venerdì
12 Settembre 2025

Nave infestata da ragni, allarme rientrato Le analisi dicono che sono innocui

Disinfestata la stiva del mercantile arrivato dalla Russia e il piazzale
poi sono riprese le operazioni di scarico dei tubi di acciaio

Sono innocui i ragni che infestavano la stiva di un mercantile panamense arrivato al porto di Ravenna dallo scalo russo di Taganrong con un carico di tubi d’acciaio. Lo ha stabilito il laboratori dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Reggio Emilia a cui erano stato inviato un esemplare degli aracnidi trovati il 29 luglio dal personale della Compagnia portuale salito a bordo per le operazioni di scarico della nave attraccata due giorni prima in banchina. Centinaia di esemplari di aracnidi di colore scuro, dimensioni modeste e con una leggera peluria sul dorso. La stiva e il piazzale sono stati disinfestati e le operazioni di scarico hanno ripreso. L’armatore, che si è riservato di rivalersi per i ritardi subiti su chi ha imbarcato i tubi, si è affidato all’avvocato ravennate Maurizio Mauro.

Nave infestata da ragni, allarme rientrato Le analisi dicono che sono innocui

Disinfestata la stiva del mercantile arrivato dalla Russia e il piazzale poi sono riprese le operazioni di scarico dei tubi di acciaio

Sono innocui i ragni che infestavano la stiva di un mercantile panamense arrivato al porto di Ravenna dallo scalo russo di Taganrong con un carico di tubi d’acciaio. Lo ha stabilito il laboratori dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Reggio Emilia a cui erano stato inviato un esemplare degli aracnidi trovati il 29 luglio dal personale della Compagnia portuale salito a bordo per le operazioni di scarico della nave attraccata due giorni prima in banchina. Centinaia di esemplari di aracnidi di colore scuro, dimensioni modeste e con una leggera peluria sul dorso. La stiva e il piazzale sono stati disinfestati e le operazioni di scarico hanno ripreso. L’armatore, che si è riservato di rivalersi per i ritardi subiti su chi ha imbarcato i tubi, si è affidato all’avvocato ravennate Maurizio Mauro.

Pd, Proni verso la segreteria provinciale Rebus comunale: dibattito in autunno

Le varie anime del partito convergono sul sindaco di Bagnacavallo
per la successione a De Pascale diventato primo cittadino a Ravenna

Non sarà entro luglio, ma comunque entro la festa provinciale dell’Unità a cui nessuno vuole arrivare con Michele de Pascale nel doppio ruolo di sindaco di Ravenna e ancora segretario provinciale del partito. Il sindaco di Bagnacavallo, Eleonora Proni, dovrebbe essere eletta per succedere a De Pascale nel ruolo di segretario di partito entro agosto. Per lei infatti, visto il numero di abitanti di Bagnacavallo, esistono minori problemi di compatibilità dei ruoli e il suo nome raccoglierebbe l’appprovazione di tutte le varie anime e aree del partito, “renziani” e faentini inclusi. Inoltre, non potrebbe mai diventare un problema per il sindaco di Ravenna.

Più complessa invece la partita per scegliere chi dovrà andare a sostituire il neoassessore Gianandrea Baroncini nel ruolo di segretario comunale di Ravenna. Qui pareva scontata la scelta di un “renziano” e di qualcuno in linea e vicino al sindaco ma, complice forse il momento non semplice che attraversa il partito a livello nazionale, ora sembra diffusa la necessità di un dibattito approfondito e di un coinvolgimento dei circoli che potrà svolgersi dopo la festa provinciale dell’Unità, in autunno.

Un autunno che si prospetta politicamente molto caldo per il Pd data l’imminenza del referendum sulle riforme costituzionali che il premier Matteo Renzi ha fin da subito personalizzato dichiarando che, in caso di sconfitta, si dimetterebbe da capo del governo. La campagna per il sì a Ravenna, complici anche le elezioni amministrative, stenta a decollare e sicuramente anche in questo caso sarà la festa provinciale dell’Unità un momento di promozione importante delle ragioni dei democratici, mentre ogni singolo circolo del partito è chiamato a fondare un comitato e i territori sono tenuti a sostenere e incoraggiare comitati al di fuori del partito. A Ravenna per esempio ne è già nato uno dall’ex Pd Nevio Salimbeni a cui aderisce anche Serena Fagnocchi.

Intanto data l’alta affluenza del primo incontro dal titolo “Dopo il voto: problemi e scelte per il Paese” è stato necessario convocarne un secondo (l’1 agosto sempre alla sala Nullo Baldini di via Faentina 106) per dare la possibilità a tutti di intervenire. Sarà presente Vasco Errani che dopo l’assoluzione in Cassazione può naturalmente pensare di giocare un ruolo importante non solo a livello locale. Certo è che questi incontri fanno pensare, dato il parterre di ex bersaniani, a un’area del partito più a sinistra rispetto al premier. E c’è chi dice: tenete d’occhio il programma della festa dell’Unità e capirete cosa succede. Quanti big renziani ci saranno?

Dalla Russia nave infestata da ragni Si attendono le analisi di laboratorio

Gli insetti tra i tubi d’acciaio nella stiva di un mercatile battente bandiera di Panama. L’istituto zooprofilattico dirà se sono nocivi

I risultati delle analisi svolti nei laboratori dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Reggio Emilia stabiliranno oggi, 1 agosto, la natura dei ragni trovati il 29 luglio nella stiva di una nave attraccata al porto di Ravenna proveniente da Taganrong (Russia). Gli operai della Compagnia portuale saliti a bordo del mercantile Galatrio, battente bandiera di Panama e arrivato a Ravenna il 27 luglio, per le operazioni di scarico di tubi d’acciaio si sono trovati di fronte a una vera invasione di insetti. Immediata la decisione di sospendere le attività e affrontare la questione secondo la prassi. Centinaia di esemplari di aracnidi di colore scuro, dimensioni modeste e con una leggera peluria sul dorso. L’armatore, che si è riservato di rivalersi per i ritardi subiti su chi ha imbarcato i tubi, si è affidato all’avvocato ravennate Maurizio Mauro.

Dalla Russia nave infestata da ragni Si attendono le analisi di laboratorio

Gli insetti tra i tubi d’acciaio nella stiva di un mercatile battente bandiera di Panama. L’istituto zooprofilattico dirà se sono nocivi

I risultati delle analisi svolti nei laboratori dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Reggio Emilia stabiliranno oggi, 1 agosto, la natura dei ragni trovati il 29 luglio nella stiva di una nave attraccata al porto di Ravenna proveniente da Taganrong (Russia). Gli operai della Compagnia portuale saliti a bordo del mercantile Galatrio, battente bandiera di Panama e arrivato a Ravenna il 27 luglio, per le operazioni di scarico di tubi d’acciaio si sono trovati di fronte a una vera invasione di insetti. Immediata la decisione di sospendere le attività e affrontare la questione secondo la prassi. Centinaia di esemplari di aracnidi di colore scuro, dimensioni modeste e con una leggera peluria sul dorso. L’armatore, che si è riservato di rivalersi per i ritardi subiti su chi ha imbarcato i tubi, si è affidato all’avvocato ravennate Maurizio Mauro.

Blitz notturni, km a piedi e ore di gioco La dura vita del cacciatore di Pokemon

Un gruppo Facebook degli appassionati di Ravenna con 700 iscritti
Il cimitero di Piangipane è una palestra per gli allenamenti

Per ottenere risultati soddisfacenti serve qualche ora ogni giorno, c’è da camminare tanto, a volte anche la notte ci sono impegni e non è permesso dimenticare a casa il caricabatterie portatile da cellulare: mica facile la vita del cacciatore di Pokemon. Se non vai al pokestop a fare rifornimento di pokeball poi il Pikachu come lo catturi? E se poi non lo porti in palestra per fare i muscoli e non gli dai le caramelle poi come lo vinci il combattimento con quelli del team rosso? Ordinaria quotidianità nei discorsi tra iniziati. Ne sa qualcosa Andrea Maravigna. Il primo giorno che ha installato il videogioco sul telefonino è partito da casa, zona Pala De Andrè, e a piedi è arrivato in via Faentina (se si viaggia a oltre 20 km orari il gioco non conteggia gli spostamenti). Ora non fa più queste maratone ma continua: «Era da tanto che non camminavo così tutti i giorni». Alla faccia di chi dice che i videogame alimentano una vita sedentaria.

E c’è pure da smentire chi parla di alienazione e isolamento dietro la luce blu dello schermo: «Posso dire di aver fatto delle nuove conoscenze grazie al gioco, persone incontrate giocando, con cui ora ci vediamo per giocare ma siamo anche andati a mangiare una pizza qualche sera fa». La conoscenza è arrivata tramite Facebook, sul gruppo “Pokemon Go Ravenna” creato proprio da Maravigna lo scorso settembre appena visto il trailer su Youtube. Il 24enne è andato in fibrillazione: «Sono appassionato da bambino, dai tempi del videogioco per il Gameboy». All’inizio nel gruppo c’erano solo gli amici più stretti e poi il fenomeno è esploso e ora arrivano richieste di iscrizione quotidianamente per un gruppo che ha raggiunto i settecento iscritti. La bacheca serve per scambiarsi consigli, opinioni ma anche dritte quando qualcuno scova un raro Pokemon da qualche parte. A quel punto è tutta questione di gambe: «Se riesci ad arrivare nel punto indicato entro qualche minuto lo puoi trovare e catturare, altrimenti scompare». E chissà dove e quando potrà riapparire. Per questo può capitare di vedere gruppi di ragazzi correre con telefonini in mano verso la stessa direzione durante le passeggiate a cercare Pokemon: se il primo della spedizione ne trova uno e lancia l’avvistamento gli altri scattano per non perdere tempo.

Quando non lavora, come addetto al controllo qualità e quantità per un’agenzia al porto, Andrea è capace di passare anche 5-6 ore al giorno sul gioco. Andando in cerca di mostriciattoli da prendere e fortini nemici da conquistare. Nel gioco si chiamano palestre: punti di interesse del territorio scelti dal gioco per posizionare un campo di battaglia virtuale visibile solo a chi apre il gioco sul telefonino nelle immediate vicinanze del luogo. Per questo non è così raro vedere giocatori ai tavoli del Baretto a Marina di Ravenna da dove si aggancia la palestra del faro. Alcune sono inespugnabili nel senso proprio logistico. Come quella nel Pala De Andrè: «Dall’esterno della recinzione è troppo lontano per agganciarla con il Gps. Gira voce che qualcuno vorrebbe scavalcare il recinto di notte per provarci ma non è cosa per me». Non è quella l’unica palestra impervia. Il gioco ne ha sistemata una tra i gorilla di Davide Rivalta nella corte interna del tribunale: chissà se avvocati, magistrati e imputati se ne contendono il controllo. Una posizione quanto mai azzeccata come scenografia è la rotonda delle tartarughe a Ponte Nuovo. Inevitabile chiedersi se l’auto che qualche sera fa è finita contro le statue fosse quella di un cacciatore distratto. Palestra dalle tinte macabre quella di Piangipane: nel cimitero. E invece all’obitorio di Ravenna c’è un cosiddetto pokestop dove si può fare scorta di bonus per progredire nel gioco.

A volte le spedizioni alla conquista delle palestre di altre squadre si fanno nottetempo: «Ci diamo appuntamento fra amici e tentiamo di abbattere una palestra di un’altra squadra. Di notte è più conveniente perché c’è meno gente in giro e quindi hai più tempo per alzare il livello della palestra dopo averla conquistata e rafforzare la difesa per chi proverà a togliertela». E nella lotta ravennate fra le tre squadre (rossa, blu, gialla) in cui si dividono i giocatori c’è già un gruppo che gode di fama cittadina. Li chiamano “i cinesi”: una decina di giovani che hanno in comune la provenienza asiatica testimoniata anche dai nickname scelti nel gioco, sono del team rosso, tutti dotatissimi di eserciti ben potenziati di Pokemon e organizzati come una vera pattuglia per spedizioni alla conquista di palestre.

Blitz notturni, km a piedi e ore di gioco La dura vita del cacciatore di Pokemon

Un gruppo Facebook degli appassionati di Ravenna con 700 iscritti Il cimitero di Piangipane è una palestra per gli allenamenti

Per ottenere risultati soddisfacenti serve qualche ora ogni giorno, c’è da camminare tanto, a volte anche la notte ci sono impegni e non è permesso dimenticare a casa il caricabatterie portatile da cellulare: mica facile la vita del cacciatore di Pokemon. Se non vai al pokestop a fare rifornimento di pokeball poi il Pikachu come lo catturi? E se poi non lo porti in palestra per fare i muscoli e non gli dai le caramelle poi come lo vinci il combattimento con quelli del team rosso? Ordinaria quotidianità nei discorsi tra iniziati. Ne sa qualcosa Andrea Maravigna. Il primo giorno che ha installato il videogioco sul telefonino è partito da casa, zona Pala De Andrè, e a piedi è arrivato in via Faentina (se si viaggia a oltre 20 km orari il gioco non conteggia gli spostamenti). Ora non fa più queste maratone ma continua: «Era da tanto che non camminavo così tutti i giorni». Alla faccia di chi dice che i videogame alimentano una vita sedentaria.

E c’è pure da smentire chi parla di alienazione e isolamento dietro la luce blu dello schermo: «Posso dire di aver fatto delle nuove conoscenze grazie al gioco, persone incontrate giocando, con cui ora ci vediamo per giocare ma siamo anche andati a mangiare una pizza qualche sera fa». La conoscenza è arrivata tramite Facebook, sul gruppo “Pokemon Go Ravenna” creato proprio da Maravigna lo scorso settembre appena visto il trailer su Youtube. Il 24enne è andato in fibrillazione: «Sono appassionato da bambino, dai tempi del videogioco per il Gameboy». All’inizio nel gruppo c’erano solo gli amici più stretti e poi il fenomeno è esploso e ora arrivano richieste di iscrizione quotidianamente per un gruppo che ha raggiunto i settecento iscritti. La bacheca serve per scambiarsi consigli, opinioni ma anche dritte quando qualcuno scova un raro Pokemon da qualche parte. A quel punto è tutta questione di gambe: «Se riesci ad arrivare nel punto indicato entro qualche minuto lo puoi trovare e catturare, altrimenti scompare». E chissà dove e quando potrà riapparire. Per questo può capitare di vedere gruppi di ragazzi correre con telefonini in mano verso la stessa direzione durante le passeggiate a cercare Pokemon: se il primo della spedizione ne trova uno e lancia l’avvistamento gli altri scattano per non perdere tempo.

Quando non lavora, come addetto al controllo qualità e quantità per un’agenzia al porto, Andrea è capace di passare anche 5-6 ore al giorno sul gioco. Andando in cerca di mostriciattoli da prendere e fortini nemici da conquistare. Nel gioco si chiamano palestre: punti di interesse del territorio scelti dal gioco per posizionare un campo di battaglia virtuale visibile solo a chi apre il gioco sul telefonino nelle immediate vicinanze del luogo. Per questo non è così raro vedere giocatori ai tavoli del Baretto a Marina di Ravenna da dove si aggancia la palestra del faro. Alcune sono inespugnabili nel senso proprio logistico. Come quella nel Pala De Andrè: «Dall’esterno della recinzione è troppo lontano per agganciarla con il Gps. Gira voce che qualcuno vorrebbe scavalcare il recinto di notte per provarci ma non è cosa per me». Non è quella l’unica palestra impervia. Il gioco ne ha sistemata una tra i gorilla di Davide Rivalta nella corte interna del tribunale: chissà se avvocati, magistrati e imputati se ne contendono il controllo. Una posizione quanto mai azzeccata come scenografia è la rotonda delle tartarughe a Ponte Nuovo. Inevitabile chiedersi se l’auto che qualche sera fa è finita contro le statue fosse quella di un cacciatore distratto. Palestra dalle tinte macabre quella di Piangipane: nel cimitero. E invece all’obitorio di Ravenna c’è un cosiddetto pokestop dove si può fare scorta di bonus per progredire nel gioco.

A volte le spedizioni alla conquista delle palestre di altre squadre si fanno nottetempo: «Ci diamo appuntamento fra amici e tentiamo di abbattere una palestra di un’altra squadra. Di notte è più conveniente perché c’è meno gente in giro e quindi hai più tempo per alzare il livello della palestra dopo averla conquistata e rafforzare la difesa per chi proverà a togliertela». E nella lotta ravennate fra le tre squadre (rossa, blu, gialla) in cui si dividono i giocatori c’è già un gruppo che gode di fama cittadina. Li chiamano “i cinesi”: una decina di giovani che hanno in comune la provenienza asiatica testimoniata anche dai nickname scelti nel gioco, sono del team rosso, tutti dotatissimi di eserciti ben potenziati di Pokemon e organizzati come una vera pattuglia per spedizioni alla conquista di palestre.

Picchiavano le compagne: due arresti in poche ore a Faenza  

Una delle vittime non voleva denunciare il marito per ragioni economiche, temeva di non poter provvedere al figlio di sei mesi

Due arresti in due giorni per maltrattamenti alla moglie o compagna nel faentino, uno più tragico dell’altro. Il più recente è quello avvenuto nella mattinata di venerdì 29 luglio.

Una donna di circa trent’anni, forlivese ma residente a Faenza, madre di un bambino di sei ha raccontato infatti ai Carabinieri di essere picchiata quotidianamente dal compagno, un trentasettenne di origini marocchine. Ad avvertire l’Arma un vicino che ha sentito le urla. Quando sono intervenuti i militari hanno raccolto una testimonianza straziante: “Mi chiudo in camera ed esco solo per dare da mangiare al bambino”. Il racconto di botte quotidiane anche solo per essersi soffermata davanti allo schermo della tv. E tuttavia non aveva mai chiesto aiuto, né si era mai rivolta al Pronto Soccorso per gli ematomi al volto. La ragione, come troppo spesso accade in questi casi, è anche di natura economica. La donna infatti non lavora e l’unico a guadagnare qualcosa è il compagno con qualche lavoretto saltuario e in nero. A porre fine all’incubo l’intervento dei Carabinieri allertati da un vicino che sentiva le urla della coppia e il pianto ininterrotto del piccolo e che sono intervenuti trovando la donna con evidenti arrossamenti sul volto, sul collo e sulle labbra e un forte ematoma alla tempia che l’uomo le aveva inferto con un manico di scopa. E nonostante questo, quando dopo le cure è stata accompagnata in caserma, la donna ha rifiutato di denunciare l’uomo per timore di far mancare il sostentamento al piccolo. Ma i Carabinieri, data la gravità della situazione, hanno spiegato in una nota stampa, hanno proceduto d’ufficio e lo hanno arrestato, in considerazione anche dei precedenti giudiziari per reati contro la persona e il patrimonio e una condanna per “tentato omicidio” do una rissa con alcuni connazionali. Il giudice ha poi convalidato l’arresto per “maltrattamenti verso i familiari” e “lesioni personali aggravate”. Il processo è previsto al 22 settembre e nel frattempo come misura cautelare è stato previsto il divieto di avvicinamento alla vittima.

La sera prima, giovedì 28 luglio, sempre i Carabinieri di Faenza hanno arrestato un 34enne originiario della Moldavia con le stesse accuse. In questo caso a chiamare il 112 è stata la donna che i militari hanno trovato in stato confusionale poiché il marito le aveva più volte sbattuto la testa sul pavimento. La donna, 32 anni, ha raccontato che le percosse vanno avanti ormai da tempo e che nella serata di giovedì era tornato a casa completamente ubriaco. La donna lo aveva fatto entrare solo per non attirare l’attenzione del vicinato (la coppia vive in centro a Faenza). Una volta in caso, l’uomo ha aggredito la moglie picchiandola fino a farle perdere i sensi. Fortunatamente a soccorerla è stata una connazionale ospite della coppia. La vittima dei maltrattamenti è stata portata al pronto soccorso dall’ambulanza chiamata da Carabinieri, dove sono stati rilevati segni di violenze che si protraggono da tempo. La donna ha poi raccontato le vessazioni anche psicologiche di cui è stata vittima da parte del marito che ha l’abitudine di bere e giocare ai videopoker, con conseguenti difficoltà economiche in famiglia. Per l’uomo è stata disposta la custodia in carcere.

Bollino nero per il 6 agosto Statale 16 sorvegliata speciale

Il piano straordinario e i consigli della Stradale per l’esodo estivo

La Questura di Ravenna rende noto che ha preso il via il Piano dei Servizi per l’esodo estivo 2016 messo a punto dalla Sezione Polizia Stradale di Ravenna, che prevede una serie di misure informative ed operative per garantire la sicurezza degli spostamenti nel periodo estivo, nell’ambito della provincia. Sul fronte operativo è stato integrato il piano di vigilanza in autostrada e sulla viabilità ordinaria, che prevede la presenza di un maggior numero di equipaggi negli orari più critici, che si individuano per lo più nel fine settimana . Laddove possibile vi sarà la presenza di pattuglie in moto, con il compito di assicurare un più tempestivo intervento in caso di necessità, in particolare sulla SS 16 adriatica, “sorvegliata speciale” in queste occasioni e particolarmente congestionata per il traffico diretto verso le località balneari. Pattuglie anche presso le aree di servizio. Per fornire ai cittadini uno strumento di consultazione utile per favorire partenze consapevoli, è stato messo a punto il calendario con le giornate ove sono previsti i maggiori flussi di traffico turistici. Quest’anno è contrassegnata con il “bollino nero” la mattina di sabato 6 agosto, giornata in cui è prevista la più alta concentrazione delle partenze. Gli spostamenti si preannunciano comunque intensi sia nel fine settimana in corso sia in tutti gli altri di agosto. La maggior concentrazione di traffico per i rientri in città è prevista nelle due ultime domeniche di agosto.

Tutte le informazioni, quali le direttrici a rilevanza nazionale maggiormente interessate dal traffico turistico, gli itinerari alternativi alla viabilità autostradale, l’elenco dei cantieri inamovibili su autostrade e strade extraurbane principali, sono pubblicate sui siti internet www.interno.it, www.poliziadistato.it, www.carabinieri.it.

Per buona parte dei prossimi week end di agosto i mezzi pesanti non potranno circolare, alternativamente nelle giornate di venerdì e sabato, e sempre nella giornata di domenica. Il calendario è consultabile sui siti sopra riportati.

Viabilità Italia ha realizzato anche una brochure interattiva “Partenze intelligenti” con lo scopo di offrire a tutti i possibili viaggiatori gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia per pianificare il viaggio e per monitorare le condizioni del traffico e del meteo in atto. Tra questi vi sono alcuni consigli utili, che la Polizia stradale ricordaa tutti coloro che si accingono a mettersi in viaggio.

Li riportiamo di seguito così come stilati dalla Polizia Stradale.

Una buona pianificazione delle partenze consente di:

  1. Diminuire le criticità sulle strade;

  2. Ridurre il numero di incidenti;

  3. Ridurre l’inquinamento;

  4. Contribuire a ridurre la spesa pubblica per la gestione delle emergenze;

  5. Agevolare il servizio delle forze dell’ordine e dei gestori di strade;

  6. Ottimizzare il tuo viaggio ( comfort, tempi di percorrenza, sicurezza ).

Per una partenza intelligente:

  • Controlla l’efficienza della tua auto;

  • Informati sulle allerte meteo;

  • Informati sulla situazione del traffico;

  • Organizza il tuo percorso.

Prima di iniziare il viaggio…

  • Controlla l’efficienza del veicolo, la pressione e lo stato d’usura degli pneumatici;

  • Allaccia e fai allacciare agli altri passeggeri le cinture di sicurezza, anche quelle posteriori;

  • Fai viaggiare i bambini sui seggiolini e controlla che siano correttamente fissati;

  • Ricordati di moderare la velocità e tenere la distanza di sicurezza;

  • Per chi viaggia in moto: ricorda di indossare casco omologato e allacciato e l’ abbigliamento tecnico con protezione.

Durante il viaggio…

  • Evita distrazioni alla guida, soprattutto quella causate dall’utilizzo dei cellulari / smartphone;

  • Fai soste frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore ininterrotte di guida;

  • Evita pasti abbondanti e non bere alcolici;

  • Tieni sempre in auto acqua a sufficienza per tutti i passeggeri;

  • Dopo il sorpasso, riportati sulla corsia di marcia (corsia di destra) appena possibile senza creare pericolo o intralcio;

  • Modera la velocità e tieni la distanza di sicurezza;

  • Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi e non parcheggiare l’auto con la marmitta a contatto con l’erba secca: possono causare incendi;

  • Se avvisti un incendio segnalalo al 1515.

Lido di Classe, pino crolla su due auto in sosta, nessun ferito  

L’incidente in via Pessagno all’altezza del bagno 200

Verso l’1 di notte di sabato 30 luglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cervia Milano Marittima ed i Vigili del fuoco di Ravenna  sono intervenuti a Lido di Classe dove in via Pessagno, all’altezza del bagno 200 un pino era caduto sopra due auto in sosta. Il tronco si è spezzato a metà e la chioma è precipitata a terra fortunatamente senza provocare alcun ferito, ma solo danni ai mezzi.

Le ultime tredici targhe in mosaico Inaugurata quella di piazza XX settembre

Progetto iniziato nel 2009, porta la firma di Anna Fietta

È simbolicamente inaugurata ieri pomeriggio in piazza XX settembre (dell’aquila) la prima delle nuove targhe toponomastiche per le vie a ridosso di piazza Kennedy: Pasolini, Zirardini, Mordani, Longhi, Piazza XX Settembre, G. Rasponi, IX Febbraio, Mafalda di Savoia, Fantuzzi e la stessa Piazza J.F Kennedy. Erano presenti gli assessori Giacomo Costantini, Massimo Cameliani, Gianandrea Baroncini, la dirigente turismo e cultura Maria Grazia Marini e la mosaicista Anna Fietta che ha realizzato le opere.Si tratta della conclusione di un progetto che dal 2009, in occasione della prima edizione del festival Ravenna Mosaico,  ha interessato gradualmente un totale di 48 targhe musive per altrettante strade e piazza del centro storico.

“L’utilizzo del mosaico per la finitura di elementi di  arredo urbano – afferma l’assessore Costantini – è una modalità elegante e gradevole di accompagnare la passeggiata in centro storico, ricordando a cittadini ed ospiti quanto il mosaico sia un tratto distintivo dell’identità della nostra città e del nostro patrimonio artistico”

Le nuove 13 targhe – realizzate in mosaico per conto del Comune da Anna Fietta – sono accomunate da motivi floreali che rievocano le fasce decorative presenti nei pannelli musivi dell’antichità.

Ravenna Holding: utile oltre i 13 milioni Approvato il bilancio 2015

Ai comuni soci saranno distribuiti 7,5 milioni, di cui 6,7 al Comune di Ravenna che è il maggior azionista della “cassaforte” azionaria  

L’Assemblea dei soci di Ravenna Holding ha approvato il bilancio 2015 venerdì 29 lulgio con un utile record di oltre 13milioni di euro, dovuto, come noto, ad alcune misure straordinarie, in particolare la plusvalenza di oltre 4 milioni di euro ottenuto dalla vendita di 4,5 milioni di azioni. Una riduzione volontaria del capitale sociale chiesto dai soci, in particolare come noto dal Comune di Ravenna, maggior azionista della Holding, per ottnere in tutto circa 20 milioni di euro da spendere nel territorio (operazione che si è attirata anche molte critiche essendo stata realizzata poco prima delle elezioni amministrative). Come noto, inoltre, c’è stato per un aumento del capitale sociale a seguito del conferimento in natura da parte della Provincia di Ravenna e del Comune di Russi di partecipazioni in società già detenute da Ravenna Holding S.p.A., aventi un valore complessivo di €. 40.163.771 che rafforza il ruolo di Ravenna Holding nelle società di area vasta (Start Romagna, Romagna Acque), oltre che in Sapir.

Dalla società rendono noto che “Il patrimonio netto al 31/12/2015 è pari a euro 484.557.582. L’indebitamento a medio lungo termine diminuisce rispetto all’anno precedente, e anche la posizione finanziaria si mantiene equilibrata. La redditività calcolata sulla base del principale indicatore preso a base per valutarla in rapporto al capitale proprio (ROE) – tenendo conto che l’ingente valore patrimoniale delle reti è caratterizzato strutturalmente da una redditività relativa molto contenuta o nulla, e scindendo pertanto gli elementi patrimonialmente riconducibili alla gestione delle reti e i corrispondenti elementi che impattano sul conto economico (canoni, ammortamenti, oneri finanziari) – è superiore al 4%, (3% al netto delle partite straordinarie) confermando il costante trend di crescita degli ultimi anni.”

Tutte le società partecipato hanno i conti in ordine e in equilibrio, comprese e, scrivono sempre da Ravenna Holding “Il bilancio consolidato del gruppo ristretto (che conta complessivamente oltre 280 dipendenti) presenta un valore della produzione pari a oltre 100 milioni di euro e un utile netto pari a oltre 14 milioni”. I costi complessivi di funzionamento in circa 600.000 euro su base annua. “Le economie – spiegano dalla holding presieduta da Carlo Pezzi in risposta forse anche alla tante polemiche sollevate dall’opposizione durante la campagna elettorale (tutte le forze avversarie del Pd erano per sciogliere o comunque ridimensionare la società – sono state ottenute in particolare nell’ambito del gruppo di società controllate dalla Holding, e sono pari ad oltre 230.000 euro per il contenimento del costo degli organi amministrativi e di controllo, ed euro 360.000 per il contenimento dei costi di gestione. Il beneficio per il gruppo legato alla redazione del consolidato fiscale (che ha come presupposto la presenza di una società Holding) ammonta nel 2015 ad oltre un milione di euro”.

L’utile netto per l’anno 2015 è pari a euro 13.399.810, e migliora significativamente le previsioni del budget di oltre 2,5 milioni di Euro, e il risultato dell’anno precedente di 3,6 milioni di Euro. Si può confermare la proposta di distribuire dividendi agli azionisti per circa 7,5 milioni come nei due anni precedenti, di cui circa 6,3 milioni al Comune di Ravenna (gli altri azionisti sono il Comune di Cervia, di Faenza, e di recento appunto la Provincia e il Comune di Russi che tuttavia beneficeranno degli utili sono a partire dal bilancio 2016).

Ravenna Holding ha garantito agli azionisti dal 2005 (bilancio 2015 incluso) la produzione di un utile superiore ai 79 milioni di euro, e la distribuzione di complessivi 64,6 milioni, pari al 81,60% dell’utile prodotto.

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