sabato
19 Luglio 2025

Rapine e scippi in strada in serie: arrestato 40enne accusato di 11 colpi in 4 mesi

L’analisi delle videocamere di sorveglianza a Ravenna ha permesso alla squadra mobile di individuare elementi comuni a tutti gli episodi e rintracciare lo scooter usato dal sospettato

02Una striscia di undici scippi in strada e rapine fatti a Ravenna a bordo di uno scooter in meno di quattro mesi tra novembre 2023 e febbraio 2024, vittime donne in bicicletta. È l’accusa di cui deve rispondere un 40enne residente in zona che è stato arrestato il 2 marzo dalla squadra mobile della polizia con una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le modalità di azione e i racconti delle vittime hanno presto messo in luce che poteva trattarsi della stessa persona. L’ultimo episodio all’alba di sabato 24 febbraio, nei confronti della titolare di un panificio: armato di coltello, il rapinatore riusciva ad impossessarsi di circa 1.800 euro in contanti. In alcuni casi le donne hanno riportato lievi lesioni cadendo.

01L’attività investigativa si è concentrata sulla analisi delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati. Ciò consentiva di individuare il percorso effettuato dal malvivente a bordo del motociclo di grossa cilindrata nelle fasi precedenti e successive al colpo: da qui si è risaliti a modello, colore e targa e a una serie di elementi comuni e ricorrenti in tutti gli episodi (in particolare la corporatura dell’autore, il suo abbigliamento – casco e giubbotto tipo “parka” – nonché il percorso di ritorno nella propria abitazione).

Una perquisizione nell’abitazione dell’indagato ha permesso di rinvenire alcuni capi di abbigliamento, tra i quali un passamontagna, ritenuti verosimilmente utilizzati nell’esecuzione delle rapine.

Tre iniziative per commemorare i 13 lavoratori morti 37 anni fa nel cantiere Mecnavi

Tra il 12 e il 13 marzo due spettacoli teatrali incentrati sulla sicurezza sul lavoro. L’incidente nel 1987 a bordo di una nave gasiera in secca per manutenzione: un incendio causò l’asfissia degli operai, il più giovane aveva 19 anni ed era al primo giorno di lavoro, il più anziano ne aveva 60 ed era prossimo alla pensione

Commemorazione MecnaviPer commemorare il 37esimo anniversario della tragedia della Mecnavi, l’incidente sul lavoro che il 13 marzo 1987 in un cantiere navale di Ravenna costò la vita a 13 operai impegnati nella manutenzione della nave gassiera Elisabetta Montanari, il Comune di Ravenna promuove tre iniziative.

Insieme ai sindacati, all’associazione nazionale vigili del fuoco, al comando provinciale dei vigili del fuoco e ad alcune realtà culturali cittadine sono stati organizzati momenti di approfondimento per ricordare la strage, approfondire e riflettere sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il primo appuntamento è previsto per martedì 12 marzo, alle 10 alle Artificerie Almagià in via dell’Almagià 2 (sulla banchina destra della Darsena di città), con lo spettacolo teatrale La Gru, di Luisa Campatelli, regia di Alfredo Traversa e con Tiziana Risolo. L’opera, a cura dell’associazione Opportunità alla pari, è ambientata a Taranto ed è ispirata a fatti realmente accaduti di recente con processi ancora in corso. Il titolo La Gru non indica solo la macchina per il sollevamento e lo spostamento di merci e materiali, ma per un destino crudele fa anche riferimento all’uccello di grandi dimensioni che prima dell’industrializzazione selvaggia di Taranto abitava le stesse zone ora occupate dalle gru/macchine. L’iniziativa è inserita nell’ambito del Festival delle Culture; lo spettacolo sarà preceduto dai saluti dell’assessora al Lavoro Federica Moschini e da Manuela Trancossi, segretaria generale Cgil di Ravenna, a nome di Cgil, Cisl e Uil.

Due invece gli appuntamenti mercoledì 13 marzo. Alle 9.30 sullo scalone della residenza comunale, in piazza del Popolo, l’annuale commemorazione ai caduti della Mecnavi, con la deposizione di una corona. Interverranno Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, Gessica Allegni, sindaca di Bertinoro (dove vivevano 5 delle 13 vittime) e Carlo Sama, segretario generale Uil Ravenna a nome di Cgil, Cisl e Uil.

Alle 10.30 al Teatro Rasi in via di Roma 39, si svolgerà la rappresentazione teatraleIn fondo ad una nave” di e con Pierpaolo Zoffoli, accompagnato da Luca Caroli alla chitarra, produzione 05QuartoAttoMercoledì. Lo spettacolo ripercorre proprio la vicenda accaduta nel porto di Ravenna. Prima dell’inizio ci saranno i saluti di De Pascale, Castrese De Rosa, prefetto della provincia di Ravenna, Antonio Petitto, comandante vigili del fuoco di Ravenna, Roberto Baroncelli, segretario Cisl Romagna, a nome di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Bozzi, presidente Confindustria Romagna.

Cos’è successo nel cantiere Mecnavi a Ravenna nel 1987?

Il disastro della motonave Elisabetta Montanari fu scatenato da un incendio scoppiato nella stiva numero 2 dell’imbarcazione: le esalazioni sprigionate della combustione causarono la morte per asfissia dei 13 operai, di età fra 19 e 60 anni, impegnati nel cantiere di manutenzione. L’imbarcazione, appartenente al compartimento marittimo di Trieste, era una nave cisterna di fabbricazione norvegese adibita al trasporto di gas Gpl. Da alcuni giorni era stata tirata in secco in un bacino di carenaggio del porto di Ravenna per essere sottoposta a operazioni di riclassificazione condotte in un cantiere di manutenzione di cui era titolare la Mecnavi, azienda di proprietà dei fratelli Arienti.

Nel 2023 il centro antiviolenza di Ravenna, Cervia e Russi ha accolto 392 donne

I dati di Linea Rosa, in crescita rispetto al 2022

Violenza

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle donne, Linea Rosa, centro antiviolenza di Ravenna, Cervia e Russi, rende pubblici i dati statistici relativi alle donne accolte e assistite nel corso del 2023, per uno sguardo approfondito sulle sfide affrontate dalle vittime di violenza e sull’impegno del centro nell’offrire sostegno.

L’anno scorso, il centro ha accolto un totale di 392 donne (in crescita rispetto alle 375 del 2022), di cui 366 hanno dichiarato di aver subito violenza. La fascia di età più rappresentata è quella tra i 40 e i 49 anni, con il 28% delle donne accolte (nel 2022 era pari al 22,6%), seguita dalla fascia dai 30 ai 39 anni. La nazionalità delle donne accolte è per il 70% italiana, confermando i trend degli anni precedenti.

La violenza psicologica risulta essere quella maggiormente agita, seguita da quella economica e sessuale.

Il 70% delle violenze è perpetrato da partner sentimentali, con un incremento rispetto all’anno precedente.

Nel corso del 2023, il Centro antiviolenza ha ospitato 21 donne nelle case rifugio, di cui 15 con figli. Due donne, per garantirne la sicurezza, in percorso hanno trovato collocazione in altri centri della regione Emilia-Romagna, con il supporto dei servizi sociali di Ravenna.

«Linea Rosa da oltre 30 anni è impegnata nella lotta contro la violenza di genere e nell’offrire supporto alle donne che dichiarano di aver subito violenza. L’8 marzo – ribadisce la presidente Alessandra Bagnara – è un momento importante per riflettere anche sui progressi compiuti nella sensibilizzazione rispetto ai diritti delle donne, sottolineando i margini di miglioramento e le sfide ancora da affrontare per continuare a lottare per un mondo più equo e inclusivo per tutti e tutte».

Proprio per questo il calendario di eventi in programma in occasione di questa Giornata è ampio e variegato, ricco di manifestazioni, dibattiti, seminari, culturali e iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche di genere. Alcune delle iniziative sono indicate all’interno della rassegna l’otto marzo, organizzata dal Comune di Ravenna, a cui Linea Rosa collabora e partecipa.

A questo link il programma completo.

Entra in funzione la rotonda (al posto dei semafori) tra la Casolana e la via Emilia

A Castel Bolognese. I lavori proseguiranno poi all’interno della rotatoria fino ad aprile

rotonda castel bolognese

Domattina, 5 marzo, dopo aver rimosso gli impianti semaforici, entrerà in funzione la nuova rotatoria di intersezione tra la Casolana e la via Emilia, a Castel Bolognese.

I lavori, commissionati dalla Provincia di Ravenna per un importo di circa 400mila euro, sono stati eseguiti dalla ditta Cti e consentiranno di fluidificare il traffico in uno dei tratti di strada più critici per traffico e sicurezza stradale, anche e soprattutto in ottica circonvallazione.

La polizia locale e la polizia provinciale saranno sul posto per la gestione del traffico durante la rimozione dei semafori e per la messa in funzione della rotonda.

I lavori proseguiranno quindi all’interno della rotatoria per terminare, salvo imprevisti, nel mese di aprile.

Raccolta differenziata porta a porta: a Faenza cambiano le frequenze dei ritiri

Dall’1 aprile novità nei passaggi per carta e cartone e plastica e lattine. Nel 2024 già 22 sanzioni per abbandono di rifiuti

Rifiuti Differenziata PlasticaA quasi un anno dall’attivazione del servizio raccolta rifiuti “porta a porta”, che ha portato a un aumento di 10 punti percentuali di differenziata fino a superare il 70 percento, l’amministrazione comunale di Faenza ha deciso di introdurre alcune rimodulazioni del servizio domiciliare.

Dall’1 aprile 2024 nelle zone del centro urbano (calendari rosa, giallo, marrone e viola) le frequenze di raccolta di carta e cartone e di plastica e lattine passeranno da ogni due settimane a settimanali. Per il resto del territorio, invece, la raccolta resterà ogni due settimane, ma con la possibilità di richiedere contenitori aggiuntivi per questo tipo di rifiuti.

L’aumento delle frequenze ha reso necessaria la modifica di alcuni calendari di raccolta: per questo a tutte le utenze (famiglie e attività) delle zone residenziali in questi giorni verrà distribuito, oltre ad un volantino informativo, anche il calendario con nuove giornate e frequenze.

Anche nella zona industriale, sebbene le frequenze rimangano invariate, sarà distribuito il nuovo calendario.

A seguito di un’indagine di verifica di utilizzo del servizio e dai controlli sui conferimenti, la frequenza di raccolta di carta e cartone per le attività del centro storico e del Borgo Durbecco, invece, sarà ridotta da 6 giorni su 7 a 3 su 7, nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì.

Riguardo al fenomeno diffuso dell’abbandono di rifiuti, l’amministrazione comunale ed Hera, insieme alle forze di polizia locali, hanno intensificato i controlli e le relative sanzioni per contrastarne il fenomeno, oltre ad attivare un servizio aggiuntivo di recupero abbandoni e di pulizia manuale attorno alle isole ecologiche di base (Ieb) del centro storico e del Borgo Durbecco. Dall’inizio del nuovo anno, sono 22 le sanzioni elevate dalla task force impegnata sul tema del contrasto al degrado.

Club del Sole sceglie due camping di Punta Marina per uno spot sui canali Mediaset

“Voglio tutto” è il tormentone della prima pubblicità tv della società forlivese, protagonista l’attrice Orsetta Borghero. E spunta anche Paolo Cevoli

Due villaggi turistici di Punta Marina in tv sui canali Mediaset. L’Adriano Family Camping e il Pini Beach sono stati scelti dalla società Club del Sole come set per girare il primo spot televisivo del gruppo forlivese in onda dal 3 marzo per promuovere l’offerta della stagione estiva 2024.

Lo spot si intitola “Voglio Tutto”, risultato di un lavoro a quattro mani con l’agenzia Conic di Milano, e «vuole mostrare la possibilità di conciliare elementi che nel percepito comune sono in contrasto, come il comfort e la natura», ha dichiarato Francesco Giondi, amministratore delegato di Club del Sole.

Protagonista dello spot è una donna che parla agli spettatori mentre inaugura la sua vacanza in uno dei villaggi Club del Sole. «Per interpretare la protagonista abbiamo scelto Orsetta Borghero – commenta Alberto De Martini, amministratore delegato di Conic e autore dello spot insieme all’art director Paola Bussa -. Le abbiamo chiesto di ispirarsi alla mitica Franca Valeri e siamo molto felici della sua performance. Il tormentone del suo monologo, “Voglio Tutto” è riferito alla capacità di Club del Sole di offrire al cliente tutto ciò di cui ha bisogno per una vacanza ideale».

Nel finale spunta anche Paolo Cevoli con una battuta delle sue che chiude lo spot.

All’Alberghiero di Cervia i lavori per la nuova palestra, con tribuna da 119 posti

Partito il cantiere da quasi 5 milioni di euro, finanziato anche dal Pnrr, all’istituto Tonino Guerra, che ospita anche il nuovo liceo linguistico

Alberghiero Cervia

Sono cominciati oggi, lunedì 4 marzo, i lavori per la realizzazione della nuova palestra dell’Istituto di istruzione superiore Tonino Guerra di Cervia – comprendente l’Istituto professionale statale servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e il Liceo linguistico –  intervento da 4,9 milioni che sarà realizzato dalla Provincia di Ravenna ed è finanziato per 3 milioni dal Pnrr, per 750mila euro dal fondo statale opere indifferibili e per i restanti 1,15 milioni dalla Provincia stessa.

L’istituto è dotato di una palestra di 155 metri quadri, corredata di un’area di circa 285 metri quadri destinata a spogliatoi, magazzino e locale primo soccorso. Tali dotazioni risultano insufficienti sia per contenere campi regolamentari per il gioco del basket o della pallavolo sia per ospitare tutte le ore di educazione fisica richieste dalla programmazione settimanale delle classi presenti.

Per superare questa criticità la Provincia ha deciso di realizzare, ampliando l’istituto, una palestra in grado di contenere campi regolamentari omologati dal Coni, e ha candidando l’intervento all’ottenimento di fondi Pnrr con esito positivo.

Nuova Palestra Alberghiero CerviaLa struttura che sarà realizzata in ampliamento dell’istituto Guerra avrà una superficie netta di 1.475 metri quadri e comprenderà: il campo da gioco, dimensionato in modo tale da poter contenere i campi omologati per la pallavolo, per il basket e per il calcio a 5; le gradinate per il pubblico con 119 posti a sedere e i relativi servizi; due spogliatoi dimensionati per un minimo di 16 persone ciascuno con servizi igienici e docce, destinati agli studenti e agli atleti delle società sportive; due spogliatoi dimensionati per un minino di 4 persone ciascuno, destinati agli insegnanti e ai giudici di gara; gli spazi deposito; i locali tecnici. Con particolare riferimento alla presenza delle gradinate, la scelta è stata dettata anche dal fatto che l’istituto scolastico è privo dell’aula magna, quindi occorre uno spazio multifunzionale, utilizzabile all’occorrenza per consigli di istituto e iniziative di interesse didattico ma anche a disposizione dell’intera comunità locale.

Il corpo della nuova palestra si porrà in continuità volumetrica ed architettonica con l’edificio esistente, all’interno dell’area verde di pertinenza della scuola, parallelamente ai volumi esistenti, completando lo sviluppo del complesso scolastico sul confine est. Saranno realizzati due corpi di fabbrica a volume compatto, entrambi a copertura piana, uno più grande, che ospiterà il vano palestra, e l’altro più piccolo, che ospiterà gli spogliatoi. L’area palestra sarà organizzata su due livelli: il piano terra per ospitare lo spazio di gioco vero e proprio e una serie di servizi ad esso strettamente connessi e il primo piano destinato a tribuna, mentre l’area spogliatoi sarà su un unico livello. 

«Questo intervento – dichiara il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale – si inserisce nel grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni come Provincia di Ravenna, con la collaborazione del Comune di Cervia e della Regione, per valorizzare l’offerta formativa superiore, raggiungendo l’importante traguardo della realizzazione dell’Istituto di Istruzione superiore “Tonino Guerra” con gli indirizzi professionali alberghiero e liceale linguistico. Ora, attraverso l’uso efficiente delle risorse del Pnrr, verrà fatto un ulteriore passo avanti in termini di edilizia scolastica e di arricchimento e modernizzazione degli spazi. Al termine di questo intervento sarà a disposizione della scuola un ambiente polifunzionale accogliente e sicuro, moderno, accessibile e in regola con le norme antincendio e antisisma, non solo per accompagnare la crescita degli studenti e delle studentesse e sostenere docenti e personale scolastico, ma anche a servizio delle società sportive e dell’intera comunità».

 «Finalmente – aggiunge il sindaco di Cervia Massimo Medri – l’Istituto Tonino Guerra avrà una nuova palestra. Un importante risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra tra Provincia di Ravenna e Comune di Cervia che verrà realizzato grazie ai fondi Pnrr, che ci stanno consentendo di portare avanti opere fondamentali, attese da tempo in tutto il territorio. In questi cinque anni abbiamo investito fortemente su questo Istituto, aprendo un liceo e cercando di contribuire a migliorare la struttura. Credo sia fondamentalmente per una città turistica come la nostra, avere una scuola all’avanguardia che possa formare i nostri giovani in questo campo, insegnando l’accoglienza. Oggi doniamo ai nostri ragazzi un luogo dove praticare sport, all’altezza delle dimensioni sempre più numerose di una scuola che sta crescendo. Ringrazio ancora la Provincia per avere sostenuto e compreso l’importanza di questo progetto».

Itway sale in cattedra: incontri di formazione a scuola sulle professioni del futuro

Quali saranno i lavori del futuro? È partito dal liceo scientifico di Ravenna il progetto dell’azienda di cyber security Itway dedicato agli alunni del quinto anno delle superiori

Itway Liceo Scientifico Oriani RavennaQuali saranno le professioni più richieste in Italia nei prossimi anni e quali competenze serviranno: questo è stato il tema dell’incontro che si è svolto il 29 febbraio al liceo scientifico Oriani di Ravenna tra gli studenti del quinto anno e i vertici di Itway, una multinazionale nata a Ravenna che si occupa di progettazione, produzione e distribuzione di tecnologie in settori come cybersecurity, intellligenza artificiale e big data.

L’incontro allo scientifico segna l’avvio dell’impegno di Itway nel collaborare con le scuole superiori a indirizzo Stem – acronimo dai termini inglesi science (scienza), technology (tecnologia), engineering (ingegneria) e mathematics (matematica) – dove il gruppo ha sedi in Italia

Itway Liceo Scientifico Oriani Ravenna1I liceali hanno seguito la presentazione di Andrea Farina, fondatore e presidente di Itway, in cui si sono tracciati alcuni scenari con riferimento al report 2023 sui lavori del futuro elaborato dal World Economic Forum. A seguire Angelo Salice, manager per cyber security e resiliency, ha invitato i ragazzi a formarsi in modo specialistico proprio in sicurezza cibernetica «per rendere questo mondo un mondo più sicuro».

Questo primo progetto formativo è stato condiviso con gli insegnati dello scientifico e dell’istituto tecnico industriale statale Baldini di Ravenna.

Le prossime tappe vedranno l’intervento di Marco Nanni, ingegnere del team Icoy, un’intelligenza artificiale per la sicurezza sul luogo di lavoro. A seguire si parlerà di data science e data management con Irene Buso che illustrerà cosa significa gestire immensi archivi digitalizzati di beni culturali. Una delle soluzioni elaborate da Itway conta tra i propri clienti il 30 percento del top 20 delle università mondiali e quattro di queste si posizionano tra le prime 10:  Cambrige( 2), Harvard (4), Imperial College London (6), National University Singapore (8).

In 600 alla fiera mercato del vino dell’Almagià, con 200 bottiglie in assaggio

Cantine Città

Quasi 600 persone hanno partecipato sabato 2 marzo (dalle 12 alle 19) all’Almagià di Ravenna alla fiera-mercato del vino “Cantine in città”, con 40 cantine e 200 bottiglie in assaggio.

Soddisfatta la neonata associazione Ricreazione, che insieme con i collaboratori storici ha dato vita all’evento. «Siamo felicissimi per la crescita, sia di pubblico che di qualità, per una manifestazione nata per pura passione, che rischiava di sparire nel periodo legato al Covid. Il format nei prossimi anni non cambierà, mentre continueremo a proporre nuove cantine e invitare i vignaioli più richiesti. Il sogno sarebbe quello di spalmare la manifestazione in due giorni, faremo valutazioni. Sicuramente continueremo a cercare cantine in ogni parte d’Italia e non solo. È una fiera mercato, i protagonisti sono il vino e i vignaioli che lo producono: speriamo che a Ravenna continui a crescere la passione per l’enologia».

Polemiche a Lugo per la vetrina del candidato sindaco con foto di donne seminude

Enrico Randi della lista civica “Noi” accusato di sessismo

Noi Enrico Randi

A Lugo sta facendo discutere la vetrina del comitato elettorale della lista civica “Noi”, nata a sostegno della candidatura a sindaco – decisamente fuori dagli schemi (basta guardare i suoi profili social) – di Enrico Randi. Le accuse sul web vanno dal sessismo al cattivo gusto per la scelta di aver piazzato in vetrina foto di donne seminude, alcune in pose ammiccanti.

Randi è uno dei quattro candidati a sindaco di Lugo, con il centrosinistra e il centrodestra rappresentati rispettivamente da Elena Zannoni del Pd e dall’avvocato Francesco Barone, e il Terzo Polo che ha presentato sabato la candidatura di Roberta Bravi.

Noi Enrico Randi Vetrina

L’unica gruista del porto (e d’Italia): «Quando sono lassù dimentico ogni problema»

Angela Rubino, assunta alla Sapir, rappresenta ancora un’eccezione: «È un lavoro alla portata di tutti. A volte ci sono state battute maschiliste, ma i miei colleghi si sono sempre dimostrati attenti e protettivi»

Angela Rubino gru Sapir gruistaPer quanto parlare di lavori “da uomo” o “da donna” nel 2024 sia anacronistico e ingiustificato, alcune sfere lavorative sembrano restare ancora oggi ad appannaggio principalmente maschile e l’ambito portuale rientra sicuramente tra queste.

Nel porto di Ravenna, uno dei maggiori a livello nazionale, lavora in banchina di fatto una sola donna, Angela Rubino, prima gruista del versante portuale adriatico e unica in Italia nel campo delle rinfuse secche, come sottolinea anche l’assessora allo sviluppo economico Annagiulia Randi in un post sui social.

Da un anno e mezzo Rubino lavora per il gruppo Sapir, azienda che ha deciso di investire sulle politiche di parità di genere, ottenendo certificazioni europee e impegnandosi nel raggiungimento annuale di Kpi (Key Performance Indicators) aziendali riguardanti la conciliazione di lavoro e vita privata, la segnalazione di molestie e mobbing e l’aumento dell’impiego femminile. A oggi, su 140 dipendenti Sapir, 29 sono donne: «Si tratta di circa il 20 percento dell’organico aziendale. Una percentuale che può sembrare bassa, ma in ambito portuale non è così», precisa Sara Luciani, responsabile salute e sicurezza. Sebbene sia abbastanza diffuso l’impiego femminile negli uffici amministrativi dei terminal portuali, non vale lo stesso per gli uffici operativi e tra i manovali. La prima certificazione di Sapir è arrivata l’anno scorso, proprio con l’assunzione di Rubino sul piazzale operativo.

Angela Rubino gru Sapir gruistaAngela, cosa l’ha spinta a diventare gruista?
«È stata una decisione presa quasi per gioco. Sono cresciuta in Germania e mi sono trasferita a Ravenna nel 2006. Qui ho iniziato a sperimentare lavori di diverso tipo, senza trovarne uno che riuscisse a soddisfarmi. Un’amica mi ha proposto scherzosamente l’impiego da gruista. Questo ambiente mi è sempre piaciuto, venivo anche da esperienze in magazzino, altro ambito tipicamente maschile, ma l’esperienza al terminal è impagabile. Una volta impostavo cinque sveglie per andare a lavorare, oggi mi basta il primo “trillo” per alzarmi felice di iniziare una nuova giornata come gruista».

Che tipo di formazione è richiesta per questo tipo di lavoro?
«Ho avuto la fortuna di entrare in Sapir nel periodo di lancio dell’Academy, un percorso di formazione pensato per formare 10 operai polifunzionali specializzati, selezionati dopo un’attenta analisi. Oltre al colloquio infatti si viene sottoposti a una serie di test attitudinali e, dopo un periodo di circa 6 mesi in magazzino, si inizia la vera e propria formazione da gruista con i colleghi. La prima volta che sono salita sulla gru mi è sembrato di volare».

Ha mai riscontrato delle difficoltà muovendosi in un ambito tanto maschile? Episodi di misoginia o discriminazione?
«Nulla che mi abbia mai messo a disagio. All’inizio c’era un po’ di stupore, questo sì. Qualcuno mi chiedeva cosa ci facevo sul piazzale e perché non andassi a fare i cappelletti: a questi ho sempre risposto che quando sono a casa i cappelletti li faccio, ma nel frattempo guido la gru e anche il muletto. Si ride e si scherza senza superare mai il limite, gli stereotipi ci sono ma diventano terreno di gioco: se un collega mi dice che “non so guidare” in quanto donna, io rispondo che gli uomini non sono in grado di fare due cose contemporaneamente, e per guidare una gru devi farne tre. Siamo molto uniti e i colleghi si sono sempre dimostrati attenti e protettivi nei miei confronti, se qualche camionista di passaggio alza la voce, arrivano come un esercito in mia difesa».

Perchè, secondo lei, la percentuale di impiego femminile in questi ambiti è ancora così bassa?
«Credo che molte donne non sappiano nemmeno di poterlo fare. Un tempo quello portuale era un lavoro di fatica fisica, i colleghi più anziani mi raccontano dei tempi in cui i sacchi si caricavano in spalla. Oggi la tecnologia agevola le azioni manuali, rendendo il lavoro alla portata di tutti. Vorrei dire alle donne di trovare la loro strada, anche se a volte non è quella che si aspettano. Io qui ho scoperto una passione che prima non conoscevo e che mi fa stare bene. Quando sono su una gru, dimentico ogni altro pensiero. In ambito lavorativo noi donne abbiamo la metà delle opportunità e dobbiamo impegnarci il doppio e sicuramente per lavorare al porto serve carattere, ma io sono felice. È un lavoro che permette scatti di carriera e che valuterà molte nuove assunzioni nei prossimi anni, per via dell’ampliamento del porto, consiglierei a chiunque di farsi avanti!».

E la sua famiglia come l’ha presa?
«I miei genitori inizialmente avevano qualche dubbio, essendo di un’altra generazione, ma poi mi hanno supportato; mio marito è orgoglioso e i miei figli sono incuriositi da questo mondo. Aggiungo inoltre che, contrariamente a quel che si pensa, non ho mai dovuto rinunciare alla mia femminilità per fare questo lavoro, e anche se il porto non è certo pulitissimo o aesthetic, vi assicuro che dall’alto della gru si vedono tramonti spettacolari».

Ancora un pareggio e il Ravenna è raggiunto in testa alla classifica dal Forlì

I giallorossi impattano 1-1 contro il San Marino e si fanno avvicinare anche dal Carpi

Gadda

Secondo pareggio consecutivo del Ravenna Fc che al Benelli non va oltre l’1-1 contro il Victor San Marino e viene raggiunto in testa alla classifica del girone D del campionato di serie D dai cugini del Forlì (vittorioso in casa 3-1 contro il Prato). A tallonare la coppia di testa a soli 2 punti di lunghezza ora c’è anche l’ambizioso Carpi (che ha battuto il Corticella 2-1).

Si fa sempre più dura la strada verso il ritorno tra i prof del calcio dei giallorossi (a salire in serie C, va ricordato, è solo la prima in classifica, mentre le altre saranno impegnate nei play-off che non garantiscono promozioni) che domenica prossima proveranno a tornare alla vittoria, ancora al Benelli, contro l’Aglianese, settima in classifica.

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