martedì
01 Luglio 2025

Carta dei diritti universali del lavoro: in provincia raccolte oltre 14mila firme

La consegna a Roma in occasione della festa dei 110 anni della Cgil
La soddisfazione della segretaria ravennate: «Ora andiamo avanti»

Il territorio ravennate ha fornito un importante contributo al successo della raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali del lavoro promossa dalla Cgil.

Nella provincia di Ravenna, la Camera del lavoro ha raccolto oltre 14.500 firme per la Carta e oltre 50.000 firme per il sostegno ai tre requisiti referendari che accompagnano e sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare, per la cancellazione dei voucher, la responsabilità solidale negli appalti e una nuova tutela
reintegratoria in caso di licenziamento illegittimo.

«Siamo estremamente soddisfatti per le tante adesioni raccolte sul nostro territorio – commenta Maura Masotti, segretaria di organizzazione della Cgil di Ravenna –. Il pieno successo di Ravenna si inserisce nell’ottimo risultato a livello nazionale che si è concretizzato ieri (giovedì 29 settembre, ndr), a Roma, dove sono state consegnate alla Camera, dalla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, oltre un milione e 150 mila firme certificate per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta».

La consegna delle firme è coincisa con la grande festa della Cgil: «A Roma abbiamo festeggiato il compleanno della Cgil, da Ravenna è partito un pullman per prendere parte alle celebrazioni – dice Maura Masotti –. Abbiamo compiuto 110 anni e le tantissime firme raccolte da aprile fino ad oggi hanno reso ancora più speciale la festa in piazza del Popolo nella capitale. Come ha sottolineato la nostra segretaria generale Susanna Camusso nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nei mercati, in tutto il Paese abbiamo riscontrato una grande voglia delle persone di discutere del lavoro e dei problemi che ci sono. Continueremo nella nostra iniziativa affinché la nostra proposta di legge diventi oggetto di discussione nelle Commissioni e nel Parlamento».

Verso il record di iscritti alla maratona Il villaggio quest’anno a Palazzo Rasponi

Al via l’ultimo step di iscrizioni. Già più di 1.700 i partecipanti

A poco più di un mese dalla XVIII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte sono i numeri i protagonisti, in attesa di vedere al via il 13 novembre gli atleti. Sono già 1700 gli iscritti di 35 nazioni diverse, con questo trend si profilano cifre da record (che è quello dell’anno scorso di circa 2.700 iscritti alle due gare competitive). Sono tante le società podistiche italiane che hanno deciso di esserci, il gruppo più numeroso è quello dei sodalizi biellesi composto da 128 atleti, un pullman arriverà da Roma dell’Olimpia Eur, uno da Milano dell’Atletico Arluno, un altro dal cuneese con due società, altri due dalla Campania, saranno rappresentate Napoli e Caserta.

Intanto si arricchisce anche l’Expo Marathon Village, vera novità di quest’anno essendo allestito nella suggestiva cornice di Palazzo Rasponi Dalle Teste, in pieno centro a Ravenna. Rappresenterà la casa di maratoneti, pubblico e aziende. Al suo interno ci saranno gli stand delle più frequentate maratone italiane, oltre a quelli stranieri delle maratone di Porto, Cracovia e Gran Canaria. Parteciperanno infatti Collemar-athon, Ferrara Marathon, La Mezza di Treviso, Treviso Marathon, Milano Marathon, Rimini Marathon, Verona Marathon e Ultratrail Via degli Dei. L’Expo sarà aperto venerdì 11 novembre dalle 14.30 alle 19 e tutto il sabato 12 dalle 9.30 alle 19. Da domani, 1° ottobre, partirà l’ultimo step di iscrizioni che terminerà il 9 novembre: 45 euro per la maratona, 30 euro per la mezza. Sarà poi possibile iscriversi all’Expo anche l’11 e il 12 novembre al costo di 50 euro per la maratona e di 35 euro per la mezza. Chi si iscriverà alla gara di Ravenna, se tesserato Fidal, entrerà automaticamente nella classifica del campionato Italiano individuale di maratona Master, quest’anno assegnato dalla Fidal alla competizione organizzata da Ravenna Runners Club.

Tra le novità di quest’anno anche il servizio di Baby sitting, promosso grazie alla collaborazione della Uisp. I genitori che decideranno di correre domenica mattina potranno lasciare i loro figli al personale incaricato, che si prenderà cura di loro.

Sempre la Uisp all’Expo gestirà le iscrizioni alla Conad Family Run di sabato 12 novembre.

Per le scuole che invieranno la loro preiscrizione a questa gara entro il 2 novembre, l’iscrizione sarà gratuita. Per tutti iscrizione a 5 euro da effettuarsi in loco.

Per ulteriori informazioni: www.maratonadiravenna.com.

Verso il record di iscritti alla maratona Il villaggio quest’anno a Palazzo Rasponi

Al via l’ultimo step di iscrizioni. Già più di 1.700 i partecipanti

A poco più di un mese dalla XVIII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte sono i numeri i protagonisti, in attesa di vedere al via il 13 novembre gli atleti. Sono già 1700 gli iscritti di 35 nazioni diverse, con questo trend si profilano cifre da record (che è quello dell’anno scorso di circa 2.700 iscritti alle due gare competitive). Sono tante le società podistiche italiane che hanno deciso di esserci, il gruppo più numeroso è quello dei sodalizi biellesi composto da 128 atleti, un pullman arriverà da Roma dell’Olimpia Eur, uno da Milano dell’Atletico Arluno, un altro dal cuneese con due società, altri due dalla Campania, saranno rappresentate Napoli e Caserta.

Intanto si arricchisce anche l’Expo Marathon Village, vera novità di quest’anno essendo allestito nella suggestiva cornice di Palazzo Rasponi Dalle Teste, in pieno centro a Ravenna. Rappresenterà la casa di maratoneti, pubblico e aziende. Al suo interno ci saranno gli stand delle più frequentate maratone italiane, oltre a quelli stranieri delle maratone di Porto, Cracovia e Gran Canaria. Parteciperanno infatti Collemar-athon, Ferrara Marathon, La Mezza di Treviso, Treviso Marathon, Milano Marathon, Rimini Marathon, Verona Marathon e Ultratrail Via degli Dei. L’Expo sarà aperto venerdì 11 novembre dalle 14.30 alle 19 e tutto il sabato 12 dalle 9.30 alle 19.
Da domani, 1° ottobre, partirà l’ultimo step di iscrizioni che terminerà il 9 novembre: 45 euro per la maratona, 30 euro per la mezza. Sarà poi possibile iscriversi all’Expo anche l’11 e il 12 novembre al costo di 50 euro per la maratona e di 35 euro per la mezza.
Chi si iscriverà alla gara di Ravenna, se tesserato Fidal, entrerà automaticamente nella classifica del campionato Italiano individuale di maratona Master, quest’anno assegnato dalla Fidal alla competizione organizzata da Ravenna Runners Club.

Tra le novità di quest’anno anche il servizio di Baby sitting, promosso grazie alla collaborazione della Uisp. I genitori che decideranno di correre domenica mattina potranno lasciare i loro figli al personale incaricato, che si prenderà cura di loro.

Sempre la Uisp all’Expo gestirà le iscrizioni alla Conad Family Run di sabato 12 novembre.

Per le scuole che invieranno la loro preiscrizione a questa gara entro il 2 novembre, l’iscrizione sarà gratuita. Per tutti iscrizione a 5 euro da effettuarsi in loco.

Per ulteriori informazioni: www.maratonadiravenna.com.

Referendum costituzionale, comitati ed eventi per il sì: Vassallo a Ravenna

Atteso il docente universitario. Oltre 100 adesioni al manifesto

Cento le adesioni al “Manifesto per il sì al referendum” promosso da una quindicina di personalità ravennati tra cui Mara Cavallari, Gianluca Dradi, Guido Ceroni, Giangi Baroncini, Aldo Preda, Mario Petrosino (l’elenco completo tra gli allegati). Tra i nuovi firmatari anche coloro che hanno dato vita al primo comitato “laico” per il sì Rinascitalia, tra cui il portavoce Nevio Salimbeni, e alcuni esponenti di spicco del Partito democratico locale come Mirco Bagnari, Rudy Gatta, Roberto Fagnani, Livia Molducci oltre a rappresentanti del mondo culturale ed economico ravennate.

E mentre appunto non sembra ancora fervere la campagna del Pd locale, per sentire le ragioni del sì un’occasione è appunto organizzata da “Rinascitalia/Basta un sì” venerdì 30 settembre alle 20.45 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino a Ravenna dal titolo “Dal Boh al sì”. Ospite sarà Salvatore Vassallo, docente dell’Università di Bologna che, dice: «Le riforme su cui sono ora chiamati a decidere i cittadini e di cui parliamo il 30 sera sono attese da troppo tempo e sono troppo importanti per essere lasciate al battibecco quotidiano tra politici preoccupati solo di che cosa succederà (a loro) tra sei mesi».

Nel corso della serata verranno proiettate interviste inedite girate a Ravenna per sentire l’opinione delle tante persone che hanno ancora dubbi o perplessità.

Referendum costituzionale, comitati ed eventi per il sì: Vassallo a Ravenna

Atteso il docente universitario. Oltre 100 adesioni al manifesto

Cento le adesioni al “Manifesto per il sì al referendum” promosso da una quindicina di personalità ravennati tra cui Mara Cavallari, Gianluca Dradi, Guido Ceroni, Giangi Baroncini, Aldo Preda, Mario Petrosino (l’elenco completo tra gli allegati). Tra i nuovi firmatari anche coloro che hanno dato vita al primo comitato “laico” per il sì Rinascitalia, tra cui il portavoce Nevio Salimbeni, e alcuni esponenti di spicco del Partito democratico locale come Mirco Bagnari, Rudy Gatta, Roberto Fagnani, Livia Molducci oltre a rappresentanti del mondo culturale ed economico ravennate.

E mentre appunto non sembra ancora fervere la campagna del Pd locale, per sentire le ragioni del sì un’occasione è appunto organizzata da “Rinascitalia/Basta un sì” venerdì 30 settembre alle 20.45 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino a Ravenna dal titolo “Dal Boh al sì”. Ospite sarà Salvatore Vassallo, docente dell’Università di Bologna che, dice: «Le riforme su cui sono ora chiamati a decidere i cittadini e di cui parliamo il 30 sera sono attese da troppo tempo e sono troppo importanti per essere lasciate al battibecco quotidiano tra politici preoccupati solo di che cosa succederà (a loro) tra sei mesi».

Nel corso della serata verranno proiettate interviste inedite girate a Ravenna per sentire l’opinione delle tante persone che hanno ancora dubbi o perplessità.

Un altro arresto per la sparatoria davanti al pronto soccorso 

I fatti risalgono a maggio 2015: tentato omicidio nel parcheggio a conclusione di uno scontro fra bande di spacciatori

A distanza di un anno e mezzo dal tentato omicidio di un albanese nel parcheggio del pronto soccorso di Ravenna, con l’esplosione di almeno dieci colpi di pistola contro la sua Ford Focus, il nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri ha arrestato un secondo uomo ritenuto tra i responsabili di quello che fu il violento epilogo di una rissa cominciata altrove fra due due bande di spacciatori che si contendevano il mercato. L’arrestato del 29 settembre è un 35enne italiano di Lugo ma residente a Imola. Per lui il gip ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di concorso in tentato omicidio. A sparare quella sera sarebbe stato però un 38enne tunisino già arrestato lo scorso giugno.

La sparatoria risale al maggio 2015. Secondo gli inquirenti il 35enne e il 38enne arrivarono al pronto soccorso armati e decisi a vendicare quanto accaduto prima in uno scontro con una banda di albanesi. Nel parcheggio dell’ospedale spararono contro l’auto di un uomo estraneo alla vicenda: questi infatti era andato all’ospedale per visitare uno dei coinvolti nella rissa e reale obiettivo della spedizione punitiva.

Il nucleo investigativo ha un nuovo comandante: ci sono due delitti irrisolti su cui indagare

Dal Nas di Udine arriva a Ravenna il capitano Pisapia: sulla sua scrivania i fascicoli degli omicidi del 2015 del venditore ambulante e della guardia giurata

Cambio al vertice del nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri di Ravenna: il capitano Antonio Pisapia, proveniente dal Nas di  Udine, subentra al maggiore Calogero Barbera destinato ad altro incarico in Sicilia. Il capitano Pisapia trova a Ravenna due casi delicati su cui fare luce: gli omicidi ancora irrisolti di Mor Seye e Salvatore Chianese, il venditore ambulante e il vigilante uccisi a colpi di arma da fuoco in due distinte circostanze accadute l’11 settembre e il 30 dicembre 2015.

Pisapia è nato a Venezia nel 1966, è sposato ed ha due figlie. Ha una laurea magistrale in Giurisprudenza e di primo livello in Scienze dell’Amministrazione. In passato ha prestato servizio al comando provinciale di Pordenone, ai nuclei investigativi di Catanzaro e di Roma, negli ultimi otto anni è stato al comando del Nas di Udine. Si è occupato di attività investigative anche in materia di reati contro la pubblica amministrazione.

Gatti in mostra a Faenza: competizioni per categorie e per fascia di età

Appuntamento negli spazi della fiera l’1 e 2 ottobre

Alla fiera di Faenza, sabato 1 e domenica 2 ottobre, si svolge “Faenza Cat Show”, prima edizione dell’Esposizione Felina Internazionale del Circuito World Cat Federation, a cura di Felinia Eventi e patrocinata da Agi (Associazione Gatti d’Italia) e da Wcf (World Cat Federation). Si sfideranno i gatti più belli del circuito World Cat Federation. Gli esemplari iscritti all’esposizione, concorreranno in diverse competizioni, sia per categorie di specie (divise fra pelo lungo, pelo semilungo e pelo corto) che per fascia di età (cuccioli dai 4 ai 6 mesi, cuccioli dai 6 ai 10 mesi, adulti); è inoltre prevista una competizione riservata ai gatti neutri. Valuterà i concorrenti una prestigiosa giuria internazionale composta da 4 membri provenienti da Italia, Russia, Turchia e Belgio, Alla fine di ogni giornata i giudici eleggeranno fra i vincitori di ciascuna categoria l’esemplare migliore, che otterrà il titolo di Best in Show del giorno. I gatti best in show poi si sfideranno per ottenere il “Best General”. Aperto dalle 10.30 alle 19. Info su biglietti e programma dettagliato: www.feliniaeventi.com.

Un accordo per salvare i 50 posti di lavoro della Western Atlas

Incontro al ministero: l’azienda del settore offshore ha tempo fino al 4 novembre per accettare la proposta delle istituzioni e dei sindacati

Un accordo di programma per il salvataggio della Western Atlas di Ravenna. È questa la proposta messa in campo questa mattina, 29 settembre, da sindacati e istituzioni durante il tavolo di crisi convocato a Roma al ministero dello Sviluppo economico per affrontare la situazione sia dello stabilimento ravennate sia di quello della sua controllante, la Beker Hughes di Pescara.

La Western Atlas di Ravenna, azienda storica che opera nel settore petrolifero on shore e off shore, è stata acquisita alla fine degli anni ’90 dalla multinazionale Baker Hughes, mantenendo nome e ragione sociale. A oggi i lavoratori impegnati nello stabilimento ravennate sono circa una cinquantina.

All’incontro ministeriale sono intervenuti le Regioni interessate (Abruzzo ed Emilia-Romagna), il Comune di Ravenna, le aziende (la Beker Hughes di Pescara e la controllata la Western Atlas di Ravenna), le organizzazioni sindacali di categoria territoriali Filctem Femca e Uiltec nonché rappresentanti dei lavoratori. Le istituzioni e i sindacati hanno chiesto di ritirare la procedura di mobilità aperta dall’azienda in previsione di una chiusura degli stabilimenti. Inoltre, Ministero e Regione Emilia-Romagna hanno proposto alla proprietà – che ha confermato di voler rimanere in Italia – di impegnarsi in un’ipotesi di ‘accordo di programma’ per sostenere la permanenza e lo sviluppo dell’azienda in questo settore. L’adesione, o meno, dell’azienda a questa ipotesi arriverà il prossimo 4 novembre, quando è stato convocato un altro incontro al ministero.

«Per la Regione – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – è condizione necessaria e vincolante alla realizzazione di ‘accordo di programma’ la permanenza attiva del sito di Ravenna. Confermiamo che per noi è una priorità tutelare il grande patrimonio di professionalità, tecnologia e specializzazione nonché dell’occupazione, rilanciando i poli petrolchimici emiliano romagnoli. È necessario continuare a investire in processi di innovazione e ricerca».

«Ap non è trasparente e spesso è visitata dalle forze dell’ordine»

Dopo sette mesi di commissariamento il deputato Maestri (Possibile) denuncia un clima aziendale deteriorato in via Antico Squero

«I ravennati devono sapere che la loro Autorità di sistema portuale, ente pubblico, non è la casa trasparente che dovrebbe essere. Sta vivendo un momento di gravissima difficoltà con un clima aziendale deteriorato e problematiche anche di rilevanza penale se è vero che con una frequenza sempre maggiore l’ente è visitato dalle forze dell’ordine». Il deputato ravennate Andrea Maestri (Possibile) esprime tutta la sua preoccupazione per la situazione negli uffici di via Antico Squero dove il commissariamento straordinario affidato al contrammiraglio Giuseppe Meli, comandante della capitaneria, è arrivato al settimo mese. Cosa sta succedendo nel porto di Ravenna? È la domanda che Maestri rivolge al ministro dei Trasporti Graziano Delrio, al presidente della Regione Stefano Bonaccini e al sindaco Michele de Pascale.

Come è ormai noto, a marzo si è concluso il primo mandato del presidente Galliano Di Marco che non è stato confermato per via degli scontri con i poteri locali e il ministero ha deciso di percorrere la strada del commissariamento in attesa di definire il quadro normativo della portualità italiana. «La riforma della portualità è legge dal 15 settembre scorso – dice Maestri –. L’avviso pubblico non avente valore concorsuale emesso dal ministro per raccogliere candidature e curricula dei potenziali presidenti è scaduto il 4 settembre. Tre nomine in Italia sono state fatte ma Ravenna resta al palo».

L’avvocato Maestri, con un passato anche in consiglio comunale a Ravenna dove è stato capogruppo Pd, non dimentica la vicenda Di Marco definendola assai opaca: «Più che di un commissariamento si ha l’impressione che si tratti di una normalizzazione pretesa dal partito egemone per ristabilire e mantenere gli equilibri di interessi che governano lo scalo ravennate. Diverse società, riconducibili a 3 o 4 imprenditori privati in tutto, hanno il controllo sulle banchine e sulle aree retrostanti, imprescindibili per la movimentazione dei traffici portuali. Galliano Di Marco coraggiosamente aveva messo in discussione un sistema in cui l’ente pubblico, strettamente controllato dagli enti territoriali egemonizzati dal Pd, in un recente passato anche attraverso una sorta di commissario politico interno, garantiva quell’equilibrio, spostato abnormemente sugli interessi di qualche industriale. Fatto fuori Di Marco, sembra che si sia ritornati all’antico. Lo denuncio con forza e con preoccupazione».

Quattro supermercati derubati in una mattina: due donne arrestate

Avevano riempieto baule e sedile dell’auto con alimentari anche di pregio come caviale e foie gras per un valore di duemila euro

In una sola mattinata hanno visitato quattro supermercati più volte ognuno riempiendo baule e sedile di una berlina con merce rubata, anche di pregio: parmigiano invecchiato, paté di foie gras, caviale e aceto balsamico per un valore complessivo di duemila euro. I carabinieri della compagnia di Ravenna, durante il pomeriggio di ieri 28 settembre, hanno arrestato due donne romene per furto.

Una 30enne e una 40enne con precedenti specifici residenti nel Bolognese avevano una tecnica collaudata: riuscivano a nascondere la merce in borse capienti che andavano a svuotare in auto per poi fare altri carichi. Ma una commessa di un supermercato del centro ha notato il comportamento e ha dato l’allarme riuscendo a scorgere il modello dell’autovettura con cui le due si allontanavano. Le pattuglie del 112 hanno rintracciato l’auto nel parcheggio di un altro supermercato nelle vicinanze. Le due donne hanno tentato una fuga ma sono state arrestate.

Nei primi otto mesi del 2016 il turismo a Ravenna torna a crescere

In aumento anche le Visit Card vendute, anche se la metà ai residenti

Dopo alcuni anni di crisi, il turismo a Ravenna torna a crescere. Almeno secondo i numeri, ancora ufficiosi, degli arrivi e dei pernottamenti forniti dalle strutture ricettive del territorio e resi pubblici (nelle loro variazioni percentuali) dall’assessore al Turismo del Comune di Ravenna, Giacomo Costantini, al termine del convegno “Ravenna open turismo”, svoltosi in mattinata a Palazzo Rasponi.

In tutto il territorio comunale, nei primi otto mesi dell’anno (quelli tradizionalmente “pesanti” per i flussi ravennati), da gennaio ad agosto, gli arrivi dei turisti sono aumentati del 2,63 percento rispetto al 2015, con una tendenza che se verrà rispettata a fine anno – ha dichiarato Costantini – potrebbe portare al migliore risultato degli ultimi dieci anni. Le presenze (ossia i pernottamenti dei turisti) sono invece cresciute del 5,43 percento. Numeri ancora più positivi se si considera solo la città d’arte, con gli arrivi cresciuti del 4,6 percento e le presenze del 7,08. Sui lidi, invece, gli arrivi sono cresciuti dell’1,7 percento e le presenze di poco più del 5 percento rispetto al 2015.

Nel corso del convegno sono anche stati resi pubblici (dall’agenzia che la gestisce, la forlivese Integra Solution) i dati di vendita della Romagna Visit Card, lo strumento (in vendita a 14 euro e dalla validità di un anno) che permette l’ingresso gratuito in 48 monumenti e siti turistici delle tre province romagnole: in questa prima parte dell’anno ne sono state vendute quasi 3.400, oltre il doppio dell’anno scorso. Del totale, però, circa la metà (il 45 percento) delle card sono state acquistate da persone residenti in Romagna.

In crescita anche i numeri dello “Shuttle”, il bus navetta che collega l’aeroporto di Bologna alle città di Bagnacavallo, Ravenna e Cervia (e viceversa) con circa 3.500 passeggeri, in aumento del 38 percento rispetto all’anno scorso.

I dettagli e ulteriori approfondimenti nei prossimi giorni sul sito e sul numero del settimanale R&D di giovedì 6 ottobre.

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