sabato
08 Novembre 2025

Uno spettacolo teatrale per ricordare l’eccidio di Madonna dell’Albero

La rappresentazione di Lady Godiva andrà in scena in due giornate, tra Almagià e Bronson. Al termine della replica del 27 un corteo per commemorare le vittime

Il Sacrario Di Madonna Dellalbero

In occasione dell’80esimo anniversario dell’eccidio di Madonna dell’Albero, la strage nazista avvenuta nel 1944 a pochi chilometri da Ravenna in cui persero la vita 56 civili. La consueta cerimonia istituzionale del 27 novembre sarà preceduta dalla rappresentazione teatrale “Poi sono venuti gli altri” (ore 10, al Bronson), lo spettacolo  sarà in scena anche lunedì 25 alle Artificerie Almagià. Entrambe le repliche sono a ingresso gratuito.

Lo spettacolo, di Lady Godiva Teatro, vedrà in scena Enrico Caravita, Beatrice Cevolani, Letizia Fantini, Carlo Giannelli Garavini e coinvolgerà gli allievi delle classi terze dell’Istituto comprensivo Ricci-Muratori che hanno preso parte al laboratorio teatrale condotto nei mesi scorsi. Testi, drammaturgia e regia sono di Eugenio Sideri.

Al termine della rappresentazione di mercoledì 27 partirà un corteo, preceduto dal Gonfalone della città e accompagnato dalla banda musicale cittadina, che raggiungerà alle 11 la parrocchia di Madonna dell’Albero per l’omaggio alla lapide di Don Domenico Turci. Il corteo arriverà alle 11:15 circa al Sacrario dei Martiri per la deposizione di corone in memoria delle vittime. Lì interverranno con letture e riflessioni anche i bambini delle classi quinte delle scuole primarie Grande albero di Madonna dell’Albero e Gulminelli di Ponte Nuovo, sviluppate nel corso di una serie di incontri formativi sull’argomento seguiti dai ragazzi.

In caso di maltempo l’intera cerimonia di mercoledì 27 novembre si svolgerà al Bronson (via Cella 50, Madonna dell’Albero).

La storia: 

Il 27 novembre 1944 si consumò la più spietata strage nazista avvenuta in provincia di Ravenna, nella quale 56 civili furono barbaramente uccisi da truppe tedesche.

Le vittime furono prese nelle case di via Nuova (oggi via 56 Martiri) e radunate in un vicino capanno di canne dove, dall’esterno, vennero mitragliate a morte e poi nascoste sotto il letame.
Vi fu un unico superstite, che riuscì a scampare al massacro rifugiandosi in una botte incassata nel terreno. Delle 56 vittime 16 erano bambini, 8 anziani, 17 donne, 15 uomini. Dieci giorni prima, il 17 novembre, alla vigilia del suo trentesimo compleanno, don Domenico Turci, parroco di Madonna dell’Albero, venne sorpreso da una pattuglia tedesca mentre segnalava la presenza di mine con ramoscelli. Il religioso venne arrestato, condotto al comando tedesco di Ravenna e fucilato. Da allora di lui non si è saputo più nulla e il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Contributi fino a 20mila euro per le realtà danneggiate dall’ultima alluvione

Al via alle domande sul sito della Regione per professionisti e imprese. Per la prima volta non sarà necessaria la perizia per richiedere il sostegno

Lavori Rotta Traversara

Al via alle richieste da oggi, 20 novembre, fino al 31 marzo 2025, per i contributi di massimo 20mila euro per le imprese e i professionisti danneggiati dall’alluvione di settembre 2024. L’ordinanza è stata firmata dalla commissaria delegata Irene Priolo: «Un provvedimento che snellisce le procedure. Una risposta importante per il ritorno alla normalità in tempi brevi». Per la prima volta infatti non sarà necessaria la perizia per richiedere il sostegno.

Il provvedimento riguarda le attività produttive (fatta eccezione per le imprese agricole), di commercio e i professionisti delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e coprirà le spese relative al ripristino della sede, delle pertinenze, dei beni strumentali, delle scorte, dei beni mobili, degli impianti, gli interventi di pulizia e le spese di delocalizzazione. Sarà inoltre aperto uno sportello telematico per fornire informazioni e supporto alla compilazione delle domande.

È possibile compilare la propria domanda sul sito della regione e, a seguito dell’approvazione, il contributo verrà erogato in due fasi: un anticipo di 10mila euro e un saldo fino a ulteriori 10mila euro. La fase di anticipo è particolarmente snella, basandosi su una dichiarazione dell’impresa danneggiata. Le spese dovranno essere rendicontate e i pagamenti dovranno essere tracciabili. Inoltre, è previsto il riconoscimento delle spese generali, nel limite del 15% dei costi rendicontati.

Geppi Cucciari apre La Stagione dei Teatri con “Perfetta”, in scena dal 22 novembre

Un monologo ironico scritto da Mattia Torre su uno degli ultimi tabù della società moderna, il ciclo mestruale

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Si apre la Stagione dei Teatri a Ravenna, con il primo dei sei spettacoli fissi compresi in abbonamento. “Perfetta”, lo spettacolo scritto da Mattia Torre e interpretato da Geppi Cucciari andrà in scena il 22 e 23 novembre al Teatro Alighieri (ore 21).
Il monologo (scritto paradossalmente sa un uomo) vuole esplorare uno degli ultimi tabù della società contemporanea, ovvero il ciclo mestruale, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. La storia descrive i martedì di una venditrice di automobili, moglie e madre, nelle quattro settimane che compongono il mese. Giornate identiche nei ritmi, ma diverse nella percezione: a causa delle variazioni delle quattro fasi del ciclo, cambiano gli stati d’animo, le reazioni, le emozioni e gli umori della protagonista, in una spirale che spazia dalla comicità alla satira di costume.

Il 22, in occasione della prima, verrà inaugurata la nuova stagione del progetto “In viaggio verso il Teatro”, che condurrà gratuitamente a Teatro spettatori e spettatrici residenti nell’area della circoscrizione Sud a bordo di un pullman. Lungo il tragitto verranno approfonditi temi legati allo spettacolo. Lo spettacolo di sabato 23 è invece audiodescritto grazie al progetto Teatro no limits del Centro Diego Fabbri di Forlì. Le successive due repliche di Perfetta torneranno in aprile, a conclusione de La Stagione, sabato 12 alle 21:00 e domenica 13 aprile alle 15:30 sempre al Teatro Alighieri.

I biglietti sono in vendita al Teatro Alighieri, sul sito di Ravenna Teatro e nelle agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.  Il costo è di 40 euro per platea e palco I, II e III ordine, 35 euro per galleria e palco IV ordine e 20 per il loggione.

La montagna raccontata attraverso la letteratura e i disegni di Luigi Dal Re

Alla Classense una mostra che unisce le collezioni della biblioteca alle illustrazioni dell’ex alpinista. In programma anche eventi collaterali, escursioni e laboratori in collaborazione con il Cai

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Inaugura venerdì 22 novembre nella Manica Lunga della biblioteca Classense la mostra Una “montagna” di voci. Un racconto della montagna come simbolo di sfida e introspezione, indagata attraverso le collezioni classensi e i disegni di Luigi Dal Re, visitabile fino al 25 gennaio 2025.

L’esposizione raccoglie voci iconiche della letteratura italiana e presenta un’antologia di scrittori, poeti, alpinisti e viaggiatori che hanno vissuto e raccontato il fascino e la difficoltà dell’ambiente montano, in un percorso articolato in cinque sezioni dal titolo La poesia delle cime; Oltre i limiti; Gente di montagna; La montagna attraverso le guide; ed è arricchito da una sezione per l’infanzia, con libri e albi illustrati per avvicinare i più piccoli alla montagna. Completano la mostra i disegni a matita e le illustrazioni ad acquarello di Luigi Dal Re. L’artista, tornato al disegno dopo un incidente che ha interrotto per un lungo periodo la sua attività di alpinista, ripercorre con passione e delicatezza i profili e le sfide della montagna, trasmettendo emozioni a chi li osserva.

L’esposizione sarà visitabile a ingresso libero dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Resterà invece chiusa lunedì e festivi, tranne il 24 e il 31 dicembre dalle 10 alle 13. Durante tutto il periodo di esposizione, sarà possibile partecipare a un ricco programma di iniziative collaterali, dedicate a grandi e piccoli, molte delle quali realizzate in collaborazione con il Cai – Sezione Mario Beghi di Ravenna: dai percorsi guidati ai laboratori per le famiglie, passando per incontri, canti di montagna e appuntamenti per le scuole.

Un convegno sull’affermazione del fascismo a Ravenna “Tra colpo di Stato e regime”

Appuntamento sabato 23 novembre in via Guaccimanni per l’incontro con docenti universitari e archivisti sul biennio 1923-1925

Thumbnail Foto Ulderico David – Archivio Fotografico ISR Ravenna
Appuntamento sabato 23 novembre (ore 9.30) alla Sala Nullo Baldini di via Guaccimanni 10, per esplorare la fascistizzazione di Ravenna tra il 1923 e il 1925 “Tra colpo di Stato e regime”. Il convegno, promosso dall’Archivio di Stato e dall’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna (con il patrocinio di Comune e Provincia) coinvolgerà cinque docenti universitari e un archivista che, a cento anni dall’omicidio Matteotti, proporranno gli esiti di ricerche dedicate a quegli anni cruciali condotte su fonti archivistiche ancora poco indagate.
Aprirà l’incontro Andrea Baravelli (Università di Ferrara), con una descrizione dell’evoluzione dello squadrismo in Provincia. La parola poi andrà a  Giovanni Focardi e Lidia Celli (Università di Padova), che analizzeranno la posizione della magistratura ravennate nei procedimenti giudiziari adottati nei confronti delle figure più in vista del fascismo locale. Sempre dall’Università di Padova Matteo Millan, che parlerà della difficile riconversione dello squadrismo più violento in Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
Infine, gli interventi di Francesco Sanna (Università di Macerata), dedicato agli orientamenti di politica economica degli istituti di credito, e alla figura di Giovanni Frignani, il futuro “banchiere di Mussolini” e di Dario Taborelli (Cooperativa Hibou), curatore del riordino e dell’inventariazione dei fondi giudiziari dell’Archivio di Stato di Ravenna, che darà conto delle nuove fonti ora a disposizione degli studiosi, ed in particolare dei procedimenti giudiziari condotti sullo squadrismo fascista dopo la fine della Seconda guerra mondiale. La chiusura dell’incontro è prevista per le 13.

Con il prof Rossetti la Storia diventa davvero spettacolare

Un insegnante faentino ha ideato delle conferenze sul calendario civile degli italiani mettendo la sua capacità teatrale al servizio della didattica per gli studenti e non solo

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La Storia? Mai stata così appassionante, grazie al teatro. Se a Ravenna già da diverse edizioni la rassegna “Storie di Ravenna” sta portando un folto pubblico al Rasi per assistere a lezioni-spettacolo che mettono insieme l’esperienza di registi e attori di Ravenna Teatro con le competenze di storici e studiosi, nel Faentino, un docente di Italiano e Storia dell’istituto iecnico Oriani, che è anche attore e uomo di teatro, sta sviluppando una sorta di conferenze-spettacolo incentrate sul calendario civile degli italiani.

Inizialmente pensate per gli studenti, sempre più spesso escono dalla aule magne per incontrare anche un pubblico adulto. Luca Rosetti ci racconta come è nata l’idea. «Fu un collega, Michele Orlando, a chiedermi di provarci, perché ci eravamo accorti che spesso quando venivano magari esperti o studiosi per gli incontri di approfondimento e avevano un approccio diciamo tradizionale, i ragazzi si annoiavano in fretta. Così il collega, sapendo della mia esperienza per il teatro, mi suggerì di provare a fare qualcosa di diverso».Erano gli anni del Covid, in cui in generale la didattica dovette spesso reinventarsi e scoprire l’uso di materiali a partire dalle slide. Oggi le conferenze-spettacolo di Rosetti prevedono dunque una parte didattica, naturalmente, ma una parte anche di “drammatizzazione”, con video, immagini e, soprattutto, racconto e interpretazione. «Nella lezione su Moro, per esempio, leggo la lettera che lui scrive quando ormai sa di essere condannato a morte, in quella sulle Foibe la storia incredibile di Norma Cossetto, in quella sulla Resistenza la storia di Silvio Corbari. E devo dire che funziona perché i ragazzi si emozionano e così catturo la loro attenzione». Tra i lavori che hanno riscosso maggior successo quello dedicato a Matteotti, con un montaggio tale per cui agli spettatori sembra a un certo punto di trovarsi nel Parlamento durante il celeberrimo discorso del parlamentare ucciso dai fascisti. «La feci al Sarti per i ragazzi delle scuole superiori e poi facemmo una replica per gli adulti, in centro a Faenza di sera, e venne tantissima gente, molto più di quanto ce ne aspettavamo perché erano stati gli studenti stessi a suggerire ai genitori di venire». E se a breve Rosetti sarà in un istituto tecnico di Torino a portare proprio la lezione su Matteotti e sarà impegnato per il liceo Torricelli sul conflitto arabo-palestinese, oggi tra i suoi maggiori committenti ci sono i Comuni del Faentino.

Tra i prossimi appuntamenti una rassegna a Solarolo, incontri a Riolo, a Castel Bolognese. E la Consulta del Comune di Faenza gli ha appena commissionato un nuovo lavoro sulla storia dell’Unione europea, per la primavera. «Per me c’è sempre un grande lavoro dietro – ci racconta –, innanzitutto di documentazione, e poi di montaggio e minutaggio. Ogni lezione deve essere accurata, ma avere anche un buon ritmo per catturare chi ascolta». Ed è appunto in questo che diventa essenziale il curriculum sicuramente sui generis del prof.

Lunatico
Teatro Lunatico

Dopo studi di arte drammatica, per anni Rosetti con la sua compagnia, Teatro Lunatico, si è dedicato in particolare al teatro di strada, con spettacoli di giocoleria di grande impatto e suggestione. «L’ultimo è stato uno spettacolo di circo teatro dedicato all’Inferno di Dante nel 2019. Lo presentammo a Certaldo, dove si tiene uno dei festival più antichi del teatro di strada, e avevamo già pronta la tourné estiva. In scena c’erano sei attori e molti effetti speciali che avevano attirato tanto pubblico. Ma poi nel 2020 arrivò la pandemia. E dopo la pandemia, l’alluvione. Con i risparmi di una vita avevo comprato un deposito di 55 mq in cui tenere tutti i materiali di scena. Era al secondo piano interrato di un condominio chiamato la “Casa sul fiume”. L’alluvione ci fu il 16 maggio, siamo riusciti a entrare solo il 6 giugno nonostante le tre pompe in azione. Ho dovuto buttare via tutto. 25 anni di lavoro. Oggi porto in giro solo spettacoli più piccoli, insieme alla mia compagna. E poi, appunto, da qualche anno ci sono le conferenze-spettacolo che funzionano e in cui posso mettere a frutto in qualche modo le mie due vocazioni». Tra i prossimi appuntamenti pubblici con il prof. Rosetti, oltre alla diretta streaming dal liceo Torricelli, c’è quello del 16 dicembre su Matteotti alla biblioteca Dal Pane di Castel Bolognese (alle 21) e a gennaio su Moro e la strategia della tensione. Accanto a questi, un nuovo progetto in vista degli 80 anni della Liberazione con un gruppo di musicisti per uno spettacolo di teatro canzone. «Sono convinto che la storia ci possa aiutare a capire e vivere meglio, ma se diventa una roba da imparare a memoria non serve a nulla. Oggi credo che per trasmettere qualcosa alle nuove generazioni non sia sufficiente sapere le cose, bisogna lavorare, e molto, su come renderle fruibili e appassionanti».

Info su: www.calendariociviledegliitaliani.it

Restituiti 40mila euro a un’anziana truffata da un finto operatore bancario

La vittima pensava di seguire le procedure per sbloccare la propria carta di credito, ma stava in realtà inviando un bonifico di quasi 50mila euro al malfattore

FOTO 20.11.2024 Questura Di Ravenna Nota Stampa Truffa Ad Anziana

Recuperati dagli agenti della polizia di Stato di Ravenna circa 40mila euro, sottratti a una anziana vittima di una truffa online, riconsegnati alla donna nel pomeriggio del 18 novembre.

La vicenda ha inizio lo scorso 24 aprile, quando la vittima ha denunciato il raggiro telefonico da parte di un finto operatore bancario. Il giorno precedente alla denuncia, la donna ha infatti ricevuto un messaggio che l’avvertiva del blocco di una delle sue carte di credito, informandola delle procedure online e telefoniche da seguire per riattivarla. L’anziana ha così telefonato al numero indicato, parlando con il finto operatore bancario che l’avrebbe indotta ad effettuare diverse finte operazione di sblocco, tradotte di fatto in un bonifico a favore del truffatore di 49.850 euro.

Gli accertamenti degli investigatori della polizia di Stato hanno permesso di individuare velocemente le coordinate bancarie del malfattore, rintracciando il conto corrente e consentendo all’autorità giudiziaria di emettere un decreto di sequestro e il conseguente blocco in entrata ed in uscita di eventuali movimenti. Nonostante la prontezza dell’intervento però, il truffatore era già riuscito a prelevare circa 10.000 euro.

Le indagini sono poi continuate, con ulteriori analisi bancarie e l’identificazione del presunto autore della truffa. Le perquisizioni effettuate a suo carico hanno poi permesso di rinvenire documentazioni e carte di credito connesse al raggiro, dando ampio riscontro all’ipotesi investigativa. Per questo, nella giornata di lunedì 28 gli agenti della Squadra Mobile hanno notificato all’anziana vittima il decreto di restituzione di circa 40.000.

«Con la nuova raccolta la situazione degli operatori di spazzamento è insostenibile»

Cgil interviene sulle condizioni dei lavoratori dopo l’inserimento del porta a porta: «Personale sottoinquadrato con carico di lavoro aumentato. Serve un cambiamento»

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«Il servizio di spazzamento è essenziale per la società, ma è stato organizzato anni fa sulla base di una situazione che è mutata radicalmente dopo l’inserimento della raccolta porta a porta– commenta Luca Savini, di Fp Cgil Ravenna -. Con la nuova modalità di gestione dei rifiuti urbani, necessaria e inevitabile, ma sicuramente molto migliorabile, sono aumentati in modo esponenziale gli abbandoni di rifiuti in prossimità dei cassonetti in strada, nei parchi e in alcune zone ‘sensibili’. Inoltre, i cestini stradali e dei parchi cittadini sono utilizzati in molti casi come ‘cassonetti dell’indifferenziata’, riempiti all’inverosimile di ogni rifiuto e spesso pieni di sacchetti condominiali».

Su queste basi la Fp Cgil di Ravenna interviene sul tema del servizio di spazzamento manuale, nel territorio ravennate, svolto da alcune decine di lavoratori che ogni giorno, dal primissimo mattino alla sera, sono impegnati a ripulire strade e luoghi pubblici. Le nuove modalità di smaltimento dei rifiuti hanno portato a un maggiore carico di lavoro e forzo fisico richiesto, con tutte le conseguenze a breve e lungo termine sulla salute e sicurezza dei lavoratori, e lasciando la possibilità che alcune zone rimangano sporche per alcuni giorni, con impatti sul decoro.

La Fp Cgil spiega anche che, nonostante l’aumento del carico di lavoro, degli sforzi e dei rischi correlati (oltre che lo stress lavoro-correlato viste le lamentele e gli sfoghi dei cittadini scontenti dell’attuale modalità di gestione dei rifiuti), gli operatori si trovano in una situazione paradossale in quanto la retribuzione percepita non permette di arrivare serenamente a fine mese, anche a causa dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita. Molti di loro hanno infatti contratti part-time da 30 ore in inverno e 36 ore in estate e sono occupati solo 10-11 mesi all’anno, rimediando un reddito medio inadeguato.
Secondo i sindacati, questa situazione economica è ulteriormente aggravata dal fatto che praticamente tutti gli operatori ecologici impiegati nello spazzamento risultano sotto inquadrati rispetto al livello che il contratto nazionale prevede per le loro mansioni e si trovano oggi in una situazione insostenibile e non più sopportabile.

«Chiediamo – conclude Luca Savini – a tutte le società e le istituzioni coinvolte di intervenire con rapidità per riorganizzare il servizio di spazzamento nella nostra provincia, adeguandolo alle mutate esigenze e realtà, aumentando la frequenza di pulizia in certe zone e rivedendo i reparti di spazzamento per conformarli alla realtà attuale ottenendo così il duplice risultato di garantire la piena occupazione per tutto l’anno ai lavoratori coinvolti. Sindacato e lavoratori metteranno in campo tutte le azioni necessarie per ottenere risposte concrete alle loro rivendicazioni».

In mostra a Lugo circa sessanta tele per la personale di Silvano D’Ambrosio

L’esposizione, a ingresso gratuito, ripercorre un decennio di opere del pittore. Inaugurazione sabato 23 novembre

2024 Aiuto!

Silvano D’Ambrosio, pittore nato in Francia nel 1951 (ma romagnolo d’adozione), presenta la sua mostra personale “Fiori d’artificio” nel palazzo ex Fondazione Cassa di risparmio e Banca del monte di Lugo, in piazza Baracca 24. L’inaugurazione è prevista per sabato 23 novembre alle 18.

In mostra nel palazzo razionalista lughese, circa sessanta tele di piccole e medie dimensioni, appartenenti a cicli, temi e stagioni differenti, dipinti realizzati dall’artista nell’arco dell’ultimo decennio, a partire dal 2014 a oggi. Il percorso espositivo, che si articola attraverso sette stanze, non segue un andamento e ordine cronologico tra le opere, e neppure una suddivisione tematica per sale. In “Fiori d’artificio” si affiancano e si incontrano, in stretto e inatteso dialogo, dipinti appartenenti a serie e periodi diversi, accostati tra loro per via di risonanze interne, temperature comuni e dettagli che ritornano nel tempo, riaffiorando come echi, ferite e fantasmi. La mostra, curata dal direttore del museo Baracca e degli spazi espositivi del Comune Massimiliano Fabbri, è a ingresso gratuito e rimarrà allestita fino al 6 gennaio 2025. Gli orari di visita sono giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.

«Ogni differente tema è assunto come paradigma della condizione umana – commenta l’artista -. Dipingere il fuoco, il fumo, il nero e la vita che esplode e si accartoccia. Che forse è tutta la pittura a essere notturna e a combattere per far emergere alla luce qualcosa, per salvarla, prima che questa cosa che grida sia rispedita nell’oscurità e nell’indistinto».

L’Esp si schiera contro la violenza di genere: le iniziative del centro commerciale

Un’installazione di scarpe rosse e dimostrazione di tecniche di autodifesa nel corso del fine settimana

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La sensibilizzazione sul tema della violenza di genere arriva anche all’Esp, con una serie di iniziative nelle giornate del 24 e 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

All’interno del Centro Commerciale sarà allestita una suggestiva installazione di scarpe rosse, simbolo della lotta contro i maltrattamenti e il femminicidio, sarà allestita al centro, accompagnata da pannelli informativi sulla storia di questo importante simbolo. Domenica 24 alcuni istruttori professionisti di arti marziali insegneranno tecniche di autodifesa da attuare in situazioni di pericolo a tutte le donne presenti. Le dimostrazioni verranno riproposte tre volte con cadenza oraria, alle ore 16, 17 e 18. 

Danno il loro sostegno all’iniziativa l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco sezione di Ravenna, per la promozione del progetto “Una Rosa per la Vita. No alla violenza sulle donne” e Linea Rosa ODV Ravenna Cervia Russi, che sarà presente con materiale informativo del centro antiviolenza, operante nei territori dei suddetti comuni da oltre trent’anni. 

La filosofa femminista Rosi Braidotti a Ravenna, ospite della Casa delle Donne

Appuntamento alla Biblioteca Oriani per la presentazione del nuovo libro dell’autrice

Rosi Braidotti

La filosofa femminista Rosi Braidotti, docente emerita di gender studies all’università di Utrecht (nota anche al grande pubblico per le sue numerose partecipazioni a programmi televisivi), sarà a Ravenna giovedì 28 novembre alle 17.30, per un incontro alla Sala Spadolini della Biblioteca Oriani promosso da Casa delle Donne e Fmp (associazione Femminile Maschile Plurale).

Durante l’incontro, Braidotti presenterà il suo ultimo libro “Il ricordo di un sogno. Una storia di radici e confini” (Rizzoli), nel quale, attraverso le voci delle donne della sua famiglia, ricostruisce la storia dei Braidotti, fatta di partenze e migrazioni, di viaggi e radici, che riemergono nel confronto con il passato, indispensabile per guardare al futuro. Dialogano con l’autrice Barbara Domenichini della Casa delle Donne e Maria Paola Patuelli di Fmp.

«Questo libro è dedicato alle donne della mia famiglia – dice Braidotti -, perché fra me e il mondo ci sono loro, nella loro grandezza non priva di sofferenza. Ma il groviglio di quesiti irrisolti e di domande mai poste che le circonda non traccia solo un labirinto di privazioni e di assenze. In questa storia brilla infine la loro insuperabile forza. E allora io lo dico a voce alta: “Noi donne”, per paura di perdermi e di perdere il filo di questo nostro discorso».

Da Traversara a Valencia: la solidarietà dello chef Orlati per gli alluvionati

Il furgone carico di aiuti e generi alimentari è partito dalla frazione ravennate giovedì 14 novembre. Ai volontari il plauso del sindaco di Bagnacavallo

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Dal generatore di corrente a badili, idropulitrici e forni a microonde, passando per stivali di gomma, coperte, gel igenizzanti e i più diversi prodotti alimentari, compresa la piadina. Questo il contenuto del furgone che lo chef di Traversara Roberto Orlati, insieme ai volontari Daniele Zoli e Andrea Pezzi, ha portato e distribuito nella zona di Valencia, nel segno della solidarietà tra due realtà colpite da alluvioni devastanti.
Oltre all’impegno dello chef, aiutato nella preparazione e nel carico dai volontari di Traversara Luisa Babini, Roberto Babini, Eliseo Lepri, Daniele Martuzzi, Luca Piraccini, Marco Pirazzini, Mauro Raulli e Prima Sardelli, è da sottolineare la partecipazione altre realtà locali che hanno partecipato attivamente al gesto di solidarietà: il noleggio del furgone è stato offerto da Ottima, azienda informatica di Fornace Zarattini e i prodotti caricati provenivano interamente da donazioni private. Hanno collaborato inoltre le associazioni Traversara in fiore e le Brigate di Solidarietà Attive di Pieve Cesato.
Gli aiuti, caricati nella frazione ravennate giovedì 14 novembre, sono stati consegnati in parte a un centro di raccolta e distribuzione di Valencia e in parte direttamente alle persone colpite dall’alluvione presso alcuni paesi dell’area. I volontari sono poi rientrati in Italia lunedì 18.
Allo chef e a tutti i volontari impegnati negli aiuti va l’apprezzamento del sindaco Matteo Giacomoni e dell’amministrazione comunale di Bagnacavallo: già durante i giorni dell’alluvione di Traversara, Orlati si era distinto per l’impegno nella preparazione dei pasti per le persone colpite dalla catastrofe, riutilizzando i locali dell’ex ristorante del padre per realizzare, insieme a circa 50 volontari, oltre 15mila pasti per i concittadini. Anche in questo caso i prodotti erano stati donati da diverse realtà provenienti da tutta Italia.

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