lunedì
25 Agosto 2025

Giuseppe Conte in provincia per un confronto su alluvione e crisi degli alloggi

Doppia tappa nel ravennate per il leader pentastellato, atteso a Ravenna e Faenza nella serata di venerdì 8 novembre. Oltre agli incontri istituzionali, è prevista anche una cena informale con alcuni attivisti

Giuseppe Conte

Il leader del Movimento 5 Stelle e già Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è atteso in provincia nella giornata di venerdì 8 novembre, per una doppia tappa tra Ravenna e Faenza volti al sostegno delle comunità locali e al dialogo aperto con i cittadini.

La giornata avrà inizio a Faenza, dove il leader pentastellato incontrerà l’amministrazione faentina per visionare il parco mezzi per il ripristino del servizio di manutenzione del verde pubblico, distrutto dall’alluvione del maggio 2023, per il quale è stato devoluto un contributo di 280.000 euro, derivante dalla restituzione degli stipendi dei parlamentari in supporto alle terre faentine alluvionate.

Nel pomeriggio, Conte si sposterà a Ravenna, dove incontrerà gli studenti dell’Accademia di Belle Arti in occasione dei 100 anni della Scuola di Mosaico dell’Accademia. Sarà un’occasione per discutere anche sul problema del costo degli alloggi per gli studenti fuori sede; un tema che incide profondamente sulla vita dei giovani.

A seguire, dalle 18:00 alle 19:00, Conte sarà nel centro storico di Ravenna, dove avrà modo di dialogare direttamente con i cittadini e i candidati Igor Gallonetto (assessore comune di Ravenna), Anastasia Ruggeri (gastronoma), Massimo Bosi (coordinatore provinciale e assessore comune di Faenza), Antonella Ravagli (insegnante).

In serata è prevista anche una cena con gli attivisti locali Al 45 di via Paolo Costa, un incontro informale in cui il politico potrà ascoltare le loro istanze e confrontandosi sui temi più sentiti dalla Comunità.

«Questa visita rappresenta per Conte un’opportunità per ribadire la sua vicinanza a una Regione colpita da sfide difficili, ma anche ricca di vitalità culturale e sociale» comunicano i coordinatori regionali Marco Croatti e Gabriele Lanzi e il coordinatore provinciale Massimo Bosi.

Prove di progettazione in darsena: in banchina “nascono” muri, finestre, arredi

Una classe di quaranta studenti internazionali del Politecnico di Torino protagonista al laboratorio curato dallo studio Denara – FOTO

Foto Aerea Matteo Saragoni
Foto aerea di Matteo Saragoni

Aspiranti architetti da tutto il mondo si sono dati appuntamento nel weekend a Ravenna. Nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 novembre, la classe di studenti internazionali del secondo anno di architettura del Politecnico di Torino, parte del “City and Territory Studio” coordinato dalla professoressa Francesca Frassoldati, è stata protagonista di un laboratorio di progettazione in scala 1:1 sulla banchina abbandonata della Darsena, a cura dello studio di architettura Denara.

Quaranta tra studenti e studentesse, di tredici diverse nazionalità, hanno riprodotto un’aggregazione dei propri progetti, ridisegnandone a terra le planimetrie comprensive di muri, finestre e arredi. Muniti di metri, gessetti e nastro adesivo, hanno organizzato in dimensioni reali gli spazi di un laboratorio di sartoria, una caffetteria con laboratorio di ceramica, un’abitazione per una famiglia di quattro persone e un appartamento per studenti. Il disegno complessivo finale ha un’estensione di 40×14 metri, per un totale di circa 460 mq fra spazi interni ed esterni.

Il workshop, oltre a far riflettere gli studenti sulle dimensioni degli ambienti e la loro organizzazione, rappresenta un esperimento urbano collettivo che travalica l’inaccessibilità degli spazi progettati privati e li mette in mostra, in un luogo aperto a tutti per quanto spesso dimenticato o “invisibile” nell’esperienza di Ravenna come la banchina della darsena. Spazi interni, muri, arredi e indicazioni delle porte e delle finestre – rappresentati secondo le convenzioni grafiche del disegno tecnico – sono evidenziati sul piazzale della banchina con nastro adesivo giallo, steso a terra con precisione.

Per due giornate, la Darsena è diventata il domicilio elettivo del workshop, anche grazie alla collaborazione con l’Autorità portuale.

Gli studenti stessi hanno successivamente simulato l’uso degli ambienti progettati, portando scene di vita domestica e esperienze urbane in un paesaggio diversamente inospitale e popolato dai relitti degli edifici industriali. L’intero laboratorio è stato messo a punto da Denara,  lo studio di architettura di Ravenna composto da Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli e Mirko Tavaniello Boresi, che da alcuni anni promuove progetti e installazioni temporanee sulla darsena.

Nella giornata di lunedì 4 novembre gli studenti sono stati accolti dal museo Mar di Ravenna che ha aperto eccezionalmente le proprie porte per mostrare la collezione permanente a seguito di una lezione sul mosaico contemporaneo da parte di Daniele Torcellini, storico dell’arte. L’esperienza si è conclusa con la visita presso i laboratori Koko Mosaico di Luca Barberini e Caco3 di Âniko Ferreira da Silva, Giuseppe Donnaloia e Pavlos Mavromatidis, nei quali i ragazzi hanno potuto osservare da vicino le diverse pratiche tecniche di lavoro con le tessere.

Ravenna si prepara per la maratona: oltre 4000 atleti attesi per le gare principali

Un weekend dedicato al benessere e all’incontro, con gare competitive e non, alla scoperta delle bellezze artistiche e culturali di Ravenna. Più di 9000 gli iscritti alle corse collaterali

Conferenza Esselunga Maratona Di Ravenna

Un fine settimana dedicato allo sport in città con la 25esima edizione della Maratona di Ravenna Città d’Arte, sponsorizzata quest’anno da Esselunga. Dall’8 al 10 novembre tanti eventi e appuntamenti dedicati al benessere e alla convivialità.

Nella zona compresa fra l’area di arrivo di Via di Roma e il Pala De André sarà ospitato l’Expo Marathon Village, e da lì partiranno le gare: si va dalla regina sulla distanza di 42,195 Km, incorniciata negli splendidi siti storici e artistici di Ravenna, alla Mezza Maratona, tra le più veloci d’Italia con tanti pretendenti alla vittoria grazie a tempi di iscrizione di assoluto livello e alla 10K incentrata sulle bellezze storiche del centro della città. Sono attesi in città 4.000 atleti pronti a disputare le due gare competitive da 42 e 21 chilometri, in rappresentanza di ben 67 nazioni, mentre sono più di 7.000 i partecipanti già registrati per la Martini Good Morning Ravenna 10K. Al sabato, per la Esselunga Family Run saranno oltre 2.000 giovani da tutte le scuole di ogni ordine e grado. Si va verso il sold out per la Dogs&Run, con un numero massimo di 350 iscrizioni consentite per la corsa a quattro zampe. Questi numeri, in costante aumento, si avvicinano a quelli dell’edizione record del 2019 in epoca pre-Covid. Non si tratta di numeri definitivi, dato che sarà possibile iscriversi fino al giorno precedente il via. 

Si parte venerdì 8 novembre, con l’apertura dell’Expo Marathon Village del Pala de Andrè, che accoglierà migliaia di runners e amici dalle 10.30 alle 19.00, per raddoppiare il sabato dalle 9.30 alle 19.00. Sabato 9 all’esterno del palasport, alle ore 10.15 partirà la Esselunga Family Run, manifestazione ludico-motoria da 2 km dedicata a famiglie, scuole e insegnanti. A seguire, alle ore 12 circa, il via alla Dogs & Run, la maratonina a sei zampe con cani e accompagnatori. Domenica 10 in programma le ultime partenze: alle 9.15 lo start alla Esselunga Maratona di Ravenna Città d’Arte 42K e della Consar Ravenna Half Marathon 21K. A seguire la partenza di Correndo senza Frontiere la 3,2 km riservata a persone con disabilità fisica e intellettivo-relazionale insieme ai loro accompagnatori. Infine, alle 10.15, via alla coloratissima Martini Good Morning Ravenna 10K. Per tutti, arrivo in Via di Roma nell’area antistante la Basilica di Santa Maria in Porto e il Mar.

Attesi per l’edizione 2024 della maratona anche gli a abituali top runner, che cercheranno di migliorare i precedenti record della corsa stabiliti entrambi nel 2021: nella gara maschile da Elkana Langat (Kenya) in 2h10’33” e quella femminile da Shyline Jepkorir Toirotich (Kenya) in 2h29’17”. In questa 25esima edizione ci proveranno in campo maschile l’etiope Gurara Muleta Neda col personal best di 2h12’30”, i keniani Asbel Kipkorir (miglior crono) 2h15’30” e Samson Kipchirchir Keiyo (p.b. 2h15’44’’). Infine, Vincent Kiprotich Mutai e Laban Kiprop Chepkorom saranno al debutto, ma entrambi hanno recentemente registrato tempi molto vicini ai 60’ nella Mezza Maratona e punteranno a scendere sotto le 2h10’ nella gara regina dei 42,195 Km. Tra le donne l’etiope Geta Aga Bedatu (p.b. 2h37’21’’) e la keniana Mercy Jebet Kibor al debutto.

Nella Consar Ravenna Half Marathon il record da battere nella gara maschile è l’1h00’03” di Cheruiyot Thobias (Ken) del 2023 e nella gara femminile l’1h10’49” sempre del 2023 di Mukandanga Clementine (Rwa). E dopo i grandi risultati cronometrici dello scorso anno, in questo 2024 le aspettative sono altissime guardando i partenti ed i tempi dei quali sono accreditati. Al momento confermati in campo maschile i keniani James Kipkogei (p.b. 1h00’43”), Elvis Kebor Tabarach (p.b. 1h01’08’’), Joseph Kimeli Kimutai (p.b. 1h01’46”), lo svedese Mohamadreza Abootorabi (p.b. 1h02’40”), e lo svizzero Jonas Raess al debutto. Quest’ultimo ha gareggiato sui 5000m alle Olimpiadi di Parigi 2024 e sulla stessa distanza detiene il titolo nazionale con un record personale di 13’13’’, inoltre, nel 2019 ha conquistato la medaglia d’oro alle Universiadi di Napoli sempre sui 5000m. Tra le donne le keniane Veronicah Nyaruai Wanjiru (p.b.  1h07’58”), Cynthia Chepchirchir Kosgei (p.b. 1h08’29”). E ancora, la norvegese Kristine Eikrem Engeset sarà al debutto, ma vanta una medaglia d’argento ai Campionati Europei U20 sui 3000m siepi e ben sette titoli nazionali. infine, al via anche la vincitrice dell’edizione 2023, la già citata Mukandanga Clementine (p.b. 1h10’03’’) detentrice del record a Ravenna e intenzionata a difendere il titolo sul traguardo di via di Roma.

Maratona Ravenna

I percorsi:

La 25esima edizione della Esselunga Maratona di Ravenna correrà sul percorso rinnovato dell’ultima edizione, e lo stesso vale per la mezza maratona. Subito dopo la partenza, i runners potranno ammirare la Darsena di Città arredata con la nuova passerella in legno in un’area caratterizzata da un vasto progetto di riqualificazione urbana. Successivamente passeranno dal quartiere San Giuseppe (ex Villaggio Anic), proseguendo tra le vie del centro storico toccando, ancora una volta, tutti gli otto monumenti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco, ma anche la Tomba di Dante e altri siti. Il tracciato sarà interamente pianeggiante e dopo i primi 18Km, le strade delle due distanze si divideranno all’altezza della rotonda Gran Bretagna quando la Maratona proseguirà prima verso Classe, poi verso Punta Marina Terme, mentre la Mezza si indirizzerà su Via di Roma.

La Martini Good Morning Ravenna 10k partirà invece con due griglie distinte: fast e walk. Davanti chi desidera affrontare i 10 Km correndo, a seguire tutti i camminatori. Verrà mantenuto sostanzialmente quasi tutto il percorso invariato che si concentrerà sulle bellezze del centro della città. All’arrivo, per evitare assembramenti sul traguardo di Via di Roma, ai partecipanti della 10K sarà riservato un traguardo esclusivo posizionato 100 metri prima di quello della 42K e della 21K per permettere un deflusso dei partecipanti adeguato e sicuro.

I premi:

Ancora una volta la medaglia sarà un piccolo capolavoro d’arte bizantina firmato da Annafietta che, dal 2011 ad oggi, realizza a mano vere icone del mosaico ravennate. Anche la medaglia dellaEsselunga Maratona di Ravenna Città d’Arte 2024 è nata nella bottega artigianale a due passi dalla Basilica di S. Vitale e prende ispirazione proprio da uno dei più famosi mosaici parietali della stessa Basilica. L’idea del nuovo monile nasce del celebre corteo di Giustiniano, imperatore dell’Impero Romano d’Oriente, raffigurato insieme ad alcuni notabili, seguiti da un gruppo di guardie d’onore armate con lo scudo Pax bizantino decorato con il Chrismon, una combinazione di lettere dell’alfabeto greco che formano l’abbreviazione del nome di Cristo. A differenza di quelle realizzate negli ultimi anni, la medaglia 2024 presenta una forma ovale incorniciata da una preziosa greca tipica delle raffigurazioni bizantine.

La medaglia è proposta ancora in tre tagli diversi, ma con una grande novità: per la prima volta presenta anche tre colori diversi. La più grande per i finisher della Maratona sarà colorata d’oro, una versione leggermente più piccola e di colore argento toccherà ai runner della Half Marathon. Infine, la versione minore e di color bronzo sarà destinata alla Martini Good Morning Ravenna. Infine, domenica sarà di nuovo possibile far incidere sul retro della medaglia il nome e il tempo cronometrico fatto registrare, in modo tale da rendere la medaglia un ricordo unico e personale.
Anche quest’anno Avis e Advs, che da anni collaborano con la Maratona di Ravenna, metteranno a disposizione due trofei in mosaico realizzati a mano da Annafietta. Advs premierà la prima ravennate e Avis il primo ravennate che taglieranno il traguardo della Consar Ravenna Half Marathon. Un premio speciale sarà fornito anche da Esselunga. Il primo ravennate che transiterà al Km 26, in corrispondenza con il nuovo store Esselunga in via Antica Milizia, riceverà in dono un cesto di prodotti della linea Esselunga Top, una serie di prodotti di alta qualità. Infine, il premio Club del Sole al primo classificato in Maratona fra coloro che avranno soggiornato nel villaggio della stessa catena.

Le t-shirt degli atleti di maratona e mezza maratona sono fornite da Diadora, così come quelle dei volontari impegnati nell’organizzazione e per lo staff. Cisalfa Sport sponsorizzerà invece la t-shirt della Martini Good Morning Ravenna 10K. Una particolarità arricchirà le maglie in occasione del 25esimo della Maratona: nel retro sarà infatti riportato un testo che racconta un pezzo di storia ravennate, in particolare di come la radice “Rav” nel nome stesso della città derivi dallo scorrere dell’acqua.

Ritiro pettorali:

Il ritiro pettorali sarà possibile all’Expo nelle giornate di venerdì dalle ore 10.30 alle 19.00 e sabato dalle ore 9.30 alle 19.00. Alla domenica mattina, solamente per i runner che giungeranno da fuori provincia, dalle ore 7.15 alle 8.45, mentre per gli iscritti alla Martini Good Morning 10K, dalle ore 8.00 alle 9.30.

L’evento e le sue distanze avranno una bag dedicata, che potrà essere utilizzata per la custodia degli indumenti al deposito borse disponibile per le distanze 42K, 21K e 10K FAST, allestito prima della partenza al Pala De André, e successivamente trasferito dall’organizzazione su viale Santi Baldini per consentire il ritiro. L’iscrizione comprende oltre al pacco gara, t-shirt tecnica ufficiale, medaglia in mosaico per i finisher, convenzioni per l’accesso ai musei e siti storici cittadini previa presentazione del pettorale, assicurazione, bus navetta gratuito, servizio pacer, deposito borse, ristori, assistenza medica e servizio di bagni chimici.

Particolare attenzione anche alla sostenibilità con una serie di iniziative messe in atto da Ravenna Runners Club. Seguendo il filo della tutela ambientale Esselunga Maratona di Ravenna è sempre più manifestazione green. Le t-shirt ufficiali dell’evento non saranno imbustate, in modo da ridurre sensibilmente l’utilizzo della plastica. Inoltre, grazie al sostegno di San Benedetto saranno messi a disposizione ben 40mila bicchiericompostabili nei ristori e bottigliette della linea EcoGreen che prevede l’impiego di plastica riciclabile.  Grazie ad una collaborazione con Deka Sport Passion all’interno dell’Expo Marathon Village sarà possibile noleggiare bici elettriche durante il weekend. Chi noleggerà la bicicletta riceverà una piantina digitale con tutti i punti di interesse della città e i passaggi strategici del percorso. Anche i servizi di apri corsa della gara saranno più sostenibili grazie alle auto elettriche e ibride messe a disposizione da Nissan DeStauto, official car dell’evento.  Inoltre, in collaborazione con VionMo, società austriaca di consulenze aziendali, verrà avviato un progetto che prevede il calcolo delle emissioni di Co2 per stabilire un benchmark e rendere ancora più sostenibili le edizioni future di Maratona.

Servizi:

Domenica 10 Novembre per tutti i partecipanti sarà disponibile un servizio gratuito di bus navetta che agevolerà gli spostamenti. Prima della partenza, i runners e i ravennati che alloggiano in centro città potranno usufruire, dalle ore 7 alle ore 9.50, del servizio dalla fermata in via Pallavicini (di fronte Cicli Galassi), nei pressi dalla stazione di Ravenna, al Pala De André. Chi, dopo l’arrivo, avrà bisogno di tornare alla partenza potrà salire sui bus dalle ore 12 alle 17.30. Stessi accorgimenti per coloro che alloggeranno al Club del Sole dove un servizio navetta verrà riservato al momento della prenotazione della camera: prima della partenza accompagnamento dalla struttura al De André, dopo l’arrivo il percorso inverso. Confermato anche il Marathon Baby Parking per tutti i bambini dai 4 ai 12 anni, area ricreativa riservata e sorvegliata all’interno del Pala De André. Tutti gli iscritti, previa compilazione ed invio del modulo, potranno affidarsi al servizio garantito dai responsabili del CSI Ravenna, che si occuperanno di intrattenere i bambini mentre i genitori correranno senza pensieri o preoccupazioni sulle strade di Ravenna. Oltre 700 volontari si occuperanno dell’organizzazione dell’Expo, del deposito borse, ristori, controllo delle strade e servizi accessori. L’evento sportivo sarà accompagnato da alcune esibizioni dal vivo: dodici band e gruppi di spettacolo, da Radio Studio Delta a Mama’s Scuola di Musica, da Wind Storm agli Ossi di Seppia, e ancora The Peter Sellers, Boomers, Red in Black Marching Band, Daygas, Tiziano Trobbiani, School Music e Dj ST. E al Pala De André, pronti ad animare la partenza le immancabili Cheerleaders dei Chiefs Ravenna.

La maratona sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagine Facebook e YouTube di Maratona di Ravenna Città d’Arte. In contemporanea, dal salotto appositamente allestito a pochi passi dal traguardo di Via di Roma, la giornata verrà raccontata da commentatori d’eccezione guidati al microfono da Marco Marchei, giornalista sportivo ed ex azzurro olimpionico a Mosca nel 1980 e Los Angeles nel 1984. Tra gli ospiti già confermati anche Francesco Panetta, medaglia d’oro ai Mondiali di Roma del 1987 nei 3000 siepi e vincitore nella stessa disciplina agli Europei di Spalato nel 1990. E ancora, Giovanni Ruggiero, ex fondista italiano, che ha partecipato ai Campionati Mondiali di atletica leggera del 1999 e del 2001 e Rosaria Console, vincitrice dell’edizione 2018 della Ravenna Half Marathon. Tanti altri amici e volti noti dell’atletica italiana, come Gavino “Bingio” Garau, si aggiungeranno per una diretta che già oggi si preannuncia divertente, con il giusto livello di competenza.

In collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Apt viene confermata l’adesione al progetto Maratone dell’Emilia-Romagna, un’idea di cinque Maratone amiche con l’obiettivo di promuovere il bellissimo territorio che condividono per aumentare l’incoming nella regione.

Linea Rosa e Sabbioni presentano la nuova campagna di sensibilizzazione

Si rinnova la collaborazione tra il centro antiviolenza e il colosso del beauty ravennate: il progetto “Fiorire” si estenderà per tutto il 2025, tra raccolte fondi, donazioni e l’allestimento della prossima “Pink RAnning”

Linea Rosa Sabbioni
da sinistra: Nicoletta Bartolini (responsabile commerciale Sabbioni), Maurizio Sabbioni (direttore generale Sabbioni), Beatrice Montanari (responsabile marketing Sabbioni) Alessandra Bagnara e Monica Vodarich (presidente e vicepresidente Linea Rosa)

«Come centro antiviolenza ci capita spesso di lavorare sulla paura, sopra a tutte quella del femminicidio, per far scattare alle vittime quella molla necessaria a chiedere aiuto. Oggi, crediamo sia arrivato il momento di lavorare anche sulla speranza, perché la paura non deve essere un deterrente, ma la spinta verso un futuro migliore e possibile». Con queste parole Monica Vodarich, vicepresidente di Linea Rosa commenta il lancio della nuova campagna di sensibilizzazione contro la violenza “Fiorire”, realizzata in collaborazione con Sabbioni, colosso del beauty ravennate.

«In quanto azienda del territorio ci impegniamo eticamente a firmare un manifesto contro la violenza sulle donne, negli interessi del benessere del territorio e delle donne che lo vivono, target principale del nostro business ma anche cuore pulsante dell’azienda, formata per oltre il 90% da collaboratrici di sesso femminile» spiega Maurizio Sabbioni, titolare dell’azienda di cosmesi. La campagna prenderà il via dal 25 novembre (giornata nazionale contro la violenza sulle donne) e durerà fino alla fine del 2025, con diverse occasione di incontro e aggregazione: lunedì 25 le commesse dei 21 punti vendita di Sabbioni indosseranno una maglia e una spilla con le grafiche legate alla campagna e parte degli incassi di tutto il mese di novembre (nei punti vendita e online) sarà devoluta in favore del centro antiviolenza. Vicino alle casse saranno disposte anche alcuni contenitori per le offerte, in modo da accogliere le donazioni spontanee della clientela. Tra le altre collaborazioni in programma si elencano gli eventi legati alla Festa della donna (8 marzo) e l’organizzazione dell’edizione 2024 della Pink RAnning, la maratona di solidarietà che quest’anno ha registrato oltre 3000 presenze. Chiuderanno il cerchio gli eventi legati alla giornata contro la violenza di genere del 25 novembre 2025.

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La campagna di sensibilizzazione è accompagnata da un manifesto grafico realizzato da Studio Kafka che rappresenta una donna cullata da un fiore, intenta a guardare l’orizzonte, e altre due pronte a “fiorire” da due boccioli ai piedi dello stelo. Alla grafica segue il motto «Ascolta una voce amica, lasciati trasportare da un gesto gentile. Fai un respiro profondo. Sentiti sicura e fiorisci».

«I progetti di Linea Rosa sono spesso sostenuti dalla generosità e dall’attenzione delle aziende del territorio, ma in questo caso si tratta di un percorso più profondo – spiega Alessandra Bagnara, presidente dell’associazione contro la violenza -. La collaborazione con Sabbioni è di lunga data, ma questa volta non si tratta di sponsorizzazioni a “a spot” circoscritte a determinati eventi, bensì di un supporto consapevole, nato dopo una conoscenza reciproca che ha portato alcuni rappresentati della profumeria nei nostri Centri, e alcuni dei nostri esperti all’interno dei punti vendita per formare e informare il personale sull’importanza della sensibilizzazione e sulla creazione di un mondo migliore. Il legame con il mondo del beauty poi ci è sembrato particolarmente pregnante: l’aspetto esteriore è il primo a venire trascurato nelle situazioni di disagio, e noi vogliamo comunicare speranza e bellezza».

La collaborazione tra Sabbioni e Linea Rosa nasce infatti nel 2019, con il sostegno al progetto “Un sogno per ogni bambino”, che voleva premiare i figli delle donne ospitate dai centri antiviolenza, ed è proseguita nel 2023 e 2024 con la sponsorizzazione della Pink RAnning. Ad oggi, il numero di donne che si è rivolto al centro antiviolenza nei comuni di Ravenna, Cervia e Russi ha già raggiunto il totale dello scorso anno, superando le 400 richieste d’aiuto e prospettando un incremento del 20% delle richieste entro la fine del 2024.

Alla Rocca Brancaleone una maratona per le elezioni americane tra dibattiti e giochi

MARATONA ELETTORALE USA

L’America è a un importante bivio per la storia del Paese e il Brancaleone organizza una nottata per seguire lo sviluppo della storia collettivamente. Dalle 21 di oggi (5 novembre) al bar-ristorante della omonima Rocca di Ravenna.

«Trovarsi al Brancalone per confrontarsi su quello che succede nel mondo – scrivono gli organizzatori – è un modo per dimostrare che il futuro può essere diverso, che abbiamo ancora la forza di ascoltare il nostro imprevedibile vicino».

La serata «sarà dadaista e punk», scrivono ancora gli organizzatori, con microfoni in platea e maxischermo per seguire le maratone italiane e americane, da Mentana alla BBC.

La serata sarà costellata di dibattiti politici dal basso, giochi a tema, indovinelli, scommesse e karaoke; sarà allestito anche un gigantesco “election glasswall” su cui ognuno potrà inserire i propri pronostici.

Il tutto sarà condito da una playlist «articolata che descrive la grande complessità del continente americano»: da Bob Dylan ai Lynyrd Skynyrd, da Tom Waits ai System of a down, scontrandosi con Phil Ochs e Childish Gambino, Johnny Cash e Ray Charles.

Ovviamente anche il cibo sarà a tema: Bbq, hamburger, bibita sodata scura con etichetta rossa e, però, anche birra italianao.

«La serata – termina la nota stampa – è l’inizio dell’impegno per la sensibilizzazione politica del Brancaleone. Seguirà serata per le elezioni regionali che sono dietro l’angolo».

Maratona di Ravenna: ecco il percorso ufficiale e tutte le vie coinvolte

In attesa di fornire i dettagli sulla 25esima edizione della maratona di Ravenna, con una serie di eventi collaterali in programma dall’8 al 10 novembre, ecco il percorso ufficiale della corsa regina, in programma domenica mattina (alle 9.15 la partenza della 42km, un’ora dopo quella della 10km, sempre dal Pala De André, lato biglietteria). L’arrivo è come sempre in via di Roma.

Maratona PERCORSO 42K 2024

Cliccando qui è possibile consultare e scaricare l’elenco completo e definitivo delle strade coinvolte

Saranno in vigore naturalmente imponenti modifiche alla viabilità conseguenti.

Sciopero degli autobus, senza fasce orarie di garanzia

Possibili disagi venerdì 8 novembre per la protesta di 24 ore

Bus Elettrico (2)

Nella giornata di venerdì 8 novembre è in programma uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna.

Le motivazioni alla base dell’iniziativa riguardano l’interruzione del confronto per il rinnovo del Ccnl Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità/Tpl), scaduto il 31 dicembre 2023.

Durante l’intera giornata potrebbero verificarsi ripercussioni sul normale servizio di trasporto pubblico locale e sul servizio traghetto a Ravenna. Non sono previste fasce orarie di garanzia dei servizi.

Alla precedente iniziativa di sciopero indetto dalle stesse sigle sindacali lo scorso 9 settembre, l’adesione era stata del 56,64 percento nel bacino di Ravenna.

Start Romagna, in una nota inviata alla stampa, «si scusa sin da ora per i possibili disagi».

«In cima alla montagna trovo la felicità. Paura? Ti fa fare le scelte giuste»

L’alpinista Hervé Barmasse ha esplorato diverse zone dove nessun altro aveva mai messo piede. Ne parlerà a Faenza il 7 novembre

Hervè Barmasse

«La montagna mi trasmette pace e serenità. Quando sono sulle terre alte sto bene, non ho mai trovato un altro luogo in grado di darmi le stesse emozioni». Hervé Barmasse nasce ad Aosta nel 1977 ed è la quarta generazione di guide alpine della famiglia. Nella sua carriera ha scalato le alture del Pakistan e della Patagonia, passando per Cina, Nepal e Tibet, ma restando sempre profondamente legato al “suo” Cervino. Ha affrontato diverse salite in solitaria e aperto vie sulle vette d’Italia e del mondo, esplorando zone della montagna dove nessun altro uomo aveva mai messo piede, sempre in stile alpino (senza l’uso di portatori d’alta quota, bombole d’ossigeno o corde fisse). Alcune delle sue imprese sono documentate nei suoi film e libri: «Ma non chiamatemi regista, e nemmeno scrittore. Bisogna seguire altri percorsi per appropriarsi di quei titoli. Io cerco solo un modo per divulgare le mie esperienze e raccontare la montagna». Nel 2017 infatti Barmasse è stato ospite fisso della trasmissione di Rai3 “Alle falde del Kilimangiaro” e dal 2024 parla di montagna e scalate con un appuntamento fisso su Radio Deejay. Il suo progetto divulgativo attraversa l’Italia con una serie di incontri dal vivo: giovedì 7 novembre sarà al teatro di Faenza, in occasione della Festa della Montagna, dove porterà la conferenza ”Oltre l’orizzonte”. «Un racconto della mia vita e delle mie esperienze, ma anche una riflessione sull’alpinista in quanto uomo e il suo rapporto con la società».

Cosa significa essere alla quarta generazione di guide alpine, cosa le hanno trasmesso i suoi famigliari?

«Sono fortunato a portare sulle spalle una tradizione tanto importante. Fin dall’infanzia la mia famiglia mi ha trasmesso l’amore e il rispetto per le terre alte. Quando ho scelto di iniziare a scalare, avere una storia dietro di me è stato importante, anche se le uscite insieme a mio padre si contano sulla punta delle dita. Ora ha 75 anni e cerco di spronarlo a fare almeno un’altra uscita insieme. A suo modo ha sempre cercato di “proteggermi” tenendomi lontano dalla montagna, così come suo padre fece a sua volta con lui. Ora che ho due figlie anche io capisco quanto sia stata coraggiosa come scelta».

Se le sue figlie volessero continuare la tradizione?

«In realtà c’è un’altra tradizione nella mia famiglia, quella di essere insegnanti o professori, interrotta da me. Già alla fine dell’ottocento mio nonno si divideva tra le lezioni nel torinese e le scalate in montagna. Se dovessero scegliere di seguire una tradizione famigliare spererei che fosse quella. Le donne comunque risultano capacissime in montagna, grazie alle ottime doti fisiche. Saranno loro a decidere e io da padre non potrò che supportarle in ogni caso».

Cosa spinge uno scalatore sulla cima, uscita dopo uscita, nonostante la consapevolezza del pericolo?

«È difficile da spiegare. In letteratura è stato descritto come “mal di montagna”, in modo meno poetico veniamo chiamati “conquistatori dell’inutile”. In cima a una montagna non guadagni né denaro né potere, ma se la tua passione è sana e autentica, trovi la felicità. Spesso ci vuole più coraggio a seguire la felicità piuttosto che a rinunciarvi. È il bilanciamento tra quello che la montagna ti regala e quello che potrebbe toglierti: la cronaca riporta i drammi, ma le storie belle e a lieto fine sono molte di più. Tendiamo a vedere solo la tragedia e a dare la colpa a ciò che conosciamo meno ma la “montagna assassina” non esiste, siamo noi a commettere degli errori. In qualche modo ti dà la dimensione dell’uomo su questo pianeta: siamo ospiti ed è lei a decidere se farci passare».

Quando si è avvicinato all’alpinismo?

«I monti mi accompagnano da sempre, a 16 anni ero una promessa dello sci italiano ma un grave incidente mi ha costretto ad abbandonare il mio grande sogno. È stato difficile, soprattutto per l’età in cui mi trovavo. Da adolescenti non si è bravi a riprogrammare e mi sentivo come se la vita mi avesse strappato via il futuro. Per la prima volta mio padre mi portò sul Cervino, non sulle piste ma sui sentieri, e lì ho trovato una nuova montagna».

Ha mai avuto paura?

«Paura sì, panico mai. Ho provato sensazioni di terrore in altri ambiti della mia vita ma mai sulle vette, nemmeno durante le scalate in solitaria. Quando vivi la montagna in modo sereno, la paura è un sano campanello d’allarme che ti permette di fare le scelte giuste».

Qual è stata la scalata che porterà sempre nel cuore?

«Ce ne sono tante, nessuna ti regala le stesse emozioni della precedente. Alcune però sono davvero particolari: ricordo l’ottava salita con mio padre, quando abbiamo aperto insieme una nuova via sul Cervino, la montagna di casa. Un bel traguardo a livello sportivo, visto che non siamo stati i primi a provarci, ma so- prattutto a livello umano».

La cima più alta invece?

«La parete sud dello Shisha Pangma. Oltre 8.000 metri in stile alpino, o come preferisco io, “pulito”. Quando si immagina una scalata importante, come quella dell’Everest ad esempio, si pensa alle lunghe cordate di scalatori con bombole di ossigeno accompagnati dagli sherpa. Questa tecnica di salita, definita himalayana, è molto impattante sulla montagna. Lo stile alpino è più impegnativo a livello fisico e mentale ma preserva l’area naturale. Credo che uno scalatore dovrebbe essere come prima cosa un amante del territorio e che sia meglio lavorare sulle proprie capacità invece che affidarsi alla tecnologia a discapito dell’ambiente».

Parlando di inquinamento e crisi climatica, la montagna sta cambiando?

«Assolutamente sì. Si parla tanto di “salvare la montagna” ma in realtà dobbiamo salvare noi stessi. La montagna si adatta, anche senza neve. È l’uomo che mette a repentaglio la sua vita e l’intera società con la fusione dei ghiacciai, che conservano più del 70 percento delle acque bianche sul pianeta».

Oggi sui social l’outdoor sembra essere una sorta di moda, questo è un bene o no?

«È vero, ma non parlerei solo di moda. Credo che la causa sia anche da ricercarsi negli anni di privazioni del Covid: quando una persona si sente rinchiusa l’istinto è quello di scappare, avvicinandosi magari all’escursionismo. In questo non c’è nulla di male, il problema sta nell’atteggiamento: sui social si tende a mostrare tutto ciò che si fa, rincorrendo lo scatto più bello e mettendo a volte a repentaglio la propria vita senza nemmeno accorgersene. È bello che le persone si avvicinino alla natura, ma bisognerebbe riscoprire anche l’idea di intimità e ricordi personali da condividere con chi davvero ci vuole bene».

Barmasse In Azione

Bersani chiamò «coglione» il generale Vannacci, assolto: «Ironia, non diffamazione»

La decisione del giudice ribalta il decreto di condanna emesso dalla procura per le parole pronunciate dall’ex parlamentare sul palco della Festa dell’Unità a Ravenna nel 2023

L'intervista di Pier Luigi Bersani a Ravenna nel 2023L’ex deputato Pier Luigi Bersani, tra i fondatori del Pd di cui è stato segretario, è stato assolto dal tribunale di Ravenna dall’accusa di avere diffamato il generale Roberto Vannacci, in seguito eletto europarlamentare con la Lega, con l’epiteto “coglione” proferito durante una intervista pubblica dal palco della Festa dell’Unità di Ravenna l’1 settembre 2023. L’assoluzione è arrivata «perché il fatto non sussiste». La notizia è riportata dal quotidiano Il Resto del Carlino.

Intervistato da una giornalista, in relazione al libro di Vannacci “Il mondo al contrario”, Bersani aveva ambientato un ragionamento in un ipotetico “bar Italia” e aveva posto questa domanda: «Ma se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del coglione a un generale?».

L’agenzia di stampa Ansa riporta che, dopo la querela di Vannacci, il 27 febbraio scorso la procura di Ravenna aveva chiesto per Bersani un decreto penale di condanna per 450 euro di multa per diffamazione aggravata dal mezzo (oltre che davanti a centinaia di persone, l’intervista era stata trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Pd). La decisione della procura era basata sulle documentazioni audio-video acquisite dalla Digos.

Ora il giudice per le indagini preliminari Corrado Schiaretti ha invece concluso che la richiesta del pm non può essere accolta per insussistenza giuridica e prima ancora linguistica. In particolare Bersani. Nello specifico secondo il giudice, le parole di Bersani «non possono essere qualificate come metaforiche», ma è accaduto piuttosto che «il querelante abbia confuso la figura della metafora con quella della allegoria». Il giudice sottolinea Bersani era stato volutamente ironico per dire che «come è sbagliato dare dell’anormale a un omosessuale, è altrettanto sbagliato dare del coglione a un generale».

Il sindaco De Pascale presenta in darsena il programma da Presidente della Regione

Giovedì 7 novembre. Con la musica di Sonia Davis

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Foto Marco Parollo

“Il mio impegno per Ravenna continua”: si intitola così l’incontro pubblico in programma giovedì 7 novembre alle 20.30 in testata Darsena di città a Ravenna con il sindaco Michele de Pascale, in veste di candidato alla presidenza dell’Emilia-Romagna.

De Pascale interverrà per approfondire i suoi impegni programmatici per il territorio ravennate. Con intrattenimento musicale a cura di Sonia Davis Zanzi.

Città pensate per uomini, bianchi, abili, lavoratori: serve più inclusività

L’Ordine provinciale degli Architetti a Ravenna propone un incontro a ingresso libero con Chiara Belingardi, docente universitaria che si occupa di pianificazione urbanistica sensibile alle esigenze delle cosiddette minoranze

Chiara Belingardi RitrattoLo sviluppo urbanistico delle città può abbracciare le esigenze di quelli che, finora, sono stati considerati gruppi minoritari nella società. È la pianificazione inclusiva. Se ne parlerà a Bagnacavallo il 15 novembre alle 17 al teatro Goldoni con una conferenza dell’esperta Chiara Belingardi dal titolo “Città della cura: sguardo di genere, responsabilità condivisa e ecodipendenza”. L’iniziativa organizzata dall’Ordine degli Architetti di Ravenna rientra nell’ambito del Festival della Cultura Tecnica. L’evento è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, fino a esaurimento posti.

Le città contemporanee sono storicamente state pianificate a partire dalle esigenze di un utente tipo, considerato neutro e universale: un uomo adulto, abile, lavoratore, senza compiti di cura, bianco. Questo ha fatto sì che tutti gli altri punti di vista sugli insediamenti siano considerati minoritari, frutto di esigenze particolari di piccoli gruppi.

Già da molto tempo chi adotta un punto di vista gender sensitive sulla città critica questo approccio e agisce attraverso piani e trasformazioni che mirano all’ascolto e alla valorizzazione delle esigenze di vita quotidiana dei diversi gruppi che vivono la città. Dunque, uno dei principi da cui partire è quello della universalità delle differenze, che devono essere ascoltate e ricomposte.

Un secondo principio è quello della cura come esperienza condivisa, che tutte le persone sperimentano durante le diverse età della loro vita, sia come caregiver che come persone dipendenti. Questo dà sostanza all’idea di cura come responsabilità condivisa e collettiva, che tutte le persone che abitano la città dovrebbero condividere sia direttamente, attraverso una messa in discussione dei ruoli di genere, sia indirettamente, rinunciando al lavoro produttivo e allo spostamento automunito come priorità. Agire nell’ottica dell’interdipendenza vuol dire creare spazi abilitanti, luoghi di incontro, dove fare fiorire relazioni di prossimità e mutualismo. Vuol dire costruire reti tra persone e ragionare sulla distribuzione e sull’accessibilità dei servizi e degli spazi pubblici e costruire una mobilità che sostenga la catena di spostamenti legati alla cura.

Un terzo principio è quello che riconosce che la città non è autonoma rispetto all’ambiente naturale, ma anzi lo modifica e ne subisce gli effetti, senza pienamente governarli. Riconoscere l’ecodipendenza significa nella progettazione tenere presente la dimensione del vegetale e dell’animale e di conseguenza ricercare un equilibrio tra esseri umani e non umani, per la riproduzione della vita.

Questi principi generali sono stati adottati da diverse città, che hanno redatto Manuali e Linee Guida per la messa in pratica progettuale e la costruzione di contesti più vivibili, sostenibili e inclusivi. Tra questi, in Italia, la città di Bologna si è dotata di Linee guida per progetti inclusivi da un punto di vista di genere, che verranno presentate durante l’intervento, insieme ad alcuni esempi di progetti realizzati in diverse città a livello internazionale.

La relatrice, Chiara Belingardi, è docente e organizzatrice del Master di II livello in “Città di genere. Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale” organizzato da Università degli Studi di Firenze insieme alle Università degli Studi di Trieste e Palermo, Federico II di Napoli, Sapienza di Roma, Politecnico di Bari, Istituto IRISS del CNR. Ha collaborato al progetto “Gender Gap Reduction in Urban Projects in Bologna (Italy)” progetto finanziato dalla Bei per l’analisi dell’equità di genere nei progetti del Comune di Bologna e la redazione di un manuale di progettazione urbana gender sensitive. e cura dei mondi di vita” (Scienze del Territorio, 2023).

«L’incontro con Chiara Belingardi propone un punto di vista nella concezione delle città sensibile alle molteplici differenze umane che convivono in relazione a funzioni, funzionamento e vivibilità spazio-temporale, in sostanza nella prospettiva di avere luoghi ospitali per ciascuno e chiunque – sottolinea Piera Nobili, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti –. Un incontro non solo di natura tecnica, bensì di riflessione sulle esigenze e i desideri di coloro che abitano e come rispondere a tali sfide, quindi aperto a professionisti e cittadinanza tutta, chiamati entrambi ad avere cura della qualità dei luoghi e della convivenza».

A14 bis: per due mesi uscita a Lugo chiusa per lavori per chi proviene da Ravenna

Le alternative sono le uscite di Bagnacavallo o Cotignola. Lavori alla segnaletica verticale

Lo svincolo dell’autostrada A14 in uscita a Lugo sarà chiuso per lavori dal 5 novembre 2024 al 15 gennaio 2025 per chi proviene da Ravenna. Lo rende noto la società Autostrade per l’Italia. Il provvedimento si è reso necessario per consentire la manutenzione della segnaletica verticale in prossimità dello svincolo; i lavori interessano la pertinenza autostradale. In alternativa si consiglia di utlizzare lo svincolo di Bagnacavallo oppure quello di Cotignola.

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