sabato
06 Settembre 2025

Repair Cafè, laboratori per imparare a riparare i propri piccoli elettrodomestici

Tre incontri a CittAttiva organizzati dall’Oggettoteca

Repair Cafe

Riprendono i laboratori Repair Cafè gratuiti organizzati dall’Oggettoteca di Ravenna: lunedì 21 ottobre alle 18 si potranno riparare i propri piccoli elettrodomestici con il supporto di esperti, nella sede di CittAttiva in via Carducci 16.

Ogni partecipante porterà il proprio piccolo elettrodomestico che non funziona più come una volta (phon, ferro da stiro, fornetto, tostapane, frullatore ecc) e insieme a Paolo Vernocchi e al Mastro Diego Fanti scoprirà consigli per smontarli e ripararli. Insieme all’oggetto da riparare, si consiglia di portare anche alcuni piccoli attrezzi (per esempio cacciaviti a stella o a taglio, chiavi esagonali, torx, forbici da elettricista, pinze, chiavi aperte dalla 7 in su, nastro isolante nero, tester digitale…) da poter usare per la riparazione oppure di cui impararne l’utilità.

I Repair Café sono occasioni speciali in cui persone con competenze varie o anche solo con la voglia di imparare si incontrano per aiutarsi e aiutare gli altri a riparare e a riportare in vita diverse tipologie di oggetti. In questo modo l’Oggettoteca vuole far nascere una comunità che condivide i saperi per evitare inutili rifiuti, in questo caso allungando la vita ai nostri piccoli elettrodomestici.

All’appuntamento di ottobre seguiranno altri due incontri che si svolgeranno nella stessa modalità: in questo modo l’Oggettoteca vuole celebrare la giornata mondiale della riparazione, che dal 2017, anno in cui è stata istituita, ricorre il terzo sabato di ottobre.

Le date degli appuntamenti sono: lunedì 21 ottobre dalle 18 alle 20; sabato16 novembre dalle 10 alle 12; lunedì 2 dicembre dalle 18 alle 20.

Gli incontri saranno inoltre l’occasione per conoscere le opportunità fornite dall’Oggettoteca di Ravenna, la biblioteca degli oggetti di uso saltuario che possono essere presi in prestito da cittadine, cittadini, associazioni, aziende ed enti con lo scopo di evitare acquisti inutili e così ridurre la produzione di rifiuti e il proprio impatto ambientale.

Per informazioni e iscrizioni: 3387396730 – oggettoteca@comune.ra.it.

«La gente si merita alluvioni e carestie»: consigliere comunale nella bufera

Polemiche per il commento di Matteo Sangiorgi ai risultati dei sondaggi favorevoli al centrosinistra

Matteo Sangiorgi

«La gente si merita alluvioni, carestie, degrado e delinquenza. Tanto continuano ad andare avanti così!». È il commento per cui è finito nella bufera, a Massa Lombarda, il consigliere comunale di opposizione Matteo Sangiorgi. Un commento riferito agli esiti del sondaggio BiDiMedia-Citinews (che abbiamo pubblicato a questo link) che vedevano il candidato alla presidenza della Regione del centrosinistra, Michele de Pascale, nettamente in vantaggio rispetto a Elena Ugolini del centrodestra.

I gruppi consigliari e l’organo rappresentativo dell’Unione decideranno, secondo le prerogative ad essi assegnate, le iniziative da intraprendere – si legge in una nota inviata alla stampa.

Il Partito Democratico di Massa Lombarda «stigmatizza decisamente e senza possibilità di ravvedimento questa frase odiosa, aberrante ed inaccettabile – continua il comunicato – diffusa nei social da parte di un consigliere comunale massese e delegato presso l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Il Pd evidenzia che la rappresentanza politica che parte della comunità massese ha affidato a Matteo Sangiorgi con il voto non è compatibile con l’auspicio di eventi drammatici a danno della comunità stessa della quale egli, dimostrandosi inadeguato alla carica pubblica, ferisce gli interessi ed il senso civico indipendentemente dallo schieramento politico. Il Pd auspica che tutta la comunità massese, senza distinzione di schieramento, comprenda la gravità del fatto e si dissoci in qualunque modo, continuando ad esprimere vicinanza e presenza attiva verso coloro che hanno subito i noti terribili eventi alluvionali».

In piazza fino a fine novembre contro la guerra

La “Via Maestra” della provincia si attiva per chiedere “l’immediato  riconoscimento dello Stato di Palestina”

Questione Palestinese Israele Palestina Facile Sionismo

La “Via Maestra – Insieme per la Pace” della provincia di Ravenna (di cui fanno parte una trentina di associazioni tra cui Arci, Anpi, Cgil, Casa delle Donne, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Donne in nero, Libera, Udi e Over All Faenza) fa propria la campagna promossa dalla Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente per l’immediato  riconoscimento dello Stato di Palestina.

«Ci rivolgiamo ai sindaci della nostra provincia – si legge in una nota inviata alla stampa – con la richiesta di trasmettere ai Presidenti dei consigli comunali, agli assessori competenti,  alle consigliere e ai consiglieri la lettera con la quale la campagna è stata promossa e una bozza di ordine del giorno che alcune importanti città, come Firenze e Milano, hanno già approvato».

I promotori hanno spedito la lettera ai sindaci e, contestualmente, «in ogni città una nostra delegazione chiederà al sindaco un incontro per illustrare le nostre ragioni  e verificare  un sollecito inserimento dell’ordine del giorno  nel calendario dei lavori del consiglio comunale. Una nostra delegazione seguirà il dibattito nei vari consigli comunali. Avremo cura di informare di questa nostra azione anche il Prefetto di Ravenna».

La Via Maestra ha inoltre predisposto  un proprio calendario di presidi permanenti «per la fine del massacro del popolo palestinese, che molte autorevoli voci dicono possa definirsi genocidio». Il primo presidio è previsto per il 26 ottobre, nel contesto della mobilitazione nazionale straordinaria contro la guerra promossa da moltissime associazioni, con il motto “Fermiamo le guerre. Il tempo della pace è ora!”.

Il presidio si terrà ogni sabato, fino alla fine di novembre, dalle 17 alle 18, in luoghi che variano a seconda della agibilità degli spazi. Questo il calendario:

  • 26 ottobre, piazza Anita Garibaldi
  • 2 novembre, Piazza del Popolo
  • 9 novembre, Piazza del Popolo
  • 16 novembre, piazza Andrea Costa
  • 23 novembre, spazio da verificare
  • 30 novembre, Piazza Andrea Costa

Neonazismo e xenofobia: denunciato un minorenne ravennate

Farebbe parte di una rete diffusa in tutta Italia. Le indagini partite da un arresto a Milano

Mein Kampf
A casa del minorenne ritrovati libri di stamp neonazista. Foto di repertorio

Un minorenne del Ravennate è indagato per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica, religiosa”. Mercoledì mattina la Digos gli ha fatto visita a casa, trovando materiale riconducibile all’estrema destra e al movimento neonazista, tra cui libri e bandiere.

L’indagine era partita in marzo a Milano, dove era stato arrestato un 16enne di origini ucraine accusato di aver aggredito extracomunitari mostrando la svastica tatuata sul petto – come scrive il Carlino in edicola oggi (18 ottobre). Da lì, gli inquirenti hanno setacciato le chat del minorenne, dove si incitava alla discriminazione e alla violenza, arrivando a denunciare 12 persone, di cui 10 minorenni (tra cui appunto il giovanissimo ravennate).

Nel corso delle perquisizioni avvenute in tutta Italia sono state sequestrate anche armi: pistole senza tappo rosso, mazze, tirapugni, coltelli, machete.

Ulteriori dettagli su entrambi i quotidiani in edicola oggi.

Serra in casa per produrre marijuana, arrestato mentre tenta la fuga dal terrazzo

Operazione antidroga del commissariato di polizia: sequestrati circa sette etti di hashish, qualche decina di grammi di marijuana, una bustina di semi, una bilancia, un essiccatore, sostanze chimiche varie e gli attrezzi per il confezionamento dei panetti

Senza TitoloLa polizia ha trovato una serra per la coltivazione di marijuana in un’abitazione di Faenza e ha arrestato un uomo che tentava di fuggire dal terrazzo. È successo nel pomeriggio di ieri, 16 ottobre. L’arrestato è originario del nord Africa, non in regola con le norme di soggiorno, che viveva con una donna italiana. Le accuse sono di produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

L’operazione rientra nell’ambito di un servizio disposto dal questore Lucio Pennella per il contrasto allo spaccio. I poliziotti del commissariato hanno individuato un’abitazione ritenuta sospetta. Quando gli agenti sono entrati hanno percepito l’odore riconducibile alla marijuana e hanno proceduto alla perquisizione.

Al piano superiore dello stabile i poliziotti hanno rinvenuto una serra di circa cinque metri per quattro, all’interno della quale erano riposti dei vasi e tutto il necessario per la coltivazione della cannabis. Sequestrati circa sette etti di hashish suddivisi in diversi panetti, qualche decina di grammi di marijuana, una bustina di semi, una bilancia, un essiccatore, sostanze chimiche varie e della strumentazione idonea alla preparazione e al confezionamento dei panetti.

Nel primo pomeriggio di oggi il tribunale di Ravenna ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari in attesa del processo.

Chi abita nel comune di Ravenna può avere il rimborso dell’abbonamento bus e treno

Fondo idrocarburi riservato ai residenti nei comuni dove si svolgono attività estrattive: fino a marzo 2025 si può ottenere il 70 percento della spesa che diventa 100 percento per gli under 26

Ravenna 7I cittadini residenti nel comune di Ravenna che hanno speso almeno 50 euro per l’acquisto di un abbonamento annuale al trasporto pubblico locale e regionale su ferro e su gomma nel periodo tra l’1 agosto 2024 e il 31 gennaio 2025 potranno chiedere il rimborso della spesa grazie al cosiddetto fondo idrocarburi previsto per i comuni dove si svolgono attività estrattive.

Il rimborso, che avverrà a partire da giugno 2025, è pari al 70 percento del costo effettivamente sostenuto dall’utente, ma arriva fino al 100 percento per gli abbonamenti di chi ha meno di 26 anni.

La richiesta di rimborso dovrà essere presentata entro il 14 marzo 2025 all’azienda di trasporto che ha emesso l’abbonamento: Start Romagna per il trasporto pubblico locale (Tpl) e Trenitalia (Tper) per gli abbonamenti al trasporto su ferro.

Gli utenti sprovvisti di collegamento a internet si possono rivolgere, previo appuntamento telefonico (0544.482550), all’Ufficio front office e accoglienza del Servizio sociale in via D’Azeglio 2 a Ravenna.

Elezioni regionali in Emilia-Romagna: la spartizione dei 50 seggi e come si vota

Manca un mese al voto con cui 3,5 milioni di cittadini in Emilia-Romagna (300mila ravennati) sceglieranno il nuovo presidente della giunta e la composizione dell’assemblea legislativa

Le elezioni regionali in Emilia-Romagna si terranno il 17 e 18 novembre 2024 per scegliere il presidente della giunta e i 50 membri dell’assemblea legislativa. Gli elettori possono votare dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Potranno votare circa 3,5 milioni di cittadini, di cui circa 300mila in provincia di Ravenna. Hanno diritto di voto i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali nati fino al 17 novembre 2006.

Il sistema elettorale dell’Emilia-Romagna

Come noto, il sistema elettorale in Emilia-Romagna è proporzionale con un premio di maggioranza e uno sbarramento al tre percento. Il candidato alla presidenza (sono 3 in corsa: De Pascale, Ugolini e Serra) che raggiunge più voti viene eletto. I 50 consiglieri sono così assegnati: 40 sono eletti con metodo proporzionale in base ai risultati di ciascun collegio provinciale (a Ravenna spettano tre consiglieri), 9 sono il premio di maggioranza per la coalizione del presidente eletto e un seggio spetta al candidato presidente vincitore.

Al seggio si riceverà un’unica scheda sulla quale esprimere sia il voto per uno dei candidati presidente, sia il voto per le liste concorrenti a comporre il consiglio. Si può votare in più modi. Si traccia un solo segno sul simbolo e il voto andrà sia alla lista, sia al candidato presidente sostenuto da quella lista esattamente come se si tracciano due segni: uno sul candidato presidente e uno su una lista a lui collegata. Ma è possibile votare anche solo per il candidato presidente (e il voto quindi non si estenderà a nessuna lista) oppure a un candidato presidente e a una lista che non lo sostiene. Quest’ultima possibilità è il cosiddetto voto disgiunto.

Accanto al simbolo del partito è possibile indicare fino a due preferenze tra i quattro candidati del proprio collegio (i collegi sono su base provinciale) purché di genere diversi (cioé non si possono votare due uomini o due donne), pena l’annullamento della seconda preferenza espressa. Si può scrivere nome e cognome ma basta anche solo il cognome.

I documenti necessari per votare alle Regionali dell’Emilia-Romagna

Per essere ammessi al voto gli elettori dovranno esibire la tessera elettorale unitamente alla carta di identità o altro documento di identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla Pubblica amministrazione, anche se scaduto, purché possa assicurare la precisa identificazione del votante.

In mancanza di documento, l’identificazione può avvenire anche attraverso:

  • uno dei membri del seggio che conosca personalmente l’elettore e ne attesti l’identità;
  • un altro elettore del comune (conosciuto al seggio e provvisto di documento di identificazione), che ne attesti l’identità.

Sulla tessera sono previsti fino a diciotto spazi in ognuno dei quali, in occasione di ogni consultazione elettorale o referendaria, viene apposta, ai fini dell’attestazione dell’avvenuta votazione, la data della elezione ed il bollo della sezione. Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l’esaurimento di tutti i 18 spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale.

La tessera elettorale: come ottenerla e come aggiornarla

La tessera viene consegnata direttamente all’indirizzo dei nuovi elettori attraverso il servizio postale o tramite incaricati comunali. Per i cittadini trasferitisi da altro comune, il Comune di Ravenna provvede alla consegna, tramite raccomandata postale, di una nuova tessera elettorale. In caso di mancato recapito, sarà possibile ritirare le tessere non consegnate direttamente all’ufficio elettorale, in viale Berlinguer 30 (0544 482283 – 0544 482561, elettorale@comune.ra.it).

Per il solo cambio di abitazione all’interno del territorio comunale, sarà cura dell’ufficio elettorale inviare per posta un tagliando adesivo contenente i dati aggiornati con l’indicazione della nuova sezione, che il titolare incollerà sulla tessera negli appositi spazi.

Tessera elettorale: esaurimento, smarrimento, furto

In caso di esaurimento dei diciotto spazi destinati all’attestazione dell’avvenuta votazione, oppure deterioramento, smarrimento o furto il cittadino deve richiedere un duplicato della tessera allo Sportello comunale competente. Il rilascio del duplicato della tessera avviene immediatamente.

Documentazione da esibire per il rilascio del duplicato della tessera:

se allo sportello si presenta direttamente l’elettore che ha esaurito la tessera:

  • documento di identità personale;
  • tessera elettorale esaurita.

se allo sportello non si presenta direttamente l’elettore che ha esaurito la tessera:

  • fotocopia di un documento di identità del diretto interessato;
  • tessera elettorale esaurita;
  • delega al ritiro del duplicato, firmata e non autenticata.

Solo in caso di smarrimento o furto va compilata e sottoscritta dal diretto interessato una domanda su modulo prestampato (che sostituisce la denuncia presso i Carabinieri o la Polizia di Stato) disponibile presso gli uffici stessi.

Se la tessera è deteriorata, il cittadino deve riconsegnare quella in suo possesso.

Corpi di reato all’asta: katane, telefoni, motoseghe, un motociclo, una Bibbia…

Il 19 ottobre nella sede dell’Istituto vendite giudiziarie si potranno fare offerte per 40 lotti misti

Template 5L’Istituto vendite giudiziarie (Ivg) di Ravenna, su disposizione del tribunale, organizza un’asta di corpi di reato. Il 19 ottobre dalle 16, nella sede di via Canala 55, saranno venduti 40 lotti misti. I prezzi di partenza vanno da 5 a 240 euro. Ogni lotto è composto da più oggetti: decine di telefoni, katane, una Bibbia in portoghese, motoseghe, biciclette, vestiti, utensili e arnesi vari da carpenteria e officina, Playstation…

L’ex sfidante di De Pascale ora al suo fianco: «Voglio una regione più giusta»

La 52enne avvocata Michela Guerra ha diretto la clinica privata San Francesco per vent’anni, non ha tessere di partito ma nel 2016 si candidò a sindaca di Ravenna con una lista di grillini contro l’attuale sindaco che punta alla presidenza dell’Emilia-Romagna

IMG 1870«Non sono una politica, non sono iscritta ad alcun partito, ma una cittadina che ha deciso di mettere la propria esperienza professionale e umana a disposizione della comunità». Così l’avvocata Michela Guerra di Ravenna presenta la sua candidatura come civica nelle liste che andranno a comporre la coalizione di centrosinistra a sostegno di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna dal 2016, alla presidenza della Regione.

La 52enne ha diretto per oltre vent’anni la clinica privata San Francesco, di proprietà della famiglia e poi venduta a un gruppo della sanità privata: «Osservo e vivo le difficoltà e la sensazione di incertezza in cui si trovano molti dei miei concittadini. Non abbiamo la certezza di essere curati nei tempi necessari senza infinite liste di attesa, non sappiamo a chi rivolgerci per avere un sostegno adeguato per i nostri anziani. Condivido con De Pascale la visione di una sanità pubblica più moderna, snella e inclusiva. L’obiettivo è di migliorare l’accesso ai servizi sanitari, difendere la sanità pubblica, affrontare il problema delle liste d’attesa troppo lunghe e promuovere lo sport come strumento di salute e prevenzione, rendendolo accessibile a tutti, senza barriere economiche o sociali».

Guerra ci tiene a sottolineare il suo approccio alla professione legale: «Come avvocata mi occupo della difesa dei diritti fondamentali delle persone. Negli anni, ho affiancato associazioni, enti no-profit e cittadini, promuovendo trasparenza, rispetto dei diritti e partecipo attivamente al mondo del volontariato. Sono un’attivista a favore delle donne vittime di violenza, e mi faccio portavoce delle esigenze reali di chi lotta in prima linea accanto alle donne e contro ogni discriminazione. Sono presidente della Consulta delle Associazioni di Volontariato del comune di Ravenna e mi impegnerò per promuovere una interazione più efficace tra il volontariato e le istituzioni».

Il territorio e la sua tutela non mancano tra i temi toccati dalla candidata: «Il mare erode le nostre coste, rischiamo che il terreno possa tremare sotto i nostri piedi o che le nostre case scompaiano per una nuova alluvione. Come cittadina ravennate e romagnola mi impegno inoltre, a garantire un’attenta vigilanza sui lavori di messa in sicurezza idrogeologica dei nostri territori».

Qualcuno ricorderà il nome di Michela Guerra per la candidatura a sindaca di Ravenna nel 2016 sostenuta dalla lista chiamata Cambierà che era emanazione del Movimento 5 stelle ma non poteva esibirne il simbolo per ragioni interne: «Quando Michele De Pascale mi ha chiamata per coinvolgermi non c’era niente di più lontano da me che l’idea di affrontare di nuovo un confronto politico, dopo la breve ma intensa esperienza di otto anni fa, come candidata a sindaco di Ravenna in una lista civica opposta proprio al Pd di De Pascale. Ma voglio fare la mia parte per rendere l’Emilia-Romagna una regione più giusta, inclusiva e attenta ai bisogni di tutti i suoi cittadini».

Il Teatro Socjale si prepara all’avvio della 35esima stagione

Un cartellone che spazia dal jazz al rock, passando per musiche balcaniche e cantatuorato tra grandi nomi del panorama nazionale e protagonisti della scena internazionale. Apertura il 25 ottobre con il concerto di beneficenza in favore dei cittadini alluvionati

Teatro Socjale Piangipane

Riparte dal 25 ottobre la programmazione del Teatro Socjale di Piangipane, che si prepara per la sua 35esima stagione musicale. «Un risultato più unico che raro in un piccolo teatro di paese, reso possibile dall’impegno incessante dei volontari e delle associazioni che da anni si impegnano a dare vita al teatro, per restituire alla cittadinanza non solo come luogo di cultura, ma anche un punto di riferimento e di aggregazione» dichiara Tiziano Mazzoni, presidente del Circolo Arci Teatro Socjale. La stagione 2023/2024 ha visto in cartellone oltre 70 spettacoli, e quest’anno gli organizzatori promettono un programma ancora più nutrito, tra ospiti nazionali e internazionali, serate dedicate al jazz (tra le prime vocazioni del teatro) e grazie alla collaborazione tra il Circolo Arci, Ravenna Teatro e Ravenna Manifestazioni. Tra gli appuntamenti più attesi, quello con la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra, Rachele Bastreghi (voce femminile dei Baustelle) Lachy Doley e Andy (Bluvertigo).

Lo spettacolo di apertura di venerdì 25 vedrà protagonista, come da tradizione, il pianista Vittorio Bonetti: «Storico amico del Socjale, atteso ogni anno in apertura della stagione – spiega Filippo Padovani, direttore artistico della rassegna – quest’anno il suo concerto avrà un valore aggiunto, perchè l’intero ricavato della serata sarà devoluto a sostegno dei cittadini alluvionati».

Si prosegue il 1 novembre con i primi protagonisti dal panorama internazionale: la Barcelona Gipsy BalKan Orchestra (BGKO), un gruppo eterogeneo di musicisti con un repertorio di musiche balcaniche che richiama lo stile di Bregović. L’8 novembre è il momento di un altro atteso ritorno sul palco del Socjale, quello di Giacomo Toni con le sue  “narrazioni pianistiche di un Paolo Conte immerso in una vasca di LSD” (Francesco Sacco – Rolling Stone). I testi paradossali, ironici, ma dal piglio cantautoriale che contraddistinguono il suo “piano-punk” saranno accompagnati da una big band d’eccezione tra tastiere, percussioni e fiati.

Il 15 novembre, Andrea Andy Fumagalli (cofondatore dei Bluvertigo insieme a Morgan) si esibirà in un omaggio a David Bowie, non una serata cover, ma un vero e proprio tributo d’autore accompagnato dalla band Bowieness (Alberto Linari alle tastiere, Alessandro De Crescenzo alla chitarra, Andrea Squizzato per la batteria, Paola Zadara, basso, cori, armonizzazioni e Nicole Pellicani al synth). Il 22 novembre la platea di Piangipane sarà coinvolta in un viaggio tra rock e opera, con il debutto del progetto di Cristian “Cicci” Bagnoli  in collaborazione con l’Ensemble Aric Classica diretta da Loris Ceroni: dai Beatles ai Pink Floyd, dai Dire Straits ai Toto tra le sinfonie dell’orchestra dal vivo e il sound della band composta da Marco Dirani (basso), Alberto Linari (tastiere), Tommy Graziani (batteria), Annastella Camporeale e Antonella Nuti (cori). Il 29 novembre il jazz torna a ed essere protagonista del Socjale, grazie al dinamismo dei “The Jammers” unito all’eleganza della voce di Joyce Yuille. La cantante statunitense sarà accompagnata dal sound del sax tenore di Alessandro Fariselli, dalle percussioni di Fabio Nobile e Luca Mattioni e dalla performance all’organo di Mecco Guidi. 

Il 4 dicembre un eccezionale appuntamento di mercoledì, in occasione di una delle 3 date italiane dell’Italian tour di Lachy Doley ( il “Jimi Hendrix dell’Hammond Organ”), definito il più pirotecnico performer al mondo di questo strumento. In settimana si raddoppia con il tradizionale appuntamento del venerdì (6 dicembre) che vedrà sul palco la cofondatrice dei Baustelle Rachele Bastreghi impegnata nel suo progetto da solista. Bastreghi racconterà la quotidianità di “Un giorno da Psychodonna” accompagnata dalle musiche di Mario Conte e dalla performance fisica dell’illustratore Alessandro Baronciani, chedisegnerà in diretta prendendo spunto dalle suggestioni dello spettacolo. 

Il 13 dicembre Daniele di Bonaventura porterà sul palco del Socjale “Arie, Danze e Improvvisi dall’Argentina all’Italia”, accompagnato da venti archi dell’orchestra Cherubini. «Questo teatro è un luogo molto caro ai giovani orchestrali e allo stesso Muti – racconta Antonio de Rosa, sovrintendente di Ravenna Manifestazioni – che ne ha da sempre apprezzato l’acustica, l’architettura e la valenza sociale». Venerdì 20 dicembre si passa all’hard rock  anni ’70 e ’80 con Michele Luppi  (WhiteSnake e Mr.Pig) e la sua band. La prima parte della stagione si chiuderà il 10 gennaio 2025 con il Bermuda Acustic Trio, il gruppo fondato da Giorgio Buttazzo e Luciana Buttazzo che negli anni si è arricchito della presenza di Andrea “Atto” Alessi e Lele Veronesi. Un atteso ritorno al Socjale, con un repertorio che spazia dal pop al rock, jazz, blues e persino la musica classica in uno spettacolo improvvisato e senza soluzione di continuità che rende ogni concerto diverso da quello precedente.

Tutti gli spettacoli in cartellone avranno inizio alle 21.30, ma le porte del teatro si apriranno a partire dalle 20.30 per il consueto momento di convivialità. Gli spettacoli musicali saranno riservati ai soci del Circolo Arci, mentre quelli promossi da altri enti saranno invece aperti a tutti. È sempre consigliato l’acquisto del biglietto in prevendita ed è possibile sottoscrivere l’abbonamento per tutti gli appuntamenti della rassegna. Come da tradizione, i prezzi d’accesso saranno contenuti per dare a tutti i cittadini la possibilità di fruire degli spettacoli e l’intervallo sarà allietato dai celebri cappelletti del Socjale, preparati con passione dalle volontarie e dai volontari del circolo. Alessandro Argnani, direttore di Ravenna Teatro, commenta la presentazione della rassegna «ringraziando i volontari che hanno il difficile compito di tenere viva questa realtà tanto fragile quanto necessaria, come luogo di incontro per i cittadini, come primo approdo al mondo del teatro per i più giovani e come occasione di dialogo tra altre realtà, come può avvenire per spettacolo e sport. Come centro di produzione di Ravenna Teatro siamo fieri di devolvere ogni anno parte dei fondi elargiti da Roma nel supporto di questa realtà».

A Roma l’incontro tra ministero e sindacati per discutere del futuro dei lavoratori

I rappresentanti di categoria esprimono il loro ottimismo: «Abbiamo colto con soddisfazione l’orientamento positivo delle istituzioni per una rapida risoluzione della vertenza. Speriamo che la svolta tanto attesa sia vicina»

12

È avvenuto questa mattina (giovedì 17 ottobre) il confronto tra i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e le istituzioni del ministero delle Imprese e del Made in Italy, per discutere della vertenza riguardante il destino dei lavoratori dell’Ex Farmografica di Cervia.

Al termine dell’incontro, i sindacalisti Saverio Monno (Slc Cgil), Stefano Gregnanin (Fistel Cisl) e Ryan Paganelli (Uilcom Uil) hanno espresso il loro entusiasmo per l’esito dell’incontro: «Abbiamo colto con soddisfazione l’orientamento positivo del ministero per una rapida risoluzione della vertenza. Il ministero ci ha confermato di essere stato costantemente in contatto con la Regione Emilia Romagna e di avere ricevuto dalle strutture regionali continui aggiornamenti sulla vicenda. La speranza è che le interlocuzioni tra Governo e Regione possano proseguire su basi di estrema concretezza e produrre presto la svolta tanto attesa da un intero territorio che segue questa vicenda con il fiato sospeso da quasi un anno e mezzo». Dopo l’acquisizione dell’organico dell’ex Farmografica da parte del gruppo Focaccia, il dialogo con le istituzioni è stato il primo passo fondamentale per garantire l’erogazione degli ausili necessari alla ripartenza dell’attività produttiva. «Nelle prossime settimane auspichiamo che il ruolo di Ministero e Regione sia determinante per arrivare rapidamente a un lieto fine dopo mesi di preoccupazioni e rivendicazioni di lavoratrici, lavoratori, sindacati e istituzioni, per la vicenda che ha coinvolto una delle principali realtà produttive del territorio cervese» concludono dai sindacati.

Lo chef e i 50 volontari che hanno preparato 12mila pasti per gli alluvionati

Roberto Orlati ha utilizzato le cucine dell’ex ristorante del padre Remo, risparmiato dall’alluvione, per cucinare i prodotti ricevuti dalle donazioni e aiutare le famiglie colpite dalla piena del 19 settembre

In Cucina 1In poco meno di un mese dalla drammatica alluvione di Traversara e Villanova di Bagnacavallo, le famiglie colpite dall’ondata di piena uscita dal crollo dell’argine del fiume Lamone hanno ricevuto oltre dodicimila pasti, tra colazioni e pranzi, preparati e consegnati dai circa cinquanta volontari che Roberto Orlati, chef di professione, ha coordinato nella cucina e nei locali dell’ex ristorante del padre Remo nella frazione di Borghetto Traversara, chiuso dal 2015, e in parte nel punto di assistenza allestito nel centro di Traversara.

«Tutto il cibo che abbiamo cucinato e servito – precisa Orlati – è frutto di donazioni, provenienti dal nostro territorio ma anche dal resto d’Italia. Ho visto tantissima generosità, da parte dei volontari, dei cittadini, di molte aziende, di cuochi anche stellati. Subito dopo l’alluvione, guardando il ristorante di mio padre risparmiato dall’alluvione, ho pensato che non potevo non fare quello che poi è stato realizzato con l’aiuto di tante altre persone».

La qualità delle materie prime e l’abilità e la professionalità dei cuochi hanno garantito sempre un cibo di qualità, molto apprezzato da chi ne ha usufruito in questi giorni particolarmente difficili.

Accanto a Orlati, Rosella Mengozzi della Federazione Italiana Cuochi e Prima Sardelli, traversarese che ha collaborato sin dalla prima ora, confermano quanto anticipato dallo chef. «Abbiamo preparato fino a 1.200 pasti in un giorno solo – ricordano – grazie a un grande lavoro che ha portato a tutti noi una ancor più grande soddisfazione».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi