giovedì
14 Agosto 2025

«Le strade comunali hanno 48 ponti fuori norma. 21 da chiudere da marzo»

La segnalazione di Ancisi (Lpr) vent’anni dopo aver sollevato il caso «Chi ha amministrato avrebbe potuto gestire meglio le risorse»

Ci sono ventuno ponti sulle strade comunali di Ravenna che il prossimo 15 marzo vedranno scadere la dichiarazione di transitabilità temporanea rilasciata a febbraio 2015 da una società incaricata di verificare lo stato dei 171 manufatti di tutto il territorio. È la segnalazine di Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, che lamenta vent’anni di ritardi nella manutenzione dei ponti stradali. Per otto dei ventuno manufatti, quelli messi peggio, la transitabilità non potrà essere ripristinata se non se ne «provveda al completo risanamento e/o consolidamento»: si tratta dei ponti Fosso Nuovo in via Bosco, Carpena in via Nadiani, Acque Basse in viale Manzoni e i due ponti Piomboni di Levante in via Piomboni. A questi si aggiungono i Tre Ponti, gli unici per cui è ipotizzato un intervento che si prevede di ultimare entro marzo 2017.

Il decano dell’opposizione cominciò a occuparsi dello stato di salute dei ponti nel 1995 quando presentò un’interpellanza per chiedere un checkup di tutti sostenendo che 46 aveva criticità. Nel 2011 il Comune affidò alla 4 Emme Service di Bolzano le prove di carico sui 48 ponti risultati fuori norma (per molti di questi è stata disposta una limitazione al peso dei veicoli in transito). Dei 21 in scadenza si è già detto, degli altri per metà la scadenza è nel 2017 e il resto nel 2018. La ditta ha imposto «una verifica generale dell’opera per definire in maniera adeguata l’intervento di risanamento atto a ripristinare le caratteristiche di progetto in rispetto alle norme vigenti». Solamente per sei ponti il Comune ha incaricato la 4 Emme di procedere con la verifica e si tratta dei ponti inseriti nel piano degli investimenti 2016-18 con un costo totale di quasi cinque milioni di euro: ponte sul Lamone a Grattacoppa (1,7 nel 2016), ponte Assi sulla via Ravegnana (700mila nel 2017), due ponti sulla via Romea Nord (400mila nel 2017), due ponti sulla Baiona (1,6 milioni nel 2018).

«Mi rendo conto che gli interventi su tutti i ponti richiederebbero una valanga di soldi – riconosce Ancisi – ma questo non toglie che vada detto ai cittadini qual è lo stato di fatto dei ponti che percorrono tutti i giorni». Perché su questo non ha dubbi: «Non sono scaramantico e personalmente continuerò a percorrere i ponti. Però avevo sollevato il caso vent’anni fa e ora ci ritroviamo ancora in questa situazione: forse le amministrazioni Mercatali-Matteucci avrebbero dovuto agire in maniera diversa in tempi in cui la vacche erano ancora grasse».

Questo l’elenco dei 48 ponti su cui sono state riscontrate delle “non conformità”(dal link in fondo alla pagina è scaricabile il pdf con le disposizioni nel dettaglio per ognuno dei manufatti):
1) EX DRITTOLO INTERRATO – VIA ROMEA NORD;
2) P. FAGIOLO – VIA ROMEA NORD;
3) P. CANALA – VIA CANALAZZO;
4) TO. FAGIOLO – VIA SANT’ALBERTO;
5) P. CUPA – VIA SANT’ALBERTO;
6) P. VALTORTO – VIA SANT’ALBERTO;
7) P. MONTONE – VIA RAVEGNANA;
8) P. LAMA – VIA ROMEA SUD;
9) P. LAMA – VIA BASSA;
10) P. RONCO – VIA CELLA;
11) P. DRITTOLO -VIA VICOLI;
12) P. LAMA – VIA TRIESTE;
13) P. STRADELLO – VIA TRIESTE;
14) P. LAMA -VIA DESTRA CANALE MOLINETTO;
15) P. FAGIOLO – VIA DEL CIMITERO;
16) P. FAGIOLO – VIA BAIONA;
17) P. BUSONA – VIA CORRIERA ANTICA;
18) TO. ACQUE BASSE – VIA CORRIERA ANTICA;
19) P. CANALONE – VIA FIUME NUOVO;
20) P. F.U. SUSSIDIARIO – VIA CANALAZZO;
21) P. URBINO -VIA CA’ BOSCO;
22) P. FOSSO URBINO – VIA ALBERETE;
23) P. BAGARINA – VIA CANALA;
24) P. LAMONE – VIA GRATTACOPPA;
25) P. GIANNELLO -VIA VIAZZA DI SOPRA;
26) P. CANALA – VIA SANT’EGIDIO;
27) TO. BAGARINA – VIA SANT’EGIDIO;
28) P. RONCO -VIA NUOVA;
29) P. LAMA – VIA NUOVA DI SULLO;
30) P. LAMA – VIA SABBIONARA;
31) P. LAMA – VIA PUGLIESE;
32) P. ACQUARA – VIA ERBOSA;
33) P. FOSSO NUOVO – VIA BOSCO;
34) P. CONVERSA – VIA MACODA;
35) TO. FIUMICELLO-VIA FORMELLA INFERIORE;
36) TO. FINALE -VIA CARDINALA;
37) TO. CARPENA – VIA NADIANI;
38) P. CUPA – VIALE ROMAGNA;
39) P. E 55 – VIA CAMPOLUNGO;
40) P. PUNTARINA -VIA BEVANELLA;
41) TO. PINETALE – VIA VOLANO;
42) P. FIUMI UNITI – VIALE MANZONI;
43) P. ACQUE BASSE – VIALE MANZONI;
44) P. MAGNI – VIA BAIONA;
45) P. MAGNI – VIA BAIONA;
46) P. CENTRALE LEVANTE -VIA DELL’IDROVORA;
47) TO. PIOMBONI DI LEVANTE – VIA PIOMBONI;
48) TO. PIOMBONI DI LEVANTE – VIA PIOMBONI.

Ecco il logo da Città europea dello sport In programma anche eventi culturali

E nei prossimi giorni grande volley e basket al Pala De André

L’amministrazione comunale di Ravenna ha presentato il logo ufficiale che accompagnerà nel corso di questo 2016 la campagna di comunicazione e di informazione a sostegno del titolo di Città europea dello sport. Si tratta del frutto di un invito aperto agli studenti del liceo artistico, dell’istituto per Geometri e dell’Accademia di Belle Arti ed è stato scelto dagli esperti dell’Agenzia Pagina. L’autore è Lorenzo Bongiovanni della 3^C del liceo artistico.

La presentazione è avvenuta in municipio a pochi giorni dall’avvio di un mini-calendario di eventi sportivi importanti, a partire da quelli al Pala De André, dove dopo essere entrata stabilmente la pallacanestro, tornerà stabilmente anche la pallavolo a partire dal prossimo campionato. Si comincia mercoledì 10 febbraio con la gara di volley di A1 maschile al Pala De André fra LPR Piacenza e CMC Romagna con inizio alle 20,30, in diretta TV su Rai Sport 1. Si prosegue domenica 14 sempre al De André con la gara del campionato di basket serie A2 fra Andrea Costa Imola e OraSi Ravenna, alle 14,15 con diretta su Sky Sport. Un altro evento sportivo di rilievo è rappresentato dal match amichevole di calcio fra le Nazionali Under 17 di Italia e di Norvegia in programma martedì 9 febbraio alle 15 sul campo del San Zaccaria.

Nel suo intervento durante la presentazione del logo in municipio, l’assessore allo sport del Comune, Guido Guerrieri. ha esordito dicendo: «Credo che gli eventi che sono in programma in questa settimana rappresentino il miglior battesimo per lo sviluppo del cartellone di Ravenna Città Europea dello Sport. La conferma che l’attività sportiva non è solo competizione viene dai dati dei tantissimi praticanti che ogni giorno frequentano le nostre palestre, i nostri impianti, le nostre strutture pubbliche, un mare di persone che accompagnano lo svolgersi della loro quotidianità con l’attività fisica». Alla presentazione ha partecipato anche Alberto Marchesani in rappresentanza dell’agenzia di comunicazione TuCo, che ha illustrato il progetto “Terzo tempo”, un lungo cartellone di eventi che va a intrecciare “cultura e sport” lungo tutto il 2016. Una serie di appuntamenti con cui gli operatori dell’arte e della cultura ravennate decidono di confrontarsi col tema “sport” negli appuntamenti che già fanno parte delle loro programmazioni quali incontri con autori, spettacoli, mostre, proiezioni, convegni e quant’altro.

Ecco il logo da Città europea dello sport In programma anche eventi culturali

E nei prossimi giorni grande volley e basket al Pala De André

L’amministrazione comunale di Ravenna ha presentato il logo ufficiale che accompagnerà nel corso di questo 2016 la campagna di comunicazione e di informazione a sostegno del titolo di Città europea dello sport. Si tratta del frutto di un invito aperto agli studenti del liceo artistico, dell’istituto per Geometri e dell’Accademia di Belle Arti ed è stato scelto dagli esperti dell’Agenzia Pagina. L’autore è Lorenzo Bongiovanni della 3^C del liceo artistico.

La presentazione è avvenuta in municipio a pochi giorni dall’avvio di un mini-calendario di eventi sportivi importanti, a partire da quelli al Pala De André, dove dopo essere entrata stabilmente la pallacanestro, tornerà stabilmente anche la pallavolo a partire dal prossimo campionato. Si comincia mercoledì 10 febbraio con la gara di volley di A1 maschile al Pala De André fra LPR Piacenza e CMC Romagna con inizio alle 20,30, in diretta TV su Rai Sport 1. Si prosegue domenica 14 sempre al De André con la gara del campionato di basket serie A2 fra Andrea Costa Imola e OraSi Ravenna, alle 14,15 con diretta su Sky Sport. Un altro evento sportivo di rilievo è rappresentato dal match amichevole di calcio fra le Nazionali Under 17 di Italia e di Norvegia in programma martedì 9 febbraio alle 15 sul campo del San Zaccaria.

Nel suo intervento durante la presentazione del logo in municipio, l’assessore allo sport del Comune, Guido Guerrieri. ha esordito dicendo: «Credo che gli eventi che sono in programma in questa settimana rappresentino il miglior battesimo per lo sviluppo del cartellone di Ravenna Città Europea dello Sport. La conferma che l’attività sportiva non è solo competizione viene dai dati dei tantissimi praticanti che ogni giorno frequentano le nostre palestre, i nostri impianti, le nostre strutture pubbliche, un mare di persone che accompagnano lo svolgersi della loro quotidianità con l’attività fisica».

Alla presentazione ha partecipato anche Alberto Marchesani in rappresentanza dell’agenzia di comunicazione TuCo, che ha illustrato il progetto “Terzo tempo”, un lungo cartellone di eventi che va a intrecciare “cultura e sport” lungo tutto il 2016. Una serie di appuntamenti con cui gli operatori dell’arte e della cultura ravennate decidono di confrontarsi col tema “sport” negli appuntamenti che già fanno parte delle loro programmazioni quali incontri con autori, spettacoli, mostre, proiezioni, convegni e quant’altro.

Coworking: il Comune investe 70mila euro fino al 2017

Dieci postazioni nei locali in via Sant’Agata ribattezzati Cresco
Con una email si può prenotare una scrivania per mezza giornata

È partito ufficialmente lo scorso 15 luglio – per entrare pienamente operativo da settembre – il primo esperimento di coworking a Ravenna. Otto soggetti (associazioni, liberi professionisti e imprese per un totale di 32 persone scelti attraverso un bando pubblico) che si occupano di innovazione sociale e di industria culturale stanno vivendo un’esperienza di coabitazione lavorativa – ribattezzata Cresco – nei locali messi a disposizione dal Comune di Ravenna in via Sant’Agata 48.

Gli spazi sono organizzati in cinque stanze allestite ciascuna con due postazioni (scrivania, sedie, telefono) per un totale di dieci spazi di lavoro disponibili. Otto postazioni sono dedicate ai progetti selezionati (vedi articoli correlati) e i coworker – denominati resident – vi potranno lavorare fino a fine 2017. Due postazioni sono invece riservate a coworker denominati temporary (sono stati 18 da luglio a dicembre scorsi), coloro che hanno necessità di utilizzare lo spazio per mezza o una intera giornata (le postazioni possono essere prenotate scrivendo una mail a cowo@comune.ra.it). Oltre alle 10 postazioni di lavoro, i locali di via Sant’Agata hanno anche 2 spazi comuni: una sala riunioni arredata con tavolo, sedie e lavagna a fogli mobili, per riunioni, ricevimento clienti e workshop e una sala corsi arredata con videoproiettore, lavagna a fogli mobili e sedie per corsi di formazione, eventi e videoproiezioni.

Cresco è poi organizzato per offrire alcuni servizi indispensabili al lavoro quali wi-fi, stampante/fax, zona pausa caffè e un animatore di coworking che ha il compito di coordinare, facilitare e supportare la collaborazione. Al momento si tratta di Nicolò Pranzini, della cooperativa Villaggio Globale, ma è in corso la gara pubblica per la gestione per cui il Comune ha messo a disposizione circa 32.500 euro per i due anni e mezzo di durata di questa prima parte del progetto. Altri 33mila saranno investiti complessivamente per la formazione dei coworker, tramite Aster, la società consortile dell’Emilia-Romagna, mentre sono stati spesi 6mila euro (di fondi regionali erogati allo scopo) per gli arredi e ci sono da aggiungere le utenze a carico del Comune. Se per gli otto resident la permanenza resterà infatti gratuita fino al termine della sperimentazione, da marzo i temporary che vorranno utilizzare gli spazi di via Sant’Agata dovranno invece pagare una tariffa che sarà di 10 euro al giorno con possibilità di abbonarsi in maniera più conveniente: 55 euro per 10 ingressi, 80 euro per un mese, 100 euro per tre mesi.

«Possiamo già dire fin da subito che l’iniziativa sta riscuotendo un grande successo – commenta l’assessora Valentina Morigi, promotrice dell’iniziativa –, alla fine del 2017 chi di dovere deciderà se e come proseguire, ma credo che un’amministrazione di centrosinistra non possa che investire nuovamente su un progetto simile che incentiva le imprese innovative e migliora la nostra città grazie allo scambio di competenze e alla possibilità di lavorare e crescere insieme».

Unioni civili: «Dietrofront Grillo? Capisco polemiche, bisognava decidere subito»

Il capogruppo 5 Stelle a Ravenna: «Voterei a favore del ddl Cirinnà»
Il consigliere: «Così fa male». La candidata: «Diritti a coppie di fatto»

Fa discutere in queste ore il cambio di rotta del Movimento 5 Stelle sulle unioni civili. Beppe Grillo, come ormai noto, ha annunciato dal suo blog libertà di coscienza tanto sul nodo della stepchild adoption quanto sul voto finale della legge, nonostante il favore espresso qualche mese fa dalla consultazione in rete sul cosiddetto ddl Cirinnà. Il leader si è giustificato spiegando che «la decisione è stata presa in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S».

Ma il nuovo ordine di scuderia ha aperto un fronte interno al movimento, con una spaccatura che emerge nei commenti sul web. A Ravenna, su Facebook, il consigliere comunale dei 5 Stelle Lorenzo Gatti, per esempio, ha espresso tutta la sua amarezza («stavolta non capisco, anzi forse capisco benissimo ed è proprio questo che fa particolarmente male», sono state le sue parole contro quello che definisce come il dietrofront di Grillo) mentre il capogruppo dei grillini, Pietro Vandini, si è limitato a dire che se fosse in parlamento voterebbe a favore del ddl Cirinnà. «Non sono così scandalizzato dal fatto che si lasci libertà di voto sui temi etici – ci dice quando gli chiediamo un parere sulla scelta di Grillo –, considerando inoltre che noi a differenza di altri siamo una forza politica estremamente variegata, e credo quindi sia normale su questi argomenti trovare posizioni diverse. Sicuramente andava gestita meglio, prima di andare in commissione ad esempio. Si poteva già lì dire che si sarebbe lasciata libertà o che magari avremmo potuto sottoporre la questione al voto sul portale. Aver lasciato libertà adesso presta il fianco a giuste polemiche, anche se non credo ci saranno sorprese rispetto a quanto abbiamo fatto è detto fino ad oggi. Ma per me – conclude – questa scelta non andava fatta in questo modo, ora».

Anche Michela Guerra – candidata a sindaco del Meetup ravennate in attesa di certificazione (come noto si è presentata anche un’altra lista che vede come portavoce Francesca Santarella) – ha commentato la vicenda su Facebook, senza entrare nel merito del dietrofront di Grillo ma chiedendo «Diritti per le coppie di fatto!».
«Provate a stare in un ufficio legale di un ospedale e dire al compagno di vita che non può nemmeno sapere lo stato di salute del suo caro – ha scritto Guerra – È disumano! La proposta di legge è perfettibile, ma il vuoto normativo è sempre peggio».

Unioni civili: «Dietrofront Grillo? Capisco polemiche, bisognava decidere subito»

Il capogruppo 5 Stelle a Ravenna: «Voterei a favore del ddl Cirinnà» Il consigliere: «Così fa male». La candidata: «Diritti a coppie di fatto»

Fa discutere in queste ore il cambio di rotta del Movimento 5 Stelle sulle unioni civili. Beppe Grillo, come ormai noto, ha annunciato dal suo blog libertà di coscienza tanto sul nodo della stepchild adoption quanto sul voto finale della legge, nonostante il favore espresso qualche mese fa dalla consultazione in rete sul cosiddetto ddl Cirinnà. Il leader si è giustificato spiegando che «la decisione è stata presa in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S».

Ma il nuovo ordine di scuderia ha aperto un fronte interno al movimento, con una spaccatura che emerge nei commenti sul web. A Ravenna, su Facebook, il consigliere comunale dei 5 Stelle Lorenzo Gatti, per esempio, ha espresso tutta la sua amarezza («stavolta non capisco, anzi forse capisco benissimo ed è proprio questo che fa particolarmente male», sono state le sue parole contro quello che definisce come il dietrofront di Grillo) mentre il capogruppo dei grillini, Pietro Vandini, si è limitato a dire che se fosse in parlamento voterebbe a favore del ddl Cirinnà. «Non sono così scandalizzato dal fatto che si lasci libertà di voto sui temi etici – ci dice quando gli chiediamo un parere sulla scelta di Grillo –, considerando inoltre che noi a differenza di altri siamo una forza politica estremamente variegata, e credo quindi sia normale su questi argomenti trovare posizioni diverse. Sicuramente andava gestita meglio, prima di andare in commissione ad esempio. Si poteva già lì dire che si sarebbe lasciata libertà o che magari avremmo potuto sottoporre la questione al voto sul portale. Aver lasciato libertà adesso presta il fianco a giuste polemiche, anche se non credo ci saranno sorprese rispetto a quanto abbiamo fatto è detto fino ad oggi. Ma per me – conclude – questa scelta non andava fatta in questo modo, ora».

Anche Michela Guerra – candidata a sindaco del Meetup ravennate in attesa di certificazione (come noto si è presentata anche un’altra lista che vede come portavoce Francesca Santarella) – ha commentato la vicenda su Facebook, senza entrare nel merito del dietrofront di Grillo ma chiedendo «Diritti per le coppie di fatto!».
«Provate a stare in un ufficio legale di un ospedale e dire al compagno di vita che non può nemmeno sapere lo stato di salute del suo caro – ha scritto Guerra – È disumano! La proposta di legge è perfettibile, ma il vuoto normativo è sempre peggio».

Internet veloce in arrivo a Sant’Alberto Wi-Fi e banda larga anche a Roncalceci 

Le novità nel forese. La soddisfazione dell’assessore

La centralina Telecom di Sant’Alberto sarà adeguata entro giugno e subito dopo i cittadini e le attività del paese potranno sottoscrivere contratti per la fornitura dell’Adsl.

Lo comunica in una nota il Comune di Ravenna. «È stata la stessa Telecom – spiega l’assessore Massimo Cameliani, con delega a Ravenna Digitale – a garantirci il rispetto di questi tempi. La società è intervenuta su nostra sollecitazione, perché senza l’adeguamento della sua centralina sarebbero stati purtroppo vani i lavori, realizzati a luglio con fondi ministeriali, della posa della fibra ottica da Savarna a Sant’Alberto. L’appalto non contemplava infatti l’adeguamento della centralina. Nonostante il Comune non abbia le prerogative per farsi carico direttamente dell’infrastruttura digitale, ci adoperiamo comunque al massimo per attivare tutte le soluzioni possibili per il superamento del divario digitale, nella consapevolezza che ‘Internet veloce’ rappresenta oggi qualcosa di imprescindibile per il cittadino, l’artigiano, l’imprenditore e l’operatore turistico e per rendere davvero concreto lo sviluppo dei servizi pubblici on line».

Anche la zona artigianale, in virtù di un accordo con Lepida spa, sarà raggiunta dalla fibra ottica. La fine dei lavori di posa dei cavi è prevista entro febbraio. Successivamente ci sarà un incontro con le aziende della zona, per valutare le loro effettive esigenze in termini di connettività e con l’obiettivo di giungere alla concreta fornitura del servizio per aprile.

Per quanto invece riguarda la vicina frazione di Mandriole, l’impresa Ngi, vincitrice di un appalto governativo, sta lavorando per cercare di dare alla zona una connessione veloce attraverso ponti radio.
«Naturalmente – aggiunge Cameliani – non dimentichiamo le altre località e zone produttive del forese. Stiamo già trattando con la Regione per la definizione delle aree artigianali da candidare per l’estensione delle reti in fibra ottica nell’ambito del bando europeo Por Fesr asse due 2014 – 2020, la cui pubblicazione è stata recentemente salutata con favore dalla Cna».

Inoltre l’1 aprile saranno inaugurate le quattro stazioni radio base, formate da tralicci e apparati radio, di Roncalceci, Fosso Ghiaia, San Zaccaria e Mezzano, che consentiranno di estendere la rete di telecomunicazioni wireless a banda larga (tramite tecnologia Hiperlan) a queste località e alle frazioni limitrofe a esse. L’investimento complessivo necessario è stato di un milione di euro. Lepida lo ha finanziato per 800mila euro, necessari alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti. I restanti 200mila euro, che sono serviti per la realizzazione dei tralicci, sono stati a carico del Comune, che li ha finanziati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
I tralicci sono già stati collocati ed è già stato aggiudicato l’appalto all’operatore che erogherà il servizio di connessione. Da aprile sarà possibile per i cittadini provvedere all’attivazione dei contratti.

Internet veloce in arrivo a Sant’Alberto Wi-Fi e banda larga anche a Roncalceci 

Le novità nel forese. La soddisfazione dell’assessore

La centralina Telecom di Sant’Alberto sarà adeguata entro giugno e subito dopo i cittadini e le attività del paese potranno sottoscrivere contratti per la fornitura dell’Adsl.

Lo comunica in una nota il Comune di Ravenna. «È stata la stessa Telecom – spiega l’assessore Massimo Cameliani, con delega a Ravenna Digitale – a garantirci il rispetto di questi tempi. La società è intervenuta su nostra sollecitazione, perché senza l’adeguamento della sua centralina sarebbero stati purtroppo vani i lavori, realizzati a luglio con fondi ministeriali, della posa della fibra ottica da Savarna a Sant’Alberto. L’appalto non contemplava infatti l’adeguamento della centralina. Nonostante il Comune non abbia le prerogative per farsi carico direttamente dell’infrastruttura digitale, ci adoperiamo comunque al massimo per attivare tutte le soluzioni possibili per il superamento del divario digitale, nella consapevolezza che ‘Internet veloce’ rappresenta oggi qualcosa di imprescindibile per il cittadino, l’artigiano, l’imprenditore e l’operatore turistico e per rendere davvero concreto lo sviluppo dei servizi pubblici on line».

Anche la zona artigianale, in virtù di un accordo con Lepida spa, sarà raggiunta dalla fibra ottica. La fine dei lavori di posa dei cavi è prevista entro febbraio. Successivamente ci sarà un incontro con le aziende della zona, per valutare le loro effettive esigenze in termini di connettività e con l’obiettivo di giungere alla concreta fornitura del servizio per aprile.

Per quanto invece riguarda la vicina frazione di Mandriole, l’impresa Ngi, vincitrice di un appalto governativo, sta lavorando per cercare di dare alla zona una connessione veloce attraverso ponti radio.
«Naturalmente – aggiunge Cameliani – non dimentichiamo le altre località e zone produttive del forese. Stiamo già trattando con la Regione per la definizione delle aree artigianali da candidare per l’estensione delle reti in fibra ottica nell’ambito del bando europeo Por Fesr asse due 2014 – 2020, la cui pubblicazione è stata recentemente salutata con favore dalla Cna».

Inoltre l’1 aprile saranno inaugurate le quattro stazioni radio base, formate da tralicci e apparati radio, di Roncalceci, Fosso Ghiaia, San Zaccaria e Mezzano, che consentiranno di estendere la rete di telecomunicazioni wireless a banda larga (tramite tecnologia Hiperlan) a queste località e alle frazioni limitrofe a esse. L’investimento complessivo necessario è stato di un milione di euro. Lepida lo ha finanziato per 800mila euro, necessari alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti. I restanti 200mila euro, che sono serviti per la realizzazione dei tralicci, sono stati a carico del Comune, che li ha finanziati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
I tralicci sono già stati collocati ed è già stato aggiudicato l’appalto all’operatore che erogherà il servizio di connessione. Da aprile sarà possibile per i cittadini provvedere all’attivazione dei contratti.

Ladro sorpreso ancora in casa: con 16 nomi, già espulso più volte dall’Italia

Ora il tribunale gli ha imposto il divieto di dimora a Ravenna

Si era chiuso in casa, sprangando l’ingresso e cercando di nascondersi dietro una porta. Ma le forze dell’ordine hanno circondato il complesso residenziale (a Milano Marittima, in viale Matteotti) e hanno fatto ingresso nell’appartamento dalla stessa finestra che lui aveva forzato per entrare, arrestando in flagranza di reato il ladro. Si tratta di un 57enne bosniaco, senza fissa dimora, nullafacente e pluripregiudicato, già inserito nella banca dati delle forze dell’ordine con ben 16 differenti alias (da Kazim a Zoran, da Hazim a Ivan) e che dal 2010 ha collezionato numerosi provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale, emessi dalle competenti autorità delle province di Ravenna, Grosseto, Genova, Imperia e Pesaro.

In questo ultimo caso, il tribunale di Ravenna sabato mattina lo ha condannato a 4 mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali, con applicazione del divieto di dimora nella provincia di Ravenna.

Tampona un trattore e muore sul colpo

La vittima è un 92enne che ha colpito il frangizolle trainato dal mezzo agricolo. Carabinieri sul posto 

Ha tamponato il frangizolle trainato da un trattore ed è morto sul colpo: un uomo di 92 anni, Antonio Ancarani, è deceduto in un incidente stradale avvenuto verso le 18 del 6 febbraio in via Basilica a Savarna dove viveva la vittima (che lascia moglie e due figli). Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i carabinieri della locale stazione con i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Ravenna. A causa delle lesioni riportate nell’impatto l’anziano decedeva sul posto. Sono in corso accertamenti per chiarire se all’origine del sinistro vi possa essere stato un improvviso malore dell’automobilista.

Faenza ricorda Pietro Nenni con una targa nella sua casa natale

Nel 125esimo della nascita del leader storico del Partito Socialista Italiano

«Un politico amato e rispettato oltre i confini del suo partito. Ancora attuale il concetto che aveva del socialismo: portare avanti tutti quelli che sono indietro». Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricordato Pietro Nenni, in una nota diffusa dopo aver partecipato alla deposizione di una targa sulla casa natale a Faenza per il 125/o della nascita, che ricorre il 9 febbraio.

«Un uomo – ha aggiunto – che portava con sé, anche nei suoi brillanti discorsi, lo spirito vigoroso e infiammato della terra romagnola, unito a una personale sobrietà che contraddistinse sempre il suo modo di essere, di vivere, di fare politica».

Leader storico del Partito Socialista Italiano e Padre fondatore della Repubblica, Nenni nacque a Faenza il 9 febbraio1891. Brillante giornalista, durante il ventennio fascista fu uno dei massimi dirigenti del socialismo e dell’antifascismo italiano e internazionale. Durante la Liberazione, assunse cariche di governo guidando in prima persona la battaglia a favore della Repubblica. Fu Vicepresidente del Consiglio e ministro per la Costituente (1945-46), alto commissario per le sanzioni contro il fascismo (1945), ministro degli Esteri (1946-47), deputato alla Costituente e alla Camera sin dalla prima legislatura repubblicana. Con il passaggio a una formula di governo di centrosinistra, Nenni portò il partito socialista al governo, assumendo la carica di vicepresidente del Consiglio nei governi Moro (1963-68) e ministro degli Esteri negli esecutivi Rumor (1968-69). Determinante è stata la sua azione nella unificazione dei due partiti socialisti, Psi e Psdi nel 1966, mentre non poté evitare la nuova scissione tre anni più tardi, restando nel Psi, di cui fu presidente sino alla morte avvenuta il 1° gennaio 1980. Nel 1970 fu nominato senatore a vita.

Per il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi «Nenni è una di quelle figure che per passione, coraggio, intelligenza e senso delle istituzioni dovrebbero essere ancora oggi di esempio per tutti, in particolare per chi riveste responsabilità politiche. La posa di una targa sulla sua casa natale in pieno centro storico, rimanda ad un tratto di Nenni legato alle sue radici che affondano nelle vicende sociali e politiche della romagna di inizio del ‘900. Vicende che, senza dubbio, contribuirono a plasmarne la personalità e la scelta di lottare contro le diseguaglianze sociali».

Addio Fratelli d’Italia, la Pigna pronta a correre da sola: «Vera lista civica»

Il capolista è l’ex Pd Roccafiorita, poi due donne: Verlicchi e Lopes
«Rappresenteremo istanze dimenticate di madri e lavoratrici…»

Alle elezioni amministrative di Ravenna del prossimo giugno la Pigna si presenterà con tutta probabilità da sola, come «una vera lista civica, trasversale, fatta in primo luogo dai cittadini ravennati, con l’impegno di costruire una nuova classe dirigente al posto di quella che ha fatto solo danni da tanti anni a oggi in città». Le parole sono di Giuseppe Roccafiorita, ex Pd ma soprattutto renziano della prima ora poi come noto ricredutosi (vedi articoli correlati), ufficialmente nominato capolista della formazione che vede come candidato a sindaco Maurizio Bucci, il consigliere comunale che ha da poco lasciato Forza Italia, noto soprattutto in città per il suo ruolo di imprenditore e in particolare per il suo Mariani Lifestyle.

La lista è stata al centro del dibattito politico in questi giorni anche per via di questioni interne a Fratelli d’Italia, con il portavoce provinciale del partito di destra rappresentato a livello nazionale da Giorgia Meloni che dopo aver stretto l’accordo elettorale con la Pigna, prima si è dimesso dall’incarico, poi è stato clamorosamente sbugiardato dal responsabile regionale, che ha così fatto saltare, probabilmente in maniera definitiva, l’alleanza. E Roccafiorita sembra essersene fatto una ragione in fretta, cogliendo anzi la palla al balzo per tenere le distanze dai partiti tradizionali e tendere la mano invece ai cittadini che se ne vogliano allontanare. «A mio avviso – ha dichiarato in una conferenza stampa convocata appositamente proprio al Mariani – quello di far decidere le alleanze ai partiti, ai tavoli romani, è un modo deleterio di gestire la situazione, in quanto ci si allontana dai ravennati. In un simile quadro, a noi interessa lavorare su proposte e programmi, non sulle alleanze. Anche se le nostre porte restano sempre aperte alla discussione e al confronto, siamo pronti a scendere in campo da soli». E se gli si chiede se così, da sola, la Pigna non sia troppo “leggera”, Roccafiorita scherza sul suo passato da renziano… «Per esperienza personale – sorride – ho visto un giovincello supportato da “4 sfigati” diventare capo del Pd e premier in un anno e mezzo, quindi non sottovalutarei i “leggerini”. In Italia ormai i vecchi schemi politici sono saltati e tutto è possibile».

La conferenza è stata anche l’occasione per presentare due donne (entrambe madri-lavoratrici, come sottolineano) che saranno in lista nella Pigna nei primissimi posti. «Puntiamo ad una forte componente femminile – continua Roccafiorita – che rappresenti le istanze delle donne madri e lavoratrici, dimenticate da tutte le altre formazioni». Si tratta di Veronica Verlicchi – militante di Forza Italia (e co-responsabile del progetto di ascolto “Dillo a Forza Italia”, da cui si è autosospesa) che già da tempo ha deciso di sostenere La Pigna a fronte di quella che aveva definito in un comunicato come «una sostanziale assenza» del suo partito dal dibattito politico cittadino – e di Micheline Lopes, di origini brasiliane e con una laurea in Conservazione dei Beni Culturali («è stata la prima laureata straniera a Ravenna – rivela Roccafiorita – e per noi è un vero modello di integrazione»).

Entrando nel merito del programma, Roccafiorita punta ad approfondire un tema particolare, quello del turismo, annunciando un piano di rilancio globale che non riguarderà solo il presente, «ma i prossimi vent’anni», attraverso anche una riqualificazione del centro storico. «È fondamentale – ha aggiunto – vendere nel mondo il marchio Ravenna e per farlo non servono manager, ma una amministrazione che si riprenda il suo ruolo guida promuovendo la città nella sua interezza».

Per quanto riguarda il reperimento dei fondi, il capolista della Pigna punta su tagli a società a capitale misto e privato come Ravenna Holding, «che ha fatto un lavoro che dovrebbe svolgere il Comune, e l’ha fatto pure male», mentre l’edilizia, infini, «deve essere rilanciata – ha concluso Roccafiorita – con il recupero di ciò che è già esistente, non avviando ulteriori costruzioni che non servono».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi