Snam precisa che l’Italis è entrata ufficialmente in esercizio nel luglio del 2023, ma i suoi slot sono stati prenotati a partire dall’inizio dell’anno termico (1 ottobre 2023). Considerando solo le 39 navi gasiere che nel corso del 2024 hanno scaricato Gnl a Piombino (42 era il numero massimo raggiungibile), l’impianto è stato impiegato al 93 percento delle sue possibilità. Va inoltre ricordato che la capacità potenziale di rigassificazione è superiore al reale utilizzo in condizioni ordinarie proprio per avere un margine da sfruttare qualora ci siano problematiche per gli approvvigionamenti nazionali “via tubo”.

Tamponata sulla via Emilia, 24enne faentina al Bufalini

Illesa la 34enne che ha provocato l’incidente, alla guida di un’Audi

11.1.025IncidenteStradaleVEmiliaL

Violento tamponamento nella mattinata di oggi, sabato 11 gennaio, alle porte di Faenza. L’incidente è avvenuto attorno alle 9.30 in via Emilia Levante, all’altezza del civico 19.

Una 34enne alla guida di un’Audi A7, per cause ancora in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale, ha tamponato una Fiat Punto condotta da una giovane faentina. Si tratta di una 24enne, trasportata poi con l’elicottero in gravi condizioni al Bufalini di Cesena. Illesa, invece, la conducente dell’Audi.

A Milano Marittima una duna “sperimentale”, con la sabbia coperta da un telone

Investimento della Regione per favorire il naturale riflusso dell’acqua durante le mareggiate

Dune E Telo 2

Una duna di 300 metri, a Milano Marittima, per difendere il litorale dalle mareggiate e dal maltempo. Un’altra è stata realizzata a Cesenatico. Due argini, di fatto, che racchiudono al proprio interno un nucleo di sabbia, protetto da un telo geotessile di rinforzo. Una sperimentazione messa in campo per la prima volta in Emilia-Romagna (le due dune sono state finanziate dalla Regione con 400mila euro) grazie alla collaborazione degli Uffici territoriali di Forlì-Cesena e Ravenna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. E c’è già un primo riscontro positivo sulla “tenuta” delle dune, dopo le recenti mareggiate di dicembre.

Le opere, nel dettaglio

I lavori hanno visto la realizzazione di due dune invernali con un nucleo interno in sabbia, protetto da un telo geotessile di rinforzo, in fibre di poliestere. A completamento delle opere, caratterizzate da pendenze molto dolci nel lato verso mare, il nucleo è stato ricoperto da uno strato di sabbia. In questo modo viene favorito il naturale flusso e riflusso dell’acqua durante le mareggiate, minimizzando al tempo stesso l’effetto erosivo di scalzamento al piede dell’argine.

Prima dell’inizio della prossima stagione balneare e dell’arrivo dei turisti, ci sarà la seconda fase del progetto, che prevede lo smantellamento dell’opera di difesa, la rimozione del telo e la distesa del materiale sabbioso per il ripristino del profilo della spiaggia. Visto il carattere sperimentale, l’intervento è oggetto di monitoraggio a cominciare dalla fase di realizzazione sino allo smantellamento, in modo da poter consentire un bilancio complessivo sulla sua efficacia.

Sciopero di 8 ore dei metalmeccanici: «Più salario e meno orario»

La protesta di Cgil, Cisl e Uil per il mancato rinnovo del contratto nazionale

Industria Metalmeccanica Carpenteria Saldatura 9

In seguito alla rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, i sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil della provincia di Ravenna hanno proclamato uno sciopero di 8 ore per martedì 14 gennaio. È, inoltre, stato disposto il blocco dello straordinario e delle flessibilità.

Nella stessa giornata, lo sciopero sarà accompagnato da un presidio, dalle ore 10, davanti alla sede di Confindustria Romagna in via Barbiani a Ravenna.

In provincia, le aziende metalmeccaniche sono 439 e lo sciopero interesserà migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Dopo sei mesi di confronto la trattativa si è interrotta «per la responsabilità di Federmeccanica e Assistal che hanno respinto buona parte delle richieste contenute nella piattaforma presentata dai sindacati. Ora è quanto mai necessario riconquistare il tavolo della trattativa e la mobilitazione per il rinnovo del contratto collettivo».

Le ragioni, che hanno portato alla proclamazione dello sciopero – secondo i sindacati – sono molteplici. «Le associazioni datoriali hanno infatti proposto, in sede di trattativa, una contro-piattaforma irricevibile per i sindacati. Federmeccanica e Assistal hanno presentato un documento in cui respingono la richiesta di aumento di 280 euro (Liv. C3); non è previsto alcun aumento certo nel contratto nazionale ma è tutto legato all’andamento inflattivo; peggioramento della clausola di salvaguardia posticipando di 6 mesi parte dell’aumento sui minimi; nessuna volontà di rendere efficaci gli aumenti contrattuali, per impedire l’assorbimento dei superminimi. Per quanto riguarda i premi di risultato, per i lavoratori delle aziende senza contrattazione aziendale viene proposta una soluzione di fatto impraticabile e difficilmente raggiungibile».

«In base alle elaborazioni dei nostri istituti di ricerca – affermano Andrea Mingozzi, segretario generale della Fiom Cgil di Ravenna, Nicolas Alan Bertilotti della Uilm Ravenna e Riccardo Zoli, segretario generale della Fim Cisl Romagna – siamo in grado di affermare che le aziende avrebbero le risorse per accogliere le richieste dei sindacati, anche per quanto riguarda le aziende della provincia di Ravenna. A mostrarlo sono i numeri contenuti nei bilanci, negli utili d’esercizio e in altri importanti indicatori che smentiscono l’impossibilità da parte delle aziende di ripartire e ridistribuire i risultati della loro attività anche a lavoratrici e lavoratori. Semplicemente manca la volontà di condividere i risultati in maniera più equa con chi dà un contributo fondamentale e quotidiano al funzionamento e alla realizzazione delle imprese. Per l’orario di lavoro non è prevista alcuna riduzione e nessuna volontà di regolare lo smart working; non c’è disponibilità a riconoscere permessi per conciliare tempi di vita e di cura dei figli e genitori. Le associazioni datoriali non prevedono alcuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari attraverso il contratto nazionale e sul fronte appalti non forniscono garanzie per i lavoratori in caso di cambio appalto. I lavoratori metalmeccanici sono quelli che guadagnano meno in Europa. Nonostante i nostri sforzi nel precedente rinnovo e la clausola di salvaguardia, il potere d’acquisto dei lavoratori va aumentato ancora. Per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro, invece, crediamo sia uno degli strumenti utili per risolvere le crisi aziendali, per avvicinare i giovani alla fabbrica e governare la transizione ecologica. Più salario e meno orario non è solo uno slogan, ma anche e soprattutto un obiettivo da raggiungere. È molto importante affrontare il tema della riduzione dell’orario di lavoro, attraverso l’inserimento di uno specifico capitolo nel rinnovo del contratto collettivo nazionale della metalmeccanica industria. Questo consentirebbe un processo di discussione e successiva sperimentazione che andrebbe a investire la totalità della aziende della metalmeccanica industria».

Ravenna e Dante in un programma su Rai 2

Nella puntata di domenica 12 gennaio di “Paesi che vai…”

Dante Ravenna

Ravenna e Dante saranno i protagonisti della puntata di domenica 12 gennaio del programma di Rai 2 “Paesi che vai… Luoghi, detti, comuni”, condotto da Livio Leonardi. La puntata andrà in onda dopo il Tg2, dalle 14 alle 15.

Sarò «un viaggio urbano attraverso monumenti e luoghi di Ravenna, iniziando dalla piazza di San Francesco, e con una guida ideale, Dante Alighieri, che a Ravenna visse gli ultimi anni della sua esistenza da esule e vi si spense, lasciandole in eredità le sue spoglie», si legge nella descrizione pubblicata sul sito web del programma.

Manutenzione straordinaria del manto erboso dello stadio Benelli

Intervento completato dal Ravenna Fc, in attesa di un ripristino completo a fine stagione

ravenna fc stadio benelli

La società Ravenna Fc – alla vigilia della sfida casalinga di domenica 12 gennaio contro la Sammaurese – comunica di avere completato «un importante intervento di manutenzione straordinaria al manto erboso dello stadio “Bruno Benelli”».

Le pessime condizioni del terreno, aggravate da fenomeni meteorologici intensi, rendevano l’intervento indispensabile e non procrastinabile – sottolineano dal club – «per garantire la praticabilità del campo, la sicurezza dei calciatori e uno spettacolo adeguato per i tifosi che stanno con entusiasmo accompagnando la squadra in questo campionato».

Per affrontare il problema il Ravenna si è appoggiato a una società esterna per intervenire in maniera efficace e tempestiva nonostante il periodo dell’anno non fosse il più propizio. Nello specifico «sono stati realizzati fori profondi per migliorare l’aerazione del terreno e applicata sabbia silicea certificata Usga per favorire il drenaggio e l’evaporazione dell’acqua. Infine, è stata effettuata una bucatura leggera per ottimizzare ulteriormente il deflusso».

Già dalle prossime settimane il campo mostrerà i primi miglioramenti, mentre a fine stagione «si valuterà un intervento più ampio per un ripristino completo. Una semina specifica verrà eseguita già in questa stagione appena le condizioni meteo lo permetteranno».

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