mercoledì
10 Settembre 2025

La giunta De Pascale ora è al lavoro: ecco l’identikit dei nuovi assessori  

Tra conferme e new entry, con un’unica vera sorpresa

Ecco nel dettaglio chi sono gli uomini e le donne che affiancheranno Michele De Pascale a partire da oggi, giovedì 30 giugno, al governo del Comune di Ravenna. Un mix di conferme (4) e di novità (5) rispetto all’ultima giunta, quattro donne e cinque uomini, un vicesindaco con deleghe pesantissime e un sindaco che tiene per sé alcuni temi strategici (Pianificazione, Riorganizzazione istituzioni e fondazioni culturali e Romagna) e la delega alla Sanità. Sindaco che dovrebbe diventare anche Presidente della Provincia, come noto diventato un ente di secondo livello (a eleggerlo saranno sindaci e consiglieri comunali dei diciotto Comuni il 3 agosto) in attesa di un verdetto finale dal referendum costituzionale di ottobre (il Sì ne implicherebbe la totale abolizione).

Conferme/1: Bakkali a Infanzia, Università e Politiche di genere. Tra i nomi che da sempre circolano tra le conferme in giunta c’era quello della giovane Ouidad Bakkali, classe 1986, originaria di Agadir (Marocco) ma con cittadinanza italiana, laurea triennale in Scienze Internazionali, iscritta alla Magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Diritti Umani a Bologna. Dal 2011 al 2016 è stata assessora alla Cultura, Pubblica istruzione e infanzia, Istruzione superiore e Formazione professionale nella giunta guidata da Fabrizio Matteucci, ora si vede confermata su alcune deleghe come Pubblica istruzione e Infanzia, Istruzione superiore, Formazione professionale, e vede aggiungersi Università, Politiche europee, Cooperazione internazionale, Politiche e Cultura di genere. La sua prima nomina fu una sorpresa, il giudizio sul suo mandato non proprio unanime anche data la scarsa esperienza. Tra le novità introdotte sotto il suo primo mandato come assessore all’Infanzia la riorganizzazione scolastica e il sistema dei voucher per i nidi appena entrato in fase di attuazione. Perde la Cultura ma assume l’assessorato all’Università fino a oggi “feudo” del Partito repubblicano e anche le Politiche di genere che erano state dell’assessore comunista Giovanna Piaia. È stata tra i più stretti collaboratori di De Pascale durante la campagna elettorale.

Conferme/2: Cameliani con le deleghe a Economia e Partecipate. Una delle vere sorprese nella seconda giunta Matteucci, Massimo Cameliani si è trovato negli ultimi anni a diventarne una colonna portante assumendo un numero imprecisato di deleghe. Viene confermato con gran parte delle sue deleghe originali che sono Sviluppo economico, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura, Personale, Ravenna digitale, a cui  si aggiungono Patrimonio e Aziende partecipate. È stato l’unico assessore a sottoporsi alla prova del fuoco del voto che ha superato con il record assoluto di oltre mille preferenze personali mentre il partito perdeva oltre ottomila voti, grazie anche all’area cattolica. Dipendente della Cna di Ravenna nell’area Contrattualistica del lavoro e della Legislazione del lavoro, ha una laurea magistrale in giurisprudenza ed è nato il 1 giugno 1979. Non proprio indimenticabili i suoi mesi come assessore al Turismo (delega assunta dopo che Andrea Corsini fu nominato assessore regionale), può sicuramente vantare tra i successi la trasformazione della Nuova Pansac in una cooperativa che è riuscita a salvare almeno parte dei posti di lavoro messi a rischio dalla crisi dell’azienda. Ora dovrà tornare a occuparsi di sviluppo economico e crisi, ma anche del grande tema delle partecipate per cui sono state annunciate novità.

Conferme/3: Fagnani, dalle Grandi opere allo Sport. Vice nel Pd del segretario provinciale Michele de Pascale, è entrato nella giunta Matteucci solo a dicembre 2015 per prendere il posto del prematuramente scomparso Enrico Liverani. La sua, quindi, è una conferma solo in parte, come ha tenuto a precisare anche il sindaco durante la presentazione della giunta. Oltre ai Lavori pubblici e alla Mobilità, ora Fagnani ha anche le deleghe alle Grandi infrastrutture e alla Subsidenza e servizi geologici, oltreché allo Sport. Sarà lui quindi a curare, tra le altre cose, anche il progetto del Beach Stadium a Marina di Ravenna più volte annunciato da De Pascale durante la campagna elettorale. Renziano della prima ora, è membro dell’assemblea nazionale del Partito democratico. Sarà lui anche ad avere a che fare con il ministro Delrio su alcune importanti partite, tanto che sembrava potesse avere anche la delega al Porto che invece è stata confermata, come ormai da tradizione, al vicesindaco del Pri Eugenio Fusignani. Classe 1974, ha una maturità artistica e ha lavorato come libero professionista e come site manager in Acmar fino al 2014 quando è passato ad Edile Service. Per pochi mesi, prima delle nomina ad assessore, è stato presidente di Azimut, la partecipata del Comune di Ravenna.

Conferme/4: Morigi, resta il Bilancio, arrivano i Servizi sociali. Entrata in quota Sel nella seconda giunta Matteucci con delega al Bilancio, è confermata da De Pascale dopo essere stata eletta nella lista Sinistra per Ravenna che appoggiava il candidato Pd (in rottura con il resto di Sel che appoggiava Sutter). I 1.750 voti portati in dote dalla sua lista e la sua esperienza la rendono uno degli assessori con deleghe importanti che già aveva come Bilancio (ma senza più le Partecipate, andate a Cameliani), Partecipazione e Politiche giovanili a cui si aggiungono i Servizi sociali e anche, un po’ a sorpresa, l’Immigrazione per cui erano circolate ipotesi diverse, dal nome dell’avvocato Lina Taddei all’ipotesi di accorparla con l’Istruzione (come la stessa impostazione del programma elettorale di De Pascale lasciava intendere) per poi andare a Ouidad Bakkali. Particolarmente interessante sarà seguire la delega a Casa (un’emergenza su cui sono state annunciate molte novità) e i Servizi Sociali che entro l’anno dovranno tornare in capo al Comune, come annunciato da De Pascale. Morigi, che ha sempre detto di voler spostare l’asse della coalizione a sinistra, ha sicuramente le deleghe in cui questo “spostamento” può forse essere misurabile. Classe 1977, ha una maturità magistrale, ha lavorato come contabile in imprese private.

New entry/1: Baroncini, il segretario con Decentramento e Ambiente. Tra le new entry della giunta De Pascale c’è il segretario comunale del Pd di Ravenna: Gianandrea Baroncini, per tutti Giangi. Nato a Cotignola nel 1982 ha una laurea triennale in scienze politiche ed è stato eletto segretario comunale nel novembre 2013, prima si è occupato per anni della Sinistra Giovanile, della sezione Strocchi e poi  ha lavorato per il Pd occupandosi anche della festa provinciale de l’unità. È stato per dieci anni in consiglio comunale e dal 2011 al 2016 si è in particolare occupato dei lavori della commissione Bilancio e della commissione Cultura. Oggi entra in giunta con la delega a Decentramento, Affari generali, Affari istituzionali, Volontariato, Protezione civile, Ambiente, Verde pubblico, Diritti degli animali. Durante la presentazione della giunta De Pascale ha sottolineato in particolare l’importanza delle delega al Decentramento: il forese è stato uno degli argomenti più utilizzati in campagna elettorale dal Pd e, soprattutto, proprio dal forese sono arrivati i voti necessari per la vittoria di de Pascale al ballottaggio. Come lo stesso sindaco, anche Baroncini lascerà a breve l’incarico di segretario comunale del partito.

New entry/2: Costantini, da Confesercenti la novità per il Turismo. Per quanto il suo nome circoli da mesi sui giornali e il suo volto sia noto in città (qualcuno avrebbe addirittura auspicato una sua candidatura a eventuali primarie, che poi non si sono mai tenute, per la carica di sindaco), Giacomo Costantini è una vera novità dentro Palazzo Merlato. Nato a Ravenna nel 1982, è consulente piccole medie imprese per Confesercenti Ravenna ed è laureato in Economia e Management. In Confesercenti offre consulenze per l’avvio impresa e segue progetti di networking. Inoltre è promotore e organizzatore di iniziative dedicate alla divulgazione della cultura di impresa (come Vitamine per la Comunicazione, Giornate dell’Ecommerce, Enzima Creativo) ed eventi di promozione del territorio (come la Notte d’Oro, la Festa del Cappelletto). Forse per questo a lui è affidata anche la delega nuova di zecca “organizzazioni eventi” che accompagna quella principale e fondamentale, il Turismo, ossia il tema su cui il sindaco De Pascale ha annunciato in campagna elettorale più  discontinuità rispetto alle precedenti giunte Matteucci. Uno dei pochi, se non l’unico, che ha incassato i complimenti di un avversarsio: Maurizio Bucci.

New entry/3: La sopresa Del Conte, ingegnere all’Urbanistica. Tra le vere sorprese di questa giunta, Federica del Conte non era mai stata nominata in totogiunte e il suo nome arriva a stupire anche parte dello stesso Pd. Eletta in consiglio comunale («per me già questa era stata un’enorme soddisfazione» ci dice) con oltre 500 preferenze e già presidente del consiglio territoriale di Castiglione, Federica Del Conte è una libera professionista, ingegnere edile che riceve la pesantissima delega a Urbanistica, Edilizia privata e la nuova sulla Rigenerazione urbana. Sarà uno degli assessori che più di altri dovrà lavorare a stretto contatto con il sindaco che ha tenuto per sé  la delega a “pianificazione strategica  e strutturale”. L’idea è quella più volte annunciata di iniziare subito a lavorare al nuovo Poc per immaginare appunto incentivi a chi rigenera e consumo zero di territorio se non per insediamenti produttivi. A lei toccherà anche il grande capitolo Darsena. «Non mi aspettavo che mi venisse chiesto di entrare in giunta – racconta in sala consigliare al termine della presentazione – e devo dire che sono stata felice di accettare, ma non nego una certa preoccupazione perché sono consapevole della responsabilità». E in effetti l’Urbanistica è senza dubbio uno degli assi portanti dell’azione di qualsiasi giunta comunale.

New entry/4: Fusignani, il vice con Porto, Centro storico e Sicurezza. Unico nome noto prima delle elezioni era quello di Eugenio Fusignani, segretario provinciale del Pri che, avendo ottenuto un risultato perfino superiore alle aspettative (i repubblicani hanno eletto due consiglieri) e avendo soprattutto contribuito in modo tangibile alla vittoria di De Pascale al ballottaggio (fondamentali i voti delle enclave dove storicamente il Pri è più forte), ha evidentemente potuto alzare la posta. E così non solo Fusignani subentra a Mingozzi nel ruolo appunto di vice primo cittadino, ma lo fa con deleghe anche di un certo peso quali Sicurezza e Polizia muncipale (novità assolute per il Pri) e la novità della delega al Centro storico che sarà una sorta di coordinamento di tutti gli assessori che hanno competenza in materia, dal Turismo ai Lavori pubblici, dal Commercio alla Cultura. Non solo, Fusignani avrà anche quella che è sempre storicamente stata la delega del Pri e che, dopo soprattutto l’empasse degli ultimi 5 anni, si pensava sarebbe potuta cambiare di mano: il Porto.  Classe 1958, geometra libero professionista, Fusignani è stato consigliere comunale dal 1993 al 2000, assessore comunale nel 2000 e poi provinciale dal 2001 al al 2011. Oggi siede nel cda di Ravenna Holding.

New entry/5: Signorino, il pezzo da novanta per la Cultura. Certo la sorpresa più clamorosa della prima giunta De Pascale: la delega alla Cultura va infatti a Elsa Signorino, presidente di RavennAntica che si è dimessa dall’incarico. Una soluzione che arriva senza che mai indiscrezioni in questo senso fossero uscite nei corridoi o sulla stampa. Classe 1950, laurea in pedagogia, dal 2001 Signorino è presidente della Fondazione RavennAntica istituita per la valorizzazione, anche a fini turistici, del patrimonio archeologico, architettonico e storico del territorio. È stata insegnante e funzionaria di partito e ha ricoperto per oltre 20 anni incarichi di governo negli enti locali in qualità di assessore provinciale prima, e di assessore regionale poi, occupandosi di Cultura, Politiche Sociali, Politiche del Lavoro, Istruzione e Università. Ha ricoperto, fra gli altri, l’incarico di presidente dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, e di vicepresidente della Fondazione Flaminia. Dal 1995 è stata per due legislature parlamentare. Come avvenuto per l’incarico di presidente di RavennAntica, nemmeno per quello di assessore riceverà alcun emolumento o compenso. Signorino, come noto, percepisci vitalizi per gli incarichi ricoperti in Regione e in Parlamento.

Urina su un muro in pieno centro Ubriaco denunciato dai carabinieri

Un 25enne sorpreso in piazza dell’Aquila vicino alla farmacia

Stava orinando vicino alla farmacia di piazza dell’Aquila, in pieno centro a Ravenna. Il titolare ha chiamato i carabinieri che giunti sul posto hanno rintracciato l’uomo – un 25enne somalo – che era visibilmente ubriaco e praticamente senza pantaloni. Regolare sul territorio italiano, il giovane – con precedenti per furto – è stato accompagnato in caserma dai carabinieri e denunciato per ubriachezza molesta e atti contrari alla pubblica decenza.

A Marina di Ravenna un maxi schermo in piazza per Italia-Germania

E per la Notte Rosa fuochi d’artificio a mezzanotte e faro illuminato a tema per tutto il weekend. In paese anche bancarelle di street food

La Notte Rosa si tinge d’azzurro a Marina di Ravenna grazie al maxi schermo che il 2 luglio sarà allestito in piazza e sul quale sarà possibile seguire il quarto di finale tra Italia e Germania ad Euro 2016. Un’iniziativa della pro loco che quest’anno presenta anche la novità dei fuochi artificiali, organizzati insieme ai colleghi di Porto Corsini, in programma dalla mezzanotte di venerdì sui moli.

Verrà poi replicata l’iniziativa dell’anno scorso, con il faro di Marina che resterà illuminato di rosa per tre giorni, dall’1 al 3 luglio.

In piazza, in collaborazione con Expo Fiere, c’è invece il Big Food Street Festival con prodotti toscani, pasticceria partenopea, carne argentina, arrosticini, paella, bombette di Martina Franca e tanto altre proposte che si snoderanno tra piazza Dora Markus e via delle Nazioni.

Non mancherà la specialità di Marina di Ravenna, la saraghina, ma soprattutto per l’occasione sarà presentato in anteprima un prodotto molto particolare: la salsiccia di pesce realizzata artigianalmente dal laboratorio Da Marco di Igea Marina.

A Marina di Ravenna un maxi schermo in piazza per Italia-Germania

E per la Notte Rosa fuochi d’artificio a mezzanotte e faro illuminato
a tema per tutto il weekend. In paese anche bancarelle di street food

La Notte Rosa si tinge d’azzurro a Marina di Ravenna grazie al maxi schermo che il 2 luglio sarà allestito in piazza e sul quale sarà possibile seguire il quarto di finale tra Italia e Germania ad Euro 2016. Un’iniziativa della pro loco che quest’anno presenta anche la novità dei fuochi artificiali, organizzati insieme ai colleghi di Porto Corsini, in programma dalla mezzanotte di venerdì sui moli.

Verrà poi replicata l’iniziativa dell’anno scorso, con il faro di Marina che resterà illuminato di rosa per tre giorni, dall’1 al 3 luglio.

In piazza, in collaborazione con Expo Fiere, c’è invece il Big Food Street Festival con prodotti toscani, pasticceria partenopea, carne argentina, arrosticini, paella, bombette di Martina Franca e tanto altre proposte che si snoderanno tra piazza Dora Markus e via delle Nazioni.

Non mancherà la specialità di Marina di Ravenna, la saraghina, ma soprattutto per l’occasione sarà presentato in anteprima un prodotto molto particolare: la salsiccia di pesce realizzata artigianalmente dal laboratorio Da Marco di Igea Marina.

A Marina di Ravenna un maxi schermo in piazza per Italia-Germania

E per la Notte Rosa fuochi d’artificio a mezzanotte e faro illuminato a tema per tutto il weekend. In paese anche bancarelle di street food

La Notte Rosa si tinge d’azzurro a Marina di Ravenna grazie al maxi schermo che il 2 luglio sarà allestito in piazza e sul quale sarà possibile seguire il quarto di finale tra Italia e Germania ad Euro 2016. Un’iniziativa della pro loco che quest’anno presenta anche la novità dei fuochi artificiali, organizzati insieme ai colleghi di Porto Corsini, in programma dalla mezzanotte di venerdì sui moli.

Verrà poi replicata l’iniziativa dell’anno scorso, con il faro di Marina che resterà illuminato di rosa per tre giorni, dall’1 al 3 luglio.

In piazza, in collaborazione con Expo Fiere, c’è invece il Big Food Street Festival con prodotti toscani, pasticceria partenopea, carne argentina, arrosticini, paella, bombette di Martina Franca e tanto altre proposte che si snoderanno tra piazza Dora Markus e via delle Nazioni.

Non mancherà la specialità di Marina di Ravenna, la saraghina, ma soprattutto per l’occasione sarà presentato in anteprima un prodotto molto particolare: la salsiccia di pesce realizzata artigianalmente dal laboratorio Da Marco di Igea Marina.

Picchiata dal marito, chiama il 112 poi teme ritorsioni e non lo denuncia

Una 41enne con il volto coperto di sangue e un 61enne ubriaco: arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e rimesso in libertà

Ha chiamato il 112 raccontando di essere stata picchiata dal marito mentre lui guardava la partita Italia-Spagna ma una volta in caserma, dopo essere stata medicata in ospedale, la donna ha negato tutto coprendo il compagno senza presentare denuncia e chiedendo di tornare a casa da lui. È la vicenda accaduta nel tardo pomeriggio del 27 giugno a Faenza. L’uomo, un 61enne italiano, però è potuto tornare a casa solamente il giorno dopo perché quando i carabinieri sono intervenuti ha provato a spingerli fuori di casa ed è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: una notte in cella di sicurezza poi il giudice ha convalidato l’arresto e in abbreviato è stato condannato a cinque mesi di reclusione (pena sospesa e rimesso in libertà). I medici del pronto soccorso hanno diagnosticato alla donna, una 41enne ucraina, un lieve trauma cranico con ferita all’arcata sopraccigliare e contusione al labbro, con prognosi di sette giorni. I militari l’avevano trovata con una maschera di sangue.

Nuova rotatoria sulla statale Adriatica Ravegnana chiusa per due mesi

Si parte dal 4 luglio. Traffico sempre consentito sulla linea Rimini-Ferrara ma percorsi alternativi per il collegamento Forlì-Ravenna

Dalla sera di lunedì 4 luglio la statale 67 Tosco-Romagnola e la strada comunale via Ravegnana saranno provvisoriamente chiuse in corrispondenza dell’intersezione con la statale 16 Adriatica per il cantiere che sta realizzando la rotatoria che sostituirà il cosiddetto incrocio killer. Il completamento di questa fase dei lavori è previsto entro la fine di agosto. I lavori, avviati lo scorso aprile, hanno interessato finora le aree esterne all’intersezione, per la realizzazione delle opere di sostegno e per lo spostamento di cavidotti e tubature interrate relative ai servizi urbani, senza interferenze con la circolazione veicolare. Ora sarà avviata la fase dei lavori che interessa la sede stradale per la realizzazione di due terzi della nuova rotatoria, il montaggio delle barriere e l’installazione della segnaletica verticale.

I flussi di traffico saranno sempre consentiti sull’Adriatica mentre per i collegamenti tra Forlì e Ravenna lungo la direttrice Ravegnana sono stati previsti percorsi alternativi.

Autovetture e veicoli leggeri
Percorso 1: Da Forlì percorrere la strada provinciale Cervese fino alla località Casemurate dove sarà possibile procedere in direzione Ravenna utilizzando la strada provinciale 118 Umbro Casentinese Romagnola – Tratto “Dismano” o in alternativa la E45, che consentono di raggiungere la SS16 nel Comune di Ravenna.
Percorso 2: dalla località Coccolia, lungo la SS67 Tosco Romagnola”, procedere sulla viabilità provinciale: SP53 “Budria e del Castello”, SP100 “Castello”, SP42 “Violaro e Petrosa” e SP27 “Via Cella” fino a raggiungere la SS16 nel Comune di Ravenna (località Madonna dell’Albero).
Percorso 3: in località Ghibullo, lungo la SS67 “Tosco Romagnola”, procedere sulla SP5 “Roncalceci” fino al Comune di Russi (RA), proseguire sulla SP302 “Brisighellese Ravennate” e sulla SP253 “San Vitale” che consente di raggiungere la SS16 nel Comune di Ravenna. I percorsi sono validi anche nel senso di marcia da Ravenna verso Forlì.

Mezzi pesanti
Il collegamento tra Forlì e Ravenna sarà costituito dall’itinerario E45, lungo la Autostrada A14, fino allo svincolo di Cesena Nord, e proseguendo lungo la E45 fino a Ravenna.

«Signorino alla Cultura? Ma allora potevano fare assessori anche Angelini e Mercatali…»

Il parlamentare ravennate Andrea Maestri critico sulla nuova giunta

«Potevano almeno mettere Giordano Angelini alle Infrastrutture e Vidmer Mercatali ai Lavori pubblici». È il commento ironico del parlamentare ravennate di Possibile, Andrea Maestri, alla notizia della nomina di Elsa Signorino come nuova assessore alla Cultura del Comune di Ravenna. Classe 1950, la Signorino è presidente della fondazione RavennAntica dal 2001 ed è stata deputata in Parlamento per due legislature a partire dal 1995. Da qui il paragone con i due ex sindaci e parlamentari di Ravenna.

Maestri ha invece pubblicamente elogiato l’avvocato Lina Taddei, tra i nomi circolati sui giornali nei giorni scorsi come papabile assessore all’Immigrazione del neosindaco De Pascale.

«Innesti di acqua fresca in un tronco vecchio, stanco, piegato – era stato ancor prima il commento di Maestri sulla nuova giunta –. Non è stata compresa e interpretata la domanda di forte discontinuità emersa dal ballottaggio e da una vittoria risicatissima. A De Pascale sono mancati autonomia (di pensiero e di scelta) e soprattutto coraggio (di assumersi personalmente la responsabilità di scelte necessarie). Un sindaco debole e asservito ai capibastone del partito non è un bene per la nostra città. A questo punto ci aspettiamo l’applicazione della più grigia e bieca lottizzazione delle future nomine nelle partecipate. Il Pd non ha compreso la lezione elettorale e ne pagherà politicamente le conseguenze».

«De Pascale parlava di discontinuità ma ha scelto assessori di Matteucci e funzionari di partito»

L’attacco dello sfidante del ballottaggio, Alberghini:
«Questa è la prima grande promessa non mantenuta»

A poco più di un’ora dell’annuncio della nuova giunta del Comune di Ravenna, in un video Massimiliano Alberghini – il candidato sindaco del centrodestra uscito sconfitto al ballottaggio del 19 giugno – attacca pesantemente il neoeletto sindaco Michele de Pascale per le sue scelte.

«È la prima grande promessa mancata», sono le parole di Alberghini, che sottolinea come non avesse mai creduto alle parole di De Pascale in campagna elettorale. «La tanto annunciata discontinuità di De Pascale rispetto al passato è venuta meno alla prima occasione», continua Alberghini che sottolinea come quattro nuovi componenti della giunta (su nove) siano assessori uscenti di quella che definisce come «la peggiore giunta di sempre».

Alberghini punta il dito poi sulla presenza in giunta di «funzionari di partito», del segretario comunale del Pd (Gianandrea Baroncini), della presidente del consiglio territoriale di Castiglione (Federica Del Conte) e «di un consulente di Confesercenti, che è forse l’indizio che mancava nella famosta lista delle 100 aziende che sostenevano De Pascale…».

«Questo è solo l’inizio – termina Alberghini promettendo di fare opposizione senza sconti in consiglio comunale – e se va bene siamo rovinati…».

Le nomine in giunta cambiano il consiglio comunale

New entry tra le file di Pd, Pri e Spr: Cameliani, Del Conte, Morigi e Fusignani erano stati eletti tra i consiglieri ma lasceranno i loro seggi in maggioranza ai primi dei non eletti

Le nomine fatte dal sindaco Michele de Pascale per comporre la giunta modificano anche la composizione del consiglio comunale uscito dai risultati elettorali del doppio turno. Sono infatti quattro i nuovi assessori che avevano ottenuto l’elezione nell’assise: rinunceranno al loro seggio lasciando spazio a primi dei non eletti delle rispettive liste elettorali.

Tra i banchi del Pd al posto di Massimo Cameliani e Federica Del Conte entreranno Lina Taddei e Patrizia Strocchi che hanno ottenuto rispettivamente 332 e 321 voti: per la prima si tratta dell’esordio in municipio mentre la seconda era già tra i consiglieri della scorsa consiliatura. Il segretario provinciale del Pri Eugenio Fusignani lascerà il suo posto a Chiara Francesconi (206 voti). Infine Gianluca Rambelli con 75 preferenze prenderà il posto di Valentina Morigi, capolista di Sinistra per Ravenna e ora tornata nella squadra di governo della città.

A questo punto la composizione del consiglio comunale è completa. Livia Molducci (922), Rudy Gatta (683), Alessandro Barattoni (544), Silvia Quattrini (502), Lorenzo Margotti (471), Federica Del Conte (457), Fiorenza Campidelli (440), Mariella Mantovani (424), Michele Casadio (415), Idio Baldrati (406), Marco Frati (393), Maria Cristina Gottarelli (377), Marco Turchetti (374), Cinzia Valbonesi (361), Fabio Sbaraglia (346), Lina Taddei (332), Patrizia Strocchi (321). Pri: Giannantonio Mingozzi (482), Chiara Francesconi (206). Spr: Gianluca Rambelli (75). Ama Ravenna: Daniele Perini (681). Lega Nord: Learco Tavoni (283), Samantha Gardin (239), Gianfilippo Nicola Rolando (211), Rosanna Biondi (189). Cambierà: Michela Guerra, Marco Maiolini (176), Samantha Tardi (134). Lista per Ravenna: Alvaro Ancisi (811). Forza Italia: Alberto Ancarani (423). Ravenna in Comune: Raffaella Sutter. Pigna: Maurizio Bucci. Gruppo misto: Massimiliano Alberghini.

Ecco la giunta: confermati 4 assessori uscenti. Entra l’ex deputata Signorino

Tra le novità anche i segretari di Pri e Pd Fusignani e Baroncini,
Costantini di Confesercenti e la meno nota Federica Del Conte

Due le sorprese della giunta del neosindaco Michele de Pascale: Federica del Conte, quarantenne ingegnere edile di Savio eletta in consiglio nelle file Pd con oltre 400 voti a Urbanistica, Edilizia privata e la nuova delega (annunciata nei giorni scorsi) alla Rigenerazione urbana; ed Elsa Signorino, presidente della fondazione RavennAntica ed ex deputata, alla Cultura.

Altro nuovo ingresso, per quanto non proprio a sorpresa, è quello di Giacomo Costantini, di Confesercenti, che si occuperà di Turismo, Coordinamento eventi e Smart City.

L’ultima new entry è il segretario comunale del Partito democratico, Gianandrea Baroncini, a cui sono state assegnate le deleghe ad Ambiente, Protezione civile, Diritti degli animali, Decentramento, Volontariato, Affari generali e Affari istituzionali.

Nessuna sorpresa per la nomina a vicesindaco di Eugenio Fusignani, segretario del Pri, che era stato l’unico nome a essere annunciato in campagna elettorale da De Pascale. Ex Assessore provinciale, sostituisce Giannantonio Mingozzi: a lui vanno Sicurezza, Polizia municipale, Porto e Centro storico.

Roberto Fagnani, entrato nella giunta Matteucci in sositiuzione di Enrico Liverani a inizio 2016, avrà le pesanti deleghe di Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità, Subsidenza, Servizi geologici e Sport.

Tra le conferme c’è quella di Massimo Cameliani, unico assessore Pd della precedente giunta a essersi candidato al consiglio comunale che è risultato poi primo degli eletti con oltre mille preferenze, a cui vanno Commercio, Artigianato, Agricoltura, Industria, Ravenna digitale, Partecipate, Patrimonio, Personale e Sviluppo economico.

Ouidad Bakkali, già assessore per tutta il secondo mandato di Matteucci mantiene le deleghe a Istruzione e Infanzia e ottiene quelle a Formazione professionale, Università, Politiche europee e Cooperazione internazionale.

Valentina Morigi, entrata in giunta con Matteucci in quota Sel, oggi capolista eletta di Sinistra per Ravenna, viene confermata da De Pascale con le deleghe al Bilancio, alle Politiche giovanile e alla Partecipazione, a cui sono state aggiunte Servizi sociali, Casa e Immigrazione.

I curriculum di tutti, diffusi dal Comune, sono scaricabili in formato pdf dai link in fondo alla pagina.

Il tribunale dice sì al concordato Acmar Ora ci sono 130 lavoratori in esubero

Approvato il piano: vendite e opere in continuità per saldare i debiti
Ai creditori non privilegiati andrà il 40 percento entro il 2020

Dopo il voto favorevole dell’assemblea dei creditori, il tribunale di Ravenna ha omologato in via definitiva il piano di salvataggio presentato dall’Acmar nella richiesta di concordato in continuità. La cooperativa edile venderà beni e rami d’azienda non più strategici per ricavarne liquidità e al tempo stesso proseguirà la sua attività riducendo la propria dimensione: con questo disegno si punta a saldare i creditori privilegiati entro il 2018 e entro il 2020 i chirografari che riceveranno il 40 percento del credito vantato. La situazione più delicata riguarda ora i lavoratori: il piano di salvataggio prevede infatti 130 posti in esubero sugli attuali 300 assunti.

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