mercoledì
27 Agosto 2025

Ecco i prezzi a Ravenna con la ripresa che non c’è

Dai dati dall’Osservatorio comunale all’inflazione Istat, la più bassa di tutta l’Emilia-Romagna. A fine 2016 eravamo ancora in deflazione.

SpesaNel gennaio del 2007 andare al ristorante a Ravenna e ordinare una pizza e una bibita costava in media 7,47 euro. Dieci anni dopo il medesimo menù richiede quasi due euro in più, che in termini percentuali significa un aumento del 25 per cento. Se poi ci si ferma al bar per un caffè si spendono 16 centesimi in più rispetto ad allora, con un incremento medio del 17,78 per cento. In mezzo, dieci anni di dinamica dei prezzi sul territorio comunale che raccontano una fase di forte aumento, una stagnazione lunga tre anni (dal 2012 al 2014) e poi di nuovo un lieve incremento che coincide con la “ripresina” che stiamo vivendo.

A raccontare questa storia è uno strumento che il Comune studiò alla fine de 2006: era l’Osservatorio dei prezzi. Serviva a tenere sotto controllo il carovita nell’ambito dell’iniziativa “Brava! Ravenna”, caduta nel dimenticatoio dal 2011, quando altri problemi hanno toccato il tessuto economico locale e nazionale. L’Osservatorio è però rimasto in piedi: le imprese aderenti continuano a fornire i dati che vengono aggiornati mensilmente e caricati sul sito.
Per la nostra analisi abbiamo selezionato quattro prodotti fondamentali: acqua, latte, pane e pasta. Uno che riguarda l’igiene intima – la carta igienica – due servizi (caffè e pizza di cui parlavamo prima) e i prezzi per muoversi tramite mezzo pubblico o in auto, analizzando il costo di benzina e gasolio.

Prendendo il primo e l’ultimo dato disponibile si ha il quadro della situazione nel decennio: cali non ce ne sono stati ma ci sono alcuni casi emblematici. Il latte, ad esempio: un litro costa appena due centesimi in più rispetto al 2007. Dato da appuntare per capire le proteste degli allevatori italiani che lamentano la difficoltà ad andare avanti con questa dinamica dei prezzi. Dall’altro lato della bilancia c’è un servizio pubblico: il biglietto urbano del bus costava 85 centesimi nel 2007 mentre oggi si compra ad 1,3 euro. Il 52,94 per cento in più. Il caro carburante ha inciso: gli aumenti sono stati deliberati nel 2012 e nel 2014, quando la corsa dei prezzi di benzina e gasolio è arrivata all’apice (1,74 e 1,69 euro medi al litro). Negli ultimi anni, però, il costo del pieno è sceso ai livelli del 2011, quando il biglietto del bus costava un euro.

Tra i generi alimentari l’aumento in termini percentuali maggiore è quello della pasta (+27,13 per cento), con pane e acqua attorno al dieci percento. Quattro rotoli di carta igienica costavano 1,36 euro, oggi quasi due, con un incremento del 46,32 per cento.
Vale la pena tornare a soffermarsi sulla tazzina di caffè al bar, spesso considerata il termometro dell’inflazione. In tanti ricorderanno le mitiche 1.600 lire che nel 2002 si trasformarono in 83 centesimi, ben presto arrotondati in 85. Tale rimase il prezzo dell’espresso fino al 2007, quando aumentò a 90 centesimi. Uno scatto in vista del rilancio nel biennio successivo, in “zona euro”. La corsa della tazzina non si è fermata con le avvisaglie di crisi e tra il 2011 e il 2013 un altro ritocchino l’ha portata in molti bar a 1,1 euro, con prezzo medio attorno a 1,08. La crisi economica ha frenato lo slancio e i nuovi locali che aprono difficilmente propongono il caffè a più di un euro, con alcune attività che l’hanno riportato anche a 90 centesimi.

SupermarketI dati dell’Osservatorio hanno un valore importante dal punto di vista pragmatico, ma se si vuole un’analisi scientifica dell’inflazione in città bisogna consultare la banca dati Istat che ogni mese diffonde l’indice Nic (intera collettività) tendenziale e congiunturale. Il primo riguarda il confronto con l’anno precedente, il secondo indica la variazione mensile dei prezzi. Ravenna a febbraio del 2017 ha conosciuto un aumento dello 0,1 per cento rispetto a gennaio e dello 0,3 annuo (al netto dei tabacchi). Quest’ultimo dato è il più basso dell’intera regione, pari soltanto a quello di Reggio Emilia. Nelle altre città la ripresa inflattiva è stata più forte: a Rimini dell’1,1 per cento, a Forlì-Cesena dello 0,5 per cento. A livello regionale l’inflazione più alta è a Ferrara (1,3 per cento) con il capoluogo Bologna a 0,6 per cento. Tra le voci del paniere ancora in calo i servizi ricettivi e di ristorazione (-1,2 per cento). Aumenta il peso del carrello della spesa ma ancora di poco: appena lo 0,7 per cento mentre in tutte le altre città (Reggio a parte) la crescita è stata superiore all’1 per cento, con picchi a Ferrara (3,5) e Forlì-Cesena (2,5). La scarsa inflazione indica una ripresa che ancora fatica a radicarsi in una città, Ravenna, che storicamente aveva il prezzo della vita tra i più alti in Italia. Eppure alla fine del 2016 era l’unica città capoluogo di dimensione superiore ai 150mila abitanti ad essere ancora in deflazione.

Per gli economisti, l’inflazione sana è attorno al due per cento, che a Ravenna si toccava senza difficoltà una decina di anni fa. L’indice correva anche troppo, arrivando al 4 per cento nell’estate del 2011. Tanto che, presentando l’Osservatorio dei prezzi, il Comune ricordava la “fase positiva di sviluppo” che si stava vivendo nel 2006 con il problema di un territorio che stava avvertendo “gli effetti dell’ascesa costante del carovita”. Parole di un’altra era, a leggerle oggi.

La vita nei passi magici e surreali dei BalletBoyz

La compagnia di danza inglese in scena all’Alighieri il 18 marzo e domenica 19 (il pomeriggio)

Ballet boyzSabato 18 marzo (alle 20.30) e domenica 19 marzo (alle 15.30), dieci giovani talenti – i componenti dell’emergente compagnia inglese BalletBoyz, British National Dance Award 2013 – portano sul palco del Teatro Alighieri due coreografie per la prima italiana di Life/Vita, ultima produzione della compagnia di Michael Nunn e William Trevitt.

«Il primo dei due lavori, Rabbit di Pontus Lidberg, mi fa venire voglia di scoprire tutto quello ciò che questo coreografo ha creato. Il secondo, Fiction di Javier De Frutos, è più divertente di qualsiasi coreografia io abbia visto in anni»: così il quotidiano inglese “Guardian“ ha salutato con entusiasmo la prima di Life a Sadler’s Wells, paragonandone le atmosfere a un sogno di mezza estate: narrazioni magiche, surreali, eppure malinconiche, in grado di affrontare temi quali la solitudine e la morte. Una sfida per questa compagnia maschile britannica che, con la guida di Michael Nunn e William Trevitt (entrambi formatisi presso il Royal Ballet), si è già distinta nel panorama della modern dance per la capacità di raggiungere un vasto pubblico grazie a lavori nei teatri e in televisione.

Fin dalla creazione della compagnia nel 2001, Michael Nunn e William Trevitt ne hanno sviluppato la linea artistica commissionando appositamente coreografie a talenti anticonvenzionali: così i BalletBoyz non sono mai rimasti intrappolati in schemi e tradizioni, puntando piuttosto su un linguaggio sempre aperto a sperimentare nuovi orizzonti e contaminazioni. Una scelta premiata dai riconoscimenti e nomination che hanno accompagnato l’imporsi della compagnia, unico ensemble inglese tutto al maschile, sulla scena internazionale, con l’Olivier Award, le due nomination al South Bank Show Award, la Rose d’Or, l’International Emmy e il Golden Prague Grand Prix. Dal 2005 i BalletBoyz sono inoltre associati al Sadler’s Wells e nel 2013 sono stati premiati dal National Dance Awards come migliore compagnia indipendente.

Info e prevendite 0544 249244 – www.teatroalighieri.org

Festa di Primavera in viale dei Navigatori, in spiaggia o in pineta

Da mezzogiorno di domenica 19 fino a sera, stand gastronomico, mercatini, musica e animazione

Punta marinaA Punta Marina Terme, domenica 19 marzo si festeggia l’arrivo della primavera fra gastronomia tipica, musica e intrattenimeti vari. A partire da mezzogiorno, fino alle ore 20 di domenica, nel viale dei Navigatori, è prevista l’apertura dello stand gastronomico della Pro Loco con un menu di cappelletti al ragù, pasta e fagioli, saraghina, panino con la salsiccia e patatine fritte. Disponibile anche un servizio da asporto per chi vuole fare un picnic in spiaggia o in pineta per onorare la tradizione ravennate della “merenda di San Giuseppe”.
Lungo il viale principale sono in programma, apartire dalle prime ore del pomeriggio musica dal vivo, spettacoli, animazione, simulatore, gonfiabile per i bibmi, i pony della scuderia del Borgo, zucchero filato, mercatino e altri eventi per il divertimento di grandi e piccoli.
«Che la bella stagione abbia inizio», ha dichiarato fiduciosa la presidente della Pro Loco Laura Codarin, impegnata con i volontari nella preparazione della festa di primavera, che introduce l’avvio della lunga stagione balneare.

Dal Comune di Ravenna 600mila euro per nuovi autovelox e targa system

«Il comportamento alla guida è peggiorato, anche nelle aree urbane, e serve un freno» spiega l’assessore alla mobilità Roberto Fagnani

autoveloxProblema annoso e di difficile soluzione, quello della sicurezza sulle strade, per cui il Comune di Ravenna ha messo a bilancio la cospicua cifra di 600mila euro per il 2017. Cifra che servirà a installare nuovi autovelox, sistemi tipo targa system semplici o uniti ai rilevatori di velocità. Sul posizionamento di questi nuovi dissuasori sta lavorando un tavolo che vede capofila la Prefettura, che ha la competenza in materia, e a cui partecipa anche l’assessore alla Sicurezza Eugenio Fusignani, perché non solo di sicurezza stradale si tratta. «Arrivano segnalazioni continue – ci conferma l’assessore alla Mobilità Roberto Fagnani – perché purtroppo il nostro comportamento alla guida è peggiorato con il tempo e il superamento dei limiti di velocità anche in città è una costante. Per questo vogliamo investire, per aumentare la sicurezza e non solo quella stradale».

I sistemi del tipo Targa System, infatti, saranno collocati all’ingresso soprattutto dei paesi del forese e permette di vedere all’istante se l’auto è rubata, assicurata o revisionata. Non permettono però di rilevare la velocità del mezzo, per cogliere la quale è necessario appunto l’autovelox. E questi strumenti, che già hanno fatto strage di multe per esempio in prossimità di Russi o di Cervia nell’ultimo anno, sono appunto destinati ad aumentare anche nel territorio comunale di Ravenna con lo scopo, spiega l’assessore, «di limitare la velocità». Altri interventi riguardano invece la progettazione stessa delle strade, come in via delle Americhe a Punta Marina dove con oltre 1 milione e 200mila euro si procederà alla realizzazione della pista ciclabile, o l’installazione di due semafori “intelligenti” davanti al Comet e in via Le Corbousier, a Ravenna, in grado di rilevare la presenza del pedone o ancora gli interventi già realizzati in via Romea Sud.

A Ravenna un camp estivo con lo staff dell’Atletico Madrid

Nasce una collaborazione tra i tecnici della squadra ai quarti di Champions League e i giallorossi. Anche un’amichevole in Spagna

Il Ravenna e l’Atletico Madrid hanno ufficializzato la nascita di una collaborazione tra i rispettivi settori giovanili del calcio: il vivaio dei giallorossi che militano tra i dilettanti potrà contare sulle competenze dell’accademia dei colchoneros che hanno raggiunto i quarti di finale di Champions League. La partnership avrà nella prossima estate due momenti clou: un camp estivo intensivo per calciatori dagli 8 ai 18 anni tenuto dallo staff spagnolo al Benelli a luglio e l’amichevole che una selezione giovanile giallorossa giocherà in Spagna.

Lo stadio Benelli dal 3 al 9 luglio prossimi ospiterà sei allenatori dell’accademia spagnola, per la prima volta in Italia, coadiuvati dallo staff del Ravenna Fc: per una settimana si applicheranno a 360 gradi le metodologie della scuola madrilena, sia dal punto di vista tecnico-atletico, sia per quanto riguarda alimentazione e video-lezioni tecnico-tattiche. Il camp è riservato ad un numero massimo di 180 partecipanti (le adesioni possono essere inoltrate via mail all’indirizzo info@ravennafc.it, oppure telefonando al 345-5602246) a cui verranno forniti un kit di allenamento ufficiale dell’Atletico Madrid, e tutta una serie di benefit, offerti sia dall’Atletico che dal Ravenna FC ed i suoi partner (sconto sui portali e-commerce e nell’acquisto dei biglietti delle due squadre).

Altro punto importante dell’accordo è la serata formativa per allenatori, nella quale gli stessi tecnici madrileni e gli staff di team specialistici di importanza nazionale si occuperanno di approfondire alcuni aspetti innovativi relativi all’allenamento dei giovani calciatori.

Infine, l’accordo prevede l’organizzazione di un’amichevole nel centro sportivo dell’Atletico Madrid, il Wanda Complex, alla quale parteciperà una formazione giovanile del Ravenna, composta da elementi che verranno appositamente selezionati durante la settimana del camp.

«Questa collaborazione, ricercata ed ottenuta con merito dalla nostra Area Comunicazione e Marketing – chiarisce il presidente del Ravenna Fc, Alessandro Brunelli – riempie di orgoglio la società giallorossa perché rappresenta un tassello fondamentale per agganciare nuovamente il calcio ravennate agli ambiti sportivi più prestigiosi, addirittura all’elite europea. Confidiamo di stringere rapporti di sinergia sempre maggiori allo scopo di sviluppare e coltivare al meglio i sogni dei nostri giovani atleti e di tutti coloro che vorranno prendere parte ad un momento così elevato di apprendimento calcistico».

La collaborazione tra i due club è stata ufficializzata quest’oggi, 17 marzo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi in municipale alla presenza anche di Arrigo Sacchi che sulla panchina dell’Atletico Madrid si è seduto per sette mesi nella stagione 1998/99: «È una collaborazione dalle grandi potenzialità e spero che questo rapporto tra i due club non sia limitato solo al camp o resti estemporaneo ma possa essere uno strumento di trasmissione agli allenatori del Ravenna di un know how e di un bagaglio di conoscenze ed esperienze che possano tornare utili per il loro lavoro con i giovani della città».

Si faceva inviare foto hard da ragazzine adescate in chat: 33enne denunciato  

È un operaio: i carabinieri sono arrivati a lui dalla segnalazione della madre di una 14enne di Faenza finita tra le vittime

La madre di una 14enne faentina si era insospettita per il modo con cui la ragazzina trattava il suo cellulare alla presenza dei genitori e da quel sospetto è nata un’indagine dei carabinieri che ha portato alla denuncia di un 33enne operaio napoletano che avrebbe adescato almeno una decina di adolescenti tra 14 e 16 anni giurando loro amore per ottenerne in cambio foto in chiari atteggiamenti sessuali.

Le perquisizioni condotte dai militari – secondo quanto si legge sul sito dell’Ansa – hanno portato alla luce migliaia di immagini e video, alcuni amatoriali, realizzati da minorenni oltre ad altro materiale scaricato dalla Rete. E così ora l’uomo deve rispondere di detenzione di materiale pedopornografico, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile. Al sospettato è stato appena notificato l’avviso di chiusura indagine.

La ceramica del Mic fa il pieno di visitatori in Cina

Oltre 350mila visitatori alla prima tappa della mostra itinerante realizzata con opere del museo faentino. Fino a marzo 2018 altri quattro musei cinesi ospiteranno le opere

Si è chiusa con 350mila visitatori la prima tappa di “L’eredità di mille anni di ceramica italiana”, la mostra itinerante dedicata alla maiolica italiana e curata dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza con opere appartenenti alla sua collezione, che attraverserà la Cina fino a marzo 2018.

La mostra è curata da Claudia Casali e Valentina Mazzotti che commentano con soddisfazione il risultato: «Un numero eccezionale di persone, se si pensa che nel 2016 le mostre più visitate in Italia hanno una media di 250mila ingressi, eccetto il caso dell’istallazione di Christo sul lago di Iseo vista da un milione e mezzo di persone. È un risultato importantissimo in termini di visibilità per il nostro Museo, per Faenza, per la ceramica italiana».

Dopo l’Henan Museum di Zhengzhou, la mostra fino a marzo 2018 sarà ospitata in altri quattro importanti musei (Zhejiang Provincial museum, Liaoning Provincial museum, Shanxi Museum, Shenzhen Museum). Il 25 marzo 2016 l’inaugurazione della seconda tappa alla presenza di Valentina Mazzotti, conservatrice del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.

L’obiettivo è quello di fare conoscere in Cina la tradizione della maiolica italiana, di cui Faenza è solo uno dei tanti centri propulsori dal Rinascimento in avanti. Oltre ad alcuni esempi di maiolica arcaica del Medioevo, con i suoi caratteristici decori a motivi geometrici, saranno esposti, infatti, maioliche delle più eccellenti manifatture italiane: Faenza, Deruta, Casteldurante, Montelupo, Castelli, Urbino, Pesaro, Gubbio, solo per citarne alcuni.

La ceramica del Mic fa il pieno di visitatori in Cina

Oltre 350mila visitatori alla prima tappa della mostra itinerante realizzata con opere del museo faentino. Fino a marzo 2018 altri quattro musei cinesi ospiteranno le opere

Si è chiusa con 350mila visitatori la prima tappa di “L’eredità di mille anni di ceramica italiana”, la mostra itinerante dedicata alla maiolica italiana e curata dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza con opere appartenenti alla sua collezione, che attraverserà la Cina fino a marzo 2018.

La mostra è curata da Claudia Casali e Valentina Mazzotti che commentano con soddisfazione il risultato: «Un numero eccezionale di persone, se si pensa che nel 2016 le mostre più visitate in Italia hanno una media di 250mila ingressi, eccetto il caso dell’istallazione di Christo sul lago di Iseo vista da un milione e mezzo di persone. È un risultato importantissimo in termini di visibilità per il nostro Museo, per Faenza, per la ceramica italiana».

Dopo l’Henan Museum di Zhengzhou, la mostra fino a marzo 2018 sarà ospitata in altri quattro importanti musei (Zhejiang Provincial museum, Liaoning Provincial museum, Shanxi Museum, Shenzhen Museum). Il 25 marzo 2016 l’inaugurazione della seconda tappa alla presenza di Valentina Mazzotti, conservatrice del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.

L’obiettivo è quello di fare conoscere in Cina la tradizione della maiolica italiana, di cui Faenza è solo uno dei tanti centri propulsori dal Rinascimento in avanti. Oltre ad alcuni esempi di maiolica arcaica del Medioevo, con i suoi caratteristici decori a motivi geometrici, saranno esposti, infatti, maioliche delle più eccellenti manifatture italiane: Faenza, Deruta, Casteldurante, Montelupo, Castelli, Urbino, Pesaro, Gubbio, solo per citarne alcuni.

Due mesi di siccità, colture assetate: via alla stagione irrigua del Consorzio

In gennaio e febbraio 28,5 mm di precipitazioni, la media degli ultimi 10 anni si è attestata sui 48 mm. In funzione gli impianti del Cer

L’andamento stagionale siccitoso dei primi due mesi dell’anno ha anticipato le necessità delle colture rispetto al periodo abituale: il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale ha dato avvio alla stagione irrigua 2017 mettendo in funzione i gruppi di pompaggio che alimentano le reti distributive in pressione nell’area tra il Cer (Canale emiliano romagnolo) e la via Emilia, nonché l’impianto pluvirriguo Mandriole, nei pressi dell’omonimo centro abitato.

Dalle registrazioni del pluviometro installato nella sede del Consorzio risulta un dato complessivo di precipitazioni nei primi due mesi del 2017 di 28,5 mm, ben al di sotto della media degli ultimi 10 anni, che si è attestata sui 48 mm. Altrettanto anomalo è il dato della temperatura che, nel mese di febbraio, è risultata di circa 2-3 gradi superiore al valore medio del periodo.

Sono già state attivate, o lo saranno a breve, le principali derivazioni dal Cer o dal Canale di bonifica in destra di Reno per l’alimentazione dei vettori irrigui a cielo aperto, vale a dire quei canali di scolo che, grazie a opportune opere di regolazione collocate lungo il loro percorso, vengono adibiti alla funzione accessoria di adduttori per la distribuzione idrica alle aziende agricole del comprensorio di pianura del Consorzio.

Nel distretto collinare e montano è, invece, in corso il riempimento degli invasi interaziendali realizzati nell’ambito dei precedenti Programmi di Sviluppo Rurale regionali, allo scopo di costituire una riserva d’acqua per irrigazione da utilizzare nei momenti in cui i corsi d’acqua naturali non potranno soddisfare, per carenza di portata, il fabbisogno idrico delle colture. A oggi nei laghetti collinari sono stati invasati circa due milioni di metri cubi d’acqua. Questa attività è una condizione indispensabile per il mantenimento di attività produttive nei versanti appenninici, altrimenti destinati all’abbandono e al conseguente dissesto.

Scuola superiore, 3.259 nuovi iscritti per settembre: 4 su 10 in un liceo

I dati provinciali del ministero: non decolla il corso in Trasporti e logistica dell’Itis. In totale con elementari e medie 10.255 alunni

Il liceo non ha perso appeal ed è ancora la scuola verso cui si indirizza la maggior parte degli studenti. È quanto emerge dai dati diffusi qualche giorno fa dal sito regionale del ministero dell’Istruzione riguardo ai 3.259 alunni iscritti alle superiori della provincia di Ravenna. Dati quasi definitivi, suscettibili di variazioni di poche unità, dopo quelli diffusi a febbraio che riguardavano invece le sole iscrizioni online.

I numeri raccontano che a Ravenna 1.398 ragazzi si sono iscritti ad un liceo per il primo anno. Lo scorso anno erano tre in meno. Fatto salve le variazioni, possiamo dire che le iscrizioni sono in linea con il 2016. La maggior parte degli alunni sceglie lo Scientifico (514 iscrizioni), seguito dal Linguistico (307). Terza piazza per l’Artistico che negli ultimi due anni ha avuto un trend di forte crescita, passando dai 205 “primini” del 2015 ai 236 dello scorso anno fino ai 250 che entreranno in classe il prossimo settembre. Cala il liceo delle Scienze Umane (210 iscritti, 27 in meno dello scorso anno) mentre si accomoderanno ai banchi del Classico in 117, con un discreto aumento rispetto al 2016, quando di questi tempi i moduli di iscrizione erano 92.

Gli aspiranti tecnici sono invece 1.185, con un aumento di 55 unità. In 443 sperano di diventare Ragionieri (122 dei quali iscritti al corso ad indirizzo turistico). All’Itis va forte l’Informatica (129), seguita da Elettronica-elettrotecnica (125) e dalla Meccatronica (119). Indietro Chimica (47). Per ora, nonostante la presenza del porto, solo sette ragazzi hanno optato per Trasporti e logistica che invece in altre città va benissimo (a Forlì-Cesena ci sono ad esempio 116 alunni).

Al Morigia-Perdisa (geometri-agraria) continua il boom dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione: in 108 hanno scelto questa specializzazione (lo scorso anno gli iscritti erano addirittura 145) che ha ormai surclassato i corsi classici dei due istituti, vale a dire Agraria (86) e Costruzioni (80). Non attira invece il sistema Moda (anche qui solo sette iscritti).

Alle scuole professionali entreranno in 539, la maggior parte dei quali ha scelto l’Alberghiero (249). Il resto si divide tra le scuole ad indirizzo commerciale (165) o dedicate ad industria e artigianato (137), unite a Ravenna sotto la Callegari-Olivetti. In 90 hanno scelto invece l’indirizzo dedicato all’Agricoltura. Chiudono il quadro i 35 futuri alunni dei Servizi Socio-Sanitari.

Per quanto riguarda la scuola elementare, i nuovi iscritti a Ravenna sono 3.497 (209 alle paritarie). Di questi, in 1.877 hanno scelto il tempo pieno. Gli iscritti alle medie sono invece 3.499, e 278 hanno optato per l’indirizzo musicale.

Conoscersi al tavolo di un ristorante, grazie a una nuova app ravennate

Il 21 marzo in alcuni ristoranti di Ravenna fioriranno tante “social table” dove persone che non si conoscono ma che condividono gli stessi interessi ceneranno insieme per la prima volta.

È l’iniziativa #conoscersiatavola presentata nei giorni scorsi nella spazio coworking Colabora di Ravenna dalla startup The Social Table in collaborazione con Confesercenti: l’app ideata dal 35enne Maurizio Melandri e dal 34enne Lorenzo De Donato propone alle persone un nuovo modo per conoscersi, uscire, divertirsi, e condividere con gli altri idee, esperienze e passioni comuni (tra i correlati il nostro approfondimento).

Quale modello di business immaginano i due sviluppatori? «Al momento siamo orientati verso una formula premium: l’app si scarica gratuitamente in modo da avere una massa critica importante poi, pagando, l’utente può accedere a servizi in più come ad esempio sapere quanta affinità c’è tra i profili degli utenti. E ci sarà spazio per i ristoranti che potranno promuovere le loro offerte e magari avere un tavolo social sempre aperto a chi vuole sedersi prenotando un posto tramite l’app».

Per chi fosse interessato a partecipare o restare informato sui prossimi eventi, ci si può collegare al sito www.thesocialtable.it e iscriversi alla serata. A tutto il resto penserà poi The Social Table, che invierà ad ogni iscritto, il giorno prima, una comunicazione tramite email sull’ora e sul luogo della social dinner.

Conoscersi al tavolo di un ristorante, grazie a una nuova app ravennate

Il 21 marzo in alcuni ristoranti di Ravenna fioriranno tante “social table” dove persone che non si conoscono ma che condividono gli stessi interessi ceneranno insieme per la prima volta.

È l’iniziativa #conoscersiatavola presentata nei giorni scorsi nella spazio coworking Colabora di Ravenna dalla startup The Social Table in collaborazione con Confesercenti: l’app ideata dal 35enne Maurizio Melandri e dal 34enne Lorenzo De Donato propone alle persone un nuovo modo per conoscersi, uscire, divertirsi, e condividere con gli altri idee, esperienze e passioni comuni (tra i correlati il nostro approfondimento).

Quale modello di business immaginano i due sviluppatori? «Al momento siamo orientati verso una formula premium: l’app si scarica gratuitamente in modo da avere una massa critica importante poi, pagando, l’utente può accedere a servizi in più come ad esempio sapere quanta affinità c’è tra i profili degli utenti. E ci sarà spazio per i ristoranti che potranno promuovere le loro offerte e magari avere un tavolo social sempre aperto a chi vuole sedersi prenotando un posto tramite l’app».

Per chi fosse interessato a partecipare o restare informato sui prossimi eventi, ci si può collegare al sito www.thesocialtable.it e iscriversi alla serata. A tutto il resto penserà poi The Social Table, che invierà ad ogni iscritto, il giorno prima, una comunicazione tramite email sull’ora e sul luogo della social dinner.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi