Non si sarebbe fermato all’alt dei carabinieri e ne è nato un breve inseguimento terminato nel tardo pomeriggio di domenica, 5 maggio, in via Trieste, a Ravenna, all’angolo con via Pirano.
L’automobilista, una volta sceso, avrebbe aggredito anche i carabinieri. A rendere la situazione ancora più “calda”, il coinvolgimento di amici e famigliari dell’uomo, che è stato poi arrestato e portato al pronto soccorso per accertamenti.
Per riportare la calma è stato necessario anche l’intervento della polizia locale.
La vittoria degli emiliani nell’ultima giornata rende inutile quella dei giallorossi, che ora possono solo sperare in un eventuale ricorso del Forlì
Il saluto dei tifosi ai giocatori giallorossi al termine dell’ultima partita di campionato contro l’Imolese
Il Ravenna Fc fa il suo dovere e batte (2-0) l’Imolese al Benelli, nell’ultima partita del gruppo D del campionato di serie D. Ma, come prevedibile, lo fa anche il Carpi, che vince così il campionato e può festeggiare il ritorno tra i professionisti del calcio.
Decisivi i 2 punti di vantaggio degli emiliani sul Ravenna, maturati grazie all’eliminazione della Pistoiese dal campionato, senza la quale le due contendenti sarebbero state a pari punti e si sarebbe deciso tutto allo spareggio.
Ora per il Ravenna (applauditissimo dai suoi tifosi per una stagione comunque oltre le aspettative) si aprono invece le porte dei playoff, che però come noto non garantiscono alcuna garanzia di promozione, neppure in caso di vittoria.
Resta una piccola speranza per l’eventuale ricorso che potrebbe presentare il Forlì al collegio di garanzia del Coni, per chiedere la vittoria della partita a tavolino contro il Carpi (persa invece sul campo, spiegavamo la situazione qui). Ma dopo già due ricorsi respinti, difficile pensare davvero a un ribaltone…
La segretaria nazionale del Partito democratico ha fatto anche una breve visita alle Saline
Visita a sorpresa della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein che oggi (5 maggio), prima di presenziare ad alcuni appuntamenti nel Forlivese, si è fermata a salutare i presenti a un pranzo organizzato dal Partito Democratico di Fosso Ghiaia dove erano presenti anche i candidati sindaci alle elezioni comunali della provincia.
In seguito la segretaria ha fatto una breve visita alle saline di Cervia per fare il punto della situazione a un anno dall’alluvione che aveva colpito duramente il parco.
L’analisi del mercato del dirigente dell’Agenzia regionale per l’occupazione: i flussi di stranieri dall’Est Europa vanno verso altri Stati con offerte più vantaggiose, quelli extracomunitari sono difficili da gestire. E mancano alloggi disponibili. Poi c’è il calo demografico: meno giovani sul mercato che possono evitare le proposte più disagiate per orari e retribuzione
Il calo demografico ha ridotto le corti di giovani che quindi hanno più opportunità di lavoro a disposizione e possono evitare le proposte disagiate per orari e giornate occupate; è più difficile percepire l’indennità di disoccupazione; i flussi di lavoratori stranieri si sono reindirizzati verso altri Stati europei che offrono condizioni economiche più vantaggiose; la disponibilità di alloggi per lavoratori si è ridotta. Sono quattro circostanze che, secondo l’opinione di Andrea Panzavolta, dirigente dell’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Emilia-Romagna per gli ambiti territoriali di Ferrara e Ravenna, contribuiscono a spiegare le difficoltà degli imprenditori nel reperire lavoratori stagionali nel turismo.
Le riflessioni di Panzavolta entrano nel dettaglio dei punti citati. «I giovani oggi, tendenzialmente, hanno minore bisogno di assicurarsi entrate economiche per sé e per la famiglia. Poi i mutamenti della struttura socioeconomica nel nostro territorio hanno visto ridursi in particolare la quota di donne che combinavano l’attività stagionale con gli impegni di cura familiare e altre attività lavorative invernali. La scelta del lavoro stagionale è resa meno conveniente anche dal restringimento dei requisiti per beneficiare della disoccupazione e gli importi percepiti. La programmazione degli ingressi di stranieri extracomunitari non pare quantitativamente sufficiente e risulta comunque complesso e farraginoso partecipare ai clickday per l’accesso».
A supporto di queste riflessioni, rispetto alla cosiddetta “difficoltà di reperimento” segnalata dai datori di lavoro, Panzavolta cita un indicatore riportato da Excelsior, il sistema informativo messo in campo dal 1997 dalle Camere di Commercio e dal ministero del Lavoro per monitorare le prospettive di domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali, formativi e di competenze espressi dalle aziende: «Le imprese turistiche regionali nel 2022 segnalavano una maggior difficoltà di reperimento del personale nell’ambito degli addetti nelle attività di ristorazione, in particolare camerieri e cuochi». Da una ricerca su assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro a livello regionale (riferita al 2022) si possono trarre alcune evidenze significative. «Nel settore turistico tra i lavoratori dipendenti con un contratto attivo nel corso del 2021, la quota di contratti a termine è stata pari al 57 percento (corrispondenti a oltre 84mila lavoratori su 147mila, ndr) di cui il 34,3 percento con contratto a tempo determinato e il 22,8 con contratto stagionale. Tra i comparti considerati, quello dei servizi di ristorazione si caratterizza per una incidenza ancora più alta dei contratti a termine: 79,4. Nel complesso dell’economia regionale extra-agricola, la quota di lavoratori con contratti a termine nel 2021 è stata pari al 26 percento». Le caratteristiche di stagionalità del settore implicano che la retribuzione media all’anno dei lavoratori sia tra le più basse a livello settoriale. «Nella media 2021, a fronte di una retribuzione media annua lorda pari a 23,8 mila euro nel complesso dell’economia regionale extra-agricola, nelle attività turistiche si rileva un valore pari a 8,3 mila euro. Quasi il 41 percento dei lavoratori del settore ha ricevuto nel 2021 una retribuzione annua inferiore a 5 mila euro».
Ci sono poi i dati Inps (sul 2021), segnalati da Panzavolta, a evidenziare altri aspetti critici del settore. L’occupazione dipendente nel settore turistico regionale è in prevalenza femminile (60,1 percento); il 21,3 percento dei lavoratori occupati ha cittadinanza extra-comunitaria; il 55,8 percento dei lavoratori ha avuto un part-time; il 32 percento circa ha lavorato nel 2021 per meno di tre mesi, mentre solo il 9 percento per tutto l’anno.
Cosa possono fare le imprese per soddisfare il bisogno di manodopera? «Occorre rendere più interessante questa opportunità di lavoro sia sotto il profilo retributivo che sotto quello organizzativo, cioè orari e giornate libere. Ma anche aumentando il livello di trasparenza e regolarità del lavoro. Certamente occorrerebbe una diversa programmazione dei flussi di ingresso di lavoratori stranieri, per quantità e semplicità procedurale. Occorrerebbe poi forse anche una diversa capacità degli imprenditori di muoversi per tempo e di sfruttare opportunità come quelle messe a disposizione dal territorio con iniziative come “Impresa diretta” promossa dal Comune di Ravenna (vedi box nella pagina a fianco, ndr): nell’edizione del 15 marzo scorso, dedicata proprio alle attività stagionali e programmata in quella data tenendo conto dell’avvio della stagione, hanno partecipato 14 aziende con circa 106 posizioni. Obiettivamente numeri minuscoli rispetto al fabbisogno complessivo ed è certo una partecipazione dissonante rispetto alle grida di dolore che sistematicamente si odono levare dai rappresentanti della categoria».
Il Comune ha deciso di non cambiare location, nonostante il cantiere
Anche questa estate la rassegna di cinema all’aperto di Ravenna si terrà alla Rocca Brancaleone. Non nella solita arena – al centro di un importante intervento di recupero – ma nell’area verde del parco.
Lo ha deciso la giunta del Comune, come riporta il Carlino Ravenna in edicola oggi, 5 maggio.
Ora l’Amministrazione aspetta i progetti dei soggetti interessati alla gestione, che dovranno garantire almeno 45 proiezioni cinematografiche e farsi carico dei costi dell’allestimento, stringendo magari anche accordi con i titolari del bar-ristorante della Rocca.
Bilancini di precisione, marijuana, crack, cocaina, eroina, ma anche pistole, un taser e tre coltelli
Dopo un attento pedinamento, nella tarda serata di ieri (3 maggio) i carabinieri hanno fermato nel Faentino un auto con all’interno tre giovani, trovati in possesso rispettivamente di 250 euro e un grammo di cocaina suddiviso in due dosi, una dose da quasi un grammo di hashish e una dose da quasi mezzo grammo di cocaina.
I carabinieri hanno quindi perquisito l’abitazione del primo – un 35enne, italiano, di Cotignola – trovando ben 10 bilancini di precisione, materiale vario per il taglio e il confezionamento della droga, tre involucri di medie dimensioni contenenti complessivamente più di 600 grammi di marijuana, oltre a 5 di hashish, 1 di crack, 1 grammo di cocaina e 1 di eroina, tutti suddivisi in diverse dosi pronte per la vendita, nonché denaro contante e alcune banconote false.
In casa i carabinieri hanno poi trovato e sequestrato anche diverse armi: una pistola “scacciacani”, due pistole di medio calibro con relativi serbatoi (sulle quali sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza) e 150 proiettili, un taser (dissuasore elettrico), tre coltelli a serramanico.
L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione abusiva di armi e munizionamento, detenzione di valuta falsa.
Gli altri due uomini trovati in sua compagnia, cittadini italiani di 35 e 25 anni, sono stati segnalati alla prefettura di Ravenna per uso personale e non terapeutico di sostanze stupefacenti.
Il premio Nobel per la letteratura Jon Fosse è stato incoronato con l’Alloro di Dante dal fondatore di Rinascimento poetico Paolo Gambi e dal direttore del Centro Dantesco padre Ivo Laurentini nella basilica dantesca di San Francesco a Ravenna.
Presenti il Sottosegretario di Stato alla cultura Gianmarco Mazzi, il segretario del dicastero vaticano per la cultura e l’educazione monsignor Paul Tighe, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, l’assessore comunale alla cultura Fabio Sbaraglia, oltre ai rappresentanti di Einaudi, La Nave di Teseo e Cue Press, che pubblicano Fosse in Italia.
Folta la presenza del pubblico.
Durante la serata, animata dai volontari di Rinascimento poetico e dalla cappella musicale di San Francesco diretta dal maestro Giuliano Amadei, sono stati letti brani di Fosse e sono stati fatti tributi al premiato.
Paolo Gambi ha donato ai presenti una “cartolina per Dante”, in cui è stato fatto incontrare poeticamente Fosse con il Sommo Poeta, mentre Davide Rondoni e il poeta americano Matt Sedillo hanno letto componimenti dedicati a Fosse.
È seguito un talk, durante il quale Jon Fosse si è aperto svelando tratti intimi della sua storia e del suo rapporto con la scrittura e con la fede. Dopo l’incoronazione Jon Fosse ha piantato alcune ghiande raccolte dalla quercia che fu piantata a fianco alla tomba di Dante dal premio Nobel Giosuè Carducci.
Benefici anche per le imprese che hanno subito danni dai cantieri dei ponti
L’alluvione di Faenza
L’amministrazione comunale di Faenza ha deliberato la concessione di contributi relativi a Imu e Tari per alcune tipologie di imprese danneggiate dalle alluvioni e dai disagi dovuti ai cantieri per lavori di ricostruzione.
«Nell’ottica di incentivare la ripartenza delle attività economiche e rendere più competitiva la realtà faentina», spiegano dal Comune, i contributi sono stati pensati non solo per le attività che hanno riaperto ma anche per quelle che apriranno ex novo.
Il contributo si somma alle scontistiche relative all’occupazione di suolo pubblico già in vigore per attività commerciali e ambulanti.
Per quanto riguarda l’Imu, l’agevolazione sarà concessa nella forma di rimborso commisurato all’Imu pagata sulle unità immobiliari nel 2023 e potrà essere richiesta con apposita domanda fino al 30 settembre. Il contributo è previsto anche per il 2025 nella misura del 50% rispetto all’Imu versata nel 2024.
I beneficiari della misura economica sono i proprietari di unità immobiliari ad uso commerciale ed artigianale posti in tutto il territorio comunale – ad esclusione degli immobili posti nei centri commerciali e nelle aree commerciali integrate -, che, nel rispetto della disciplina urbanistico-edilizia, metteranno a disposizione per almeno tre mesi nel 2024 i propri locali per consentire la partenza di nuove attività commerciali o artigianali. Tale beneficio sarà garantito anche retroattivamente rispetto a contratti di locazione stipulati dopo il 16 maggio 2023 e attivi alla data di presentazione della specifica istanza di contributo.
La stessa agevolazione spetterà inoltre ai proprietari di unità immobiliari ad uso commerciale ed artigianale che hanno subìto danni dall’alluvione che, per almeno tre mesi, metteranno a disposizione questi locali per consentire il trasferimento di sede di imprese artigianali e commerciali.
Per quanto riguarda la Tari, la misura è rivolta alle imprese commerciali e artigianali alluvionate con un contributo pari al 60% dell’importo della tassa dovuta per l’anno 2024, a condizione che le imprese abbiano ripreso l’attività nel 2023 e che la manterranno in essere nel 2024 per almeno sei mesi.
A condizione che mantengano aperta la loro attività per almeno tre mesi durante l’anno, lo stesso contributo pari al 60% dell’importo della Tari 2024 spetterà anche alle imprese commerciali e artigianali che apriranno ex novo nel 2024 e a quelle che hanno già aperto una nuova attività dopo il 16 maggio 2023, in esercizio per almeno due mesi nel 2024.
Come ricordato sono inoltre previsti benefici per le imprese che hanno subìto penalizzazioni a causa sia dell’alluvione sia dei cantieri per la riapertura del Ponte delle Grazie e il nuovo ponte Bailey. In questo caso il contributo sarà pari al 200% della Tari dovuta per il 2024 per le imprese di piazza Lanzoni e del 50% per quelle situate in Corso Europa e vie laterali, in via Forlivese da Porta delle Chiavi all’intersezione con Via Carchidio e Via De Gasperi.
Per accedere al contributo Tari dovrà essere presentata una specifica richiesta in modalità telematica entro il 30 novembre 2024 utilizzando il portale “Servizi on line” – “Portale dei servizi a cittadini e imprese”.
Infine è stata deliberato in via eccezionale un contributo di 2.000 euro per le edicole alluvionate che svolgono attività di vendita di giornali e riviste come punto esclusivo e che, nel 2023, abbiano subìto una contrazione del fatturato rispetto all’anno precedente.
Gian Maria Manuzzi gestisce un centinaio di persone tra ristoranti e alberghi a Lido Adriano e Faenza: «A un cameriere con esperienza offriamo 1.400-1.600 euro al mese. Ma oggi le persone danno più importanza al bilanciamento tra lavoro e interessi personali. Sono cambiati i tempi, cerchiamo di adeguarci»
«Anche se pagato bene e in regola, facendo i riposi previsti per ogni turno, il lavoro stagionale in un albergo o in un ristorante al mare richiede orari e impegni nei weekend e nelle serate e una buona parte di giovani non è più disposta a quell’impegno, a prescindere dalla retribuzione». Il 52enne Gian Maria Manuzzi gestisce quasi un centinaio di lavoratori tra le diverse attività di cui è socio o titolare: gli hotel Azzurra a Lido Adriano e Reno a Lido di Savio, i ristoranti La Rotonda a Lido Adriano e Sghisa a Faenza, il nuovo bar Moscone a Faenza. «È fatica trovare personale, è fatica da qualche anno. E non basta alzare la paga. Da noi un cameriere non prende meno di 1.100 euro mensili se è senza esperienza, parte da 1.400-1.600 se ha già esperienza. E sono cifre che propongono anche molti colleghi che conosco. Quando sento parlare di gente che prende 800 euro al mese non so proprio chi offra quei compensi. Non può essere una cifra competitiva».
Offerte su portali online dedicati al lavoro e sui social network sono i canali più utilizzati da Manuzzi per la ricerca di personale – «Troppo costose le cosiddette agenzie interinali per gli stagionali» – e la fotografia che esce è questa: «Su dieci colloqui fissati bisogna mettere in conto che almeno tre o quattro rinunciano prima di presentarsi perché ci hanno ripensato, perché hanno trovato altro o perché hanno cambiato idea. Sui 3-4 che decidi di mettere in prova ce sono diversi che dopo tre giorni mollano».
In quest’ultimo aspetto c’è una differenza tra oggi e ieri, secondo l’imprenditore: «La mia generazione è stata cresciuta con l’insegnamento del lavoro come qualcosa quasi di sacro che veniva prima di tutto, qualcosa da portare a termine in tutti i modi. Oggi invece si tende a privilegiare anche un benessere dato dal tempo libero o dalla possibilità di curare i propri interessi. Sono cambiati i tempi».
E così un settore che per anni ha avuto un’abbondanza di domanda, ora vive la situazione opposta anche perché, dice Manuzzi, vive la concorrenza di altri contesti diversi: «Il periodo Covid ha fatto esplodere le attività online e la distribuzione delle merci. Sono settori che attirano molto di più i giovani. Perché in uno puoi fare orari da ufficio e l’altro è estenuante ma se sei sveglio finisci il giro di consegne a metà pomeriggio e sei libero. Se fai il cameriere la sera si lavora. Negli anni ’80-’90 ricordo che era un vanto se trovavi un lavoro al mare in un locale rinomato, ti sentivi importante. Oggi non c’è più quell’atteggiamento perché i giovani danno valori diversi agli oggetti e al tempo libero. E li posso capire, io ho cominciato a lavorare a 14 anni nell’albergo dei miei genitori, ma è anche giusto che oggi si ragioni diversamente».
Manuzzi, con tre figli tra 18 e 25 anni di età, ha un osservatorio diretto su quella fascia di popolazione che più di altre forniva manodopera al settore ricettivo: «Vedo loro e vedo i loro amici. I giovani oggi si accontentano di meno e quindi spendono meno. Un esempio banale: pagarsi la patente era una spinta che portava molti giovani dei miei tempi a fare una stagione al mare. Oggi tantissimi non prendono neanche la patente. Quindi poi non hanno nemmeno un’auto da mantenere. E lo stesso atteggiamento vale per vestiti e altri beni vari. Vivono con meno, spendono meno, hanno bisogno di guadagnare meno».
Ma il bisogno di manodopera nel settore non manca. E allora come si risponde? «Se cambia il lato della domanda nel mercato del lavoro, devi per forza adeguare il tipo di offerta. È la legge del mercato. Cerchiamo di andare incontro alle esigenze. Se un neoassunto si presenta dicendo già che a luglio o agosto avrà bisogno di qualche giorno di permesso lo assecondiamo. Cerchiamo di organizzare turni più corti, più riposi settimanali. Ma questo richiede più assunzioni e per farlo dovresti ritoccare i prezzi al rialzo e non è facile con dei margini molto risicati rispetto al passato. Diventa un circolo vizioso».
Ci sarebbe il ricorso alla forza lavoro straniera. Ma anche qui le cose sono cambiate: «In passato abbiamo contato molto su Est Europa e Nord Africa. Ma oggi le condizioni economiche che offre l’Italia non sono più così allettanti e gli stranieri se devono spostarsi preferiscono altri Stati europei».
In caso di vittoria contro l’Imolese sarebbe ancora possibile la promozione. Aspettando la decisione del Collegio di garanzia del Coni su Forlì-Carpi…
Foto di Filippo Venturi
Domani, domenica 5 maggio, il Ravenna Fc chiuderà il campionato al Benelli (ore 15) davanti al proprio pubblico, in una partita che potrebbe risultare decisiva per la promozione in serie C. In caso di vittoria dei giallorossi contro l’Imolese e di sconfitta del Carpi contro il Certaldo, infatti, il Ravenna potrà festeggiare il ritorno tra i professionisti del calcio. In caso di pareggio del Carpi (che al momento è in testa alla classifica con 2 punti di vantaggio) e di vittoria del Ravenna, sarà lo spareggio a determinare la promozione. In tutti gli altri casi saranno invece gli emiliani a tornare diretti in serie C.
Il Certaldo, nonostante il penultimo posto in classifica, non sarà di certo la classica “vittima sacrificale”, in quanto dovrà per forza cercare di vincere per evitare la retrocessione. Gli avversari del Ravenna, invece, i cugini dell’Imolese, chiuderanno il loro campionato senza più stimoli da classifica, ma sono reduci dal pareggio proprio contro la capolista Carpi.
Tutti questi calcoli potrebbero saltare, però, per via del ricorso presentato dal Forlì che chiede la vittoria a tavolino contro lo stesso Carpi, reo di aver schierato un giocatore squalificato, secondo i forlivesi (spiegavamo la situazione, piuttosto intricata, a questo link). Ricorso respinto per ben due volte dalla Lega, ma che ora arriverà al Collegio di garanzia del Coni, che potrebbe ribaltare la situazione. Se venisse data ragione al Forlì, infatti, il Carpi perderebbe 3 punti e la situazione in classifica, come evidente, si capovolgerebbe.
Al momento però la testa dei ravennati è rivolta solo all’Imolese, con i tifosi che lanciano l’appello alla città, per affollare il Benelli e salutare una squadra che, in ogni caso, avrà fatto una stagione fantastica, ben al di sopra delle aspettative.
Giovedì 16 maggio l’avvocata e attivista a Ravenna per la rassegna “Flamingo Talks”
La nota avvocata, scrittrice e attivista per i diritti civili Cathy La Torre, che da anni conduce battaglie per la parità di trattamento e contro ogni forma di violenza, presenterà il suo nuovo libro al Mercato Coperto di Ravenna.
L’appuntamento è per giovedì 16 maggio, dalle 18.30, nell’ambito dei “Flamingo Talks” organizzati dall’agenzia di comunicazione Happy Minds.
Il libro si intitola “Non è normale – Se è violenza non è amore. È reato” e «nasce dall’esigenza di ribadire che non è normale avere il telefono sotto controllo – si legge nella cartella stampa -. Non è normale essere bersagliata di messaggi e chiamate da un ex. Non è normale ricevere avance sessuali senza aver dato il consenso. Non è normale subire pressioni su scelte e desideri personali».
Durante l’incontro con Cathy La Torre il pubblico potrà quindi imparare a riconoscere quante e quali sono le facce della violenza, come fronteggiarle legalmente, a chi rivolgersi e come agire se si pensa di essere vittime o testimoni di un abuso.
Ristretto ai domiciliari in Psichiatria, martedì mattina era stato sorpreso da una Volante della polizia lontano dalla struttura sanitaria e quindi arrestato. Dopo un breve periodo di detenzione in carcere, il gip aveva valutato di applicare nei suoi confronti nuovamente i domiciliari in Psichiatria. Ma ieri (venerdì) è stato sorpreso in strada da una pattuglia dei carabinieri e, inevitabilmente, di nuovo arrestato. Oggi è attesa una nuova decisione del giudice.