domenica
21 Settembre 2025

Freedom, alla scoperta di tutti i visionari talenti della Coconino – FOTO

L’esposizione conferma la grande qualità delle scelte, con le sale divise tra giovanissimi autori già affermati e maestri del passato

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Una tavola di Anke Feuchtenberger

Inaugurata a fine giugno al Mar con le tavole originali di artiste e artisti internazionali del fumetto, la terza edizione del Festival Coconino, dal titolo Freedom, si apre dopo una prima apparizione due anni fa a Palazzo Rasponi e l’approdo nel 2023 al Museo d’Arte della città, passaggio che ha comportato il pagamento di un biglietto di entrata. Il che non sarebbe uno scandalo se si pensa alle più ridotte risorse concesse alle arti visive ma – valutando l’intento promozionale del festival e la cospicua presenza di libri in vendita nella biglietteria a favore della stessa casa editrice – si potrebbe auspicare un ingresso gratuito come all’inizio o almeno ridotto, valutando che la maggior parte del pubblico è giovane se non giovanissimo.

Detto questo, l’esposizione conferma come ogni anno la grande qualità delle scelte da parte di Coconino, che divide le sale fra nuove uscite di giovanissimi attorno ai 30 anni, di autori e autrici affermati a più di una generazione di differenza, oltre alla ripubblicazione di opere di successo del passato. E per onore d’età direi di partire proprio da Filippo Scòzzari, nato a Bologna nel 1946, che gli amanti del fumetto riconoscono come uno dei padri fondatori dell’immaginario intorno agli anni ‘70-’80 come fumettista di Re Nudo e Alter Alter, e come fondatore – assieme a Liberatore, Mattioli, Tamburini e Pazienza – di Frigidaire, una rivista che letteralmente ha cambiato la cultura giovanile non solo visiva in Italia. Come Pazienza, a cui è stato dedicato l’anno scorso un approfondimento, Scòzzari è uno dei testimoni più legati al mondo alternativo, feroce, nichilista e impegnato di quegli anni, per cui si comprende la scelta di Coconino di ripubblicare tutti i suoi lavori: in mostra a Ravenna ci sono alcune tavole del fumetto La dalia blu, ispirato alla sceneggiatura di Raymond Chandler uscita nel 1946 e dirottata da Scòzzari in fumetto a puntate fra il 19080-81 sui primi numeri di Frigidaire. Le tavole mostrano
un segno grafico personale, sicuro e legato allo stile di quegli anni per un immaginario hard boiled. Per l’occasione Coconino ha realizzato un importante restauro dei disegni originali che a distanza di 44 anni si presentavano scoloriti o chiazzati.

Più giovani di almeno 15 sono Gipi e Anke Feuchtenberger, che meriterebbero una mostra monografica ciascuno. Gipi, pisano, è probabilmente fra i più famosi autori di fumetto italiano conosciuti all’estero, che lungo la carriera ha ricevuto premi illustri al Festival di Angoulème – mecca del fumetto internazionale – ed è stato candidato allo Strega. Agile a muoversi e creare anche nel campo del game design e dei cortometraggi, al suo attivo Gipi ha una serie di graphic novel che hanno avuto il pregio di alimentare l’immaginario dei lettori in modo poetico, presentando quel tanto di distaccato e meraviglioso nei personaggi da segnare i lettori con frasi indimenticabili. Nonostante il loro significato possa risultare vago e slittante come in tutti i dialoghi e monologhi dei personaggi, le tavole di Stacy (2023), sua ultima fatica e fumetto più criptico e ossessivo dei precedenti, presentano una potenza egualmente divisa fra disegno e testi. Gipi continua a seguire il filo di un discorso interiore riuscendo a contaminare le emozioni di chi legge.

Su questa linea – entrare nella carne dell’interiorità – riesce benissimo anche un altro mostro sacro del fumetto quale la berlinese Anke Feuchtenberger, che due anni fa ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera Max und Moritz grazie alle graphic novel realizzate fra la fine degli anni ‘90 e oggi. Comprimere l’analisi dei suoi lavori è un peccato: basti dire che le sue tavole – eseguite in modo da rimanere indimenticabili grazie a un particolare, una sbavatura, una ripetizione – possiedono una lucidità impressionante, in grado di connettersi alle paure e ai sentimenti più profondi e celati di una persona. Nella monumentale e ossessiva graphic novel Compagna cuculo (2024) – che ha richiesto due decenni di gestazione – scorre la storia di due bambine e amiche nella Germania orientale fra gli anni ‘60 e il periodo successivo al crollo del muro di Berlino, mettendo a fuoco temi come la condizione femminile, le relazioni con i familiari, l’oppressione politica, il rapporto fra la macro e la micro storia.

Di Utamaru (Tokyo 1968) – noto autore internazionale di manga – in mostra sono le tavole di Litchi Hikari Club, un lavoro di prossima pubblicazione che riprende la versione manga precedente del 2006 – ispirata a un’opera teatrale – in cui scorrono vene di nichilismo, di violenza e redenzione.

Generazionalmente vicini risultano Michele Peroncini e Antonio Pronostico, entrambi nati alla fine degli anni ‘80, che segnano il panorama del fumetto italiano più recente. I moti celesti (2024) è la graphic novel d’esordio dello spezzino Peroncini, che anima i suoi personaggi fra realtà e immaginazione mentre L’Eletto (2024) di Pronostico – disegnato su sceneggiatura di Fulvio Risuleo – costituisce un brillante noir aziendale, indimenticabile per lo stile acceso da campiture piatte e brillantissime.

Le restanti sale della mostra sono lasciate ai lavori dei trentenni o quasi come Valentine Cuny Le-Callet, Enrico Pinto, Spam e Isabella Tiveron: fra questi vanno menzionati almeno le xilografie di Cuny Le-Callet e i disegni magnificamente al tratto di palazzi, vedute urbane e paesaggi di Pinto. Riguardo ai temi trattati, fra catastrofi, futuri apocalittici, solitudini e impegno sul tema dei diritti civili, si chiariscono perfettamente gli interessi delle nuove generazioni.

Coconino Freedom (mostra tavole di Gipi, Furuya Usamaru, Fi- lippo Scòzzari, Anke Feuchtenberger, Antonio Pronostico, Valentine Cuny Le-Callet, Enrico Pinto, Michele Peroncini, Spam il mandarino psichico, Isabella Tiveron); MAR, Ravenna; fino al 28 luglio 2024; orari: MA-SA 9-18, DO e festivi 10-19 – ingresso: 6 euro, ridotto 5 (convenzioni sul sito)

Al lavatoio torna il “Piccolo festival della narrazione”: tre appuntamenti gratuiti

La rassegna vedrà come ospiti Cristiano Godano, frontman dei Marlene Kuntz, la cantante e ballerina Ariane Diakite e Jonathan Zenti con una performance di podcast dal vivo

Piccolo Festival Narrazione

Torna a Massa Lombarda il “Piccolo festival della narrazione al lavatoio”, nella suggestiva cornice di via Imola. Quello di Massa Lombarda è uno dei pochi lavatoi ancora esistenti e funzionanti, luogo di incontro e socializzazione che per l’occasione si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, con una serie di spettacoli a ingresso gratuito in programma per il 7, il 10 e il 21 agosto.

L’apertura di mercoledì 7 è affidata al frontman dei Marlene Kuntz Cristiano Godano, che alle ore 21 presenterà il suo libro “Il suono della rabbia. Pensieri sulla musica e il mondo”, accompagnato da uno spettacolo musicale. Sabato 10 appuntamento al sorgere del sole con le note musicali di Ariane Diakite Duo. Ariane Diakite, nata a Palermo e originaria della Costa d’Avorio, è una cantante Soul R&B Pop. Fin dai 13 anni apre i concerti dei Nomadi e collabora con vari artisti in qualità di backing vocalist. Dopo essere stata la corista per le tournée di Laura Pausini ed Irama, è stata ballerina e cantante nel programma di Viva Rai 2 di Fiorello.

L’ultimo appuntamento, giovedì 21 agosto è con Jonathan Zenti che dalle ore 21 porterà all’antico Lavatoio un format completamente nuovo per il Festival, quello del live podcast. Personaggio di spicco nel settore e autore per Radio Rai, Chora Media, Bbc e Netflix, introdurrà una serata incentrata sulla narrazione attuale, tra capitalismo e prospettive poco rosee sul futuro, dal titolo “Totale”.

«Sono orgogliosa di portare avanti il Piccolo Festival della Narrazione – dichiara l’assessora alla Cultura Laura Guardigli -, uno dei nostri eventi più attesi e seguiti. Un evento che da sempre ha un’atmosfera intima e suggestiva grazie al nostro storico lavatoio, che anche quest’anno accoglie il pubblico. Tre spettacoli molto diversi tra di loro tra cui un live podcast, un nuovo format per questo evento, che aggiunge innovazione alla tradizione». In caso di maltempo gli eventi saranno alla Sala del Carmine.

Tre concerti sinfonici della Filarmonica Toscanini tra Lugo e Ravenna

Nell’ambito della stagione in Emilia-Romagna da 13 date

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Il Cda della Toscanini in Regione per presentare il calendario 2024-2025

Tredici concerti sinfonici dell’Orchestra Filarmonica Toscanini in tutta l’Emilia-Romagna per la stagione 2024-2025, un’offerta artistica triplicata rispetto allo scorso anno, per rafforzare la presenza della cultura musicale nel suo territorio d’elezione, con un impegno capillare e costante.

Sono gli obiettivi della Fondazione Toscanini che, insieme alla Regione Emilia-Romagna, è tra i fondatori dell’Orchestra che, oltre a contribuire al suo sostegno, ne indirizza gli scopi culturali. La Filarmonica Toscanini è, infatti, ambasciatrice d’eccellenza delle ricche tradizioni musicali dell’Emilia-Romagna, in linea con l’eredità del grande Maestro, Arturo Toscanini.

Il calendario regionale dei concerti inizierà il 26 ottobre al Teatro Ebe Stignani di Imola e il 27 ottobre a Lugo con la direzione di Dmitry Matvienko, interprete di una selezione dal balletto di Prokof’ev Romeo e Giulietta e l’italiano Alexander Gadjiev, impegnato nel Concerto n. 1 di Johannes Brahms.

Altri due concerti poi in provincia.

A Lugo si tornerà il 22 novembre con il debutto del concerto con la direttrice Yi-Chen Lin e la voce narrante Cristina Zavalloni – con il Pierrot Lunaire di Schönberg, la Suite da Pulcinella di Stravinsky e le Maschere di Mascagni.

Il 14 febbraio il teatro Alighieri di Ravenna ospita Joel Sandelson con Anna Tifu violino e Giovanni Gnocchi violoncello, solisti del Doppio Concerto op. 102 di Brahms nella serata che comprende anche la Sinfonia n. 2 di Carl Nielsen.

Dopo il mandato da sindaco di Fusignano, Pasi diventa capo di gabinetto in Provincia

Scelto dal Presidente De Pascale. Conferito un incarico di collaborazione a tempo pieno

De Pascale Pasi

Al termine del proprio mandato decennale da sindaco di Fusignano, l’architetto Nicola Pasi è stato scelto il mese scorso dal Presidente Michele de Pascale quale suo nuovo capo di gabinetto in Provincia.

Gli è stato conferito un incarico di collaborazione “a tempo pieno e determinato” – si legge nella determina, legata a quella che vede Stefania Mieti, che stava ricoprendo anche quel ruolo, tornare a fare unicamente la capo di Gabinetto del sindaco a Ravenna.

Pasi nel corso del suo ultimo mandato da sindaco era stato il consigliere delegato a Strade e Infrastrutture della Provincia e sulla base di quel lavoro è stato scelto da De Pascale nel suo staff, un ruolo per cui la fiducia è condizione ovviamente necessaria e che quindi con il nuovo Presidente della Provincia (con De Pascale come noto verso la Regione…) potrebbe essere messo in discussione.

Si dimette il consigliere comunale Giacomo Ercolani: «Troppa distanza con la Lega»

La decisione dopo lo scontro con il capogruppo Rolando. «Non mi ricandiderò, ma aiuterò nel centrodestra»

Ercolani Giacomo

Il giovane consigliere comunale della Lega a Palazzo Merlato si dimette. A distanza di qualche settimana da un acceso confronto con il capogruppo Gianfilippo Nicola Rolando (partito da una diversità di vedute sul progetto Agnes), Giacomo Ercolani rassegna le proprie dimissioni con una nota inviata alla stampa, «per rispetto degli elettori e delle istituzioni, nonostante le numerose attestazioni di stima e le richieste di rimanere in carica arrivate da più parti».

«Sebbene sia stato premiato da un cospicuo numero di preferenze (126, solo una ventina in meno di Rolando, ndr), se sono stato eletto, è perché oltre 5.000 elettori scelsero Lega nel 2021, pertanto mi pare corretto, nel rispetto del volere democratico e dell’interesse pubblico, fare un passo indietro e lasciare posto a qualcuno che oggi possa meglio rappresentare la Lega e le sue istanze rispetto a me. È evidente, infatti, la distanza che si è ormai creata fra me ed il partito».

«Il mio impegno – prosegue Ercolani – continuerà, quindi, con rinnovata determinazione, senza il bisogno di poltrone, da una posizione che mi consenta di lavorare con libertà ed efficacia al fianco dei ravennati. Annuncio, inoltre, che non intendo ricandidarmi al consiglio comunale di Ravenna per le prossime amministrative, mettendomi però a disposizione del centrodestra per aiutare nelle attività della campagna elettorale per le amministrative e supportare nella redazione del programma della coalizione».

Lorenzo Zandoli e Luca Cacciatore, rispettivamente segretario provinciale e segretario di sezione di Ravenna della Lega, commentano così le dimissioni di Ercolani: «Abbiamo accolto con rammarico l’annuncio. Con Ercolani abbiamo combattuto tante battaglie importanti. Dispiace che non ci sia stata la possibilità di trovare una mediazione: gli ‘aut aut’ sono sempre difficili da gestire in qualunque contesto dove coesistono più persone con vedute e modi di agire diversi che dovrebbero trovare una sintesi talvolta difficile raggiungere. Auguriamo a Giacomo il massimo successo per le prossime attività professionali e lo salutiamo con un cordiale arrivederci».

Al posto di Ercolani subentrerà Anna Greco a cui vanno gli auguri di buon lavoro dai dirigenti locali del partito.

L’appello del nuovo Ravenna ai tifosi: «Insieme torneremo a rivedere le stelle»

Dante nel manifesto della campagna abbonamenti. Tariffe scontate fino al 18 agosto e sciarpe in regalo ai primi mille tesserati

Abbonamenti Ravenna Fc

Continua l’opera di rinnovamento della nuova proprietà del Ravenna Fc targata Cipriani, che dopo aver utilizzato come testimonial nientemeno che Ronaldo “il fenomeno”, lancia la campagna abbonamenti puntando su Dante.

«È con immenso entusiasmo – si legge in una nota della società – che Ravenna Fc 1913 annuncia l’apertura della campagna abbonamenti per la stagione 2024/2025, inaugurando una nuova, ambiziosa era nella gloriosa storia giallorossa. Il nostro slogan, “Ed uscimmo a rivedere le stelle”, è ispirato al verso immortale di Dante Alighieri che chiude l’Inferno e apre ad una nuova speranza, rappresenta il nostro rinnovato spirito di determinazione e sogno di un futuro sempre più luminoso. Una campagna abbonamenti ricca di novità e con un format comunicativo innovativo e frizzante studiato con una delle Media Company più seguite nel mondo del calcio: “Chiamarsi Bomber – Hub Creativo”».

«Vogliamo riaccendere la passione per il calcio in ogni angolo della nostra amata città – continua la nota -, riportando entusiasmo e calore sugli spalti rinnovati del nostro Stadio Benelli. Ogni partita deve diventare un evento imperdibile, un’occasione per vivere insieme momenti indimenticabili. La vostra energia e il vostro sostegno sono la vera forza di questa squadra».

Per dare un ulteriore impulso a questo processo per chi si abbonerà entro il 18 agosto la società comunica di aver riservato delle tariffe “Early Bird” molto vantaggiose. «Questa è la vostra occasione per mostrare il vostro supporto incondizionato alla squadra e allo stesso tempo beneficiare di un prezzo davvero speciale. È un gesto di fiducia che noi intendiamo ripagare con tutto il cuore in campo».

Un’occhio di riguardo anche alle famiglie ed alle generazioni più giovani, il pacchetto family infatti vedrà l’abbonamento del bambino gratuito compreso nel prezzo dei genitori e sarà anche presente una tariffa agevolata Young per i ragazzi tra i 15 ed i 24 anni. Qui sotto tutte le tariffe.

Prezzi Ravenna

E non è tutto: i primi mille tifosi che si abboneranno riceveranno in regalo una sciarpa ufficiale del Ravenna Fc, «un simbolo di appartenenza e orgoglio che ci accompagnerà in ogni partita, colorando gli spalti e facendoci sentire ancora di più tutti parte di una grande comunità».

Gli abbonamenti sono disponibili (dalle 10 di giovedì 25 luglio) online e nei punti vendita Vivaticket e verranno attivate le prevendite allo Stadio Benelli nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 16 alle 19.

Accetta cellulari in pegno in cambio della droga, arrestato per tentata estorsione

Al momento della restituzione del dispositivo, il pusher pretendeva cifre molto superiori a quelle pattuite

Carabinieri

Accettava cellulari in pegno dagli acquirenti sprovvisti di contati per pagare la droga, ma al momento della restituzione del dispositivo pretendeva cifre molto superiori a quelle pattuite: arrestato un pusher nel faentino per tentata estorsione.

La segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata da parte di un giovane acquirente che aveva consegnato all’uomo il proprio smartphone con la promessa di saldare il debito di 150 euro entro il giorno seguente. Dopo essersi confinato con i famigliari però, scatta la denuncia dell’accaduto ai Carabinieri che, dopo aver contrassegnato le banconote da utilizzare per il pagamento, “scortano” il ragazzo all’appuntamento, camuffati tra i numerosi frequentatori della piazza centrale.

Sul luogo si presenta un quarantottenne italiano residente a Faenza, già noto ai militari per i suoi trascorsi giudiziari. Al posto dei 150 euro precedentemente concordati però, il pusher ne pretende 400. Il tentativo di estorsione è stato sufficiente per permettere l’immediato intervento dei militari, che hanno fermato l’uomo impedendone la fuga. La perquisizione, effettuata sul momento, ha portato al rinvenimento di alcune dosi di stupefacente occultate tra i vestiti dell’uomo, ma non del telefono che, secondo le prime supposizioni dei carabinieri, potrebbe essere stato rivenduto. Al termine dell’operazione il quarantottenne è stato arrestato e scortato nel carcere ravennate per tentata estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Al via il progetto destinato ai giovani imprenditori e alle assunzioni di under 35

L’associazione ha già stanziato 1 milione e mezzo di euro a favore dell’iniziativa

lavoro giovani

Incentivi alle assunzioni, nascita e sviluppo di nuove imprese, attrazione di talenti e di capitali, sostegno alla genitorialità, connessione scuola lavoro: questi i cinque pilastri che reggono il piano straordinario avviato dalla Camera di Commercio a sostegno dell’imprenditoria giovanile e dell’assunzione a tempo indeterminato di ragazzi under 35. Per l’avvio del progetto, approvato pochi mesi fa dalla giunta, è già stato stanziato 1 milione e mezzo di euro. I contributi, erogati a fondo perduto saranno destinati ai migliori progetti presentati, garantendo ai giovani aspiranti imprenditori il sostegno tecnico, formativo e finanziario per mettersi in proprio e gli incentivi per l’assunzione giovanile.

Tra le spese contemplate negli incentivi, quelle sostenute per parcelle notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, quelle relative alla redazione del progetto d’impresa, alla consulenza specialistica nelle aree del marketing, logistica e produzione, oltre che le spese legate al personale, ai sistemi informativi, alle sfere economico-finanziarie e contrattualistiche, analisi di mercato e implementazione del sito Internet aziendale.

L’iniziativa è rivolta a tutti i settori dell’economia ferrarese e ravennate, fa parte di un più ampio progetto di sostegno all’imprenditorialità giovanile che prevede un “pacchetto” di azioni nel campo della formazione, del credito, della innovazione e della internazionalizzazione. «Investire sui giovani – ha sottolineato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna – chiamarli a fare la propria parte e dare loro adeguate opportunità: che questa sia la strada giusta, ho potuto verificarlo in tante occasioni. […] Tra marzo e maggio di quest’anno sono nate nelle province di Ferrara e Ravenna 333 imprese costituite da giovani. È su questi atti di coraggio e di intraprendenza che dobbiamo puntare».

Non mancherà, inoltre, un lavoro di analisi e di sperimentazione per attività di spin-off, così come l’ulteriore valorizzazione dei punti di assistenza distribuiti sul territorio presso le associazioni di categoria per ottenere informazioni e test di auto-valutazione, accessibili comunque anche via internet.

Ottant’anni dalla strage del Ponte dei Martiri: il programma delle celebrazioni

Oltre alla cerimonia di commemorazione, è previsto anche il restauro completo del monumento dedicato ai partigiani e dell’area circostante

Ponte Dei Martiri
La scultura di Gio Pomodoro

Ricorrerà domenica 25 agosto l’80esimo anniversario dell’eccidio di Ponte dei Martiri, una tra le rappresaglie nazifasciste più brutali avvenute nel ravennate durante gli anni dell’occupazione, storicamente conosciuta anche come la strage del Ponte degli Allocchi. Anche quest’anno, i 12 partigiani e partigiane uccisi il 25 agosto del 1944 saranno ricordati con una cerimonia commemorativa, che avrà inizio in piazza Garibaldi alle 18.30, con la deposizione di una corona alla lapide dedicata a don Giovanni Minzoni, ucciso il 23 agosto 1923 da due squadristi mentre rientrava in canonica. Il corteo si sposterà poi in piazza Caduti della Libertà, nell’atrio della scuola media Guido Novello dove, alle 18,45, ci sarà l’omaggio ai busti in bronzo di Mario Pasi, Primo Sarti e Agamennone Vecchi, insigniti della Medaglia d’Oro al Valore Militare. Si proseguirà per il Ponte dei Martiri per la cerimonia che inizierà alle 19 con la performance teatrale della compagnia Spazio A. “All’altezza dell’agognata libertà”, realizzata con la collaborazione dei ragazzi del progetto dell’assessorato al Decentramento “Lavori in Comune”. Verrà in seguito posta una corona sulla lapide con il commento del sindaco De Pascale.

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio, l’amministrazione comunale ha deciso di valorizzare il monumento con lavori di restauro e qualifica di tutta l’area, con un investimento di 50mila euro. I diversi tipi di pietra che compongono il complesso saranno riportati al loro colore originale, saranno rimosse le siepi non presenti originariamente; sarà spostata e resa più visibile la targa che ricorda i caduti delle forze armate regolari nella guerra di liberazione e ne sarà aggiunta una commemorativa della strage che ne spiega la storia. Inoltre, saranno sostituiti gli elementi metallici porta-corone esistenti e verrà realizzato un impianto di illuminazione dedicato alla valorizzazione del monumento. Gli spazi tra il monumento ai caduti e l’area alberata di fronte alla Circonvallazione al Molino saranno intitolati “largo Ponte dei Martiri” e “giardino Umberto Ricci”.  Al termine della cerimonia si esibirà la banda musicale cittadina. In caso di maltempo la commemorazione sarà rimandata a data da destinarsi.

La cooperativa Il Solco chiude il bilancio con un aumento del 10,8 percento sul 2022

Nonostante la crescita del fatturato, il 2023 non è stato un anno facile per l’associazione, tra i danni causati dall’alluvione e la fusione tra due realtà del gruppo 

Assemblea Solco (1)

Chiusura di bilancio per il Consorzio Solco Ravenna: l’associazione che unisce 15 cooperative sociali in tutta la Romagna annota un valore della produzione di oltre 51 milioni e 300mila euro, in crescita del 10,8 percento rispetto al 2022.

Durante l’assemblea è stata anche riconfermata la presidenza di Antonio Buzzi, che sottolinea: «La nostra è una squadra che si è costruita nel tempo e che oggi è capace di dare risposte e supporto all’imprenditoria della cooperazione sociale. Il nostro compito più grande è garantire il futuro a queste imprese richiamando giovani verso questo lavoro e trovando soluzioni ai nuovi bisogni della società».

Sulla crescita registrata nell’ultimo anno interviene invece il direttore Giacomo Vici: «Il 2023 si è chiuso positivamente, tanto da darci la possibilità di erogare un ristorno di 70mila euro alle nostre cooperative associate. L’aumento del valore della produzione è dovuto all’entrata di nuove cooperative nel gruppo e allo sviluppo di nuovi servizi, in particolare quelli riguardanti l’housing sociale. Oggi oltre alle 15 cooperative associate, il nostro Consorzio rappresenta 2400 lavoratrici e lavoratori e raggiunge in maniera diretta con i propri servizi più di 4000 persone».

Nonostante la forte crescita numerica, il 2023 è stato per molti aspetti un anno difficile, caratterizzato dai danni causati dall’alluvione alle strutture (due fra tutte l’Asilo Azzaroli di Sant’Agata e la Comunità psichiatrica Villanova a Ravenna) dalla delicata gestione e dal coordinamento delle donazioni ricevute e dalla fusione delle cooperative Il Mulino e La Pieve. «I momenti che attraversiamo sono estremamente complessi, ma è proprio in questi momenti che il Consorzio si dimostra uno strumento utile e forte per il futuro delle imprese sociali. – ricorda Buzzi – Le sfide più importanti sono il garantire stabilità economica alle cooperative i cui servizi dipendono dalle amministrazioni pubbliche e dalle risorse delle famiglie, e il progettare servizi sempre più innovativi»

I servizi su cui il Consorzio sta investendo di più in termini di innovazione e progettazione riguardano l’assistenza domiciliare, l’inclusione delle persone fragili nel mondo del lavoro e l’abitare sociale.

«Il nostro obiettivo è allargare ancora di più il ventaglio di partner al fine di creare attorno alle famiglie e ai caregiver una rete di supporto e accompagnamento all’autonomia – prosegue il presidente – con il contratto collettivo nazionale della cooperazione sociale entrato in vigore a febbraio di quest’anno abbiamo dimostrato come la cooperazione creda nella contrattazione collettiva e nei rapporti con i sindacati. Per troppo tempo stipendi troppo bassi sono stati corrisposti alla responsabilità dei nostri operatori. La sfida è che ora anche le amministrazioni pubbliche e i cittadini comprendano l’importanza del lavoro sociale e il bisogno di valorizzarlo, perché è da questo lavoro che si costruisce la qualità della vita delle persone e delle comunità nel prossimo futuro».

Durante l’incontro, l’assemblea del consorzio ha anche eletto il nuovo consiglio d’amministrazione, di cui fanno parte, oltre al presidente Buzzi, Loredana Miceli, Erika Naldoni, Francesca Battistini, Cristina Ricci, Pier Domenico Laghi, Laura Gambi, Marco Bandini, Serafino Ferrucci, Francesco Biondini, Christian Bartoletti, Maurizio Casadei, Enrico Pisanu, Anna Rosa Dagostino, Davide Benini.

Muore in collina schiacciato dal trattore

L’incidente nel Brisighellese. La vittima aveva 78 anni

Un uomo di 78 anni è morto schiacciato da un trattore in una tenuta agricola sulle colline di San Martino in Gattara, nel Brisighellese.

L’incidente è avvenuto verso le 9.30 di oggi, 24 luglio.

Sul posto i soccorsi del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’anziano. Stando a una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato schiacciato dal mezzo, ribaltato a causa della pendenza del terreno, mentre stava effettuando alcune lavorazioni.

Blitz dei Carabinieri durante la corsa clandestina: oltre 40 giovani identificati

I controlli dei militari hanno portato al ritiro di otto carte di circolazione con relativa sanzione e al fermo di diversi motocicli non a norma

CC Auto + Carabiniere

Continua la lotta alle corse clandestine nel ravennate: nei giorni scorsi, a seguito di alcune segnalazioni dei residenti di Borgo Montone, i Carabinieri hanno predisposto uno specifico servizio per la prevenzione e repressione del fenomeno delle gare tra ciclomotori.

Pochi giorni fa un blitz delle forze dell’ordine ha portato alla segnalazione di oltre 40 individui tra partecipanti e spettatori (molti dei quali minorenni) e al ritiro di otto carte di circolazione, con relativa sanzione. Durante l’incursione sono stati controllati più di 20 motocicli, molti dei quali risultati non a norma e sottoposti a fermo e revisione da parte della motorizzazione, vista la mancanza di specchietti retrovisori, frecce di segnalazione, pedane poggiapiedi e scarichi non omologati.

Sempre nel contesto dei controlli alla circolazione stradale, rafforzati in occasione della festa di Sant’Apollinare, i militari hanno controllato diverse persone e mezzi, elevando 15 contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada, con 7 patenti ritirate ad altrettanti automobilisti sorpresi alla guida con tasso alcolemico superiore ai valori consentiti.

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