Garantito senza limite di reddito per i più piccoli. Per gli iscritti delle superiori serve un Isee inferiore a 30mila euro
Ultimi giorni per richiedere l’abbonamento gratuito Salta Su, l’agevolazione a favore degli studenti residenti in Emilia-Romagna che scelgono di andare a scuola utilizzando bus e treni regionali.
Il termine per le richieste relative all’anno scolastico 2024/2025 è fissato al 18 dicembre alle ore 14. Quanti non avessero ancora presentato la domanda potranno provvedere entro tale data collegandosi al link https://salta-su.it/.
Sono oltre 27.000 le domande, tra scuole elementari, medie inferiori e medie superiori, attualmente pervenute sul portale di Start Romagna, che si aggiungono ai rilasci già avvenuti per le scuole elementari delle principali città della Romagna. Complessivamente sono oltre 220mila gli studenti emiliano-romagnoli che hanno beneficiato della gratuità lo scorso anno.
Si ricorda che l’abbonamento gratuito è rivolto agli studenti delle elementari, medie, superiori e istituti di formazione professionale. Per gli studenti e le studentesse nati nel periodo 2011-2018 e iscritti alle scuole primarie (elementari) e secondarie di primo grado (medie inferiori) l’abbonamento è garantito senza alcun limite di reddito.
Per gli studenti e le studentesse iscritti alle scuole secondarie di secondo grado (superiori) statali o paritarie oppure agli istituti di formazione professionale, sono richiesti i seguenti requisiti:
– data di nascita dal 01/01/2004 al 31/12/2010;
– attestazione ISEE 2024 definitiva minore o uguale a 30.000 euro.
Oggi (sabato 14 dicembre) alle 21 il teatro Alighieri di Ravenna ospita il concerto del grande pianista Ivo Pogorelić, star mondiale del suo strumento. Fu nel 1980 che il pianista croato salì agli onori della cronaca, a ventidue anni, dopo che la giuria del “Concorso Chopin” di Varsavia, con un verdetto contrastato, non gli assegnò il primo premio, provocando le dimissioni della presidente di giuria. L’anno seguente però debuttò alla Carnegie Hall di New York e da allora ha suonato in tutte le più importanti sale da concerto del mondo, diventando uno degli artisti esclusivi della etichetta Deutsche Grammophon.
Pogorelić è un artista controverso, capace di interpretazioni molto personali che a volte disorientano sia il pubblico che la critica, ma possiede un carisma straordinario e una personalità musicale veramente magnetica.
Il concerto rientra nell’ambito della stagione “Capire la musica” a cura della cooperativa Emilia Romagna Concerti.
Il nuovo presidente: «Dissesto idrogeologico, sopralluoghi nelle aree più colpite»
Prima seduta per la nuova giunta guidata dal presidente Michele de Pascale, che da oggi (13 dicembre) entra ufficialmente in carica con il via della 12esima legislatura della Regione Emilia-Romagna.
Due le priorità indicate già nelle prossime settimane. «Vogliamo arrivare il prima possibile all’approvazione del bilancio per consentire una piena operatività all’ente e superare questo limite – ha sottolineato de Pascale -: ci metteremo immediatamente al lavoro, presentando una proposta all’Assemblea Legislativa in tempi rapidi, senza usare i 4 mesi previsti dall’esercizio provvisorio». Alla manovra finanziaria, con un’attenzione particolare ai conti della sanità, si aggiungere la massima attenzione verso la messa in sicurezza del territorio: «Nella prossima settimana – ha proseguito de Pascale – riuniremo tutte le strutture coinvolte nel contrasto al dissesto idrogeologico e avvieremo una serie di sopralluoghi nelle aree più colpite, con problemi o cantieri in corso». De Pascale ha anche annunciato «il via al procedimento di revoca della richiesta di autonomia differenziata da parte della Regione».
«Ascolto e collaborazione reciproca ci guideranno in questo lavoro di squadra, che prevederà anche un forte rapporto con l’Assemblea Legislativa, nel rispetto delle forze di opposizione», ha sottolineato il presidente, richiamando anche un confronto costruttivo «con le autonomie locali, perché una regione per essere unita, deve saper essere plurale e leggere le identità, le caratteristiche e le differenze dei suoi territori, così come con le parti sociali e gli organi informazione e la stampa».
Abbiamo provato la struttura appena inaugurata in viale Newton, per una fuga “lontano” senza muoversi dalla città
Il nome non potrebbe essere più calzante: nascosta all’interno della galleria di viale Newton (più precisamente al civico 36) ha recentemente inaugurato a Ravenna una “Secret Spa”. Una formula ideata da Gianni Assenza per rispondere a una mancanza della città: «Io per primo sono un grande appassionato di spa e centri benessere – racconta il proprietario – ma è difficile trovare un ambiente come quello che cercavo senza spostarsi di diversi chilometri, soggiornare in hotel e strutture apposite o avere a che fare con decine di altre persone in quello che dovrebbe essere un momento speciale e solo per noi. Così ho studiato un ambiente intimo e personalizzabile, una spa capace di trasformarsi in un ristorante privato o un bar segreto, completamente indipendente da hotel o altre strutture e “nascosto” nel cuore della città».
Il percorso benessere comprende un’area di 80 metri quadrati, accessibile in maniera privata ed esclusivamente su prenotazione, attrezzata con un grande idromassaggio riscaldato, sauna, bagno turco, doccia emozionale e area relax. La passione e la cura del titolare si riflettono in ogni dettaglio: dai listoni in legno originale finlandese della sauna, con il loro inconfondibile profumo, all’illuminazione soffusa dell’area idromassaggio, che si trasforma in un cielo di stelle led incastonate nel soffitto della nicchia che ospita la zona relax: qui, al posto dei soliti lettini, un grande futon ideale per restare sdraiati vicini, godere della musica (che può essere anche personalizzata) e sorseggiare una tisana. Oltre alla cura degli ambienti, a fare la differenza è la possibilità di personalizzazione completa dell’esperienza, adatta a una coppia in cerca di una serata speciale, a un gruppo di amici che ha voglia di rilassarsi in compagnia, alla celebrazione di addii al nubilato o per un momento da trascorre in famiglia, per gruppi fino a 8 persone.
Il pacchetto base ha un costo di 200 euro (da 1 a 4 persone, con un aggiunta di 25euro a testa dalla quinta persona in poi) e comprende, oltre all’uso esclusivo dell’intera spa per due ore, il kit con accappatoio, asciugamani, ciabattine, bagnoschiuma e slip di cortesia, una bottiglia di spumante accompagnata da un piatto di frutta secca e fresca, lamponi, more, cioccolato e snack salati, oltre a un mini-bar con bibite analcoliche. Anche in questo caso però l’esperienza può essere cucita su misura sul visitatore, con la possibilità di organizzare cene private in spa, serate sushi (grazie alla collaborazione con il vicino Kuma Oriental Taste), colazioni in orario mattutino, compleanni e anniversari con allestimenti a tema, dai palloncini ai petali di rose rosse. In qualsiasi momento è poi possibile ordinare in spa una selezione di vini e altre amenità, grazie alla disponibilità del personale, altrimenti discreto e invisibile durante tutta l’esperienza. Per garantire il massimo della privacy infatti, anche l’accesso alla spa può essere gestito in autonomia con un codice di accesso della validità del tempo di permanenza stabilito che dà modo di entrare e uscire dal “giardino segreto” di viale Newton in piena libertà e senza incontrare nessuno.
La sensazione, per noi che l’abbiamo provata, è proprio quella di essere altrove, come una fuga lontano senza spostarsi dal cuore della città. Il consiglio è quello di provarlo in prima persona, in compagnia di qualcuno di speciale, senza soffermarsi troppo sulle immagini condivise sui social che, a differenza di quanto accade di solito (con fotografie edulcorate che restano poco fedeli alla realtà), non trasmettono pienamente la bellezza e la quiete del posto.
È possibile prenotare la propria esperienza unicamente tramite Whatsapp, al numero 335 6161171.
A Pinarella nell’agosto del 2022 la ragazza fu trovata alla guida con un tasso alcolemico pari al doppio del consentito
Ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa) e ha chiesto scusa, dicendosi dispiaciuta per l’incidente provocato nell’agosto del 2022. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la giovane bresciana Desirée Gozzini, oggi 26enne, stava guidando lungo via Bollana, da Pinarella verso Cesena, con un tasso alcolemico di circa il doppio il consentito, quando perse il controllo dell’auto causando un incidente nel quale persero la vita tre persone mentre altre due rimasero ferite (di cui una con lesioni gravi e permanenti).
La ragazza si è presentata in tribunale ieri (12 dicembre) a Ravenna, dove era accusata di omicidio stradale pluri-aggravato. Il giudice, approvato il patteggiamento, ha anche inflitto alla 26enne una sospensione della patente pari a due anni e mezzo. I dettagli sono riportati sui due quotidiani in edicola oggi, 13 dicembre.
Le vittime furono la 52enne Morena Amici, bidella di Lido Adriano, la 62enne Mariangela Bardi di Gambettola, titolare di una merceria, e il 39enne grafico forlivese Luca Rosaldi. L’assicurazione ha già provveduto a definire i risarcimenti agli eredi dei defunti e alle donne rimaste ferite.
Secondo l’accusa – ricorda il Carlino – la 26enne si era messa alla guida in stato di alterazione psicofisica e aveva tenuto una velocità troppo sostenuta (è stata stimata in oltre i 110 orari a fronte di un limite dei 90) tanto da perdere il controllo del mezzo invadendo la corsia opposta. Il cellulare della ragazza è risultato in quel momento attivo, ma non è stato possibile ricondurne l’uso direttamente a lei.
Soddisfazione della Fiab, che denuncia: «Cartelli spariti a Porto Fuori»
Via dell’Idrovora – quella che collega via Canale Molinetto a via Trieste – è diventata Strada F-bis, ossia destinata prevalentemente alla percorrenza ciclabile e pedonala, a tutela dell’utenza debole della strada. Da qualche settimana sono apparsi i cartelli che indicano come le vetture percorrendo via dell’Idrovora debbano dare la precedenza ai ciclisti e non superare la velocità massima di 30 km orari. Esulta la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab), comitato di Ravenna, che chiedeva da tempo la realizzazione di queste “ciclostrade”. «In questo caso – si legge in una nota di Fiab Ravenna – l’esigenza era più che mai sentita perché riguarda la strada che collega la ciclabile verso Punta Marina (molto utilizzata dai ciclisti specialmente in estate) a quella di via Trieste».
Nei mesi scorsi era diventata Strada F-bis anche un tratto di via Chiavica Romea – quello che collega via Enrico Mattei con via Romea Nord – mentre i cartelli indicanti Strada F-bis erano stati installati anche a porto Fuori, nella strada che porta alla chiusa sui Fiumi Uniti, «ma ignoti, nottetempo, li hanno tolti e fatti sparire», denuncia la Fiab.
Intanto prosegue la raccolta di firme, promossa dalla federazione, per realizzare l’illuminazione della ciclabile del mare, che porta da Ravenna a Punta Marina.
Inaugurerà sabato 14 dicembre L’albergo del Cuore della Cooperativa San Vitale. Un investimento da oltre 2 milioni per riqualificare la struttura in via Rocca Brancaleone. Lo staff sarà composto da ragazzi disabili formati nell’Academy interna alla struttura
Sono stati necessari due anni di lavori (compresa la completa demolizione e ricostruzione degli ambienti interni, mantenendo solo la facciata originale della struttura) e un investimento di oltre 2 milioni di euro per dare vita a “L’albergo del Cuore”, il nuovo progetto di ospitalità accessibile e inclusiva della Cooperativa San Vitale. L’albergo, situato in via Rocca Brancaleone 42, inaugurerà ufficialmente sabato 14 dicembre e nasce con l’obiettivo di promuovere una cultura dello sviluppo sostenibile su più livelli: a partire dall’innovazione dell’offerta turistica con particolare attenzione alle persone con disabilità, alla riqualificazione di un edificio storico nel centro della città (prima dell’albergo del cuore infatti allo stesso civico si trovavano l’hotel “Cherubini” e “Al giacilio”, ma la struttura era da tempo sfitta nonostante l’ottima posizione) , concludendo con l’inclusione sociale e lavorativa di giovani in condizione di fragilità. All’interno dell’hotel infatti lavoreranno a tempo pieno Elia, Daniela, Paula e Sharon, quattro ragazzi disabili che daranno avvio al progetto supportati coordinatrice pedagogica Valeria Garcea (che si occuperà della formazione e del supporto dei ragazzi insieme ai 3 job coach) e Alessandra D’Imperio, che si occuperà della promozione commerciale dell’Albergo, del ristorante aperto anche ad ospiti esterni e dello shop gastronomico. Ai quattro membri fissi dello staff si aggiungeranno i dieci ragazzi dell’Academy formativa, un progetto realizzato in collaborazione con Regione e Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) che coinvolgerà altri dieci giovani con disabilità indicati dai servizi socio-sanitari del territorio dagli istituti scolastici (in particolare alberghieri) del territorio con l’obiettivo di imparare il mestiere e poter poi transitare verso altre strutture ricettive. Anche in questo caso il passaggio arebbe supportato e seguito dai docenti dell’Academy. I ragazzi si occuperanno di accoglienza, pulizia delle camere, bar cucina e servizio ai tavoli. «Giuseppe Pontiggia in un suo libro scrive che i ragazzi disabili nascono due volte, e la seconda dipende da noi. – racconta Romina Maresi, presidente di San Vitale -. ho fatto tesoro di queste parole e sono uno dei motivi per cui in San Vitale continuiamo a lavorare per il superamento delle barriere, soprattutto sociali, e a creare nuove possibilità lavorative per i più fragili».
L’albergo è dotato di dieci stanze, tra cui una stanza sensoriale pensata per accogliere nello specifico ospiti con Disturbi dello Spettro Autistico, tre camere accessibili alla disabilità motoria e una grande camera condivisa con sei letti indipendenti che rimanda ai moderni ostelli delle capitali europee, con uno spazio dotato di iPad per i co-working. Grazie alle più recenti innovazioni tecnologiche e digitali l’albergo è accessibile alle persone ipovedenti che per mezzo di un sistema di Blind Tag collocate negli spazi comuni e nelle stanze potranno orientarsi nell’ambiente interno grazie ad una app messa a disposizione degli ospiti gratuitamente. La cooperativa inoltre, in collaborazione con Veasyt (uno spin off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia), fornirà un servizio di video-interpretariato in lingua dei segni (Lis) per i non udenti che consentirà loro di comunicare in maniera fluida e funzionale col personale dell’albergo e far fronte alle loro necessità.
Le stanze, così come gli spazi comuni, colpiscono per la bellezza e la cura dei dettagli. Le pareti sono ricoperte da carte da parati moderne e colorate, e l’arredamento spazia dal classico francese (con mobili antichi restaurati) e il country inglese, con il risultato di ambienti caldi e accoglienti: «Abbiamo pensato a questo hotel in doppia prospettiva, tra comfort ed estetica – continua Maresi -. Ogni ambiente è pensato per venire incontro ai bisogni speciali degli ospiti, ma l’aspetto estetico non è mai secondario. Vogliamo rompere il binomio che vede gli ambienti per persone disabili parchi e spartani, vogliamo dare importanza alla bellezza».
Oltre che i futuri ospiti dell’hotel, i primi ad essere gratificati dalla cura e attenzione ai dettagli della struttura sono proprio i ragazzi che ci lavorano «Il verde della carta da parati mi ricorda i miei occhi» commenta Elia, di 29 anni, che da 10 frequenta San Vitale e non vede l’ora che le porte dell’hotel aprano ufficialmente: «Ho imparato tanto nei lavori in cooperativa, sono diventato veloce e puntuale nelle mie consegne e mi sento pronto per questa nuova avventura come receptionist». Sharon, Paula e Danila hanno 30, 39 e 36 anni e vengono da un’esperienza come bariste e aiuto cuoche al Parco Teodorico e nel bar dell’istituto Olivetti Callegari. Ora si occuperanno di sala, cucina e camere «L’albergo è bellissimo, ci siamo sentite subito a casa. Quando l’abbiamo visto per la prima volta abbiamo provato un mix di emozioni unico, qui dentro ci sentiamo felici».
Nonostante l’inaugurazione prevista per il 14 dicembre, le porte dell’hotel apriranno ufficialmente agli ospiti nei primi giorni di febbraio, dopo un periodo di formazione intensiva con gli insegnanti dell’Academy. Si contano già le prime prenotazioni, soprattutto dal nord Italia. Dal giorno dell’inaugurazione l’hotel sarà presente anche nelle maggiori piattaforme di registrazione online del settore, come Booking ed Exepdia.«L’albergo sarà operativo da febbraio 2025 – conclude Maresi –. ma per noi era importante inaugurarlo quest’anno, per celebrare il quarantesimo anno di attività della cooperativa. Una cooperativa proiettata verso il futuro e forte della sua intergenerazionalità, che in questi anni è stata in grado di fare tanto grazie alla prontezza di chi generazione dopo generazione ha saputo raccogliere il testimone e ci auguriamo che continuerà a farlo».
Tra le mission dell’hotel, anche quella di farsi un punto di riferimento non solo per il turista ma per la comunità ravennate: L’albergo del Cuore ospiterà infatti anche un bar bistrot con affaccio sul giardino interno e una gastronomia con prodotti del territorio aperti a tutti, così comeil ristorante interno, con due chef che si alterneranno a pranzo e a cena. Durante la stagione calda, potendo sfruttare gli spazi all’aperto, il ristorante avrà 75 coperti, che si ridurranno durante l’inverno.
Saranno utilizzate in un laboratorio di simulazione medica per la formazione del personale
Un laboratorio mobile di simulazione medica avanzata per la formazione e l’aggiornamento del personale. È questo l’innovativo progetto che si sta realizzando nel reparto di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, grazie anche alla generosità della famiglia Malpassi che ha deciso di donare un sistema di telecamere wireless motorizzate a circuito chiuso, in memoria della signora Anna Gelosi, madre e nonna dei donatori.
L’idea dell’equipe di anestesisti-rianimatori di Ravenna, guidata dalla dottoressa Marina Terzitta, è di sostituire la “sterile” aula in cui solitamente si tengono i corsi di formazione e portare il laboratorio direttamente all’interno dei reparti e delle sale dove quotidianamente medici e infermieri sono impegnati nella gestione dei pazienti. La simulazione consiste nella ricostruzione, con l’uso di un manichino, di un caso concreto che necessita di un intervento rianimatorio o di una procedura d’urgenza. I sanitari “discenti” intervengono per risolvere il caso come farebbero nella realtà e lo svolgimento dell’intervento è ripreso dalle 4 telecamere oggetto della donazione e trasmesso in diretta in una stanza attigua in cui si trovano gli altri partecipanti al corso e gli istruttori, stimolando commenti e discussioni. Questo permette non solo di operare in modo realistico ma anche di rivedere e approfondire successivamente i momenti salienti dell’intervento.
Accordo con la Bei. Coinvolto anche lo stabilimento di Ravenna
Emma Marcegaglia in una sua recente visita a Ravenna
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha annunciato oggi un finanziamento di 100 milioni di euro per sostenere il piano di investimenti da 170 milioni di euro complessivi del gruppo siderurgico mantovano Marcegaglia. L’operazione si è chiusa oggi (13 dicembre), nella storica sede di Gazoldo degli Ippoliti, con la firma di Antonio ed Emma Marcegaglia, entrambi a capo dell’impresa di famiglia, e di Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei.
Gli interventi finanziati, da completare entro il 2028, contribuiranno a incrementare la digitalizzazione e l’automazione della logistica degli stabilimenti di Ravenna e Gazoldo degli Ippoliti, a migliorare ulteriormente la decarbonizzazione di una delle linee di zincatura di Ravenna, e a sviluppare una tecnologia innovativa a basse emissioni di carbonio ed elevata efficienza energetica per gli acciai elettrici. Inoltre, saranno finanziate attività di ricerca, sviluppo e innovazione che coinvolgeranno, in particolare, i processi produttivi degli stabilimenti di Ravenna, Gazoldo degli Ippoliti e San Giorgio di Nogaro.
«Il finanziamento di oggi aiuterà Marcegaglia a intraprendere un percorso di trasformazione, adottando processi industriali più sostenibili e tecnologie all’avanguardia per migliorare l’impronta ecologica, aumentare la sicurezza sul lavoro e ridurre i costi» – ha affermato Vigliotti.
«Il finanziamento che abbiamo sottoscritto – commentano Antonio ed Emma Marcegaglia – rinnova il rapporto di positiva collaborazione iniziato con la Bei nel 2019 e certifica il costante e concreto impegno per rendere i nostri stabilimenti sempre più all’avanguardia. L’importante piano di investimenti che ci vedrà impegnati da qui al 2028 e che verrà realizzato anche con il contributo della Bei ha, infatti, non solo l’obiettivo di migliorare gli impianti sotto il profilo dell’innovazione, ma anche sotto il profilo dell’efficienza energetica e della decarbonizzazione, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità economica e ambientale. Questi interventi andranno a ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale, alzeranno il nostro posizionamento tecnologico, collocando il gruppo tra le eccellenze del panorama siderurgico europeo».
Il quadro in provincia, nelle testimonianze dei direttori delle Cooperative Agricole Braccianti
I terreni della Cab di Campiano
Le abbondanti precipitazioni in provincia di Ravenna degli ultimi giorni hanno provocato ulteriori e significativi danni all’agricoltura. Con oltre 150 millimetri di pioggia caduti in alcune aree in poche ore, sono oltre 500 gli ettari delle Cooperative Agricole Braccianti (Cab) impraticabili, in un contesto comunque critico e di lunga durata, talvolta aggravato dal mare ingrossato che ha rallentato il deflusso delle acque. Una nuova ondata di maltempo dopo una serie di eventi estremi che si sono abbattuti sul territorio nel corso dell’anno, come l’alluvione di settembre e le violente grandinate di maggio, che non dà tregua al settore agricolo.
Promosagri, attraverso il confronto con i direttori delle Cooperative Agricole Braccianti, fornisce un quadro dettagliato della situazione nelle diverse aree colpite. «La Cab Bagnacavallo registra oltre 300 ettari di terreni impraticabili a causa delle abbondanti piogge e delle nebbie persistenti dei giorni scorsi che hanno compromesso in parte le semine primaverili – spiega il direttore Marco Lanzoni . Già a settembre l’allagamento di 375 ettari per settimane aveva provocato per la Cab la perdita di 23 ettari di soia biologica, 12 di pomodoro biologico e 17 di sorgo. Le colture, già danneggiate dalla grandine di maggio, inoltre, hanno subito ulteriori danni».
Secondo Paolo Rosetti, direttore della Cab Comprensorio Cervese, tra le giornate di lunedì e martedì – in sole 36 ore – sono caduti quasi 150 millimetri di pioggia, causando l’allagamento di 50 ettari nella zona di Tantlòn. «Abbiamo subito danni sul grano appena riseminato e, per la prima volta in 20 anni, abbiamo dovuto sospendere il processo di lavorazione e selezione delle piantine di fragola a causa dell’impossibilità di estrarle dai terreni».
«La pioggia caduta dall’8 al 10 dicembre ha provocato in poche ore la piena dei canali consorziali e dei capifosso, allagando 50 ettari di terreni di nostra proprietà – dichiara Claudio Mazzotti, direttore della Cab Campiano –. Il Consorzio di Bonifica della Romagna ha attivato tutte le idrovore disponibili per facilitare il deflusso delle acque. Riuscire a drenare rapidamente è fondamentale per salvare il grano appena seminato».
Secondo Giovanni Giambi, direttore di Agrisfera, i danni da pioggia sono iniziati già a ottobre, con ritardi significativi nella raccolta di colture come la soia di secondo raccolto e il mais, causando un calo di produzione del 15-20%. Anche la preparazione dei letti di semina per i cereali autunno-vernini e i terreni per le colture primaverili è stata gravemente ritardata. «Oggi dobbiamo ancora seminare circa 50 ettari di cereali autunno-vernini» spiega Giambi, aggiungendo che i ritardi nella preparazione dei letti di semina per le colture primaverili potrebbero avere ripercussioni anche sull’annata 2025. «La situazione è complessa e ha ridotto le prospettive per il 2024, con possibili effetti anche sull’anno successivo».
Giampietro Sabbatani, direttore della Cab Massari di Conselice, evidenzia che da settembre ad oggi si sono verificati importanti ristagni d’acqua su terreni già provati. «Siamo andati in difficoltà con le semine autunnali: su 670 ettari previsti, ad oggi ne abbiamo seminati tra i 520 e i 530, lasciando circa 140 ettari ancora incolti». L’unica speranza è che arrivino gelate in gennaio che permettano di completare le lavorazioni, pur sapendo che le semine tardive non garantiscono le stesse rese. «Inoltre – conclude Sabbatani – la situazione idraulica dei terreni è molto precaria perché le opere di ripristino previste sono state completate solo in minima parte a causa del maltempo, costringendoci a rinviarle al prossimo anno. Un ritardo che potrebbe avere ripercussioni anche sulle produzioni primaverili che verranno seminate su quei campi che non saranno pronti».
Fortunatamente migliore la situazione nelle Cab Fusignano e Terra. Franco Balducci, direttore a Fusignano, riferisce di danni limitati: «Abbiamo riscontrato solo ristagno idrico in alcune aree. Purtroppo, non riusciremo a seminare una decina di ettari di grano per via dei ritardi di programmazione dovuti ai campi troppo inzuppati, superfici che a questo punto verranno destinate a colture primaverili».
«Non abbiamo subito danni significativi – spiega Lino Bacchilega, direttore della Cab Terra -, ma le piogge hanno rallentato le semine oltre ad averci costretto a modificare il piano di semina e bloccato le preparazioni dei terreni per le colture primaverili per via dei ristagni idrici. Ora il rischio è che non si riescano a rispettare i piani, ma molto dipenderà dall’andamento climatico dell’inverno».
«L’intensificazione degli eventi climatici estremi – dichiara Stefano Patrizi, presidente di Promosagri – richiedono investimenti pubblici immediati per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio».
L’ex sindaco di Castiglione dei Pepoli avrà due vice: Barbara Lori (Pd) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi)
Si è insediata a Bologna stamani, 13 dicembre, la nuova assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Maurizio Fabbri (Pd) è stato eletto presidente, ricevendo 49 voti su 50 (tutti i consiglieri tranne se stesso che si è astenuto). Fabbri è stato eletto in provincia di Bologna con oltre undicimila preferenze.
Sono stati eletti anche gli altri componenti dell’ufficio di presidenza. Barbara Lori (Pd) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi) sono i nuovi vicepresidenti. Nel ruolo di segretari sono stati eletti Paolo Trande (Avs) e Luca Pestelli (Fdi). A due consigliere è stata affidata la carica di questore: Marcella Zappaterra (Pd) e Valentina Castaldini (Fi). L’ufficio di presidenza affianca e coadiuva il presidente dell’assemblea nell’esercizio dell’autonomia organizzativa, funzionale, finanziaria e contabile, secondo le modalità previste dal regolamento.
Fabbri, 47 anni, è ex sindaco di Castiglione dei Pepoli (Bologna), eletto nelle liste del Pd (area Schlein). Lori è stata amministratrice del territorio parmense e assessora nell’ultima giunta Bonaccini. Tagliaferri è al terzo mandato come consigliere e ha avuto esperienze istituzionali come sindaco del comune di San Giorgio Piacentino e già è stato questore in due legislature. Trande è un medico pubblico ospedaliero con un’esperienza amministrativa nel consiglio comunale di Modena. Pestelli, avvocato forlivese impegnato nell’associazionismo, ha esperienza di consigliere circoscrizionale e di amministratore unico in una società pubblica farmaceutica.
Il filo conduttore del discorso di insediamento di Maurizio Fabbri è stato il tema dei diritti: diritto alla salute, diritto al lavoro, diritto alla pace e ogni altra forma di declinazione dei valori della Costituzione italiana. «La nostra Assemblea sarà la casa dei diritti: i diritti di chi cerca un lavoro o ha un lavoro povero, da cui non trae sostentamento e dignità per se per i propri cari. I diritti di avere un lavoro sicuro, in un Paese afflitto dalla inaccettabile piaga delle morti sul lavoro. I diritti dei bambini ad avere un’infanzia felice, delle famiglie a un’istruzione pubblica di qualità, dei ragazzi a vedere le proprie ambizioni realizzabili e a ricevere ascolto per le proprie ansie e preoccupazioni. Degli anziani a vedere riconosciuto il lascito sociale del proprio lavoro e di quanto fatto per la propria comunità e di non sentirsi abbandonati ma accolti e sostenuti. I diritti delle donne a vedere compiuta la propria unicità in ogni ambito della vita sociale, politica, lavorativa e familiare, superando barriere e steccati ideologici e che dovrebbero essere ormai definitivamente superati. Donne libere di amare e di ribellarsi ad amori che tali non sono, combattendo quotidianamente la violenza e le offese che nessuno dovrebbe compiere su di esse».
La riqualificazione aggiungerà alberi e aiuole lasciando invariato il numero di posti auto. Intervento coperto da fondi europei
I lavori per la riqualificazione di piazza Tiziano a Lavezzola, nel comune di Conselice, inizieranno nella primavera 2025, dopo la tradizionale sagra della porchetta e del tortellino, e dureranno circa dieci mesi. La soluzione studiata per la nuova piazza presenta una croce centrale pedonale alberata e quattro aree per i parcheggi, la cui disponibilità resterà sostanzialmente invariata rispetto a oggi. Le pavimentazioni saranno in materiali permeabili, adatti ad agevolare il deflusso delle acque e, assieme con le alberature delle aiuole, a ridurre l’effetto “isola di calore”, particolarmente problematico nei mesi estivi. La nuova conformazione consentirà di mantenere inalterati gli utilizzi attuali della piazza durante sagre ed eventi. Saranno abbattute tutte le barriere architettoniche attualmente presenti. L’intervento rientra nell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) e, quindi, il costo è di 650mila euro è interamente coperto da fondi europei, riconosciuti all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, vincolati a progetti che raggiungano gli obbiettivi di sviluppo, riqualificazione verde, sostenibilità.
Il progetto è stato presentato il 10 dicembre nella casa comunale di Lavezzola in un’assemblea pubblica. Nel corso della serata sono intervenuti il sindaco di Conselice Andrea Sangiorgi, il sindaco di Fusignano Nicola Pondi, delegato per i progetti Atuss dell’Unione, la vicesindaca Martina Baldini, il responsabile del coordinamento servizi tecnici dell’Unione Fabio Minghini e i progettisti dello studio Paisà di Ravenna, che hanno curato il progetto.
«Il rinnovo di piazza Tiziano è una promessa a cui teniamo particolarmente come amministrazione e su cui mi sono preso personalmente l’impegno durante la campagna elettorale – ha sottolineato il sindaco Sangiorgi -. Questa riqualificazione sarà realizzata senza l’utilizzo di risorse comunali, che potranno quindi essere impiegate per altri progetti, come la manutenzione del territorio, nuovi percorsi pedonali o ciclabili, il miglioramento dell’accessibilità dei nostri edifici pubblici. Siamo convinti che questo risultato, a pochi mesi dall’inizio del nostro mandato, sia un segnale importante per la comunità di Lavezzola e per i suoi cittadini, che avranno finalmente una vera piazza, più bella e decisamente più fruibile. Ci impegneremo infine a ridurre il più possibile i disagi durante l’esecuzione dei lavori, in concerto con la polizia locale, la futura ditta appaltatrice e le realtà economiche presenti».
L’incontro si è concluso con un momento di confronto con i cittadini presenti, durante il quale sono stati raccolti suggerimenti e osservazioni, utili alla fase finale di progettazione che avverrà nelle prossime settimane.